25 November, 2024
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«La Sardegna in quanto Regione Autonoma a Statuto speciale non ha motivo di fare ricorso alla Corte Costituzionale per impugnare lo Sblocca Italia a difesa del proprio territorio, e delle bellezze paesaggistiche, dalle trivelle per la ricerca di idrocarburi e gas naturali o da altri pericoli di sorta.»
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, ricordando il grande lavoro svolto nei mesi scorsi, in Conferenza Stato-Regioni prima e con i Deputati sardi poi, per arrivare a questo risultato.
«Grazie alle iniziative tempestivamente intraprese nelle sedi istituzionali sin dalla discussione iniziale delle prime bozze del Dl 133, lo scorso mese di luglio, le Regioni a Statuto speciale godono di una protezione diversa, così come da noi proposto in termini di clausola di salvaguardia. Questo ha trovato attuazione pratica nella legge di conversione dello “Sblocca Italia” con la norma che è stata recepita all’art. 43 bis, che recita “Le disposizioni del presente decreto sono applicabili nelle regioni a statuto speciale….compatibilmente con le norme dei rispettivi statuti e con le relative norme di attuazione”.»
Tale norma tutela dunque la nostra Regione e, ci tiene a precisare l’esponente della Giunta Pigliaru: «Il lavoro intenso che è stato portato avanti nei mesi scorsi, consente di far rispettare allo Stato l’autonomia dell’isola, prima di tutto a livello legislativo».
«In questa situazione – sottolinea la titolare dell’Ambiente – la Sardegna – a differenza di Regioni come la Puglia che non è una Regione autonoma – non ha motivo di fare ricorso alla Corte Costituzionale poiché gode di norme di salvaguardia del proprio territorio. Abbiamo un rapporto di leale collaborazione con il Governo – conclude l’assessore Spano – se questo dovesse venire meno e da Roma intuissimo il volontario tentativo di aggirare la norma in materia, allora sì ci sarebbe motivo di contemplare un ricorso. Questa è la dimostrazione che siamo capaci, quando ci si muove uniti nell’interesse della nostra isola di essere un popolo che sa reagire e agire nell’interesse di tutti.»
Donatella Emma Ignazia Spano 1 copia

 

Il comune di Carbonia ha reso noto oggi il calendario delle date di posizionamento dell’autovelox sul territorio comunale nel primo trimestre, a partire da domani, 13 gennaio 2015.

Le postazioni di controllo per il rilevamento della velocità saranno di volta in volta presegnalate, a norma di legge, dall’apposito segnale stradale di indicazione temporaneo ad alta visibilità riproducente l’iscrizione “Polizia Municipale Carbonia – CONTROLLO ELETTRONICO DELLA VELOCITA’”.

L’apparecchiatura tecnica per il rilevamento sarà impiegata con la presenza e sotto il costante controllo del personale appartenente al Comando di Polizia Locale di Carbonia.

Avviso di posizionamento autovelox gennaio marzo 2015

Piazza Roma Carbonia 1 copia

Maurizio Ollargiu

Nuovo mezzo passo falso della Monteponi nella quindicesima giornata del campionato di Promozione regionale. La squadra di Vittorio Corsini (3 punti nelle ultime 4 giornate) s’è fatta imporre il pari interno dal Serramanna e così non ha approfittato della sconfitta subita dalla capolista Ferrini Cagliari sul campo del Siliqua per 2 a 0. Ad aver sfruttato l’occasione, viceversa, è stata la Kosmoto Monastir che ha violato per 4 a 0 il campo del San Vito ed ha agganciato la Ferrini in vetta. Monteponi e Siliqua inseguono a tre lunghezze la coppia di testa.

La giornata è stata positiva per il Carbonia di Maurizio Ollargiu, tornato alla vittoria casalinga sul forte Girasole, con il netto punteggio di 2 a 0. I biancoblù con questi tre punti hanno compiuto un bel balzo in avanti in classifica, lasciandosi alle spalle quattro squadre, alla vigilia di un’altra partita casalinga, in programma domenica prossima con il San Vito, per la prima giornata del girone di ritorno.

Vittoria di misura per il Guspini sull’Orrolese, 1 a 0; largo successo per la Frassinetti Elmas sul campo del Progetto Sant’Elia, per 4 a 2; pari tra Pula e Arbus, 1 a 1.

Niente da fare per l’Atletico Narcao, battuto sul campo del Sant’Elena per 2 a 0 e sempre ultimo in classifica con soli 8 punti.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, la capolista Villacidrese ha superato di misura la Libertas Barumini per 1 a 0 ed ha allungato sulla più immediata inseguitrice, il Senorbì, bloccato sul pari a Sadali, 1 a 1 (per l’ex capolista sue soli punti nelle ultime cinque giornate) e ora in ritardo di cinque punti. Buon pari per il Carloforte a Gonnosfanadiga, 0 a 0, agganciato al terzo posto dall’Andromeda e dal Real Villanovatulo. Al Sant’Antioco il derby esterno con la Fermassenti, 3 a 1, e al Tratalias quello di Gonnesa, 5 a 0. Netta sconfitta, infine, per l’Iglesias, sul campo dell’Andromeda, a Siurgus Donigala, per 4 a 0, e vittorie di misura per il real Villanovatulo a Escalaplano e per l’Halley Assemini con il Seui Arcueri, entrambe per 1 a 0.

Alcuni articoli della nuova Legge di stabilità trattano di tematiche legate all’amianto, in cui duole dover rilevare alcune mancanze, principalmente sul tema delle bonifiche ambientali. Nella nuova finanziaria, infatti, queste ultime si limitano ad interventi in favore dei comuni di Casale Monferrato e Napoli-Bagnoli (45 mln di euro per gli anni 2015, 2016 e 2017, art. 50), trascurando il restante territorio dello Stato, gravato ovunque da residui di manufatti in amianto pericolosi per l’ambiente e per i cittadini. Una misura del tutto insufficiente, quindi, ma che segna un importante precedente nell’annosa questione del recupero ambientale.

Buone notizie giungono invece per i lavoratori. Con l’art. 115, si interviene in materia di benefici contributivi, e stabilisce che «entro il 31.01.2015, gli assicurati all’assicurazione obbligatoria gestita dall’INPS, e dell’assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali, gestita dall’INAIL, dipendenti da aziende che hanno collocato tutti i dipendenti in mobilità per cessazione dell’attività lavorativa« per i quali vi è stata una sentenza definitiva di accertamento dei benefici contributivi, con l’applicazione del coefficiente 1,25 (non utile per il prepensionamento ma solo per aumentare l’entità della prestazione pensionistica), possono fare domanda per avere il riconoscimento con il coefficiente 1,5, per tutto il periodo già riconosciuto, e quindi accedere al prepensionamento. La misura, anche in questo caso, presenta forti carenze, escludendo coloro che non sono in possesso di una sentenza definitiva, con giudizi ancora in corso, e quanti lavorano in aziende che non hanno posto in mobilità tutti i dipendenti. Con l’art. 116, le prestazioni assistenziali del Fondo vittime amianto sono estese anche ai «malati di mesotelioma che abbiano contratto la patologia, o per esposizione familiare a lavoratori impiegati nella lavorazione dell’amianto, ovvero per esposizione ambientale comprovata« ma senza nuovi stanziamenti, e quindi ripartendo le vecchie risorse, che saranno proporzionalmente sottratte a coloro che avevano ottenuto il riconoscimento di vittime dell’amianto per effetto dell’accredito della rendita INAIL. Gli aventi diritto potranno inoltrare la domanda all’INAIL territorialmente competente.

Qualcosa si muove, quindi, nella direzione giusta, ma sono ancora tanti i passi da compiere nella vertenza delle patologie asbesto-collegate, che coinvolgono una larga fetta dei lavoratori sardi e dei loro familiari. A livello regionale, il Partito dei Sardi esprime apprezzamento per la recente approvazione, da parte dell’assessore della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, del Piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dall’amianto, che rappresenta un primo strumento fondamentale per avviare l’attività di decontaminazione e risanamento ambientale nell’intera Isola. Il Partito prosegue nel proprio impegno per evidenziare la problematica, nell’interesse dei lavoratori e dell’ambiente isolano, per una sempre maggiore presa di coscienza sui diritti e sulla necessità di costruire un futuro salubre e accogliente per le generazioni di Sardi a venire.

Per eventuali ulteriori informazioni e contatti il Partito dei Sardi mette a disposizione il proprio recapito e-mail: partitodeisardi.sulcis@gmail.com

Coordinamento provinciale del Partito dei Sardi per il Sulcis Iglesiente

In attesa della definizione di un nuovo sistema di valutazione delle condizioni di non autosufficienza, è stata disposta la prosecuzione, per i mesi di gennaio e febbraio 2015, dei piani personalizzati di sostegno a favore delle persone con disabilità grave (legge 162/98), attivati con il finanziamento 2014. Ne dà comunicazione l’Amministrazione comunale di Carbonia che ha ricevuto specifica comunicazione data dalla Regione Sardegna. I beneficiari usufruiranno delle stesse quote mensili e delle stesse modalità operative già utilizzate nell’annualità 2014.

Teatro Centrale Carbonia copia

Partirà il 30 gennaio 2015 la Stagione di Prosa 2015 al Teatro Centrale di Carbonia –  organizzata dal CeDAC (nell’ambito del XXXV Circuito Teatrale Regionale Sardo, “Giù la maschera!”) con il patrocinio e il sostegno del Comune di Carbonia.

Cinque titoli in cartellone, tra i grandi classici della letteratura e del teatro – dall’ “Alice” di Lewis Carroll a un viaggio nell’universo e nella poetica di Luigi Pirandello, alla fotografia dell’Italia ne “Il bell’Antonio” di Vitaliano Brancati, alla drammaturgia contemporanea, con l’originale “Ospiti” firmato da Angelo Longoni e “La leggenda del pallavolista volante”, ovvero la storia di Andrea Zorzi, detto “Zorro”, tra epopea sportiva e la vita, i sogni e le speranze di un campione.

Tra i protagonisti artisti del calibro di Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti, diretti da Giancarlo Sepe, nella messa in scena del celebre romanzo di Brancati (l’adattamento è firmato dalla figlia dello scrittore siciliano, Antonia, e da Simona Celi) e divi del grande e del piccolo schermo, come l’affascinante Romina Mondello, nei panni di un’inedita Alice dark (moderna “sorella di Amleto”) per la regia di Matteo Tarasco, accanto a Cesare Bocci e Eleonora Ivone, alle prese con le complicazioni sentimentali di “Ospiti” con un irresistibile Marco Bonini. Sotto i riflettori anche un mito dello sport italiano, il pallavolista Andrea Zorzi, colonna portante della nazionale azzurra fino al 1996 (ora commentatore televisivo) che interpreta se stesso sulla scena, accanto all’attrice Beatrice Visibelli,  nello spettacolo scritto con Nicola Zavagli. Drammaturgo, attore, regista – una carriera cinematografica e teatrale tra Hong Kong, New York e la Sardegna – Nunzio Caponio si cimenta invece – nel suo “Pirandello/Ora Pro Nobis”,  con un’antologia di “opere e visioni pirandelliane”, mescolando le intuizioni e i personaggi dello scrittore Premio Nobel con il mondo virtuale e la realtà parallela degli avatar.

Inaugurerà la Stagione di Prosa di Carbonia (all’insegna dello slogan “Giù la maschera!” che attraversa l’intero Circuito, in un esplicito rimando alla capacità del teatro di mettere a nudo la verità attraverso il gioco mirabile della finzione) venerdì 30 gennaio 2015 alle 20.45, “Ospiti”, una commedia romantica e cinica scritta e diretta da Angelo Longoni (affermato autore teatrale, regista e sceneggiatore per il cinema e la televisione – tra i suoi successi, il fortunato “Caravaggio” con Alessio Boni). Sotto i riflettori Cesare Bocci (volto noto del grande e del piccolo schermo – da “L’aria serena dell’ovest” di Silvio Soldini a “Benvenuto, Presidente!”, dal ruolo di Mimì Augello ne “Il commissario Montalbano” a “Provaci ancora, Prof”, al Pietro Guarnieri di “Un’altra vita”) e Eleonora Ivone (esordi come modella di Valentino, Mariella Burani, Jean Paul Gaultier, e una formazione d’attrice, al cinema è tra i protagonisti di “Uomini senza donne”, e “Non aver paura”, in tv spazia da “Madri” all’antagonista di “Un amore di strega”) e l’eclettico Marco Bonini (studi di danza classica e moderna, ha frequentato l’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” e il Centro Sperimentale di Cinematografia; tra le sue più recenti apparizioni sul grande schermo, Greshnov in “2047 – Sights of Death” di Alessandro Capone, dopo la commedia “Pane e Burlesque”, “Billo – Il Grand Dakhaar” di Laura Muscardin e “L’anno mille” di Diego Febbraro). Le scenografie sono di Mario Cavacchioli e Tiziana Massaro. La pièce di Longoni racconta l’amore nelle sue diverse sfaccettature, attraverso le vicende di Leo, Sara e Franco, e l’incrocio dei destini di tre personaggi diversissimi: un uomo solitario e disincantato, che si lascia tentare per un momento dall’ipotesi di una nuova relazione; una donna emancipata che fa del cinismo e della distanza la difesa contro il dolore e la possessività altrui; e un altro uomo, appassionato, forse troppo, che vive i sentimenti in modo estremo. Una fotografia della società contemporanea, della nuova grammatica delle passioni, spesso effimere seppur brucianti, dei dialoghi interrotti, dei troppi silenzi, della paura di impegnarsi che diventa metafora della solitudine: l’amore al tempo della rete, tra la casualità degli incontri, il desiderio di lasciarsi andare senza rinunciare alla propria indipendenza e  l’incubo dello stalking.

Seguirà,  domenica 8 febbraio 2015 alle 20.45, “Il bell’Antonio” di Vitaliano Brancati (produzione Lux Teatro) nell’adattamento teatrale di Antonia Brancati e Simona Celi, per la regia di Giancarlo Sepe: storia di un uomo bellissimo e nullafacente, nella Sicilia degli anni del fascismo, in cui s’intrecciano dramma personale e pungente satira della società e dei falsi miti del regime. La pièce – interpretata da attori del calibro di Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti, con Luchino Giordana (nel ruolo di Antonio) e con Elena Callegari, Simona Celi, Michele De’ Marchi, Natale Russo e Alessandro Romano (scene di Carlo De Marino e disegno luci di Franco Ferrari) – mette in luce la dolorosa contraddizione tra l’essere e l’apparire, l’aspettativa della comunità e le convenzioni e i parametri su cui si misura il valore dei singoli individui da un lato e, dall’altro, i veri desideri e le inclinazioni di ciascuno. Prigioniero della sua avvenenza e del retaggio culturale della sua famiglia, il giovane – costretto a interpretare un ruolo contrario alla sua natura – diventerà il fulcro di una vicenda amara e grottesca, attraverso cui lo scrittore lascia intravedere una feroce critica verso i costumi e i riti della Sicilia e dell’Italia, durante il ventennio fascista, dietro cui si cela l’acquiescenza se non l’adesione a un regime antilibertario. “Il bell’Antonio” – già approdato sul grande schermo con il film di Mauro Bolognini interpretato da Marcello Mastroianni – insieme alla vicenda privata di un uomo, e all’interesse contrapposto di due famiglie, mette in mostra il pericolo, e il ridicolo, in una tragedia rovesciata che scaturisce, in fondo, dall’impossibilità di amare.

Il terzo appuntamento al Teatro Centrale di Carbonia, domenica 1 marzo 2015 alle 20.45, sarà con la “La leggenda del pallavolista volante”, originale spettacolo della compagnia Teatri d’Imbarco scritto a quattro mani da Nicola Zavagli (che ha curato anche la regia) e  Andrea Zorzi: la straordinaria carriera di un campione, dai primi allenamenti ai trionfi nella nazionale azzurra, all’imprevedibile sconfitta olimpica, alla vittoria su se stessi, indispensabile per trionfare in campo come nella vita. Riflettori puntati dunque su Andrea Zorzi detto “Zorro”, mito vivente di uno sport di squadra diffusissimo e molto praticato, anche se ben lontano dai fasti e dalle celebrazioni calcistiche. Il campione di volley, premiato come “giocatore dell’anno” dalla Federazione Internazionale di Pallavolo (FIVB) nel 1991, e due volte vincitore del titolo di  MVP (Most Valuable Player) alla World League (1990 e 1991) calcherà la scena insieme all’attrice Beatrice Visibelli, in una sorta di (auto)biografia teatrale in cui si intrecciano parole e gesto atletico, tra luci e ombre dell’esistenza di un esponente della “generazione dei fenomeni”. Un gigante – sul palco ma soprattutto in campo – con tutta la sua umana fragilità, dalle normali crisi dell’adolescenza alle difficoltà della crescita, agli incontri con i grandi allenatori che hanno segnato, in positivo, il suo destino – e quello della squadra: le vittorie, i successi, l’entusiasmo, i numeri da record, i tornei internazionali… e le occasioni perdute alle Olimpiadi. La splendida parabola sportiva s’intreccia alla vita privata – la famiglia, l’amore, le amicizie – e l’eccezionalità dei risultati in campo non mette al riparo da altri fallimenti. Tra sport e filosofia, arte e vita, “La leggenda del pallavolista volante” fa del volley una significativa metafora dell’esistenza.

Sarà poi la volta, domenica 29 marzo 2015 alle 20.45, di un’intrigante “Alice” di Lewis Carroll, con drammaturgia e regia di Matteo Tarasco, prodotta da Arte e spettacolo Domovoj, in collaborazione con il XLV Festival Teatrale Borgio Verezzi. Romina Mondello (attrice di cinema, teatro e televisione, dagli esordi con “Estasi”, a “Palermo Milano solo andata” di Claudio Fragasso, alle numerose fiction, da “La piovra 7” alla serie  “R.I.S. – Delitti imperfetti”, a “L’isola dei segreti – Korè” di Ricky Tognazzi e “L’ombra del destino” di Pier Belloni) incarna una versione dark della ragazzina perduta tra il paese delle meraviglie e la vita oltre lo specchio. L’immaginaria stanza di Alice nel Manicomio di Wonderland diventa il teatro delle sue visioni, tra follia e sogno, o meglio in quella “follia della finzione” in cui l’adolescente inquieta, quasi una “sorella di Amleto”, trova rifugio e sollievo dalla realtà del mondo. Una dimensione del fantastico – proiezione della società vittoriana, con la sua ipocrisia perbenista – in cui la mente della giovane eroina può spaziare tra incubi e sogni, tra figure stravaganti e perfino inquietanti, buffe o seducenti, in bilico tra verità e allucinazione, e dialogare con i suoi fantasmi. Una moderna fiaba dark che riscopre – oltre la privata dedica e la convenzionale destinazione all’infanzia – la stratificazione di senso sospesa nelle parole, tra filastrocche e calembours, personaggi inventati e protagonisti della novellistica inglese, dove la chiave della pazzia diventa lo strumento per guardare oltre il limite e riconoscere ciò che è invisibile agli occhi. Nel cast – oltre a  Romina Mondello – Salvatore Rancatore, Giulia Galiani, Odette Piscitelli; le musiche sono di Riccardo Benassi e Nicola Sacchelli, i costumi di Chiara Aversano, le scene e le luci – come  drammaturgia e regia – dello stesso Matteo Tarasco.

Concluderà la Stagione di Prosa 2015 del CeDAC a Carbonia, sabato 11 aprile 2015 alle 20.45, “Pirandello/Ora Pro Nobis – opere e visioni pirandelliane”: lo spettacolo scritto diretto e interpretato da Nunzio Caponio, protagonista in scena con  Tiziana Pani e Ivano Cugia, e prodotto da Origamundi, s’ispira alla poetica del grande drammaturgo siciliano e analizza il dramma di un’esistenza “sospesa fra Vita e Forma”.  Pièce multimediale (impreziosita da video e animazioni di Roberto Putzu, con la partecipazione di Margherita Margarita, Danilo ‘Il Drugo’, Rita Napolitano, Annalisa Zedde, Ismaelle Melville, Lorenzo Melini, Carla Teodora Puggioni, Laura Zedda, voice over di Alessandro Fulvio Bordigoni, Giorgia Barracu, Consuelo Melis e Fabrizio Murgia) “Pirandello/ Ora Pro Nobis” vede l’interazione fra attori in carne ed ossa e avatar virtuali, ispirati ai più celebri personaggi del teatro pirandelliano. S’intersecano così differenti piani narrativi – e percettivi – nell’alternarsi di dialoghi e momenti salienti dell’opera di Pirandello e riflessioni dell’autore sulla condizione umana, quell’esser tutti  come “pupi”, personaggi di una rappresentazione, mentre ciascuno è per se e per gli altri “uno, nessuno e centomila”. Tecnologie d’avanguardia e linguaggi della scena compongono un’articolata partitura, un surreale incontro (nel non-luogo evocato dalle scenografie di Salvatore Aresu, che firma anche i suggestivi costumi e dalle luci di Ivano Cugia) tra l’autore e le creature nate dalla sua fantasia, in una rivisitazione, alle soglie del Terzo Millennio, della tragedia dei “Sei Personaggi”

E’ già polemica sulla scelta del nuovo presidente dell’Autorità portuale di Cagliari. Ad accenderla è Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna. «Secondo alcune indiscrezioni – dice Ignazio Locci – Chicco Porcu potrebbe essere nominato al vertice dell’Autorità portuale di Cagliari. L’idea che l’ex consigliere regionale del Partito democratico ricopra quell’incarico, per il quale sono richieste professionalità e competenze specifiche in materia, solleva almeno qualche perplessità. L’ex consigliere ha la conoscenza necessaria per occuparsi di trasporti marittimi? Va bene che i renziani – lo sanno tutti – sono più preparati e capaci degli altri per definizione – aggiunge Locci -, ma non mi pare che Porcu, stando al suo curriculum, possegga i requisiti disposti dalla legge.»

«Ma nell’ipotesi in cui Chicco Porcu fosse realmente la prima scelta del governo, sarebbe lecito aspettarsi un intervento dinanzi al Tar dell’Assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana, così come aveva fatto in occasione della nomina di Piergiorgio Massidda all’Autorità del porto di Cagliari. Il professor Deiana, infatti, aveva presentato ricorso in quanto nel curriculum di Massidda aveva ravvisato l’assenza dei requisiti richiesti dalla legge. E anche se Porcu è un renziano che tutto può, le norme dicono che non ha le competenze necessarie. Esattamente – conclude Ignazio Locci – come stabilito da Consiglio di Stato e Cassazione per Piergiorgio Massidda.»

Autorità portuale 2 copia

NLa Vba/Olimpia Sant’Antioco vola, vince 3 a 2 sulla Vba Parella Torino e conquista la sesta vittoria consecutiva.

Nella prima gara casalinga del nuovo anno, la Vba/Olimpia, quinta classificata nel girone B del campionato di B1 maschile, affronta la terza della classe, Volley Parella Torino, avanti di sole due  lunghezze. I biancoblu di mister Adrian Pablo Pasquali, reduci da un filotto di cinque vittorie consecutive, contano numerose assenze nella rosa. Da segnalare il ritorno in campo di Jerry Rinoldo, che per l’occasione si è messo nuovamente al servizio della squadra.

La gara inizia ad alti livelli. In campo emerge subito un grande equilibrio. Il botta e risposta tra le due compagini è costante (7-8; 11-8; 11-13; 16-15; 22-21; 24-23). Il set sfugge di mano ai sulcitani che, a un passo dall’aggiudicarselo, cedono il passo agli avversari sul punteggio di 27 a 29. L’approccio alla gara dei ragazzi di casa è comunque buono e la prova corale del gruppo è soddisfacente e fan ben sperare. Tra i lagunari si distinguono Valeriano Usai e Fabio Longu.

Il secondo set, nonostante la situazione di inferiorità di punteggio in quasi tutti i parziali (4-08; 15-16; 15-18; 22-21; 22-23; 24-24) si conclude con un esito contrario. I lagunari, infatti, si impongono con il punteggio di 26 a 24, riportando così la situazione di parità. Uno pari dunque, e pubblico in festa. Il Commando Lions è indomabile negli spalti; è musica che accompagna la battaglia tra le mura del Pala Giacomo Cabras. Fondamentali le ultime giocate di Genna che, grazie a strepitose battute, trascina i suoi alla conquista del set.

Anche il terzo set si sviluppa sul piano dell’equilibrio: 7-8, 7-10, 13-16, 16-20; 18-20; 22-23. Vincenzo Sarpong è il migliore dei suoi, Jerry Rinoldo e Biagio Pasciuta guidano saggiamente dall’alto della loro esperienza. Alla fine i sulcitani si impongono per 27 a 25, Il pubblico in festa continua ad incitare i propri beniamini e spera in un’altra vittoria.

Il quarto set, a riprova di quanto detto in precedenza, va a ristabilire la situazione di parità. I parziali mostrano un leggero calo nella performance biancoblù (4-8; 5-11; 10-16; 11-18; 17-20; 19-21), che cedono sul 23 a 25e si vedono costretti a giocarsi il quinto set con la speranza di aggiudicarsi un match sofferto.

L’ultimo set della gara è totalmente dominato dai ragazzi di Pasquali che scattano avanti nettamente sull’8 a 2 e chiudono con un nettissimo 15 a 8. Il palazzetto è un concentrato di emozioni e gioia per la sesta vittoria consecutiva dei propri ragazzi. In una gara non semplice, data la bravura degli avversari e le numerose assenze, questa è una vittoria che dà morale e inorgoglisce pubblico e tifosi. E’ anche la vittoria di società e staff, abili nel mantenere il gruppo unito e coeso, soprattutto in situazioni di difficoltà. La Vba Olimpia, pertanto, avanza di una posizione in classifica (ora è quarta a un punto dal Volley Parella Torino), grazie all’impresa compiuta dal Cagliari Volley sul campo del Caloni Agnelli, a Bergamo, per 3 a 2, rimontando due set, e affronterà nel prossimo match in trasferta la Bruno Rent Mondovì CN che, grazie alla vittoria di ieri in trasferta conquista la vetta della classifica a pari punti con Emma Villas Chiusi, travolto al proprio domicilio per 3 set a 0.

Il Volley Iglesias ha subito oggi a Torino, sul campo della Sant’Anna Tomcar, la nona sconfitta in nove giornate, con parziali schiaccianti: 25 a 5, 25 a 10, 25 a 14.

Riccardo Sanna

Servizio fotografico di Fabio Murru

 Vincenzo Sarpong 2Vincenzo Sarpong Commandos LIons

Ospedale Brotzu Cagliari 5

«Con le Asl commissariate e i partiti del centrosinistra tutti soddisfatti grazie a una spartizione vecchio stampo delle poltrone, rimane il neo dell’Ospedale Brotzu, vero e proprio tesoro della sanità isolana. Tuttavia, sebbene il Brotzu rappresenti il fiore all’occhiello cui riservare le massime attenzioni, resta ancora senza una guida dopo la rinuncia, quasi certamente per motivi di natura politica, del dottor Giorgio Lenzotti. Ma a quanto pare l’attesa dovrebbe durare ancora poco, visto che la Giunta Pigliaru avrebbe puntato i fari su Giovanni Maria Soro, fino al dicembre scorso direttore generale del Pio albergo Trivulzio di Milano (casa di riposo), poi sfiduciato con polemica a seguito delle dimissioni di tutto il Cda.»

Lo scrive in una nota Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Senza voler entrare nel merito di quanto accaduto a Milano, sembra comunque motivo di riflessione che il centrosinistra voglia nominare alla guida del Brotzu un manager fresco di sfiducia. Davvero l’assessore Arru non è in grado di individuare in Sardegna un dirigente degno del Brotzu e senza alcun neo nel proprio curriculum? Sono convinto che nell’isola siano diversi gli esperti in grado di reggere le redini dell’ospedale più importante della Sardegna. Anche se non sono nella lista degli “amici” o “amici degli amici”. Inoltre, visto che la maggioranza ha spinto per istituire la Commissione di inchiesta sulla Sanità, non sarebbe male verificare, attraverso un’indagine conoscitiva, i vari curriculum dei neo commissari delle Aziende sanitarie isolane. Non sia mai che qualcuno – conclude Ignazio Locci – abbia almeno un fallimento dirigenziale alle spalle.»