24 November, 2024
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Il primo nato del 2015 si chiama Antonio ed è venuto alla luce a mezzanotte e un minutonella vasca della sala Zaffiro della Clinica di Ostetricia e Ginecologia del Blocco Q, diretta dal professor Gian Benedetto Melis dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari. Il bimbo pesa 3 chili e 100 grammi ed è il primo figlio della coppia Ricci, mamma Verdiana e papà Mario, che abitano a Capoterra. Ad assistere la mamma per il parto in acqua c’erano la ginecologa Ester Proto, l’ostetrica Maria Paola Fercia. Un’equipe vincente, quella dell’Aou di Cagliari con anche la dottoressa Cinzia Murgia, e le ostetriche Debora Carrus, Marinella Podda e Eleonora Paita.

Tra i primi a felicitarsi per il lieto evento, il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino.

«Ho deciso subito di fare il parto in acqua – racconta mamma Verdiana, infermiera professionale – sono felicissima è stata un’emozione grandissima.»

Nel Blocco Q ormai numerose donne gravide scelgono di travagliare in acqua e i primi risultati mostrano un reale accorciamento della fase dilatante del travaglio e una riduzione del dolore delle contrazioni, con un gradimento assoluto dell’esperienza cosi acquisita. Molte donne hanno già trascorso gran parte del travaglio in acqua ma qualche giorno fa la vasca della sala Zaffiro ha visto nascere anche il suo primo bambino. E’ stato un parto perfettamente fisiologico e il neonato è passato dolcemente dall’utero all’acqua al seno della mamma tra la commozione di tutto lo staff presente. .

Nell’ambito del processo di umanizzazione avviato nella Clinica Ostetrica e Ginecologica del Policlinico Universitario il travaglio e il parto in acqua rivestono sicuramente un ruolo prioritario. Tra le modernissime, accoglienti e colorate sale parte del Blocco Q le due di colore azzurro, la Zaffiro e l’Acquamarina sono state dedicate a questo scopo, e una ha già recentemente iniziato a funzionare per tutte le donne che lo desiderano. Le luci soffuse, la musica scelta dalla partoriente, l’aromaterapia, regalano alla donna l’occasione unica di vivere il travaglio e il parto come un’esperienza intima e avvolgente da condividere con il partner.

Ieri, ultimo giorno del 2014, la neve: oggi, primo giorno del 2015, splende il sole. Questa è la Sardegna. Un’isola straordinaria che potrebbe cambiare volto valorizzando il suo patrimonio naturale e invece soffre terribilmente la crisi dell’apparato produttivo imperniato sull’industria. Quando si arriverà a comprendere che il turismo può realmente diventare la nostra principale fonte di reddito, base portante di una nuova economia in grado di farci risollevare e vivere meglio, probabilmente avremo intrapreso la strada giusta che sicuramente non sarà facile, inizialmente porterà con sé dei problemi ma alla media e lunga distanza sarà quella vincente.
Tutti insieme aiutiamo la nostra amata Sardegna a non morire lentamente.

Villasimius – 1 gennaio 2015

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