20 July, 2024
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Il Parco Geominerario della Sardegna è ora anche un Geoparco Mondiale dell’UNESCO.

«Dopo anni d’impegno collettivo in senso alla rete globale dei geoparchi (GGN) e l’approvazione da parte della Commissione Scienze dell’Unesco, avvenuta il 10 novembre scorso – spiega Gian Luigi Pillola. commissario straordinario del Geoparco – finalmente ieri i 195 Stati Membri dell’UNESCO hanno ratificato la creazione di un nuovo marchio: UNESCO Global Geoparks. Contestualmente è stato approvato lo statuto del nuovo programma IGGP (International Geoscience and Geoparks Programme). La decisione è stata assunta durante la 38ª Conferenza Generale svoltasi a Parigi dal 3 al 18 novembre). La Ville Lumiére, benché colpita dagli eventi terroristici, conferma ed enfatizza il ruolo della cultura per lo sviluppo sostenibile dell’Umanità anche attraverso le geoscienze.»

«A oggi – aggiunge Gian Luigi Pillola – 120 Geoparchi Globali distribuiti in 33 nazioni diventano anche UNESCO Global Geoparks! Il Parco Geominerario della Sardegna è tra questi. Il lavoro continua e s’intensifica al fine di rendere concreto e più incisivo il compito assegnato al Parco Geominerario. I primi risultati ottenuti dalla presente gestione sono già manifesti e tutto questo anche grazie all’insostituibile supporto della Giunta della Regione Sardegna, alla collaborazione dei Ministeri vigilanti e al sempre più unanime consenso all’interno della Comunità del Parco.»

In serata, l’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias ed ex sindaco di Carbonia, Salvatore Cherchi, oggi coordinatore del Piano Sulcis, ha così commentato il risultato raggiunto: «Il Parco Geominerario può ora fregiarsi del marchio UNESCO. Abbiamo fatto insieme un buon lavoro che ci carica di altre responsabilità. Grazie a tutti».

 

 

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«Il fatto che il Consiglio regionale sia convocato a Roma è il segno concreto che la vertenza ALCOA è la vertenza di tutta la Sardegna». Lo ha detto Luca Pizzuto, consigliere regionale e segretario regionale di Sinistra Ecologia Libertà, dopo l’incontro svoltosi ieri in Consiglio regionale.

«I consiglieri hanno preso l’impegno di partecipare all’incontro del 24 novembre a Roma – ha concluso Pizzuto – e come sempre sarò e saremo dalla parte dei lavoratori.»

Alcoa Cagliari 12

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L’Unione cacciatori Sardegna si astiene sull’apertura della caccia al cinghiale il giovedì, in quanto il provvedimento non incontra il favore del mondo venatorio. Il perché lo spiega il presidente dell’associazione, Bonifacio Cuccu. «Si tratta di una decisione adottata per fronteggiare la peste suina e i danni alle colture agricole provocate dalla proliferazione dei cinghiali sul territorio ma è una situazione che preoccupa l’universo dei nostri soci. Con l’apertura della caccia al cinghiale il giovedì – conclude Cuccu – si va ad incidere su un equilibrio già raggiunto tra le compagnie di caccia grossa, rischiando di stravolgere le abitudini consolidate soprattutto nei territori dell’interno dell’Isola. Ecco perché abbiamo preferito astenerci da una decisione che non accontenta i cacciatori».

Cinghiale 116 copia

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Il legale di due dirigenti medici dipendenti della ASL 7 replica ai sei direttori della stessa ASL 7 intervenuti ieri con una nota pubblicata in questo giornale, nel dibattito sul servizio ADI. L’avvocato Giacomo Doglio, difende gli interessi del dottor Mariano Cabras e del dottor Leonardo Giovanni Tola, dirigenti medici dipendenti della ASL 7 di Carbonia, in servizio presso l’U.O. di Rianimazione del P.O. “Sirai”.

«Nel contesto dell’articolo si legge, tra l’altro, che gli operatori, tra cui i dirigenti medici miei assistiti – facilmente identificabili, trattandosi degli unici due medici del reparto di Rianimazione che nel corso dell’ultimo decennio hanno assicurato le prestazioni di competenza ai pazienti in ADI del distretto di Carbonia – scrive in una nota l’avvocato Giacomo Doglio – “non ne vogliono sentire di lavorare in ADI. Almeno non durante il normale orario di servizio. Quando gli è stato proposto infatti hanno risposto no e quando a qualcuno è stato imposto, la direzione della ASL è stata diffidata dal legale degli interessati con minaccia, in caso di mancata revoca dell’ordine di servizio, di azioni legali. In pratica gli operatori non vogliono e ritengono di non doversi occupare di ADI nell’ambito del lavoro ordinario (quello pagato con lo stipendio) ma vogliono tenacemente occuparsene al di fuori del normale orario (in libera professione con un compenso suppletivo)”.

Tralasciando, almeno in questa sede, l’ironico riferimento alla “potente fidelizzazione” pazienti/operatori e alla rappresentata sostituibilità nel loro lavoro (poco cortese, anche se certamente riferibile a qualsiasi dipendente pubblico, sei Direttori compresi) – aggiunge l’avvocato Giacomo Doglio -. Le affermazioni sopra riportate sono palesemente false e gravemente lesive dell’immagine e della professionalità dei miei assistiti, i quali, contrariamente a quanto riferito, hanno, dapprima (giugno 2015), comunicato di non essere più disponibili a proseguire l’attività medico specialistica per le cure domiciliari in orario extra servizio, quindi (da luglio in poi), hanno reiteratamente diffidato il datore di lavoro affinché revocasse la disposizione di servizio che li comandava a prestare servizio, oltre che in Rianimazione, presso la neonata S.S. di Terapia del dolore cure palliative e hospice.»

«Delle due l’una, dunque, o i “Sei Direttori della ASL 7” (Sergio Pili, Antonio Tuveri, Marco Vinicio Grussu, Viviana Lantini, Antonello Cuccuru e Miriana Fresu), ignorano il contenuto delle reiterate diffide, inviate dai dottori Cabras e Tola, e allora non si comprende perché ne scrivano, oppure ne riportano infedelmente il contenuto», scrive ancora l’avvocato Giacomo Doglio.

«Si tratta, in ogni caso, di un comportamento gravissimo, lesivo degli interessi dei sopra menzionati Dirigenti medici, perché evidentemente finalizzato a ricostruire falsamente le loro legittime rivendicazioni, tradotte in una tenace resistenza alla riorganizzazione dell’assistenza per le cure domiciliari motivata da ragioni economiche. Naturalmente i miei assistiti – conclude l’avvocato Giacomo Doglio si riservano di agire nelle sedi più opportune a tutela della loro onorabilità.»

Reparto di rianimazione ospedale Sirai di Carbonia

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E’ in programma domani, giovedì 19 novembre alle ore 21.00, nei locali della Società Umanitaria nella Grande Miniera di Serbariu (fianco Archivio di Storia Locale) a Carbonia, la proiezione del film documentario “L’insolito ignoto – Vita acrobatica di Tiberio Murgia”, del regista sardo Sergio Naitza.

La serata, a ingresso libero e gratuito, è promossa dall’Associazione Enti Locali Per Lo Spettacolo in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria e l’Amministrazione comunale di Carbonia.

Il film racconta, attraverso la voce del protagonista, in un’inedita intervista registrata poche settimane prima della morte avvenuta nel 2010, e le testimonianze di famigliari, amici e colleghi, l’avventurosa vita professionale e privata del celebre caratterista sardo Tiberio Murgia. Quasi mezzo secolo di carriera, 155 film, un pezzo di storia del cinema italiano attraversato con l’inconfondibile presenza altera e imperturbabile che ha codificato lo stereotipo del meridionale irascibile e focoso.

Una vita da caratterista di successo da quando il regista Mario Monicelli lo prese dalla strada e lo scritturò nel 1957 per il ruolo di Ferribotte nel film “I soliti ignoti” trasformandolo in siciliano. Da allora Murgia ha attraversato generi e sottogeneri del cinema, indossando sempre la maschera del siculo geloso e sciupafemmine, diventando una presenza fissa della commedia italiana.

Un’intensa e fortunata carriera cinematografica che si è incrociata con l’avventurosa e sbalestrata vita privata, in giro per l’Italia e l’Europa in cerca di guai.

Un coro di voci che va a formare il mosaico della sfuggente personalità di Murgia e del posto che occupa, degnamente, nel cinema italiano.

Il film è stato prodotto dalla Società di produzione Karel e ha vinto la Menzione Speciale nella sezione “Documentari Cinema sul Cinema” ai Nastri d’Argento 2013 .

Alla proiezione sarà presente il regista del film, il critico cinematografico e giornalista dell’Unione Sarda Sergio Naitza, che si confronterà con il pubblico al termine della proiezione.

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E’ stato proiettato venerdì sera, nella sala conferenze del Consorzio industriale provinciale Carbonia Iglesias, il film “Fino in fondo”, scritto e diretto da Tomaso Mannoni e Alberto Badas, musiche di Alessandro Pintus e Stefano Rachel, mix audio di Edoardo Sirocchi. 

La serata, a ingresso libero e gratuito, è stata promossa dall’Associazione Enti Locali Per Lo Spettacolo in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria.

«Quando il lavoro finisce inizia la rabbia! Lavoratori del polo industriale del Sulcis sono determinati a lottare seguendo l’esempio storico dei padri uniti da un irrinunciabile oggetto di identità: il casco!»

Il film ripercorre le tappe della grande vertenza per il lavoro del Sulcis Iglesiente, a partire dalla visita dei ministri Corrado Passera e Fabrizio Barca alla Grande miniera di Serbariu del 12 novembre 2012, conclusasi, in un clima pesantissimo, con la firma del Piano Sulcis. Protagonisti i lavoratori in lotta per le grandi vertenze Alcoa, Eurallumina, Ex Ila. I registi – alla proiezione era presente Tomaso Mannoni – hanno proposto immagini e interviste realizzate nel territorio, a Cagliari e a Roma.

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Verrà inaugurata alle 19.00 a Carloforte, nei locali ExMe di via XX Settembre, la mostra “Catala’ llengua d’Europa – Il catalano lingua d’Europa”, organizzata dall’associazione culturale saphyrina, con il patrocinio del Dipartimento della Cultura della Catalogna e del comune di Carloforte. La mostra sarà visitabile fino al 30 novembre.

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L’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano domani e venerdì parteciperà a Roma a “Science Symposium on Climate”. Il Simposio, ospitato nella sede della Fao alla presenza di relatori di livello internazionale, ha l’obiettivo di fotografare la situazione mondiale degli impatti climatici socioeconomici e ambientali, delle variazioni climatiche e delle strategie di mitigazione e adattamento. Si tratta di un evento senza precedenti per condividere e discutere le attuali conoscenze a dieci giorni dall’inizio della Conferenza sul Clima di Parigi (COP21), in programma dal 30 novembre all’11 dicembre.
Il Simposio, riconosciuto tra gli eventi del calendario COP21, riceve il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Regione Sardegna, della Regione Lazio e della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI).

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L'assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu.

L’assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu.

L’assessorato regionale degli Enti locali ha pubblicato l’Avviso di finanziamento destinato a Comuni e Unioni di Comuni, con il quale vengono messi a disposizione contributi per gli investimenti pari a complessivi 40 milioni di euro. Gli interventi previsti riguardano la riqualificazione e riconversione di beni appartenenti al patrimonio disponibile regionale: l’obiettivo è quello di consentire, da un lato, la rifunzionalizzazione dei beni attualmente inutilizzati e, dall’altro, la riduzione delle spese di custodia e vigilanza, di messa in sicurezza e manutenzione, attualmente in carico all’Amministrazione regionale.
Sono previsti interventi di manutenzione, restauro e ristrutturazione, anche con l’introduzione di nuove destinazioni d’uso. I beni saranno poi assegnati in comodato d’uso ai Comuni e alle Unioni di Comuni, con un atto deliberativo della Giunta regionale. La proposta di rifunzionalizzazione di ogni singolo bene non potrà superare i 5 milioni di euro.
Verranno finanziati gli interventi che risulteranno coerenti con gli obiettivi strategici individuati dalla Regione. Per garantire un equilibrio tra i territori, sarà assicurato il finanziamento di almeno un intervento per ciascuna delle otto aree provinciali.
Le domande dovranno pervenire alla Direzione generale della Pianificazione urbanistica territoriale e della Vigilanza edilizia entro il 16 dicembre 2015, tramite Pec, oppure potranno essere consegnate a mano agli uffici di viale Trieste 186, a Cagliari, entro le 12 dello stesso giorno.

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L’assessorato regionale della Formazione professionale ha pubblicato le graduatorie delle brigate ammesse al concorso di cucina “La brigata show cooking”. 
Il concorso ha l’obiettivo di stimolare nei giovani sardi la conoscenza reciproca e la riscoperta della tradizione identitaria attraverso la creatività in cucina, sensibilizzandoli sull’identità e sui valori comuni dell’Europa. La voglia di crescere, imparare e dimostrare il proprio talento è il filo conduttore del concorso, concepito come un moderno talent show.