20 July, 2024
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mommy

Si conclude domenica sera (inizio ore 18.00), con la proiezione del film “Mommy”, di Xavier Dolan, con Anne Dorval, Suzanne Clément, Antoine-Olivier Pilon, al Teatro Centrale di Carbonia, la quarta rassegna “Identità in transito”, organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia Iglesias della Società Umanitaria, con il patrocinio del comune di Carbonia e in collaborazione con i Circoli del Cinema Arci-Ucca e Ficc.

“Mommy” ha vinto il Premio della giuria alla 67ª edizione del Festival di Cannes.

Un’esuberante giovane mamma vedova, si vede costretta a prendere in custodia a tempo pieno suo figlio, un turbolento quindicenne affetto dalla sindrome da deficit di attenzione. Mentre i due cercano di far quadrare i conti, affrontandosi e discutendo, Kyla, nuova ragazza del quartiere, offre loro il suo aiuto. Insieme troveranno un nuovo equilibrio e tornerà la speranza.

Teatro Centrale Carbonia copia

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Convegno Olbia 1 Convegno Olbia 2

Ieri a Olbia si è svolto il convegno “Uomini maltrattanti. Profili giuridici: metodologia di intervento e presa in carico. L’importanza del lavoro di rete”. Professionisti del settore si sono confrontati per quattro ore su un tema estremamente delicato che, purtroppo, è piuttosto diffuso anche in Gallura. E i relatori hanno spiegato  una dinamica che si discosta da logiche stereotipate e che non sempre viene considerata: il vero problema da risolvere è nella testa degli uomini ma questo, troppo spesso, non avviene. I casi riportati non contemplano le complicanze o le deviazioni comportamentali scatenate da altre patologie, come l’abuso di sostanze tossiche o malattie mentali. La casistica oggetto del convegno ha riguardato esclusivamente il fenomeno degli uomini maltrattanti che, spesso, riferiscono di sentirsi maltrattati: picchiano la coniuge perché si sentono oppressi e repressi.

«Ho sbagliato ma è colpa sua» è una delle frasi tipiche. Gli uomini maltrattanti non sono realmente coscienti di ciò che fanno e non sono in grado di analizzare razionalmente i loro comportamenti. Si sentono autorizzati a usare la forza per sfuggire a una prigionia che, in realtà, esiste solo nella loro mente. Questo è ciò che raccontano: «Mia moglie ha un carattere tremendo, sbraita continuamente»; «Mia moglie mi toglie serenità e libertà»; «Mi impedisce di vivere la mia vita». Il lavoro scientifico e professionale del Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti è quello di «smontare una per una le loro convinzioni e smantellare le giustificazioni che si sono ritagliati, incrinare le loro certezze e l’idea che hanno ragione loro» come ha spiegato la presidente nazionale del CAM, Alessandra Pauncz. La logica è stringente: se si interviene solo in difesa delle donne e non anche sull’uomo che si è reso colpevole di atteggiamenti vigliacchi e violenti, non si risolverà il problema alla radice: facilmente l’uomo maltrattante ripeterà i suoi comportamenti e diverrà recidivo.

Il questore di Sassari, Pasquale Errico, ha raccontato un caso di violenza domestica che si è verificato in Campania alcuni anni fa e che lo ha visto coinvolto in prima persona: «Qualche anno fa, a Napoli, ho avuto a che fare con un caso che mi ha scosso: decisi di arrestare un uomo, un ex campione olimpionico, che aveva brutalmente malmenato sua moglie la quale aveva, in braccio, il figlio molto piccolo. Lei, disperatamente, cercava di proteggerlo e incassava tutti i colpi destinati anche al bambino. Intervenimmo in seguito a una richiesta di intervento e scoprimmo che le violenze si protraevano da tempo. Ma lei non aveva mai denunciato l’uomo».

Bibiana Pala, dirigente della Squadra mobile di Sassari, ha spiegato che «molto spesso le denunce non vengono effettuate. Per paura, sospetto, diffidenza verso le istituzioni. Hanno anche paura di non essere creduti».

Liliana Pascucci, responsabile del consultorio di Olbia, intende chiedere alla Regione «un intervento deciso per creare una Rete di servizi in grado di aiutare e sostenere le donne maltrattate e di intervenire anche nei confronti degli uomini maltrattati in maniera costruttiva, per risolvere il problema dalla radice».

Nicoletta Malesa, presidente del CAM Nord Sardegna: «Spesso gli uomini diffidano dei servizi proposti. Noi ci impegniamo per fare in modo che si superino queste diffidenze. Lavorare in questo modo significa interrompere il ciclo della violenza».

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Questa mattina i Riformatori sardi hanno tenuto una conferenza stampa per annunciare la presentazione di una mozione urgente in Consiglio regionale sul tema dell’energia, perché «sul tema dell’energia la Giunta regionale brancola nel buio, Pigliaru deve avviare un confronto immediato con il Governo nazionale perché alla Sardegna vengano riconosciute “pari opportunità energetiche” rispetto alle altre regioni».

«In questi giorni assistiamo a polemiche sterili sul rischio di una revoca del regime di essenzialità per le centrali sarde – ha detto il consigliere regionale Michele Cossa – il problema vero è che in Sardegna manca una strategia per arrivare a un sistema energetico moderno e meno inquinante». Secondo l’esponente dell’opposizione «il Governo ha il dovere di riconoscere una proroga dell’essenzialità a favore delle centrali termoelettriche dell’Isola, almeno fino all’attuazione del piano di metanizzazione o all’entrata a regime dell’utilizzo del GNL (gas naturale liquefatto) per l’alimentazione degli impianti di produzione di energia elettrica».

I Riformatori sardi puntano a una immediata conversione delle centrali: «E’ ora di avviare il processo di decarbonizzazione – sostiene Sergio Pisano, ex consigliere regionale e rappresentante del Centro Studi del partito – utilizzare GNL anziché oli combustibili o carbone consentirebbe di ridurre notevolmente le emissioni di CO2. La Sardegna ha un triste primato: immette nell’atmosfera 700 grammi di anidride carbonica contro i 393 della media nazionale».

Il gruppo di minoranza contesta le linee di indirizzo per la modifica del Piano energetico regionale adottate dalla Giunta con la delibera del 2 ottobre scorso. «Si tratta di una strategia superata. Prevede la costruzione di 38 minigassificatori e di una rete di gasdotti locali per alimentare abitazioni e attività produttive con il gas metano mentre gli studi dicono che il fabbisogno energetico sarà sempre più orientato verso l’energia elettrica – sottolinea Pisano – si pensi invece a produrla utilizzando fonti meno inquinanti come il metano o le rinnovabili».

Hanno presenziato alla conferenza stampa il professore Carlo Bernardini e il nefrologo Piergiorgio Balasco. Il primo ha ribadito che in Italia è il gestore del sistema di trasmissione (Terna) a decidere la quantità di energia da immettere in rete. «Oggi si fa un gran baccano sull’essenzialità – ha detto Bernardini – la richiesta di proroga ha un senso solo se accompagnata da proposte chiare. Oggi serve a salvare i posti di lavoro ma, allo stesso tempo, si deve pensare a una riconversione delle centrali che consenta alle imprese di operare anche senza il regime degli incentivi».

Secondo Balasco, infine, la politica deve tenere conto dei danni provocati alla salute dei cittadini dall’inquinamento atmosferico. «In Sardegna il costo delle cure oncologiche è altissimo – ha spiegato il nefrologo della Asl 8 – non si può pensare di continuare a immetter veleni nell’aria, un cambio di rotta consentirebbe di risparmiare anche nella spesa sanitaria».

Centrale Enel 1

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La segreteria nazionale Fialc-Cisal esprime profonda preoccupazione per l’attuale situazione in cui riversa lo stabilimento della Portovesme Srl, per i problemi legati al costo dell’energia.

«La stessa azienda – scrive il segretario Alessandro Massidda – ha comunicato alla Rsu aziendale, che se non dovessero esserci soluzioni riguardanti il rinnovo del regime di super interrompibilità entro la fine del mese di novembre, potrebbe decidere di sospendere l’attività produttiva con la conseguente messa in libertà di tutto il personale diretto e indiretto.

E’ inaccettabile che si possa correre un tale rischio considerando che si parla di un territorio totalmente devastato dalla disoccupazione.

La Fialc-Cisal – conclude Massidda -, auspica un immediato intervento da parte delle forze politiche per la ricerca di un’immediata soluzione strutturale all’annoso problema energetico, problema che metterebbe inoltre a rischio, anche l’eventuale soluzione della vertenza Alcoa.»

Portovesme srl 1 copia

 

 

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Adrian Pablo Pasquali 5

Testacoda questo pomeriggio (il fischio d’inizio è fissato alle 15.30) al Palasport di Sant’Antioco tra la VBA/Olimpia e la Monini Spoleto. La squadra di Adrian Pablo Pasquali non ha raccolto fin qui niente nonostante abbia disputato discrete partite contro avversari molto competitivi, tra i quali due delle tre vicecapolista, Edilfox Sol Caffè Grosseto e Videx Grottazzolina, impostesi a Sant’Antioco con l’ìdentico punteggio di 3 a 1. Lo stesso punteggio con il quale ha poi perso sui campi della Roma 7 Volley e della Pallavolo Massa.

La partita odierna ha sulla carta un esito scontato, contro la capolista umbra, unica squadra ancora imbattuta, 2 punti avanti al terzetto formato da Edilfox Sol Caffè Grosseto, Videx Grottazzolina e Fors Index. Proprio il non aver nulla da perdere potrebbe scaturire però una spinta in più per tentare l’impresa che sarebbe anche la conquista di un punto, con l’approdo al quinto set.

La Pol. Sarroch, ancora all’asciutto di punti come la VBA/Olimpia, giocherà questa sera sul campo dell’OSGB United Service, a Campagnola Emilia, alle 18.30.

Le altre partite della quinta giornata sono le seguenti:

Fors Index – Videx Grottazzolina sabato 14 novembre ore 17.30

Medea Montalbano – Edilfox Sol Caffè Grosseto  sabato 14 novembre ore 18.00

Fanton Modena Est Roma 7 Volley sabato 14 novembre ore 18.30

Pallavolo Carpi – Pallavolo Massa domenica 15 novembre ore 17.00

Niagara 4 Torri Ferrara – Lupi Santa Croce domenica 15 novembre ore 18.00.

 

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Meo Sacchetti 47 copiaMarquez Haynes 7Christian Eyenga 1-2David Logan 7

L’Eurolega resta un percorso tutto in salita per la Dinamo Banco di Sardegna, battuta al PalaSerradimigni anche dal Brose Baskets Bamberg che, trascinati da un superbo Nicolò Melli (miglior realizzatore del match con 26 punti, con ben 8 rimbalzi), si sono imposti con un largo punteggio: 90 a 73 (primo tempo 36 a 34).

Meo Sacchetti inizialmente ha mandato in campo Marquez Haynes, David Logan, Joe Alexander, Christian Eyenga e Jarvis Varnado, il coach ospite Andrea Trinchieri ha risposto con Melli, Zisis, Wanamaker, Miller e Idbihi. La Dinamo ha retto il confronto per 20′, come spesso le è accaduto quest’anno in Europa, brillando a tratti nel primo quarto, chiuso avanti di 7 punti: 21 a 14. In evidenza Eyenga, Varnado e Haynes. I tedeschi hanno replicato con Idbihi, Miller dall’arco e Wanamaker. L’ingresso in partita di Theis ha portato i tedeschi in parità: una bomba di Strelnieks ha firmato il sorpasso. Squadre punto a punto, botta e risposta tra Zisis e Petway dai 6,75 (31-30). Un tiro allo scadere di Wanamaker ha chiuso il primo tempo 34-36.

Al rientro dall’intervallo lungo è stato David Logan a dare la sua impronta al match con un parziale di 8-0 ma Bamberg ha trovato in Melli intensità e punti (10 nella terza frazione) per restare in parità. Gli ospiti hanno provato la fuga con Wanamaker e Strelnieks (53-60) e d lì in avanti non c’è stata praticamente più partita, fino al 90 a 73 finale con un parziale di 30 a 20 per i tedeschi nell’ultimo quarto.

Dai numeri emerge la differenza tra le due squadre. La Dinamo ha concluso con 19 su 42, 45,2% da 2, e con 9 su 19, 47,4% da 3 il Brose Bamberg ha fatto registrare 22 su 34, 64,7% da 2 punti e 12 su 20, 60% da 3 punti. Differente anche il bilancio ai rimbalzi: 22 per la Dinamo, 34 per il Brose Bamberg, con un divario decisivo nei rimbalzi difensivi, 17 contro 27; e negli assist, 11 contro 21.

Nella Dinamo Haynes ed Eyenga hanno chiuso con 14 punti a testa, Logan con 12; nel Brose Bamberg, dietro Melli, MVP con 26 punti (7 su 10 da 2 punti, 3 su 3 da 3 punti e 3 su 3 ai tiri liberi), 8 rimbalzi (7 difensivi), hanno concluso in doppia cifra Bradley Wanamaker con 18 punti e Daniel Theis con 12.

«Stasera c’è stata la conferma che al di fuori dei valori tecnici e fisici è necessaria la durezza mentale nei momenti giusti, e noi non la abbiamo – ha commentato Meo Sacchetti -. Abbiamo fatto bene per una parte della gara, abbiamo preso un break importante ma non siamo riusciti ad essere tosti nei momenti cruciali. Abbiamo fatto fatica contro la loro difesa con i cambi, li abbiamo sempre seguiti e mai riusciti a tenerli e poi hanno fatto anche buon canestro. Quando in un gruppo ci sono problemi di questo tipo, in una competizione come l’Eurolega si accentuano. Dobbiamo prendere atto che non siamo a questo livello del girone di Eurolega. Sapevamo che sarebbe stata difficile ma pensavamo di essere più competitivi.»

Il calendario degli impegni non dà tregua alla Dinamo che lunedì sera tornerà in campo alle 20.45 alla Unipol Arena di Bologna, contro l’Obiettivo Lavoro Bologna, per la settima giornata di andata della “regular season” del campionato di A1.

 

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Domenica 15 novembre inizieranno lo sciopero della fame gli “invisibili”, i malati seguiti dal servizio di assistenza domiciliare integrata.

«Quindicesimo giorno di sciopero. Due settimane senza assistenza medica e infermieristica. Due pazienti ventilati ricoverati in Rianimazione. Dieci giorni di silenzio dell’Assessore. Questi i numeri dall’avvio del nuovo sistema di assistenza domiciliare. La protesta non si ferma. Chiediamo risposte vere, serie, precise, puntuali e urgenti» si legge in una nota stampa dell’associazione Le Rondini.

«Dopo l’audizione in commissione Sanità dell’assessore Luigi Arru sulla situazione dei pazienti della ASL 7 – si legge ancora nella nota -, sul sito del Consiglio regionale si legge: “Fermo restando questo quadro di riferimento, ha aggiunto Arru, possiamo sperimentare, anche un modo graduale, un modello sardo ancora più adatto alle nostre specificità, senza però avere paura dei cambiamenti”.»

«Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Ignazio Locci e Alberto Randazzo (Forza Italia), Augusto Cherchi (Sdl), Gianluigi Rubiu (Udc), Pietro Cocco e Rossella Pinna (Pd), Luca Pizzuto (Sel) e Fabrizio Anedda (Misto).

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha proposto una moratoria del nuovo modello di assistenza fino al 31 dicembre prossimo, in modo da analizzare in modo puntuale le criticità riscontrate e mettere a punto i necessari interventi migliorativi.

L’assessore Arru ha condiviso la proposta ed il presidente Raimondo Perra, raccogliendo le indicazioni scaturite dal dibattito, ha annunciato che la commissione predisporrà in tempi molto brevi un documento di indirizzo da sottoporre all’assessore.»

«Pur essendo evidente che i tempi della politica sono ben distanti da quelli dei malati, non possiamo fare a meno di considerare che si sta profilando un aspetto ben più grave quale quello della mancata assunzione di impegno da parte dell’assessore Arru, non nuovo a questo genere di comportamenti che, ricordiamo, ha già messo in atto nel mese di agosto. Tante parole ma pochi fatti o, per meglio dire, fatti che non coincidono con le parole. Intanto, il rinnovato sistema del commissario Antonio Onnis ha già messo in luce le prime crepe: non esiste alcuna organizzazione per la gestione delle urgenze come denunciato nei giorni scorsi dalla figlia di un paziente affetto da SLA, tutt’oggi ricoverato in Rianimazione. E a dimostrazione di quanto viene sottovalutata la gravità dei pazienti in ventilazione meccanica domiciliare vogliamo richiamare la dichiarazione del direttore sanitario dottor Maggetti, il quale, nel corso dell’incontro in assessorato del 27/10/2015, ha ammesso, senza vergogna, che un medico del nuovo servizio non possiede competenze specifiche. Non possiamo accettare tanta superficialità; non vogliamo che passi il concetto che l’assistenza ai malati ventilati sia un gioco da ragazzi perché noi che da anni viviamo situazioni critiche sappiamo bene che “NELLE URGENZE NON SI IMPROVVISA”. I nostri cari sono a tutti gli effetti OSPEDALIZZATI A DOMICILIO e hanno tutto il diritto di pretendere un’assistenza qualificata.»

«Così come pretendiamo serietà e coerenza istituzionale da parte dell’Assessore nel dare seguito agli impegni assunti rendendo operativa la proroga del vecchio sistema perché NON SIAMO FIGLI DI UN DIO MINORE. Da più parti la nostra protesta viene criticata nella sua metodica applicativa; rifiutare l’assistenza medica e infermieristica non è lo strumento giusto, ci dicono che il sistema si può contestare diversamente. Ma i nostri familiari possiedono un unico strumento di lotta: la propria vita, e metterla a repentaglio è il solo modo per veder riconosciuti i propri diritti. Ed è per questo che, Vincenza Tiddia, Elena Scanu, Antonella Gabbia, Riccardo Zara, Salvatore Zedda e Massimiliano Collu, per tramite dell’Associazione Le Rondini, annunciano che da domenica 15 Novembre inizieranno lo sciopero della fame, riducendo l’alimentazione al 50% per passare in breve tempo al 100% fino allo sciopero della sete. E questa, per chi non l’avesse capito – conclude l’associazione Le Rondini -, si chiama ASSUNZIONE DI IMPEGNO!»

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L’emergenza determinata in Sardegna dai costi energetici, ha portato i deputati del Partito Democratico Emanuele Cani e Siro Marrocu a presentare un’interrogazione a risposta in Commissione al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, con richiesta di proroga della super interrompibilità.

«Così come verificatosi per il servizio d’interrompibilità istantanea, rafforzato dopo il black out generale del settembre 2003, anche il servizio insulare ha acquisito nel tempo la doppia valenza di strumento essenziale di difesa della rete e di strumento di politica industriale a sostegno dell’attività produttiva di siti di consumo la cui competitività sarebbe certamente compromessa dal venir meno dei ricavi associati alla sua prestazione – si legge nell’interrogazione -. Le imprese che beneficiano dello strumento sono infatti principalmente classificabili come Energy intensive con una incidenza elevata dei costi per l’acquisto dell’energia elettrica sul totale dei costi sostenuti dall’impresa per lo svolgimento della propria attività.

Nel caso della principale società che presta il servizio in Sardegna, la Portovesme S.r.l., il costo dell’energia supera il 50 % dei costi complessivi di trasformazione del prodotto.»

«La sola Portovesme s.r.l. rappresenta il 10% degli usi di energia elettrica complessivi della Sardegna (il 20% degli usi industriali) e garantisce in molte ore dell’anno un livello di prelievo che limita la fermata degli oltre 1700 MW di potenza installata tra impianti fotovoltaici ed eolici – si legge ancora nell’interrogazione -; lo strumento della super interrompibilità non è però limitato alla sola Portovesme s.r.l. ma permette il mantenimento di molte attività produttive che compensano, con i ricavi derivanti dalla prestazione del servizio di interruzione istantanea dei prelievi, le storiche debolezze legate alla carenza di infrastrutture energetiche (quale una rete efficiente di distribuzione del gas) e di trasporto.»

«Il servizio di riduzione istantanea dei prelievi è un importante strumento di politica industriale che serve a preservare sia i livelli minimi di sicurezza della rete sia l’esistenza di attività produttive che non avrebbero altrimenti costi di approvvigionamento energetico adeguati alla tipologia di lavorazioni che eseguono» concludono Emanuele Cani e Siro Marrocu, chiedendo al ministro Guidi, «quali iniziative intenda porre in atto per prorogare la “super interrompibilità”.»

Portovesme srl 1 copia

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Il deputato Emanuele Cani e il presidente della commissione Lavoro del Consiglio regionale Gavino Manca, entrambi del Partito Democratico, esprimono soddisfazione per lo stanziamento di 30 milioni di euro deliberato dal Consiglio dei ministri per far funzionare la continuità territoriale aerea della  Sardegna.

«Si tratta di una cifra importante e significativa che deve sommarsi ai cento milioni previsti per la rete ferroviaria dell’isola – dice Emanuele Cani -. Proprio il settore dei trasporti era stato indicato come uno di quelli fondamentali per una crescita e uno sviluppo dell’isola. I risultati di questo lavoro, compiuto anche con gli interventi della Regione, cominciano a vedersi. L’impegno dei parlamentari non si ferma certo con questo atto. All’orizzonte, infatti, c’è ancora da lavorare sulla questione della continuità territoriale marittima. Il provvedimento di oggi è uno dei punti previsti dalla Mozione Sardegna presentata dai deputati  del Pd e approvata dal Parlamento.»

«30 milioni di euro per la continuità territoriale, 81 per il completamento della Sassari-Alghero – dice Gavino Manca, consigliere regionale del Pd e presidente della commissione “Lavoro e cultura” del Consiglio regionale -. Ancora una volta il Governo Renzi, dimostra di avere a cuore le sorti della Sardegna, mantiene gli impegni e risponde con i fatti alle rivendicazioni dell’Isola.»

«I fondi stanziati per la continuità territoriale consentiranno di assicurare collegamenti più efficienti verso i principali aeroporti della penisola – aggiunge Manca – il presidente Renzi, sostenuto dal sottosegretario Luca Lotti, ha accolto una delle principali indicazioni contenute nel Dossier Sardegna che il presidente della Regione Francesco Pigliaru gli aveva consegnato il 28 maggio scorso in occasione dell’apertura del cantiere dell’ospedale Mater di Olbia.»

«Non meno importante è la proroga del decreto Sblocca Italia che consentirà di confermare gli 81 milioni di euro stanziati dal Cipe per il primo lotto della Sassari-Alghero. Queste risorse, insieme ai 25 milioni di euro stanziati dalla Regione e ai 19 dell’Anas – conclude Gavino Manca -, permetteranno di completare un’opera attesa da anni dal Nord Sardegna e di realizzare un’infrastruttura strategica per lo sviluppo dell’Isola.»

In serata anche il capogruppo PD in Consiglio regionale, Pietro Cocco, ha espresso soddisfazione per lo stanziamento delle risorse per la continuità territoriale, sottolineando che si tratta di «un risultato importantissimo, frutto del lavoro costante del presidente Francesco Pigliaru e del Primo Ministro Matteo Renzi che ha mantenuto gli impegni sottoscritti a Olbia lo scorso mese di maggio. Grazie alla sinergia e capacità di coordinazione messa in atto tra la Giunta regionale e il Governo nazionale sulla continuità territoriale e sulla rete ferroviaria – conclude Pietro Cocco – sono arrivati i risultati sperati che mettono a tacere gli strilloni di turno, soprattutto quelli che, governando durante questi anni appena passati, hanno fallito miseramente».

Aeroporto Elmas 1 copia

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L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha recuperato oltre 12,5 milioni di euro per il pagamento delle indennità degli ammortizzatori sociali in deroga, relativamente all’annualità 2014 ed ha scritto all’Inps (in attuazione dell’accordo istituzionale siglato con le parti sociali il 18 maggio scorso), dando disposizioni di procedere al pagamento di ulteriori 30 giornate indennizzabili a favore dei fruitori dei trattamenti di mobilità in deroga per il 2014. L’Inps procederà, inoltre, al pagamento di una mensilità relativamente ai trattamenti di CIGS in deroga con inizio successivo al 30 agosto 2014, in quanto i lavoratori interessati non avevano ricevuto alcun emolumento.
«L’importante recupero di risorse effettuato – spiega l’assessore Mura – non arresta l’interlocuzione forte che abbiamo in corso con il Governo per ottenere i fondi mancanti per arrivare a colmare l’intera annualità 2014, dialogo che anzi va avanti con fiducia. In ogni caso l’Inps dovrà procedere con ogni urgenza ad erogare i fondi disponibili per gli ammortizzatori sociali in deroga per l’annualità 2015.»