26 November, 2024
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Il consigliere regionale e comunale Edoardo Tocco, esponente del gruppo Forza Italia Sardegna, ha presentato un’interrogazione sull’emergenza ordine pubblico a Cagliari.

«Purtroppo – osserva l’esponente degli azzurri – il malessere sociale è sempre più galoppante con bande di teppisti che agiscono indisturbati nelle vie del centro cittadino. L’arredo urbano che ormai diventato quasi un oggetto da tiro al bersaglio da parte dei vandali. Cagliari non è più una città sicura.»

«L’Amministrazione comunale sembra guardare con sufficienza gli scippi nei confronti degli anziani che si aggirano in via Roma e dintorni, persino i furti ai danni di mamme con i bambini a bordo di passeggini. Senza dimenticare le rapine subite dai negozianti.» Ordine pubblico a forte rischio, dunque. «Per questo – aggiunge Tocco – occorre ampliare l’organico delle forze di polizia locale con la previsione di nuovi concorsi per l’assunzione vigili municipali. La giunta si impegni anche a istituire una cooperativa di  vigilantes per presidiare i siti e le location più a rischio. E’ necessario un maggiore controllo delle strade di Cagliari».

La parola sicurezza è un imperativo categorico. «Non si può, infatti, permettere che la città sia lasciata in mano alle bande dei teppisti – conclude Tocco -. L’organico della polizia locale appare inadeguato a fronteggiare queste nuove emergenze. Sin dalla prossima manovra di bilancio l’amministrazione comunale impegni maggiori risorse per tutelare i cittadini ed il popolo dei turisti che arrivano in città».

La Corte Costituzionale, riunita questa mattina in udienza pubblica per discutere il ricorso del governo contro la norma sulle accise (approvata dal Consiglio regionale all’unanimità) contenuta nella Finanziaria dello scorso anno, non ha potuto ammettere, visti i precedenti, la costituzione in giudizio dei Riformatori sardi, rimasti gli unici ad opporsi – in una lunga, difficile e assai costosa battaglia – al Governo nazionale in questa vicenda. Un esito prevedibile, ma giunto dopo una discussione durata oltre un’ora, nella quale è stato consentito ai giuristi incaricati dai Riformatori sardi, di argomentare a sostegno della costituzione in giudizio.

La discussione nel merito del ricorso ci sarà tra una decina di giorni, anche se ovviamente pesa l’assenza della Regione, come non ha mancato di sottolineare l’avvocato dello Stato, il quale ha basato le sue argomentazioni proprio sull’implicito riconoscimento da parte della Regione Sardegna (non costituitasi) della fondatezza del ricorso del Governo. Ciononostante la Corte ha ritenuto la  questione meritevole di un approfondimento.

«Sappiamo che è quasi una mission impossible – spiegano i Riformatori sardi -, ma l’udienza di oggi ci conferma che abbiamo fatto bene a fare questo estremo tentativo, per il quale ringraziamo i nostri avvocati, il prof. Massimo Proto e il prof. Andrea Panzarola, che con le loro argomentazioni hanno dimostrato che la battaglia era perfettamente sostenibile». «Innanzitutto la Consulta non ha rigettato immediatamente l’opposizione, cosa che avrebbe benissimo potuto fare anche senza attendere l’udienza di oggi. In secondo luogo, i giudici della Corte Costituzionale hanno deciso di approfondire la materia del ricorso, rinviando ad altra data la discussione nel merito del ricorso del Governo».  Terzo punto, forse quello che fa più riflettere, secondo i Riformatori sardi: «L’Avvocatura dello Stato ha puntato tutte le sue carte sul fatto che la Regione non si sia costituita in giudizio, sulla diserzione della Giunta regionale, che si è arresa senza combattere per opporsi al diritto dei sardi di avere ciò che gli spetta: le accise dei prodotti petroliferi generati in Sardegna».

Il Consiglio regionale si riunirà lunedì 2 febbraio alle 10.30. All’ordine del giorno della seduta statutaria, che si tiene il primo giorno non festivo del mese di febbraio, il DL 134 Istituzione dell’Ente di governo dell’ambito della Sardegna ai sensi dell’articolo 2, comma 186 bis della legge 23 dicembre 2009, n. 191 e del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”Lo ha deciso, con l’astensione della minoranza,  la Conferenza dei capigruppo, che si è riunita questa mattina  sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Durante la riunione si è discusso anche della possibilità che la seduta congiunta tra Consiglio regionale e Consiglio delle Autonomie locali sulla Finanziaria possa tenersi a Bultei, il comune dove qualche giorno fa è stato messo a segno un attentato contro gli amministratori locali.

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Teatro Lirico di Cagliari 20Tore Cherchi 12 copia

L’ex parlamentare, sindaco di Carbonia e presidente della provincia di Carbonia Iglesias Tore Cherchi è stato nominato componente del Consiglio di indirizzo dell’Ente Lirico di Cagliari, in rappresentanza del ministero dei Beni culturali. L’incarico non è retribuito. Tore Cherchi attualmente è anche coordinatore del Piano Sulcis. Il Consiglio di indirizzo dell’Ente Lirico dovrà formulare una proposta da portare al vaglio del Ministero per la nomina del successore di Mauro Meli nell’incarico di Sovrintendente, per il quale ci sono 32 candidature, tra le quali quella dello stesso Meli. I 32 candidati, in ordine di presentazione delle domande, sono:
Angela Spocci, Domenico Balzani, Marco Tutino, Alessandro Gilleri, Eugenio Maria Aymerich, Attilio Martignoni, Cristian Marcia, Michele Galli, Antonino Marcellino, Francesco Siciliano, Sergio Maifredi, Carmelo Di Gennaro, Nicola Franco Balloni, Giandomenico Vaccari, Alessandro Borchini, Marcello Lippi, Riccardo Leone, Golat Ludek, Susanna Pasticci, Mauro Meli, Gabriele Gandini, Corrado Cabras, Sergio Rendine, Paolo Micciché, Cristina Baroni, Fabrizio Carminati, Paolo Gavazzeni, Rita Cinquegrana, Giannetto Cadau, Pier Lelio Lecis, Rosaria Lo Iudice, Antonio Marzullo.

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Entro il 27 febbraio 2015 possono essere presentate le domande di aiuto per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Ne dà comunicazione l’assessorato regionale dell’Agricoltura.
Il sostegno della Comunità europea ha l’obiettivo di aumentare la competitività dei produttori regionali di vino, attraverso l’adeguamento delle strutture viticole ai consumi. Sono ammessi al sostegno gli interventi finalizzati alla realizzazione di vigneti da iscrivere agli albi dei vini a denominazione d’origine o agli elenchi delle vigne ad indicazione geografica tipica.
Per quest’anno, l’aiuto è erogato in forma forfettaria e distinto per tipologia di azione e intervento, rispettando il valore massimo di 13.500 ad ettaro.
I conduttori che intendono presentare la domanda di aiuto dovranno prima costituire e aggiornare il fascicolo aziendale.
La compilazione e la presentazione delle domande deve essere fatta on line sul portale Sian: www.sian.it
Gli interessati dovranno rivolgersi ai centri autorizzati di assistenza agricola autorizzati da Agea o ai liberi professionisti abilitati alla redazione dei progetti tecnici. La copia della domanda sottoscritta e scannerizzata o la domanda firmata digitalmente e la relativa documentazione dovrà, invece, essere inviata direttamente tramite la propria posta elettronica certificata entro il 5 marzo 2015 agli indirizzi di posta elettronica certificata dei Servizi territoriali competenti dell’Agenzia Argea.
È comunque ammesso anche l’invio tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o consegna a mano agli uffici Argea entro le ore 12 della data di scadenza.

L’assessorato regionale dell’Industria ha approvato l’elenco definitivo dei beneficiari del primo sportello del bando per la concessione di contributi a favore di persone fisiche e soggetti giuridici privati diversi dalle imprese per l’installazione di impianti fotovoltaici.
Il primo sportello riguarda le richieste per la concessione di contributi alle persone fisiche e ai soggetti giuridici privati diversi dalle imprese presentate entro le ore 13.00 del 14 febbraio 2013 per impianti entrati in esercizio tra il 1° gennaio e l’8 novembre 2012.

E’ stato istituito oggi un tavolo tecnico paritetico fra Regione, Anci e Cal che avrà come primo obiettivo quello di elaborare un disegno di legge urgente sul coordinamento della finanza regionale e di quella degli enti locali, passaggio indispensabile dopo l’entrata in vigore delle nuove norme sui bilanci armonizzati. È stato deciso oggi al termine dell’incontro all’ottavo piano della sede della Regione in viale Trento fra l’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, e i presidenti di Anci e Cal, Piersandro Scano e Giuseppe Casti.
È stato poi deciso di predisporre un confronto approfondito sui temi dell’aumento della pressione fiscale indiretta derivata dall’aumento delle tariffe dei servizi essenziali e di condividere l’emendamento all’articolo 5 della legge finanziaria per l’istituzione di un Fondo di rotazione per le opere pubbliche di interesse locale.

«Sono molto soddisfatto per la collaborazione che è stata concretamente avviata – dice l’assessore Maninchedda – una collaborazione che saprà dare risposte più adeguate ai cittadini sardi, restituendo loro al tempo stesso un rinnovato senso dello Stato.»

«È un momento molto complesso della società sarda e della vita dei comuni. In un quadro di questo genere uno spirito di collaborazione istituzionale deve portare tutti, Regione e Comuni, a privilegiare le ragioni di dialogo rispetto a quelle di differenziazione senza per questo rinunciare alle proprie posizioni ma ricercando le vie dell’intesa – dice il presidente dell’Anci Sardegna, Pier Sandro Scano -. È quello che oggi stiamo cercando di fare, Regione ed Enti Locali, sui temi della tensione sociale, del costante aumento delle tasse comunali in applicazione delle norme dello Stato, e della legge finanziaria regionale con particolare riferimento all’articolo 5, quello che riguarda le disposizioni in materia di opere pubbliche, sul quale è in corso una importante interlocuzione con l’assessore Maninchedda.»

Secondo il presidente del Cal, il Consiglio delle Autonomie locali, Giuseppe Casti «il confronto deve riguardare non solo l’articolo 5 ma anche altre parti della Finanziaria che sono fondamentali nella vita dei Comuni. I tagli statali alle finanze comunali sono pesantissimi, in questo modo le tensioni rischiamo di acuirsi. Quindi – conclude Casti – proponiamo alla Regione di mettere a punto insieme a noi proposte che vadano incontro alle difficoltà dei Comuni e ne alleggeriscano la sofferenza sociale».

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E’ in corso la conferenza stampa di presentazione del bilancio di previsione del comune di Carbonia per il 2015. In apertura il sindaco, Giuseppe Casti, ha detto che, nonostante il taglio di un altro milione e mezzo dei trasferimenti statali (6 milioni in meno dell’insediamento della Giunta risalente al 2010), non verrà aumentata alcuna imposta e anzi in qualche caso ci sarà una leggera riduzione. Verranno mantenuti tutti i servizi e si andrà verso il recupero delle tasse da chi non le paga, lavorando al contrasto dell’evasione. Giuseppe Casti ha aggiunto che l’Amministrazione conta di compensare in parte i tagli con un risparmio sull’appalto dei rifiuti solidi urbani. Il comune di Carbonia si è aggiudicato due bandi regionali per la realizzazione di progetti immediatamente cantierabili, da definire e rendicontare entro il mese di settembre. I lavori in corso sono stati avviati senza attingere nuovi mutui e sono state pagate quote dei mutui contratti in precedenza.

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E’ in corso la conferenza stampa di presentazione del bilancio di previsione del comune di Carbonia per il 2015. In apertura il sindaco, Giuseppe Casti, ha detto che, nonostante il taglio di un altro milione e mezzo dei trasferimenti statali (6 milioni in meno dell’insediamento della Giunta risalente al 2010), non verrà aumentata alcuna imposta e anzi in qualche caso ci sarà una leggera riduzione. Verranno mantenuti tutti i servizi e si andrà verso il recupero delle tasse da chi non le paga, lavorando al contrasto dell’evasione. Giuseppe Casti ha aggiunto che l’Amministrazione conta di compensare in parte i tagli con un risparmio sull’appalto dei rifiuti solidi urbani. Il comune di Carbonia si è aggiudicato due bandi regionali per la realizzazione di progetti immediatamente cantierabili, da definire e rendicontare entro il mese di settembre. I lavori in corso sono stati avviati senza attingere nuovi mutui e sono state pagate quote dei mutui contratti in precedenza.

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