25 November, 2024
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Luigi Arru 2 copia
Gli 11 commissari delle Asl sarde da oggi avranno degli obiettivi specifici da raggiungere durante il loro mandato alla guida delle aziende sanitarie. Tali obiettivi sono definiti nella delibera di Giunta, approvata oggi, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, in previsione della riorganizzazione e riqualificazione del sistema sanitario regionale.
«Tutte le Asl – ha detto l’assessore Arru – secondo la legge regionale 23 del 2014, dovranno garantire il rispetto dei vincoli di bilancio e il contenimento della spesa sanitaria, rispondere efficacemente ai bisogni della popolazione, assicurare la qualità nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (Lea). Non potranno per esempio abolire neppure un posto letto senza un sistema di emergenza-urgenza ben strutturato: non dimentichiamo il principio dell’ora d’oro davanti a determinate situazioni d’emergenza, per salvare la vita dei pazienti. Ancora, la dematerializzazione della ricetta e il fascicolo sanitario elettronico e l’attuazione dell’APQ che mette in moto risorse economiche finalizzate a progetti importanti.»
Ogni Azienda sanitaria ha degli obiettivi specifici e ben definiti da raggiungere, con azioni che consentiranno di esprimere una valutazione sul commissario di riferimento. Per quanto concerne la Asl 1 di Sassari il commissario dovrà favorire lo scorporo del presidio ospedaliero Santissima Annunziata, mentre la Asl 2 di Olbia dovrà attivare l’ospedale e il polo di ricerca privato della Gallura. Inoltre a Nuoro si impone l’obiettivo del Project financing: valutazione dei costi e criticità del contratto di concessione per la progettazione, costruzione e gestione dei lavori di ristrutturazione e completamento.«Molto importante per la Asl 4 di Lanusei – ha detto l’assessore della Sanità – il protocollo operativo del servizio di elisoccorso che consentirà di coprire per le emergenze-urgenze, in un tempo massimo di 20 minuti, tutto il territorio sardo.»

Il Commissario della Asl 5 dovrà valutare i costi della qualità assistenziale e le modalità organizzative per le attività di riabilitazione della struttura territoriale Santa Maria Bambina, mentre il commissario della Asl 6 di Sanluri avrà il compito di attuare i procedimenti amministrativi per la realizzazione del nuovo ospedale di San Gavino Monreale, rispettando il cronoprogramma già definito.

«Nell’ottica della razionalizzazione – ha precisato l’assessore Arru – la Asl 7 di Carbonia dovrà invece riqualificare il settore materno infantile e l’area chirurgia, mentre obiettivo principale del commissario che traghetterà la Asl 8 di Cagliari è lo scorporo dei presidi ospedalieri Microcitemico e Businco, la razionalizzazione della rete dei laboratori di analisi, la realizzazione di un Hub unico del farmaco e l’espletamento della procedura di affidamento per la formazione continua in sanità.»

Obiettivo del commissario del Brotzu sarà l’accorpamento dei presidi ospedalieri Microcitemico e Businco. Dovrà inoltre supportare la Regione nel processo di valorizzazione e sviluppo delle attività di ricerca sanitaria, per verificare il possibile riconoscimento del polo ospedaliero-universitario, in tutto o in parte, come istituto di ricovero e cura di carattere scientifico.

Infine, l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari e quella di Sassari dovranno attuare i procedimenti amministrativi previsti per la realizzazione dei rispettivi blocchi ospedalieri, rispettando il cronoprogramma.

Piero Comandini 6

«Le bande musicali sarde rischiano di compromettere le attività per il mancato finanziamento anno 2014.»

La denuncia arriva da Piero Comandini, consigliere regionale del Partito Democratico.

Con la L.R. 64 del 18 novembre 1986, la Regione sostiene le attività delle associazioni e dei complessi musicali bandistici, dei gruppi strumentali di musica sarda, dei gruppi corali polifonici nonché dei gruppi folcloristici isolani. L’obiettivo è quello di riconoscere la funzione di promozione sociale e culturale della musica popolare e tradizionale sarda e contribuire alla sua diffusione nel territorio regionale.

Piero Comandini è il primo firmatario, assieme ad alcuni esponenti del Gruppo PD in Consiglio regionale, di un’interrogazione rivolta all’assessore regionale della Pubblica Istruzione sul mancato finanziamento della L.R. 64/86 per l’anno 2014. L’esponente del PD puntualizza che ha precedentemente manifestato all’assessore Claudia rino, le perplessità per i ritardi dell’erogazione dei saldi degli anni precedenti e la mancata programmazione delle risorse per l’anno 2014, sottolineando l’importanza di tali finanziamenti che, seppur esigui, consentono alle associazioni, che operano tra le tante difficoltà, di svolgere un ruolo sociale, culturale ed educativo all’interno del territorio e di rafforzamento e consolidamento di aggregazione sociale.

Piero Comandini ricorda che la L.R. 64/86, in accordo con le disposizioni della Convenzione dell’Unesco sulla salvaguardia dei patrimoni immateriali, approvata a Parigi il 17 ottobre 2003 e ratificata dal parlamento Italiano con la L. 167 del 27 novembre 2007, intende attribuire il meritato riconoscimento dal valore artistico, sociale, culturale e formativo delle bande musicali e dei cori.

Finanziando queste attività si vuole valorizzare adeguatamente un elemento fondamentale del patrimonio culturale “immateriale” della Sardegna, quello connesso alle attività musicali amatoriali bandistiche e corali non professionali basate sul volontariato che, negli ultimi anni, hanno costituito, oltre che alla valorizzazione della comunità locale, anche un importante fattore di promozione dell’immagine della Regione, sia in Italia che all’estero, rappresentando l’identità e la specificità delle popolazioni. Rappresentano un punto di riferimento fondamentale nella cultura locale e sono spesso un elemento di grande interesse, soprattutto nelle realtà lontane dai grandi eventi, per la diffusione della cultura musicale in tutti i suoi aspetti.

Fuori sede, rappresentano le comunità di provenienza, partecipando a manifestazioni e concorsi nazionali ed internazionali dove hanno conseguito significativi riconoscimenti, dando lustro alla Sardegna e costituendo, inoltre, un efficacissimo strumento di marketing territoriale a favore di un turismo culturale attento ai valori del territorio. Il finanziamento, peraltro molto esiguo per il 2012/2013, era di circa 1.000.000,00 di euro, drasticamente tagliato per il 2014, per cui la previsione era di circa 660.000,00 euro, ma la situazione pare sia ancora “peggio del peggio” perché pari a zero visto che per l’anno appena passato non sono stati deliberati i finanziamenti e quindi non impegnate le risorse.

Piero Comandini, infine,sollecita una risposta, da parte dell’assessore Firino, in merito alle motivazioni che hanno portato a questa scelta che ha visto inapplicata una legge che lo stesso assessore ha più volte sponsorizzata come di fondamentale importanza per le sue finalità, e nel contempo chiede quali provvedimenti l’esecutivo intenda intraprendere per il futuro.

Massimo Deiana 5 copia

L’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, ha illustrato oggi davanti alla 4ª commissione (Governo del territorio-Trasporti), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd), i principali contenuti della legge finanziaria per il settore.

«Le risorse disponibili nel 2015 ammontano a 327 milioni, 150 in meno rispetto all’anno precedente – ha detto Deiana -, ma siamo impegnati in una forte razionalizzazione che porterà risultati importanti in termini di risparmio, senza ridurre i servizi.»

Massimo Deiana ha ribadito che quello dei trasporti è un settore strategico per la Regione, “il quarto per capacità di spesa dopo Sanità, Lavori pubblici e Ambiente, che trova copertura al 99% con risorse regionali”.

«Per il 2015 – ha spiegato l’assessore – abbiamo due grandi obiettivi: da un lato recuperare risorse dall’eliminazione delle tante sovrapposizioni che provocano la presenza sulla stessa linea dei treni, dei mezzi dell’Arst e magari di qualche operatore privato, dall’altro quello di trasferire progressivamente quote significative di trasporto sulle ferrovie.»

«Nella prima azione rientra – ha aggiunto Deiana – anche una ricognizione a tutto campo che comprende i 56 operatori privati che, negli anni, hanno avuto in concessione dalla Regione una o più linee e rappresentano un costo di circa 15 milioni l’anno; stiamo incrociando i dati di queste aziende con i nostri per vedere dove e come intervenire.»

La seconda, invece, riguarda il potenziamento delle reti metropolitane di Cagliari e Sassari, l’estensione della sperimentazione del biglietto integrato fra aziende locali di trasporto pubblico ed Arst, l’entrata in servizio, «spero alla fine della primavera – ha detto l’assessore – dei primi treni veloci, la realizzazione di punti interscambio e centri intermodali “in cui gli utenti possano rapidamente cambiare mezzo in orari agevoli sfruttando un sistema strutturato di coincidenze che consenta, fra l’altro, di eliminare vecchie linee a lunga percorrenza con bassissime percentuali di riempimento».

Si tratta, insomma, secondo Deiana «di una nuova visione del  trasporto pubblico locale non solo moderna ed efficiente ma anche attenta alla specificità della Sardegna, soprattutto alle zone interne che non intendiamo affatto escludere dal sistema offrendo anzi a queste aree dell’Isola nuove opportunità».

Al termine della relazione dell’assessore si è sviluppato un lungo ed articolato dibattito nel quale hanno preso la parola i consiglieri Salvatore Demontis e Giuseppe Meloni del Pd, Antonello Peru e Giuseppe Fasolino di Forza Italia, Ignazio Tatti dell’Udc ed Eugenio Lai di Sel.

Il presidente della commissione Antonio Solinas, in conclusione, ha richiamato l’attenzione dell’assessore, nell’ambito del miglioramento della mobilità interna, sulla necessità di un intervento (all’interno del Piano infrastrutture predisposto dalla Regione) riguardante la tratta Oristano-San Gavino, il più importante snodo strategico della nuova linea Cagliari-Sassari coperta fra breve dai nuovi treni veloci.

L’assessore Deiana ha condiviso la proposta che, ha comunicato, fa parte delle priorità inserite in un protocollo siglato recentemente fra la Regione e Reti Ferroviarie Italiane.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

I segretari regionali di CGIL, CISL e UIL, Michele Carrus, Oriana Putzolu e Francesca Ticca, sono stati sentiti oggi in audizione in 3ª commissione, sui contenuti della Manovra finanziaria 2015.

Michele Carrus (Cgil) ha rivolto inoltre un particolare apprezzamento per la programmazione integrata di tutti i fondi a disposizione (europei, regionali e statali) insieme con una valutazione positiva per l’introduzione del  cosiddetto “pareggio di bilancio” ed il conseguente superamento dei vincoli che ne derivavano alla finanza pubblica regionale per effetto del patto di stabilità. L’ulteriore nota positiva evidenziata dal leader della Cgil riguarda il rilancio delle opere pubbliche, la riduzione permanente dell’Irap e la scelta di non introdurre il ticket sanitario. «La criticità – ha dichiarato Carrus – riguarda invece la mancata centralità del tema del lavoro, quale elemento essenziale nelle scelte di politica economica e sociale della Giunta e della sua maggioranza». Perplessità sono state evidenziate a proposito delle politiche settoriali («non sono esplicitate le politiche di settore e l’unica dotazione riguarda 26 milioni di euro destinate all’artigianato») e per quelle relative al “sociale” («non si tiene conto dell’azione del governo tesa a scaricare sulla Regione l’onere delle risposte ai lavoratori con ammortizzatori sociali in deroga»), nonché per l’assenza di una scelta strategica in materia di approvvigionamento energetico («quale è la scelta per il metano?»).

L’out-out della Cgil riguarda i servizi ai cittadini: «Non accetteremo mai una riduzione dei servizi essenziali per i cittadini-consumatori, quindi niente tagli ai servizi sociali e a quelli del trasporto pubblico locale». L’invito riguarda invece le riforme: «Non si possono fare le riforme solo perché bisogna ridurre la spesa ma bisogna partire per migliorare l’efficienza dei servizi resi ai cittadini dalla pubblica amministrazione e dagli enti». Michele Carrus ha quindi concluso con la richiesta di un emendamento della commissione alle poste riferite ai patronati: «L’anno scorso il fondo è stato azzerato e in questa finanziaria non è stato adeguatamente rifinanziato».

La segretaria della Cisl, Oriana Putzolu, ha domandato polemicamente dove risieda “il patto sociale per lo sviluppo” annunciato dal presidente Francesco Pigliaru all’indomani dell’approvazione in Giunta della manovra 2015. «Condividiamo i principi – ha precisato Putzolu – ma vogliamo vedere tradotto nei numeri e nelle misure della finanziaria quel patto sociale che, al momento, resta solo un titolo ad effetto e un annuncio». La critica della Cisl va oltre la mancata centralità del tema del lavoro e riguarda anche il tema della spesa regionale in riferimento al quadro delle risorse disponibili. E così, se in mattinata l’assessore Raffaele Paci aveva annunciato la priorità di spendita delle risorse comunitarie e poi, solo quando questo non sarà possibile, delle risorse regionali, Oriana Putzolu inverte l’ordine e auspica per la spesa, prima l’impiego delle risorse “più certe e più facilmente spendibili” cioè quelle regionali e poi di quelle europee. «Queste ultime – ha insistito la segretaria Cisl – sono aggiuntive rispetto a quelle della Regione e se i tempi dei bandi sono quelli che conosciamo, allora possiamo dire che si rischierebbe di non spendere un euro per tutto il 2015».

«Serve aggredire la disoccupazione – ha concluso Oriana Putzolu – cioè mettere al centro il lavoro, in caso contrario non c’è l’inversione di tendenza rispetto al passato e la finanziaria rimane solo una enunciazione di principi». La Cisl ha invitato inoltre la commissione ad incrementare gli stanziamenti anche per i cosiddetti “nuovi oneri legislativi” (Fnol): «In passato hanno rappresentato una soluzione per far fronte alle emergenze e oggi lo stanziamento di 5 milioni di euro appare del tutto inadeguato».

Sulla stessa lunghezza d’onda si è sviluppato l’intervento della segretaria regionale della Uil, Francesca Ticca, che ha definito la condizione dell’Isola “una situazione di emergenza senza precedenti”. La critica ha riguardato l’assenza di politiche attive per il lavoro ed ha lamentato una scarsa concretezza degli interventi per il superamento della crisi in atto a fronte del perdurare degli annunci.

Francesca Ticca si è dunque soffermata sul tema delle riforme per ribadire contrarietà alla tendenza in atto di dividere la Sardegna in Nord e Sud. «Serve – ha spiegato la numero uno della Uil – un processo di sviluppo che coinvolga tutti i territori dell’Isola ed a questo proposito mi domando dove sia finito il “centro Sardegna” in questa finanziaria».

Francesca Ticca ha auspicato, dunque, scelte mirate ed ha denunciato come dalle azioni indicate nella manovra non emergano modifiche rispetto al sistema economico conosciuto nel recente passato.

L’agenzia formativa Ifold ha avviato i percorsi formativi autofinanziati per il rilascio della qualifica di operatore socio-sanitario.
I destinatari dei corsi dovranno essere i residenti di età non inferiore ai 18 anni, in possesso della licenza media occupati nei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari del territorio regionale e più specificatamente nell’ambito dell’assistenza diretta alla persona.
I corsi saranno autofinanziati da ciascun partecipante nella misura del 30% del valore del corso frequentato. Gli aspiranti ammessi alla frequenza dei corsi dovranno corrispondere il 50% dell’importo dovuto prima dell’avvio del corso.
I corsi, suddivisi per provincia, dovranno avere inizio entro il 1° febbraio 2015.
Gli aspiranti potranno presentare domanda per una sola provincia (la provincia di residenza o di domicilio).
Le domande potranno essere compilate on line nel sito dell’agenzia formativa all’indirizzo www.ifold.it dedicato al progetto Agata fino al 31 gennaio 2015.
Per ulteriori informazioni rivolgersi dal lunedì al giovedì dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle ore 15.30 alle 19.30 e il venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00 ai seguenti numeri telefonici: 070.453592 – 070.453184.

Municipio Carbonia 1 copia

Il comune di Carbonia ha pubblicato l’ordinanza per i turni di apertura domenicale e nei giorni festivi degli impianti per la distribuzione di carburante, durante l’anno 2015, al fine di garantire il livello minimo delle prestazioni essenziali. L’impianto in turno dovrà garantire, in ogni caso, l’apertura almeno nella mattinata e offrire i servizi minimi in particolar modo alle persone diversamente abili.

Per conoscere il calendario dei turni di apertura è possibile entrare nel sito www.comune.carbonia.ci.it e  consultare l’ordinanza n. 4 del 8 gennaio 2015, nella sezione Ordinanze – Altre Ordinanze.

La quarta commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) ha definito il calendario delle audizioni sulla legge finanziaria nelle materie di competenza.

La prima è in programma è iniziata questo pomeriggio alle 16.30, con l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana.

Domani 14 gennaio, si terranno alle 16.00 quella dell’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu e alle 17.00 quella dell’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda.

Giovedì 15 gennaio alle 10.00, infine, sarà la volta dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano.

Palazzo della Regione 1 copia

«Con la disoccupazione che galoppa, le famiglie allo stremo e le aziende strozzate da una pressione tributaria che non dà tregua, la Giunta dei professori continua a dispensare le solite lezioncine di metodo e si prepara a propinare ai sardi una Finanziaria la cui parola d’ordine è rigore, dunque tagli e sacrifici, dimenticandosi di individuare ricette e risorse di cui la Sardegna ha bisogno.»

Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna, è molto critico nei confronti della Giunta per la Manovra Finanziaria 2015.

«Mentre dalla loro cattedra cercano maldestramente di convincere i sardi di avere individuato la strada per rilanciare l’Isola – sottolinea Locci -, gli assessori regionali avviano la discussione sulla Finanziaria 2015 nel peggiore dei modi possibili: mettendo le mani avanti e parlando di crisi strutturale, quasi a voler giustificare anticipatamente il loro triste fallimento politico. Ormai in pieno trance agonistico da occupazione dei posti di potere, non riescono a difendere compiutamente gli interessi dei sardi perché servi del padre padrone Matteo Renzi, che certo non sta pensando ai problemi della Sardegna e, del resto, il presidente Francesco Pigliaru non fa nulla per ricordargli le difficoltà in cui versa la nostra terra.»

«Il documento finanziario improntato esclusivamente al rigore che il professor Raffaele Paci intende farci digerire è persino capace di programmare l’aumento dell’Irap, nonostante le imprese isolane siano ormai con l’acqua alla gola. Quanto alla spendita delle risorse, basta dare uno sguardo alla previsione in merito al Piano Sulcis, per il quale nel 2015 si prospetta la spesa di soli 6 milioni di euro, per farsi un’idea di quanto sia fallimentare e pericolosa la Finanziaria. Una cifra che definire scandalosa è quasi un complimento. Per non parlare dei fondi a disposizione delle politiche attive del lavoro: su 57 milioni di euro ben 47 vengono destinati al progetto Garanzia giovani. Va da sé che per le azioni reali restino le briciole.

Intanto, attendiamo di appurare se si verificherà la previsione di maggiore capacità di erogazione di risorse nel sistema Sardegna per il 2015, che ammonta a circa 800 milioni di euro.

Tuttavia, nell’esclusivo interesse dei sardi sospendiamo il giudizio sulla Finanziaria targata Raffaele Paci e auspichiamo di poter contribuire al miglioramento del documento sia in commissione che in Consiglio. Certo, fino a oggi i professori ci hanno fatto intendere, anche in modo talvolta sprezzante, che del nostro contributo non hanno bisogno (e i sardi, purtroppo, ne stanno pagando le conseguenze), ma noi vogliano essere fiduciosi – conclude Ignazio Locci – e attendiamo che scendano dal piedistallo per mettere finalmente piede nel mondo reale.»

Si è chiusa con successo, l’8 dicembre 2014, la decima edizione del Festival del cortometraggio mediterraneo “Passaggi d’Autore: intrecci mediterranei”.

La mattina è stato presentato il lavoro di animazione “Nina e il brigante”, costruito dai bambini della classe III A della Scuola Primaria Via Virgilio di Sant’Antioco, nell’ambito del laboratorio di educazione all’immagine “La magia del cinema”. Il laboratorio è tenuto da Cristina Piccinini e Nassim Hassanvandi dell’Associazione Paper Moon di Bologna, con la collaborazione dell’insegnante della classe, ripresentato anche la sera per gli adulti che hanno apprezzato il grande lavoro creativo. Il festival, fin dai primi anni, ha instaurato un rapporto speciale con le scuole del territorio. Sia nelle scuole primarie, sia in quelle secondarie, dove si ha la possibilità unica di imparare i mestieri del cinema, sviluppare una professionalità che potrà darà i suoi frutti in futuro.

Il pomeriggio ha ospitato la sezione “Intrecci mediterranei”, cuore del festival: otto film provenienti da Israele, Algeria, Francia, Croazia, Grecia, Turchia e Italia. Tra i film proiettati: Ou je mets ma pudeur di Sébastien Bailly in concorso al Sundance Film Festival 2014 e nominato ai Cesar 2015; Red Hulk di Asimina Proedrou vincitore del Drama Film Festival 2013; Aïssa di Clément Tréhin-Lalanne in competizione al Festival di Cannes 2014; Come foglie…, di Theo Putzu.
Quest’ultimo non è potuto essere presente dal vivo ma ha concesso un’intervista telefonica dopo la proiezione. La regista greca di Red Hulk, Asimina Proedrou presente in sala ha parlato a lungo del suo film. Attraverso il suo lavoro ha voluto raccontare «la condizione limite di un uomo (Red Hulk) che per stare in un gruppo è disposto a fare qualsiasi cosa, compreso un omicidio». Un film di stretta attualità, si parla del movimento nazionalista greco Alba Dorata, poco evidente ultimamente alle cronache estere, ma molto presente nella società greca. Agisce attraverso il reclutamento nelle scuole, con la tecnica di adescamento tipica dei movimenti di estrema destra, convincendo i ragazzi (quasi sempre disadattati con un carattere debole, e appartenenti alla working class) della necessità di eliminare i “diversi”. Cancellare gli immigrati, gli avversari tifosi di una squadra rivale, chiunque sia contro la loro ideologia nazionalista. «Una situazione che può verificarsi in ogni paese europeo», dice la giovanissima e coraggiosa regista.

Incredibile, ma è invece tutto vero, il docufilm Aïssa, del regista francese Clément Tréhin-Lalanne. Si tratta di una semplice visita medica sulla ragazza africana Aïssa, in un ambulatorio dipendente dal Ministero dell’interno francese. Si vuole dimostrare la vera età della ragazza, che dichiara di essere minorenne, perciò non passibile di espulsione. Il medico indaga ogni particolare del corpo della ragazza: altezza, peso, grandezza dei seni  e degli organi sessuali. Un elenco freddo che determinerà il futuro della ragazza, il verdetto dirà che il corpo dimostra più anni di quanto lei dichiari. Il futuro compromesso.

Il film del regista sardo Theo Putzu Come foglie…, è un racconto poetico della memoria e dell’oblio. Una ragazza torna nella casa dove ha vissuto momenti importanti della sua vita, racchiusi in un cofanetto dei ricordi, che come foglie vanno al vento. Molto bella la fotografia, la tecnica di stop motion dal vivo, e la scelta delle musiche.
Il programma completo dei film: Aïssa, Clément Tréhin-Lalanne, Francia, 2014; Come foglie…, Theo Putzu, Italia, 2014; Vizik / Topaç, Aziz Çapkurt, Turchia, 2014; Red Hulk, Asimina Proedrou, Grecia, 2013; Balavica, Igor Mirković, Croatia, 2013; Où je mets ma pudeur, Sébastien Bailly, Francia, 2013; Passage à niveau, Anis Djaad, Algeria, 2014; Deserted, Yoav Hornung, Israel, 2013

Il bilancio della decima edizione è sicuramente positivo.

Decine di giovani registi hanno potuto presentare le loro opere durante il festival, vivendo insieme nel territorio per cinque giorni in una sorta di residenza artistica a Sant’Antioco. Si è parlato dei film, di politica, di tecniche di ripresa, di scelte stilistiche, di società, di ispirazione, di cooperazione, di formazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, Dipartimento Animazione di Torino. Secondo Bruno Di Marino si può parlare addirittura di scena italiana del genere, l’animazione esce dal contesto cinematografico ludico ed entra a far parte del cinema vero e proprio. L’animazione ha la stessa dignità, competenze e capacità di racconto pari a quelle del cinema “tradizionale”. Il giornalista e critico cinematografico Bruno Di Marino, uno dei maggiori esperti di animazione in Italia, ha anche presentato il suo libro “Il mouse e la matita”, inserendo una novità nel cartellone degli eventi del Festiva del cortometraggio, ossia i libri che parlano di cinema. Un’occasione di capire il cinema attraverso le parole e gli scritti degli esperti.

Poi ci sono i lavori dei ragazzi delle scuole: il laboratorio di educazione all’immagine “La magia del cinema” che ha prodotto il corto animato “Nina e il brigante”, la sezione Cortoambiente, dedicata all’educazione ambientale attraverso film e documentari per le scuole secondarie, e l’attività di traduzione e sottotitolatura dei film. Un lavoro importantissimo, che ha coinvolto i ragazzi del Liceo linguistico e studenti universitari, coordinati dalla docente di traduzione di lingua inglese dell’Università di Cagliari Isabella Martini. Tutti i cortometraggi sono in lingua originale e sottotitolati in italiano e inglese.

Una bella avventura che promette una edizione 2015 ancora più ricca!

Il Festival del cortometraggio mediterraneo è organizzato dal Circolo del cinema Immagini, con il contributo della RAS – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Ex Provincia di Carbonia Iglesias – Settore Cultura, Sport e Spettacolo, – Comune di Sant’Antioco – Assessorato al Turismo, Spettacolo e Cultura, Fondazione Banco di Sardegna.

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I Riformatori sardi sollecitano la Giunta regionale a completare i collegamenti della Metropolitana sino al Policlinico.

«Sei mesi per fare i collaudi sono troppi – dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa -. Ê arrivato il momento che la Giunta regionale faccia partire il collegamento da e per il Policlinico. Si tratta di una tratta fondamentale che consentirà ai pazienti e agli universitari, studenti e docenti, che devono andare al Policlinico di Monserrato di raggiungerlo con molta più facilità. In più risolverebbe in parte l’anacronistica situazione dei trasporti di Sestu, unico comune dell’area vasta ad avere collegamenti di tipo “extraurbano”. Ci chiediamo perché, a sei mesi dal viaggio di prova dell’assessore, ancora non siano stati comperati i collaudi. Francamente – conclude Michele Cossa – ci sembra un’assurdità e adesso chi ha le responsabilità deve assumersele tutte e dare risposte chiare.»

Michele Cossa