21 July, 2024
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L’Agenzia Laore Sardegna, nell’ambito delle proprie attività, organizza in tutto il territorio regionale corsi di formazione di base nel comparto apistico. L’iniziativa ha l’obiettivo di favorire la crescita professionale degli operatori del settore e di valorizzare le produzioni tradizionali.

Possono partecipare all’iniziativa gli imprenditori agricoli professionisti e/o coltivatori i diretti, gli imprenditori agricoli, gli operatori del comparto apistico,in qualità di titolari e/o rappresentanti legali o dipendenti, di una azienda agricola e i giovani disoccupati.

I corsi, della durata di 50 ore, ai quali potranno partecipare un numero massimo di 30 operatori, sono rivolti prevalentemente agli operatori del comparto apistico.

Le candidature dovranno pervenire entro il 18 novembre 2015 con le seguenti modalità:

– tramite posta o corriere all’indirizzo Servizio sviluppo delle filiere animali in via Caprera, 8 – 09100 Cagliari;
– tramite consegna a mano presso l’Ufficio protocollo dell’Agenzia Laore Sardegna dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 14.00 e il martedì pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00;
– tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: protocollo.agenzia.laore@legalmail.it .

Ogni ulteriore informazione potrà essere richiesta agli indirizzi e-mail: marcopiu@agenzialaore.it; danielasardo@agenzialaore.it o contattando i seguenti numeri 079 2558255 – 348 2363255 – 070 60262428.

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L’assessorato regionale del Lavoro ricerca, attraverso una procedura di selezione comparativa pubblica, per titoli e colloquio, un collaboratore a supporto delle attività dell’Ufficio della Consigliera regionale di parità.
I candidati, oltre ai requisiti generali, dovranno possedere i seguenti requisiti specifici:
– laurea secondo il vecchio ordinamento, laurea a ciclo, laurea specialistica o magistrale in materie giuridiche, economiche o equipollenti, conseguita con un punteggio non inferiore a 110/110;
– documentata esperienza professionale minima quinquennale, con rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato, presso amministrazioni pubbliche o soggetti privati,nella gestione e coordinamento delle attività degli organismi che si occupano di politiche di genere, negli ambiti di competenza previsti per il profilo da reclutare, che attesti la figura professionale.
Il collaboratore, in particolare, dovrà gestire l’Ufficio della Consigliera di Parità ed avere specifiche competenze in materia di lavoro femminile, di politiche di parità, di pari opportunità, di mainstreaming di genere, di normativa sul mercato del lavoro e di interventi antidiscriminatori, nonché comprovata
esperienza nella gestione di uffici di organismi che si occupano di politiche di genere.
Le domande di partecipazione alla selezione dovranno pervenire entro le ore 13.00 del 20 novembre 2015 con una delle seguenti modalità:
– tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo: lavoro@pec.regione.sardegna.it;
– tramite consegna a mano presso la sede dell’Assessorato;
– tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all’indirizzo:Assessorato regionale del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale – Via XXVIII febbraio n. 1 Cagliari.

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Elisabetta Falchi 2

L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, presenterà giovedì a Siniscola, dalle 10.00 alle 13.00, il nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-2020. L’appuntamento è nell’aula magna dell’ITCG “Luigi Oggiano” in via Pietro Micca. Durante l’iniziativa verrà proiettata una puntata del cortometraggio “Lost in Sardinia”, realizzato per raccontare alcuni esempi positivi raggiunti dall’agricoltura sarda in questi ultimi anni. All’incontro interverranno inoltre il direttore generale dell’assessorato, Sebastiano Piredda, e un testimonial di esperienze imprenditoriali che ha beneficiato delle misure dello scorso PSR 2007-2013.

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Il gruppo consiliare Sovranità, Democrazia e Lavoro, ha presentato una mozione in Consiglio regionale (primo firmatario il presidente del gruppo, Roberto Desini) con cui chiede alla Giunta e all’assessorato dell’Igiene e Sanità e Assistenza sociale, l’avvio del processo di accreditamento e certificazione, secondo i criteri dell’Eusoma, della Breast unit di riferimento per il territorio regionale sardo presso il P.O. Oncologico di Cagliari, e l’istituzione di altre due Brest unit in Sardegna, una presso l’AOU di Sassari e una presso il polo ospedaliero di Nuoro.

La mozione, sottoscritta da tutti i consiglieri regionali del gruppo Sdl (Roberto Desini, Anna Maria Busia, Augusto Cherchi, Gianfranco Congiu, Piermario Manca e Alessandro Unali, pone alla base della richiesta un’accurata analisi sull’incidenza del carcinoma alla mammella in Sardegna, sulle strutture isolane che già operano con successo nell’ambito della suddetta patologia, e sulla necessità di garantire a tutti i cittadini sardi, in qualunque area geografica dell’Isola, un’adeguata assistenza sanitaria.

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Donatella Spano 5

La Giunta, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, e di concerto con l’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro, ha approvato oggi gli indirizzi per la predisposizione di un disegno di legge di riforma del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.

«Il Corpo forestale della Sardegna, Regione a Statuto speciale con competenza primaria in materia forestale, viene salvaguardato e valorizzato nelle sue specificità. Ma sarà un Corpo più specializzato per dare risposta immediata a emergenze e bisogni, al passo con l’innovazione tecnologica e con un personale maggiormente formato e continuamente aggiornato», ha dichiarato l’assessore Spano, spiegando che, dopo trent’anni dalla legge istitutiva del Corpo, la riforma si rende necessaria per adeguare e specializzare compiti e struttura organizzativa a esigenze di tutela ambientale cresciute rispetto al passato. «Crediamo in un salto di qualità nella protezione della salute e dei beni naturali – conclude l’esponente dell’Esecutivo – e l’attività istituzionale del Corpo dovrà inquadrarsi nelle più articolate politiche di tutela dell’ambiente e del territorio».

Secondo l’assessore Demuro «gli indirizzi approvati dall’esecutivo rappresentano un passaggio fondamentale per adeguare i compiti del Corpo Forestale ai nuovi scenari e al mutato quadro sociale ed economico della Sardegna. Non possiamo restare legati agli schemi del passato, occorre valorizzare l’esperienza e la professionalità dei forestali tenendo conto degli strumenti offerti dalle nuove tecnologie. Auspico che il nuovo modello organizzativo apra la strada a un necessario ricambio generazionale».
La Giunta intende modernizzare e attualizzare i compiti istituzionali del Corpo forestale, con particolare riferimento alle esigenze di innovazione, specializzazione e sviluppo delle funzioni tecniche, di prevenzione e repressione. L’attività viene inquadrata nelle politiche di tutela di ambiente e territorio e si procede alla ridefinizione e ottimizzazione delle funzioni del Corpo con particolare riferimento alle funzioni di protezione civile, prevenzione del rischio idrogeologico e del rischio incendi, vigilanza ambientale, terrestre e marino-costiera. Valorizzate e potenziate le conoscenze specialistiche, la formazione continua e l’alta specializzazione del personale, anche attraverso la Scuola forestale regionale, il cui funzionamento e compiti saranno definiti presto dalla Giunta. Grande attenzione alla diffusione dell’adeguamento tecnologico e dell’innovazione delle strutture. Gli indirizzi contemplano una specializzazione territoriale e per funzioni, per rispondere a casi di emergenza e a specifici bisogni di tutela sul territorio.
Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale è una direzione generale dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente con una struttura diffusa sull’Isola che opera attraverso 3 servizi centrali, 7 servizi territoriali, 82 stazioni forestali e 10 basi navali. Con l’approvazione della delibera odierna viene costituito un gruppo di lavoro, incaricato di studiare e di predisporre il disegno di legge di riforma, composto dai direttori generali del Corpo Forestale, dell’Organizzazione e del Personale, della Protezione civile e della Difesa dell’Ambiente.

 

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Argea Sardegna, l’Agenzia regionale per la gestione ed l’erogazione degli aiuti in agricoltura, ha aperto i termini per la presentazione delle domande di indennizzo finalizzato a sostenere il reddito delle aziende suinicole ricadenti all’interno delle zone di protezione e di sorveglianza istituite intorno ai focolai di peste suina africana (PSA).
L’intervento interessa anche le aziende specializzate nell’allevamento e la vendita di animali da vita e da riproduzione che per effetto diretto delle misure restrittive hanno subito una riduzione del reddito.
Possono beneficiare degli aiuti le aziende suinicole, iscritte nel registro delle imprese delle Camere di Commercio Industria artigianato e agricoltura, sottoposte alle misure restrittive nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2013 e il 31 dicembre 2016.
Le domande dovranno pervenire entro il 30 gennaio 2017 tramite raccomandata all’indirizzo:
Argea Sardegna
Servizio Istruttorie e Attività Ispettive
Viale Adua n. 1 – 07100 Sassari
o tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo: areaispettiva@pec.agenziaargea.it .

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La Regione Sardegna darà un sostegno concreto a studenti sardi che frequentano corsi universitari in Sardegna, nella penisola o all’estero, per l’anno 2015. A tal fine ha stanziato oggi tre milioni di euro di contributi per abbattere i costi legati al fitto casa. Il fondo sarà ripartito tra i due Enti per il diritto allo studio, l’Ersu di Cagliari e Sassari, e potranno essere distribuiti contributi per un massimo di 2.500 euro annui per studente.
«Questi fondi sono un ulteriore sostegno al diritto allo studio – ha detto l’assessore Claudia Firino – specie in questo momento di difficoltà che tocca tutto il mondo dell’istruzione. Abbiamo deciso di mettere mano e calibrare gli interventi, per ciò che concerne gli Atenei, per gli studenti che non usufruiscono attualmente di borse di studio.»
Gli aventi diritto saranno selezionati sulla base dei crediti formativi e del reddito (Isee), che non dovrà superare i 35mila euro. Possono beneficiarne gli studenti nati in Sardegna o residenti nell’isola da 5 anni, che non siano fuori corso da più di un anno. Gli iscritti al primo anno accademico di un corso magistrale a ciclo unico dovranno essersi diplomati con votazione superiore a 80/100, mentre dovranno aver conseguito il diploma con votazione di 95/100 gli studenti iscritti al primo anno di un corso di laurea magistrale. Per ciò che concerne le università all’estero, queste dovranno rilasciare titoli di studio aventi valore legale sul territorio in cui operano e nella Comunità europea.
I tre milioni saranno ripartiti tra l’Ersu di Cagliari, 1 milione 150mila euro, e quello di Sassari, 600mila euro, riservati agli studenti sardi fuori sede. Avranno priorità d’accesso gli studenti risultati “idonei non beneficiari” nelle graduatorie per le borse di studio e il posto alloggio.
Un milione 250mila euro sono destinati agli studenti che frequentano corsi di laurea in Atenei fuori dalla Sardegna.
Casa dello studente Cagliari 1 copia

 

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E’ stato istituito oggi in Sardegna, con il via libera della Giunta regionale, il tavolo per l’emergenza idrica. Il tavolo – di cui fanno parte assessorato dei Lavori pubblici, Direzione generale Agricoltura, Distretto Idrografico, Arpas, Protezione Civile, Ente Foreste, Egas, Abbanoa e Enas – accerterà entro la settimana se ci sono i presupposti tecnici per chiedere la dichiarazione dello stato di emergenza al governo nazionale: l’Osservatorio di Monitoraggio della siccità ha infatti certificato che nei bacini di Sos Canales, Mannu di Pattada e Liscia non ci sono più condizioni di allerta ma di pericolo. Questo significa che l’acqua contenuta può bastare al massimo per 60 giorni in alcuni casi, per 90 in altri.
Le zone interessate alla grave condizione di siccità sono la Gallura, il Goceano, la Barbagia di Bitti, e con la dichiarazione dello stato di emergenza la Regione avrebbe poteri commissariali per poter realizzare rapidamente interventi urgenti derogando alle procedure ordinarie.
«La Regione ritiene che già da ora si possano realizzare alcuni interventi ma che comunque si abbia bisogno dei poteri speciali per realizzare quelli strategici e risolutivi – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda -. Le norme vigenti impongono che, per richiedere lo stato di emergenza, servano relazioni tecniche che acquisiremo in questi giorni in modo che martedì prossimo la Giunta chieda al governo la dichiarazione dello stato di emergenza per queste aree.»
Sono quattro gli interventi principali di cui la Regione si farà carico: migliorare le prese d’acqua nei bacini; riattivare o attivare la connessione fra i bacini per creare ridondanza, ovvero avere la possibilità di attingere da altri bacini; intervenire sui potabilizzatori; ripristinare i pozzi esistenti abbandonati. Nei prossimi 20 giorni gli interventi saranno pianificati.
«Abbiamo già comunicato tutta la situazione alla Protezione Civile – conclude Maninchedda – Ci stiamo muovendo con il giusto anticipo per evitare di arrivare impreparati a una eventuale situazione critica come è successo a Messina. Per superare questa nuova emergenza, che si ripresenta ogni anno in Sardegna in questo periodo, siamo pronti a rimodulare tutte le risorse necessarie.»

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Search engine friendly contentGli assessori regionali del Lavoro, Virginia Mura, e dell’Industria, Maria Grazia Piras, hanno assicura l’immediata messa in sicurezza delle retribuzioni dei lavoratori e una soluzione definitiva per il futuro che passi anche attraverso l’esatta individuazione delle attività che i lavoratori Ati Ifras dovranno effettuare nel rispetto degli impegni assunti a suo tempo. Lo hanno comunicato stamane a sindaci, rappresentanti sindacali e lavoratori Ifras, nel corso dell’incontro svoltosi nella sede della Presidenza della regione, in viale Trento, a Cagliari.
«La priorità della Giunta è mettere in sicurezza la dignità e le retribuzioni dei lavoratori – ha detto l’assessore Virginia Mura -. In una delle prossime riunioni la Giunta regionale approverà una delibera con cui verranno garantite ai lavoratori le remunerazioni fino al 31 dicembre e verrà definito un piano operativo temporaneo attraverso l’anticipazione di fondi dell’Industria e in parte dell’Ambiente.»
«Stiamo anche lavorando a una soluzione definitiva, un riordino, perché questi problemi non si ripetano nei prossimi anni – ha aggiunto Virginia Mura -. È ovvio, come viene chiesto anche dagli stessi lavoratori e dai loro rappresentanti, che non si può andare avanti con questo sfilacciamento. Su questo fronte sono da tempo al lavoro i direttori generali della Presidenza e di tutti gli assessorati coinvolti, che stanno limando alcuni aspetti tecnici, per evitare qualsiasi situazione di instabilità in futuro. Sarà chiamata a dare un contributo attivo anche una rappresentanza di sindaci e sindacati, per individuare soluzioni ottimali per questo comparto.»
Sindaci e rappresentanti dei lavoratori si sono detti soddisfatti degli impegni assunti dai due assessori della Giunta Pigliaru.

 

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La Regione darà copertura a tutti i piani di assistenza del Programma “Ritornare a casa”. La Giunta, su proposta dell’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, infatti, ha approvato la delibera di integrazione del fondo per Ritornare a casa, stanziando poco più di 9 milioni di euro, dando così risposta a tutte le domande di cura, nel proprio domicilio, di malati gravi.

«Lo scorso anno – spiega l’assessore Arru – è stata assicurata l’assistenza a 2.767 persone, per un finanziamento complessivo di 40 milioni e mezzo e un corrispondente trasferimento finanziario ai Comuni di oltre 32 milioni di euro. Attraverso “Ritornare a casa” abbiamo garantito la permanenza nel proprio domicilio a persone con disabilità gravi e gravissime ed è stato evitato che, in assenza di prestazioni sociali adeguate, queste persone ricorressero con maggiore frequenza all’ospedalizzazione e ai servizi sanitari territoriali.»

Tra le persone assistite nell’ambito del programma regionale, 1.544 erano affette da demenza terminale (in stato vegetativo), 521 da patologie degenerative in ventilazione assistita, 356 da patologie ad andamento cronico degenerativo con pluripatologia, 222 in stadio terminale della vita per malattie neoplastiche, 95 in dimissione da struttura e 29 in stato di coma. L’assessore riferisce ancora che il programma “Ritornare a casa” registra annualmente un costante aumento del numero di progetti, con un incremento significativo a partire dal 2011, in media di 494 piani ogni anno, ed un costo annuale medio di 14.440,64 euro per il finanziamento di ciascun piano.

«Per dare continuità anche per il 2015 – ha concluso l’assessore Arru -, occorreva una integrazione, così da non lasciare alcun piano scoperto.»

Luigi Arru 53