18 July, 2024
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Dopo l’abolizione dell’Agenzia Sardegna Promozione decretata ieri sera dal Consiglio regionale, il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco auspica un nuovo disegno per promuovere l’Isola nel mondo. «La speranza – sottolinea Tocco – è che si trovi un sistema per sostenere le nostre produzioni tipiche dell’artigianato e dell’agricoltura in funzione turistica. L’ente ha consentito in questi anni dei passi in avanti con l’immagine della Sardegna uscita rafforzata soprattutto nel corso degli appuntamenti internazionali. Va evitato un nuovo vuoto – rimarca Tocco -, l’auspicio è che non vada disperso quanto fatto di positivo sinora nell’ambito dell’industria delle vacanze, con Sardegna Promozione che ha avuto un ruolo di primo piano nella strategia di marketing. Sarà inoltre fondamentale salvaguardare le professionalità esistenti all’interno dell’ente, con il personale che si è distinto nei diversi progetti di promozione dell’Isola».

Villasimius.

Il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore Claudia Firino hanno ricevuto ieri mattina, nei locali dell’assessorato della Pubblica Istruzione, una rappresentanza di studenti universitari, in protesta per l’applicazione del decreto del 2012 che uniforma in tutta Italia le tasse regionali per il diritto allo studio universitario: un incremento annuo di 78 euro, solo per gli studenti il cui reddito supera i 25 mila euro e che non risultano idonei né beneficiari di borsa di studio. Sono esentati dal pagamento, infatti, oltre 12 mila studenti. Inoltre, l’intero ammontare resterà all’Ersu per coprire ulteriori borse di studio.

«E’ stato un incontro costruttivo in cui è emerso chiaramente, ancora una volta, che non si tratta di un aumento delle tasse universitarie tout court, ma di un adeguamento a un obbligo di legge, esito del decreto Gelmini», dichiara l’assessore Firino ribadendo che non si è in alcun modo trattato di una scelta della Giunta regionale ma di un obbligo che, se trascurato ancora, avrebbe comportato il pericolo di contenziosi e ricorsi.

«Credo che gli studenti abbiano capito – prosegue l’assessore Firino – che è nostra intenzione tracciare un cambio di rotta sul Diritto allo studio, come abbiamo d’altronde già dimostrato con gli interventi nel 2014 che hanno aggiunto 2 milioni di euro per le borse di studio. Non possiamo e non vogliamo perdere neanche uno studente. Al contrario, è preciso interesse di questa Giunta regionale incrementare il numero dei laureati. Stiamo lavorando, infatti, per realizzare un intervento composito e complessivo, che guarda con attenzione alla residenzialità, non solo per la manutenzione e la soluzione delle tante situazioni difficili delle Case dello Studente ma anche per sperimentare nuove forme di alloggio che si combinino con gli strumenti più avanzati dell’housing sociale e con la residenzialità non studentesca, prendendo anche dalle migliori pratiche sperimentate in Europa. Con gli studenti non mancheranno ulteriori confronti, anche a breve, sulle iniziative che verranno man mano messe in campo.»

Francesco Pigliaru 4

Nuova aria e nuova linfa per il cinema. L’assessorato regionale guidato da Claudia Firino terrà fede agli impegni e espleterà i bandi relativi a questa annualità utilizzando lo stesso metodo già sperimentato con le scuole civiche: i fondi saranno stanziati nella finanziaria 2015 ma potranno essere utilizzati per attività relative al 2014.
«Come già accaduto per altri settori, la situazione del bilancio ereditato dalla precedente giunta non ha permesso di programmare entro la fine dell’anno tutti gli interventi previsti – dichiara l’assessore Claudia Firino in risposta alle rimostranze di Movimentu -. Il comparto del cinema, sacrificato negli ultimi anni ma dalle enormi potenzialità, sia in termini artistici che occupazionali, capace come pochi altri mezzi di creare contenuti e raccontare l’immagine della nostra Isola nel mondo, troverà impegno e sostegno a partire da subito. Infatti già nella prossima riunione di Giunta verrà nominata la Consulta e perfezionata l’operatività della Film Commission, che permetterà di partire immediatamente con le attività.»

Claudia Firino 5 copia

Il Consiglio regionale ha approvato la mozione 106 (Dedoni e più) sulla mancata erogazione dei contributi regionali alle famiglie numerose (bonus famiglia).

I lavori sono stati interrotti. Riprenderanno domani mattina, alle 10,30. Il primo punto all’ordine del giorno  sarà la proposta di legge 76/A (Gavino Manca e più) “Norme per l’istituzione di un servizio pubblico regionale per l’informazione televisiva locale e per la produzione e diffusione di programmi per la valorizzazione della lingua, della cultura e della identità sarda”.

Il Consiglio regionale sta esaminando la mozione 106 (Dedoni e più) sulla mancata erogazione dei contributi regionali alle famiglie numerose (bonus famiglia).

Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha detto in aula che si tratta dell’ultimo punto all’ordine del giorno della seduta di oggi.

Il primo punto all’ordine del giorno di domani, dalle 10 e 30 in poi, sarà la proposta di legge 76/A (Gavino Manca e più) “Norme per l’istituzione di un servizio pubblico regionale per l’informazione televisiva locale e per la produzione e diffusione di programmi per la valorizzazione della lingua, della cultura e della identità sarda”.

Seguirà l’esame: della richiesta di istituzione della commissione di inchiesta sull’efficienza del sistema sanitario regionale e sull’adeguatezza dei suoi costi, dell’esercizio provvisorio e della mozione 58 (Fenu e più)  sulla richiesta di una moratoria internazionale sull’attività venatoria verso i turdidi maggiori (Tordo Bottaccio, Tordo Sassello, Storno, Merlo e Cesena) e sulla ridefinizione della normativa regionale in materia venatoria e di governo del territorio.

Il Consiglio regionale ha soppresso l’Agenzia governativa regionale Sardegna Promozione. L’assemblea ha approvato 47 favorevoli e 1 astenuto su 48 presenti, il disegno di legge 98/A “Soppressione dell’Agenzia governativa regionale Sardegna Promozione”. Il provvedimento approvato serve a dare attuazione alla deliberazione della Giunta regionale n. 21/35 del 13 giugno 2014. Oltre alla soppressione dell’Agenzia, il disegno di legge approvato prevede la successione dell’Amministrazione regionale in tutti i rapporti e gli obblighi amministrativi e giuridici, attivi e passivi, debitori o creditizi, di carattere finanziario, fiscale o patrimoniale di cui l’Agenzia stessa è titolare alla data della cessazione ivi comprese le cause pendenti e/o pretese in corso o future facenti capo alla stessa Agenzia. La successione avviene attraverso l’attribuzione delle competenze alla Presidenza della Regione. In materia di personale, l’articolo 3 dispone il passaggio del personale a tempo indeterminato dell’Agenzia nei ruoli regionali e la conseguente destinazione alle direzioni generali dell’Amministrazione sulla base dei criteri stabiliti dalla Giunta regionale.

Fonte dell'acqua di Giba 2 Fonte dell'acqua di Giba 1

La Giunta comunale di Carbonia, nella seduta del 29 dicembre 2014, ha definito le linee di indirizzo per l’installazione di distributori automatici di acqua potabile naturale e gassata, opportunamente microfiltrata, trattata e refrigerata, denominati “Case dell’Acqua”.

Il servizio di gestione dei distributori automatici dovrà essere affidato mediante una concessione e il concessionario dovrà farsi carico di tutte le spese di installazione e gestione. Il prezzo di vendita dell’acqua, liscia o gasata, non dovrà essere superiore ai 6 centesimi al litro.

In linea di massima, ma non esclusiva, gli impianti dovranno essere installati:

– nell’area area compresa tra il Mercato Civico e Piazza Enrico Berlinguer;

– nelle vicinanze di Piazza I Maggio;

– nell’area compresa tra via Santa Caterina e via Dante Alighieri;

– a Cortoghiana nell’area compresa tra via Amedeo di Savoia e Piazza Venezia;

-a Bacu Abis nell’area compresa tra la sede dell’ex Circoscrizione e Piazza Santa Barbara.

«L’attivazione delle “Case dell’Acqua” – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Franco Manca – è finalizzata a favorire la riduzione dell’impatto ambientale, contribuendo alla riduzione della produzione di bottiglie in plastica e del conseguente inquinamento generato dalle attività di produzione e di trasporto, di ritiro delle bottiglie utilizzate e trasporto a centri di trattamento per il riciclaggio. I distributori consentiranno, inoltre, di valorizzare l’acqua di rete e un notevole risparmio in termini economici per la cittadinanza, considerando soprattutto la difficile situazione economica attuale e si caratterizzano anche come spazi di aggregazione sociale.»

Nelle fotografie allegate, l’inaugurazione della fonte dell’acqua di Giba, risalente all’agosto 2011.

L’Amministrazione comunale di Iglesias comunica che, in conformità al regolamento comunale approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 26 del 17/06/2014, i titolari degli esercizi pubblici che intendono richiedere l’autorizzazione all’occupazione temporanea di suolo pubblico per spazi di ristoro all’aperto (dehors) possono presentare debita istanza entro il 20 gennaio 2015.

A tal fine è disponibile un modello di domanda specifico, reperibile nel sito ufficiale internet del Comune di Iglesias al seguente indirizzo: http://www.comune.iglesias.ca.it (Servizi On Line > Modulistica -Modulistica sportello unico per le attività produttive > SUAP).

Centro Direzionale Iglesias 10

Ignazio Locci 7 copia

«E’ giusto e doveroso garantire un sostegno all’informazione sarda, alle prese con una crisi che ha colpito violentemente il settore. Ma ancora più giusto è estendere l’opportunità di contributo alle piccole emittenti locali e al mondo del web, che con la legge oggi al vaglio del Consiglio regionale (Norme per l’istituzione di un servizio pubblico regionale per l’informazione televisiva locale e per la produzione e diffusione di programmi per la valorizzazione della lingua, della cultura e della identità sarda), risultano tagliati fuori, in quanto non idonei all’accesso del beneficio.»

Lo ha dichiarato oggi Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna.

«Le suddette norme, infatti, individuano tra i requisiti – sottolinea Locci – quello di avere una copertura di segnale non inferiore al 60 per cento del territorio regionale e al 60 per cento della popolazione. Tale requisito lascia fuori le aziende di piccole dimensioni, nonostante assolvano al ruolo di strumento informativo al pari delle emittenti con coperture di segnale ben più importante. Non permettere loro di accedere ai contributi, con gli inserzionisti pubblicitari che scarseggiano e i fondi ministeriali ridotti all’osso, significa assestare un duro colpo ad aziende che proprio su quei fondi avevano fino a oggi contato.»

«E se scopo della legge (già approvata dalla commissione competente) è garantire la pluralità dell’informazione, allora escludere alcune società isolane, in quanto di piccole dimensioni, significa andare in direzione contraria. Quanto al mondo del web, sarebbe opportuno individuare requisiti (esempio: chi assicura un certo numero di buste paga) per garantire l’accesso alle agevolazioni a quelle piattaforme web che offrono, nei modi e nelle forme da stabilire, la pluralità dell’informazione. Del resto siamo di fronte a un fenomeno, quello della diffusione online della notizia, in continua espansione. Sempre più utenti, di tutte le età, si rivolgono al web a caccia dell’informazione. Un web che potrebbe sicuramente contribuire alla “produzione e diffusione di programmi per la valorizzazione della lingua, della cultura e della identità sarda”. Ecco perché la legge è da considerarsi perfettibile. E auspico – conclude Ignazio Locci – che in sede di discussione consiliare possa essere modificata cercando di garantire in Sardegna, il più possibile, la pluralità dell’informazione.»

Saras di notte copia

«Anche in materia di zona franca e di entrate, Sardegna Vera sceglie la strada della concretezza e indica un percorso in grado di produrre risultati reali: inserire la Saras nella perimetrazione del punto franco di Cagliari, già istituito dalla legge 75 del ’98, consentirebbe alla Regione di incassare circa 1 miliardo di nuove entrate.»

Lo ha dichiarato in una conferenza stampa il capogruppo di Sardegna Vera Efisio Arbau, secondo il quale «con un accordo fra Regione e Saras, una delle più grandi aziende della Sardegna che produce da sola circa un terzo del Pil regionale, è possibile portare 1 miliardo di risorse fresche nelle casse regionali, superando i rilievi della Corte Costituzionale in materia di accise, esigibili dalla Regioni (come ha stabilito la Corte in due sentenze nei confronti del Friuli e della Sicilia) non per il fatto che siano relative a produzioni realizzate sul territorio ma legate a prodotti effettivamente commercializzati a partire dal territorio regionale».

Proprio per attivare questo meccanismo, ha proseguito Arbau, «l’accordo fra Regione Sarda e Saras dovrebbe prevedere anche il trasferimento dei depositi costieri dell’azienda petrolifera in Sardegna, presso siti portuali attrezzati, potrebbero essere Oristano, Porto Torres ed Arbatax) in grado di garantire collegamenti efficienti con i mercati nazionali ed internazionali».

Cosa fare con le risorse aggiuntive? «Intanto adoperiamoci per ottenerle – ha concluso il capogruppo di Sardegna Vera – noi, comunque, abbiamo le nostre proposte: ridurre la pressione fiscale per le piccole e medie imprese e predisporre interventi di riequilibrio a favore della zone interne, sempre finalizzati a sostenere le realtà produttive.»

Per il consigliere di Sardegna Vera Raimondo Perra, la proposta del gruppo, al di là della propaganda del centro-destra che spesso ha caratterizzato il dibattito sulla Zona franca, farebbe della Sardegna una sorta di «Zona franca del lavoro, dove le imprese potrebbero contare su un autentico taglio del costo del lavoro, capace di farle crescere e di intercettare positivamente la sia pur debole ripresa economica che sembra manifestarsi a livello nazionale».

A giudizio di Gaetano Ledda, anch’egli componente del gruppo di Sardegna Vera, «la pressione fiscale sulle imprese è ormai arrivata ad un livello intollerabile; servono soluzioni nuove e quella che proponiamo, fra gli altri, ha anche il pregio di poter essere realizzata in tempi rapidi».

Secondo Modesto Fenu, consigliere regionale del Movimento Sardegna Zona Franca, «si aprono nuovi spiragli di confronto nel panorama politico regionale in merito all’istituzione della zona franca nell’Isola».

«Ovviamente – rimarca Fenu – attendiamo di conoscere il progetto con le tappe per dare vita allo strumento che aprirebbe nuovi orizzonti economici per la Sardegna. Prendiamo atto, comunque, che segmenti sempre più vasti del centrosinistra valutano di dare concreta attuazione alla zona franca. Un passo in avanti di grande rilievo, considerata la bocciatura della mozione risalente ad alcuni mesi fa». Ora la situazione è diversa, però. E i giochi si riaprono. «E’ indicativo il fatto che la posizione venga assunta dalla galassia autonomista presente nella maggioranza – aggiunge Fenu -. Questo segnala la grande determinazione  portata avanti dalle forze identitarie e nazionalitarie per arrivare all’affermazione di una delle battaglie storiche per la Sardegna. Ora la Giunta non può restare insensibile su un tema che potrebbe consentire di ridare speranze all’Isola, con parecchie aziende che attendono le agevolazioni finanziarie ed economiche derivanti dalla Zona franca».