25 November, 2024
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Teatro Lirico di Cagliari 20

L’incarico del sovrintendente dell’Ente lirico Mauro Meli si è concluso e non verrà prorogato. La notizia è stata ufficializzata dal direttore generale del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Salvatore Nastasi, in risposta alla richiesta della dottoressa Francesca Nocera, componente del collegio dei revisori della Fondazione dell’Ente lirico.
Il direttore generale ha spiegato che le funzioni del sovrintendente uscente cessano contemporaneamente alla cessazione degli organi che lo hanno nominato (22 dicembre 2014).
È sempre forte, intanto, lo scontro tra il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e il sovrintendente uscente Mauro Meli, sul quale interviene il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI).
«La sospensione della commissione Bilancio per uno scontro ridicolo tra il sindaco Massimo Zedda ed il sovrintendente Mauro Meli – dice Tocco – non è utile al futuro del Teatro lirico di Cagliari. Non solo. E’ inconcepibile che il consiglio regionale non possa approfondire la situazione dell’Ente, massima espressione della cultura in Sardegna, per i contrasti insanabili tra il primo cittadino e la guida dell’organismo. Si cerchino di evitare queste dispute per mettere l’accento sulle prospettive del teatro.»
La situazione venutasi a creare ha messo in forte imbarazzo il presidente della commissione Franco Sabatini: «Un episodio che non è utile al futuro del Teatro lirico che ha ben altri nodi da sciogliere per garantire – conclude Tocco – un futuro roseo all’ente, che deve riprendere un percorso positivo per produrre musica e cultura».

Luigi Arru 3 copia

L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha presentato oggi nella sesta commissione, il programma della Giunta in materia sanitaria inserito nella Manovra finanziaria.
“Una Sanità meno costosa e più efficiente – ha detto Arru -. Un obiettivo ambizioso che deve passare attraverso la riorganizzazione delle cure primarie, la riorganizzazione della rete ospedaliera, garantendo i livelli assistenziali e aumentando le azioni di riequilibrio e riduzione del’offerta di posti letti, oltre a organizzare la rete dell’emergenza-urgenza. Sono queste le linee guida che hanno guidato la scrittura della Manovra finanziaria per quanto attiene alla Sanità. All’assessorato più impegnativo economicamente di tutta la Giunta va circa la metà dei fondi a disposizione: 2miliardi 818milioni euro contro i 2 milioni 850mila che aveva chiesto. Quasi tutto il finanziamento è destinato all’attività delle aziende sanitarie, ospedaliere e miste”.
Al parlamentino, presieduto dal socialista Raimondo Perra (Sardegna Vera), l’assessore Arru ha spiegato che gli ulteriori 32milioni potranno essere reperiti dal capitolo che prevede il concorso della Regione per il ripiano del disavanzo degli anni precedenti. Il fondo ammonta a circa 80 milioni di euro. Arru ha spiegato che non ha voluto attivare un mutuo, ma ha deciso di fare uno sforzo importante e cercare di arginare la spesa, grazie anche a un esperto che sta analizzando tutti i bilanci delle Asl, Aziende miste e Aziende ospedaliere, per capire dove si può risparmiare.

Dall’analisi della situazione è emerso che dal 2013 al 2014 c’è stato un risparmio di 65milioni di euro, un dato importante ma che potrebbe non essere sufficiente se non si riuscirà a ridurre la spesa corrente. L’assessorato aveva chiesto 230 milioni di euro per il fondo di ripiano disavanzi 2015, mentre la Giunta ne ha assegnato soltanto 70milioni. Il taglio, ha spiegato la dirigente del Servizio, Francesca Piras, è sostenibile solo se sarà possibile destinare i 109 milioni, previsti in assestamento di Bilancio per la copertura degli ammortamenti non sterilizzati, alla copertura delle perdite d’esercizio 2014.

All’assessorato della Salute sarebbero inoltre necessari 500mila euro ulteriori per l’Izs per l’eradicazione della blue tongue e 400mila euro per i «contributi ai Comuni per il ricovero degli animali di affezione», non previsti nella Manovra.

L’assessore Arru ha spiegato alla Commissione quali azioni sta mettendo in campo per ridurre la spesa. La prima fra tutte è quella del contenimento della spesa farmaceutica grazie alla centrale unica d’acquisto e il coinvolgimento di tutti i professionisti della salute. Un’altra azione importante sarà quella della riorganizzazione dei servizi per evitare doppioni o più ospedali nella stessa città.

Passando alle Politiche sociali, che contano su un finanziamento di 244 milioni di euro, l’assessore Arru ha raccolto l’appello del consigliere di Sel Luca Pizzuto per dare maggiore attenzione e risorse ai più deboli, quelle tantissime famiglie, 147mila, in stato di povertà alle quali la Regione deve dare risposte.

L’assessore ha anche affermato che bisogna fare di più per quanto riguarda la prevenzione e la diagnosi precoce, visto che la Sardegna è l’ultima regione d’Italia per morti evitabili.

«Nonostante gli annunci, la Finanziaria mortifica tre comparti strategici come commercio, artigianato e turismo». Lo ha affermato questa sera il vice presidente della commissione Attività produttive, Luigi Crisponi (Riformatori sardi). «Si vuole evidentemente continuare ad assistere alla moria di micro, piccole e medie imprese, a cui si vuole riservare solo una manciata di briciole».

«Il piano delle infrastrutture cui è legato il mutuo da 600 milioni inserito nella finanziaria riguarderà opere di interesse regionale coerenti con gli indirizzi già tracciati nel Piano regionale di sviluppo: rischio idrogeologico, servizio idrico integrato, dighe ed invasi e sistema viario.»

Lo ha dichiarato l’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda illustrando davanti alla quarta commissione (Governo del territorio) presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) i contenuti più significativi della finanziaria 2015 per il settore.

Maninchedda ha però tenuto a precisare che obiettivo della Giunta è quello di utilizzare le risorse del Piano come “leva” finanziaria in modo da ottenere l’inserimento del maggior numero possibile di interventi nella pianificazione nazionale che poi apre la strada all’accesso ai fondi europei. «Per noi – ha affermato – il criterio per la ripartizione delle risorse deve essere ancorato agli indici meteo e di vulnerabilità del territorio e la Sardegna ha l’indice di vulnerabilità più alto d’Italia; se quindi il Governo nazionale ed i fondi europei coprissero come auspichiamo l’80% del costo degli interventi lo scenario cambierebbe completamente, per questo si potrà fare una valutazione più compiuta dopo la finanziaria».

Per quanto riguarda il servizio idrico integrato (ciclo delle acque e rete fognaria), Maninchedda ha confermato la forte criticità costituita dalle elevatissime perdite della rete idrica, cui si sommano i problemi di molti impianti difettosi o sottodimensionati in molte parti del territorio regionale. «Si procederà – ha spiegato – ad una verifica rigorosa di tutte le situazioni, distretto per distretto, in modo da evitare sovrapposizioni». Altrettanto complessa la situazione delle dighe, dove in tante realtà si sovrappongono spesso problemi tecnici ed amministrativi che impediscono la funzionalità degli impianti.

Sul sistema viario, le cui carenze sono concentrate principalmente nella 125 dell’Ogliastra, nella Olbia-Santa Teresa-Palau, nella Orosei-Galtellì, in un tratto della Macomer-Bosa, nel Sulcis e nell’Oristanese, l’assessore dei Lavori Pubblici ha affermato che si seguirà, dove possibile, la strada degli adeguamenti finalizzati soprattutto al miglioramento delle condizioni di sicurezza e transitabilità.

Per venire incontro alle esigenze dei Comuni, ha aggiunto l’assessore, sarà presentato un emendamento alla finanziaria che prevede un fondo annuale per le opere pubbliche da assegnare agli Enti locali ed inoltre, si sta esaminando anche la costituzione, in collaborazione con la Sfirs, di un fondo di rotazione con prestiti “a tasso zero” alimentato in una prima fase dal fondo delle riserve erariali.

Quanto al problema dei “de-finanziamenti”, Maninchedda ha sottolineato che «riguarda esclusivamente interventi precedenti al 2008; faremo comunque un monitoraggio accurato consentendo agli Enti Locali di presentare le loro controdeduzioni entro 90 giorni ma è importante ripulire il bilancio sul quale grava una massa anomala di residui».

Soffermandosi sulla situazione di Abbanoa, l’assessore ha messo l’accento sul fatto che «la ricapitalizzazione sta andando positivamente di pari passo con la ristrutturazione come dimostrato dai buoni risultati di bilancio del 2013 e della semestrale 2014, dal calo del contenzioso e dalla diffusione della conciliazione: si sta rinegoziando con le banche il consolidamento del debito di circa 100 milioni ed il successo di questa operazione sarà legato proprio alla solvibilità complessiva della società». Maninchedda ha inoltre annunciato, a proposito di Area, un disegno di legge per ridefinirne la missione ed una revisione dello statuto che consentirà all’Agenzia di occuparsi anche di progettazione.

Dopo l’esposizione di Maninchedda, si è avviato un dibattito nel quale sono intervenuti i consiglieri regionali Antonello Peru e Giuseppe Fasolino di Forza Italia, Modesto Fenu di Sardegna-Zona franca, Ignazio Tatti dell’Udc e Salvatore Demontis del Pd.

In conclusione, il presidente della commissione Antonio Solinas ha rilanciato la proposta, emersa più volte in commissione, di allargare il raggio di azione di Area all’acquisizione di immobili nei centri storici per ristrutturarli e migliorare il tessuto urbanistico delle città sarde. In materia di trasporti, Solinas ha messo l’accento sulla necessità del raddoppio del binario nella tratta Oristano-Cagliari, strategica per il raggiungimento delle prestazioni più elevate dei treni veloci che percorreranno la dorsale Cagliari-Sassari. Il presidente della commissione ha poi sollecitato una maggiore attenzione dell’Esecutivo sul problema della manutenzione delle zone umide che, dopo un consistente stanziamento in passato, è stato penalizzato da una progressiva riduzione delle risorse.

Paolo Maninchedda 22 copia

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

La commissione Attività produttive, presieduta da Luigi Lotto (PD), ha sentito in audizione sulla Manovra finanziaria 2015-2017 gli assessori regionali del Turismo, dell’Industria e dell’Agricoltura.

«Cambia l’approccio nella gestione delle risorse disponibili, prima si individuano gli obiettivi e poi si cercano le risorse», ha spiegato l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi. Al parlamentino l’esponente dell’esecutivo ha illustrato la nuova strategia della Giunta che vede l’integrazione delle risorse regionali, con quelle nazionali e comunitarie per comporre il Bilancio. Tra le novità l’accorpamento in un’unica voce di bilancio del Turismo, Cultura e Sport nell’ottica, ha spiegato l’assessore, nell’ottica di una riorganizzazione degli assessorati. Complessivamente il suo assessorato disporrà, assieme con la Cultura, di 125 milioni di euro, di cui il 55 per cento di fondi regionali, il 6 per cento fondi nazionali e il 35 per cento fondi europei. In particolare saranno destinati 48,9 milioni alla promozione e valorizzazione del turismo.

«Le risorse sono poche – ha proseguito Morandi – 125 milioni non sono sufficienti, ma per l’artigianato e il commercio puntiamo a reperire fondi comunitari già individuati. Per l’artigianato l’obiettivo è di attivare finanziamenti a sportello per piccoli interventi, ma in grado di dare ossigeno alle attività.»

Per quanto riguarda il turismo, Morandi ha confermato che ci sono sia i fondi per partecipare all’Expo e garantire Bitas, da programmare per i primi giorni di ottobre. Morandi ha anche spiegato che la Giunta vuole puntare su alcuni temi: turismo enogastronomico, con la collaborazione dell’Agricoltura, con maggiore attenzione ai vini, al pane e ai formaggio, ma anche al tonno, allo zafferano e alla bottarga, e valorizzando gli agriturismo e le cantine, turismo culturale, con la collaborazione dell’assessorato della Cultura, e turismo nautico.

Da parte dell’opposizione sono stati evidenziati dubbi sul reperimento delle risorse europee e sui tempi.

Il presidente Lotto ha proposto all’assessore di trovare il modo di valorizzare i prodotti enogastronomici sardi anche nel circuito della ristorazione tradizionale, non legato agli agriturismo. L’assessore ha accolto con favore il suggerimento del presidente.

L’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha spiegato che la stragrande maggioranza del budget deve essere destinata alle società partecipate 59 milioni e 200mila euro (Igea, Carbosulcis, Sigma Invest spa e Fluorite di Silius) su 190 milioni. Di questi fondi il 58 per cento sono regionali, il 3 per cento nazionali e il 39 europei. Ai 190 euro si sommano i 30 milioni del Fondo Equity per filiere e internazionalizzazione Sfirs e i contributi per le imprese agricole Fears. L’assessore ha evidenziato il difficile periodo che stanno attraversando le imprese ed è per questo che la Giunta punta ad attuare una serie di piani, tra cui il più rilevante è quello volto ad abbattere il costo dell’energia  (13milioni 200mila euro) e già nel 2015 sarà scelta l’infrastruttura e il tipo di metano. L’assessore punta anche a una semplificazione burocratica e amministrativa, ma anche al sostegno all’innovazione tecnologica, ai Consorzi fidi industriali. Piras ha garantito che sono stati già messi a bando 800mila euro per le aziende che vogliono partecipare all’Expo e che ci saranno ulteriori finanziamenti. Nella Manovra, inoltre, sono previsti 11 milioni per lo Start up delle nuove imprese che sarà gestito da Sardegna ricerche. Tra le perplessità sollevate da alcuni commissari la disponibilità dei fondi regionali, pari a circa 69 milioni, di molto inferiori allo stanziamento degli scorsi anni per l’Industria. «Credo che dobbiamo riconoscere – ha risposto l’assessore Piras – che i fondi comunitari vengono spesi» e ha spiegato che, per i fondi comunitari già individuati, sono già stati fatti programmi di spesa fino al 2020.

Risorse limitate anche per l’Agricoltura, ha spiegato l’assessore Elisabetta Falchi, nel corso dell’audizione. L’assessorato all’Agricoltura può contare su 284 milioni di euro, di cui il 42 per cento da fondi regionali e il 58 per cento di fondi europei. L’esponente dell’Esecutivo ha evidenziato che si è trattato di un lavoro difficile che ha portato a consolidare alcune voci, come gli enti strumentali (68,2 milioni), Agris, Argea e Laore, con un taglio del 10 per cento. Un taglio, secondo l’assessore, che non consentirà di avere le risorse necessarie per il funzionamento degli enti fino alla fine dell’anno. Taglio del 10 per cento anche per i Consorzi di bonifica e organizzazioni professionali agricole che però avevano già subito un taglio importante lo scorso anno e che, su richiesta della Commissione, l’assessore si è detta d’accordo a trovare più risorse. Falchi, in risposta ad alcune polemiche apparse sulla stampa negli scorsi giorni, ha assicurato che ci sono 750mila euro per le attività di promozione  e altri saranno recuperati dal Piano di sviluppo rurale per essere presenti nelle più importanti fiere dell’agroalimentare. L’assessore ha confermato la presenza della Sardegna a Berlino, al Vinitaly ed Expo. Tra le azioni che potranno portare a un importante risparmio per la Regione c’è il finanziamento con 4 milioni e 430mila euro per i Consorzi di difesa delle produzioni intensive, che garantirà un costo assicurativo tra i più bassi d’Italia.

Una situazione comunque molto difficile anche perché, rispetto agli anni passati, la quota del cofinanziamento della Regione per il Psr è passata da 90 a 210 milioni di euro da suddividere nei 6 anni.

Da parte della commissione è stata chiesta maggiore attenzione per alcune voci tra cui quella degli avventizi (manca la copertura per il 2015), per la definizione esatta dei fondi da attribuire ad Ara e Apa.

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Duro giudizio della prima commissione nei confronti della Giunta Pigliaru sulla riduzione delle risorse del Fondo Unico degli Enti locali.

«In un momento di crisi profonda come quello attraversato oggi dalla Sardegna – ha dichiarato il presidente della Prima Commissione Francesco Agus – tutto può essere fatto tranne che sottrarre risorse al sistema degli enti locali che meglio di tutti è capace di reagire alle difficoltà e dare risposte ai cittadini.»

Il parlamentino dell’Autonomia si è riunito nel pomeriggio per il parere alla manovra finanziaria sugli aspetti di sua competenza. La Commissione ha espresso forti perplessità sulla decisione della Giunta di ridurre di 27 milioni di euro le risorse del Fondo Unico degli Enti locali rispetto allo scorso anno. Comuni e Province avranno a disposizione 550 milioni di euro contro i 577 del 2014, addirittura 50 in meno rispetto al 2010.

«E’ uno stanziamento inadeguato – ha detto ancora Agus – un’ulteriore mazzata per Comuni e Province che in questi anni si sono visti ridurre drasticamente i trasferimenti statali. Ci aspettavamo un atto di discontinuità da parte della Giunta regionale». Altri punti critici della manovra riguardano: a) la decisione dell’esecutivo di alzare dal 3 al 9 per cento la quota del Fondo unico destinata alle Unioni dei Comuni con il rischio di non riuscire a spendere i soldi stanziati visto il numero ridotto delle Unioni costituite e di penalizzare ulteriormente i grossi centri; b) l’introduzione dell’Irap che non sarà a costo zero per i Comuni e costringerà gli amministratori locali a tagliare i servizi.

Molto critica anche la posizione del vicepresidente del gruppo Pd Roberto Deriu; «Dubito – ha detto – che i tagli agli enti locali costituiscano risparmi, è invece il modo di impedire al settore pubblico di garantire sostegno ai cittadini ora che ne hanno più bisogno. Si rischia di avere una situazione ingestibile a fine anno. Si cerchi un equilibrio fondato sui servizi e si facciano i tagli dove vanno fatti».

La Commissione, all’unanimità, ha quindi deciso di approfondire la questione per arrivare ad una migliore formulazione del parere sulla manovra finanziaria. Il presidente Agus, con il sostegno dei commissari di maggioranza e opposizione, inviterà l’assessore agli Enti locali Cristiano Erriu a riferire in Commissione martedì prossimo.

La Presidenza della Regione intende selezionare tramite procedura comparativa pubblica, per titoli e colloquio 24 esperti in materia di monitoraggio, gestione e controllo di interventi cofinanziati con risorse a valere sul Fondo di sviluppo e coesione (FSC) ai fini dell’attivazione di un servizio di consulenza e collaborazione della durata di 36 mesi.
In particolare, due i profili professionali ricercati:
– giuridico-amministrativo (A) per il quale verranno selezionati dieci esperti .Sarà considerato requisito preferenziale il possesso di conoscenze/esperienza nel settore della contrattualistica pubblica;
– tecnico (B) per il quale verranno selezionati quattordici esperti con esperienza in diversi settori tra cui quello ambientale, ambientale/bonifiche, delle risorse idriche , della viabilità e trasporti e architettonico-ingegneristico.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 13.00 del 9 febbraio 2015 con una delle seguenti modalità:
– tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo pres.affarireg.naz@pec.regione.sardegna.it;
– consegna a mano alla Direzione generale della Presidenza – Servizio Affari nazionali e regionali, Viale Trento n. 69, 3° piano;
– tramite raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzate a Regione Autonoma della Sardegna – Direzione generale della Presidenza – Servizio Affari nazionali e regionali, Viale Trento n. 69, 09123 Cagliari.
Per qualsiasi informazione gli interessati possono rivolgersi all’Ufficio relazioni con il pubblico della Presidenza in viale Trento n. 69 a Cagliari, dal lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00, il martedì e il mercoledì, anche di pomeriggio, dalle ore 16.00 alle ore 17.00, contattando il numero telefonico: 070 6067020 – o inviando una email all’indirizzo: pres.urp@regione.sardegna.it.

Virginia Mura 7

Ventinove milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno, nei capitoli di spesa di competenza dell’assessorato regionale del Lavoro per l’anno 2015. E’ il dato emerso nel corso dell’audizione dell’assessore Virginia Mura nella Seconda commissione, presieduta da Gavino Manca (Pd), sulla Manovra finanziaria.

Una riduzione di stanziamenti che, come ha spiegato l’assessore, ha portato, in alcuni casi, al completo azzeramento delle somme in bilancio. E’ quanto accaduto, ad esempio, per le risorse destinate all’immigrazione. Le sforbiciate della Giunta regionale hanno riguardato tra gli altri  i capitoli di spesa dell’emigrazione, i fondi per i lavoratori socialmente utili (meno 5 milioni e 200mila euro), lo sviluppo dell’attività cooperativistica (riduzione di 620mila euro a valere sulla legge 5/57), ma soprattutto hanno determinato una sostanziale diminuzione, circa 10 milioni e mezzo di euro in meno, per le politiche attive del lavoro.

«Nonostante i tagli – ha spiegato l’assessore – non vogliamo però rinunciare alla realizzazione degli obiettivi che ci siamo posti per il 2015». Le sfide dell’assessore Mura possono essere così riassunte: riforma  dei centri servizi per il lavoro; reinserimento lavorativo di circa 25.000 unità; riqualificazione dei lavoratori che godono degli ammortizzatori sociali, orientamento per circa 45.000 giovani e revisione del sistema della formazione professionale (nonostante l’azzeramento delle somme per le consulenze in materia che l’assessorato aveva quantificato in 50mila euro).

Sulla formazione professionale, il direttore dell’assessorato, Eugenio Annicchiarico, ha precisato inoltre come non sia previsto l’impiego di risorse regionali e che quindi l’intero programma dovrà essere finanziato con le somme rese disponibili dal Fondo sociale europeo (Fse). Fondo che ammonta complessivamente, per il settennio (2014-2020), a 444 milioni di euro (erano 675 milioni nel settennio 2007-2013) e che può finanziare soltanto i programmi di formazione coerenti con gli obiettivi del fondo, ne deriva, dunque, che tutti gli altri programmi formativi resterebbero, al momento, senza copertura.

L’assessore Mura, sollecitata in tal senso anche dal presidente della commissione, Gavino Manca, ha quindi illustrato il quadro relativo agli ammortizzatori sociali.

Le richieste di accesso agli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2014, così ha spiegato Virginia Mura, interessano 26.763 lavoratori, dei quali, 9.494 per provvedimenti di cassa integrazione in deroga e 17.269 di mobilità in deroga. Le risorse necessarie per coprire il fabbisogno 2014 ammontano a 59.156.733 euro per i trattamenti di cassa integrazione e 174.532.130 euro per quelli di mobilità in deroga. A fronte di tale fabbisogno il Governo ha assegnato due tranche da 17.313.000 ciascuna e ulteriori 21.641.000 euro lo scorso dicembre, per un totale di 56.267.000 euro.

«Con le prime risorse assegnate – ha proseguito l’assessore – sono state pagate le prime due mensilità delle trattamento Cigs in deroga e dal 16 dicembre 2014, a fronte dell’assegnazione degli ulteriori 21 milioni, l’Inps ha in corso i pagamenti relativi a due mesi di trattamenti di mobilità e altre due mensilità di trattamenti Cigs in deroga. Sebbene il ministro del Lavoro ha preannunciato un ulteriore decreto per la ripartizione tra le Regioni di altri 200 milioni di euro, dal quale ipotizziamo di ottenere per la Sardegna circa 7 milioni euro, è evidente che non è al momento possibile soddisfare le richieste presentate da imprese e lavoratori.»

L’assessore del Lavoro ha quindi concluso annunciando, per il 2015, nuovi  criteri per gli ammortizzatori sociali in deroga ed ha precisato che non sarà più possibile andare oltre la capienza che sarà assegnata dal ministero del Lavoro.

Javier Zanetti 3

Javier Zanetti entra nella squadra degli Ambassador di Expo Milano 2015. Da oggi, infatti, lo storico capitano e ora vicepresidente di F.C. Internazionale si aggiunge al network dei portavoce nel mondo del messaggio dell’Esposizione Universale.

Il campione argentino ha deciso di impegnarsi in prima persona in questa sfida: «Mi sento italiano dato che vivo qui a Milano da 20 anni – spiega Zanetti -. Quest’evento rappresenta una grande opportunità per tutti. Credo che la città lo abbia capito e sicuramente sarà orgogliosa di questo grande evento e accoglierà tutte le persone che visiteranno Expo in maniera fantastica e calorosa».

Nel video realizzato per la sua discesa in campo accanto a Expo Milano 2015, Javier Zanetti illustra quello che per lui rappresenta il tema “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”: «In un periodo di crisi a livello mondiale, la scelta di questo tema ha un grande valore. Affrontare i problemi legati alla sostenibilità, all’ambiente e alla produzione alimentare vuole dire occuparsi del nostro pianeta. Sono papà di tre bambini e per loro vorrei un futuro migliore – aggiunge l’ex capitano dell’Inter mondiale -. È un tema diverso rispetto alle precedenti Esposizioni Universali ma è essenziale soprattutto in questo momento in cui nel mondo c’è molto squilibrio. Expo Milano 2015 servirà da esempio per tutti i Paesi che parteciperanno, che saranno tanti».

L’assessorato regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha pubblicato l’avviso per la formazione dell’elenco degli idonei alla nomina di Direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sardegna “Giuseppe Pegreffi”.
I candidati interessati dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:
a) diploma di laurea magistrale o equivalente;
b) comprovata esperienza di almeno 5 anni, nell’ambito della sanità pubblica veterinaria nazionale e internazionale e della sicurezza degli alimenti, maturata in posizione dirigenziale, con autonomia gestionale e con diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche o finanziarie.
Le domande dovranno pervenire entro le ore 14.00 del 12 febbraio 2015 tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o mano presso l’ufficio protocollo all’Assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale, Direzione Generale della Sanità, Via Roma n. 223 – Cagliari.
Le domande, inoltre, potranno essere inviate tramite posta elettronica certificata all’indirizzo san.dgsan@pec.regione.sardegna.it .