21 July, 2024
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Verrà inaugurato domenica mattina, a Punta Torretta, in località Medau Su Rei, a Carbonia, il progetto di Ortoterapia, organizzato dall’associazione di volontariato “Gruppo Comunità Via Marconi”. Il programma prevede, alle 10.30, un breve intervento di Wanda Salis, presidente dell’associazione, con la condivisione con gli amici di un momento importante per tutta la comunità Seguirà un rinfresco.

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Ultimi appuntamenti, a Cagliari, per la prima tranche del cartellone autunnale di Spaziomusica. Alla Vetreria, il centro comunale d’arte e cultura in via Italia, a Pirri, domani sera (domenica 8) alle 22.00, nella sala Il Crogiuolo, è di scena Inire, progetto multimediale dei polacchi Krzysztof Pawlik e Małgorzata Dancewicz. L’esplorazione sonora di questo sodalizio artistico, attivo dal 2001, si colloca tra sound art, field recording, noise e riferimenti alla musica contemporanea. Le sue performance sono metafore audiovisive in cui si combinano e compenetrano più canali sensoriali, suoni, immagini, parole, generati da strumenti elettronici ed elettroacustici, campionatori, sintetizzatori analogici, sistemi modulari, video in diretta.

A precedere l’esibizione di Inire, un appuntamento con il ventunesimo festival Autunno Danza a cura di Spaziodanza (in corso dal 28 ottobre al prossimo 5 dicembre): “Bolero effect, una coreografia di Cristina Rizzo portata sul palco della Vetreria alle 21.00 da Annamaria Ajmone, Cristina Rizzo e Simone Bertuzzi.

Già protagonista con il concerto di guqin proposto tre settimane fa da .00, la musica per strumenti della tradizione cinese ritorna alla ribalta di Spaziomusica lunedì sera (9 novembre), ma stavolta da una prospettiva contemporanea. Alle 22.00, sempre alla Vetreria, riflettori accesi sull’ensemble Sinogerman Sounds, formazione cino-tedesca tutta al femminile, attiva nella ricerca su strumenti come l’erhu (il violino cinese) e la pipa (il liuto cinese): un impegno portato avanti anche grazie al contributo e alla collaborazione di compositori d’oggi, europei e cinesi, che hanno scritto nuove opere apposta per questo complesso. Nel loro concerto cagliaritano, Nikola Lutz (al sassofono e al tarogato), Zhenfang Zhang (all’erhu) e Lingling Yu (alla pipa) eseguiranno musiche di Günay Mirzayeva (“Kon-Sequenz”), Yiran Zhao (“San”), Sophie Pope (“El gao paso”) e Francesco Maggio (“Transparenz”), oltre a due pezzi del compositore cagliaritano Marcello Pusceddu in prima esecuzione assoluta: “Annare(I)P” e “Brevis”. Completano la scaletta due brani solistici della tradizione cinese (uno per pipa e uno per erhu) e un’improvvisazione collettiva.

Prima del concerto dell’ensemble Sinogerman Sounds, altro evento in programma per il festival Autunno Danza (con inizio alle 21): “Esercizi di vertigine”, una coproduzione di TiCinZero, Spaziomusica e Spaziodanza; un progetto (già apprezzato a Cagliari mercoledì scorso nell’ambito del festival Signal organizzato da TiConZero) con le musiche acustiche ed elettroniche dal vivo di Alessandro Olla e Fabrizio Casti, i video di Valentino Nioi e i movimenti delle danzatrici Donatella Cabras e Francesca Massa, con il coordinamento coreografico di Momi Falchi.

Con i concerti di domenica e lunedì alla Vetreria, Spaziomusica chiude la prima tranche del suo cartellone autunnale. Due appuntamenti in calendario per il prossimo mese di dicembre: il 10 va in scena “Sardegna madre”, rappresentazione in musica e danza dell’omonimo libro della scrittrice francese Patricia Bourcillier; un progetto di Fabrizio Casti (pianoforte), Alessandra Seggi (flauto) e Ornella D’Agostino (danza) coprodotto da Spaziomusica e Carovana SMI. Il 13 dicembre è invece in programma una performance audio/video del polacco Marek Choloniewski.

 Sinogerman SoundsInire

 

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Non si placano le polemiche sul nuovo servizio ADI di III livello della Asl 7 di Carbonia. Oggi abbiamo ricevuto una testimonianza su quanto è accaduto per l’assistenza ad un malato di SL, che riportiamo integralmente.

Il giorno 6-11-2015 durante la sera improvvisamente mio padre Giorgio malato di SLA, tracheotomizzato e alimentato via peg dal 13 luglio 2015, ha avuto una grave crisi respiratoria con una saturazione pari a 80 e una frequenza cardiaca di 130. Considerata la grave situazione ho seguito la prassi indicata dal commissario straordinario della ASL 7 Antonio Onnis, la famosa assistenza H24 dell’Adi di terzo livello. Abbiamo chiamato il numero del centralino fornitoci 0781/6681, chiedendo urgentemente un medico, la risposta è stata che non avevano medici a disposizione e che avrebbero chiamato la rianimazione. Poiché il quadro della situazione si manifestava sempre più grave, abbiamo chiamato il 118 chiedendo un’ambulanza medicalizzata. A casa è sopraggiunta un’ambulanza con un equipe di volontari che si è rifiutata di trasportare un tracheotomizzato non avendo le competenze, pertanto hanno richiesto urgentemente un’ambulanza medicalizzata. Nel frattempo la famiglia si è fatta carico dell’emergenza, cercando di soccorrere il paziente nei limiti del possibile somministrandogli dell’ossigeno e, drammaticamente impossibilitati a chiamare uno dei rianimatori a disposizione nel vecchio sistema, mio padre non ha potuto usufruire di un adeguato e tempestivo intervento. Dopo tempo è sopraggiunta l’ambulanza medicalizzata che lo ha trasportato al pronto soccorso per poi essere ricoverato in rianimazione.

A seguito di ciò, ci rivolgiamo alla commissione sanità e all’assessore Arru dicendo che le loro tempistiche sono totalmente differenti dalle nostre, sperando vivamente che a nessun altro malato, in attesa dei ripristino del vecchio sistema, capiti quello che è capitato a noi, vittime di un sistema inadeguato.

Chiara Ledda

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Teatro Centrale Carbonia copia

Domenica 8 novembre, alle ore 18.00, al Teatro Centrale di Carbonia, per la quarta edizione della Rassegna cinematografica Identità in transito, verrà proiettato il film “Tutto può cambiare”.

La rassegna è organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia Iglesias della Società Umanitaria, con il patrocinio del comune di Carbonia e in collaborazione con i Circoli del Cinema Arci-Ucca e Ficc.

Il quinto film in programma è Tutto può cambiare” di John Carney, con Keira Knightley, Mark Ruffalo, Adam Levine, Hailee Steinfeld, James Corden. Le canzoni originali del film cantate da Keira Knightley sono state scritte da Gregg Alexander e dal regista John Carney.

Dan Mulligan, produttore musicale in caduta libera, con una figlia adolescente, un matrimonio fallito alle spalle e il vizio della bottiglia, incontra Gretta, una cantautrice inglese in panne sulla banchina della metropolitana. Arrivata a New York con il fidanzato quasi celebre e la promessa di una vita da spendere insieme, Gretta perde in un baleno ragazzo e sogni. Autrice di ballate sentimentali, una sera si esibisce suo malgrado in un locale dell’East Village frequentato da Dan. Ubriaco di sventura ma avvinto dalla sua musica, Dan le propone di lavorare insieme per riprendersi il loro posto nel mondo.

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«Ormai a due mesi dalla fine della stagione estiva non sono arrivati ai Comuni i finanziamenti garantiti dalla delibera della Regione, proprio per la difficoltà che le somme assegnate siano vincolate ad acquisti e impegni non dettati dalle reali necessità del servizio, esponendo dunque gli enti locali in una situazione di rischio finanziario in quanto hanno anticipato delle somme non previste.»

La denuncia arriva da Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale.

Per il Sulcis Iglesiente sono stati stanziati oltre 70 milaeuro per provvedere all’attivazione del sistema integrato di salvamento nelle spiagge del territorio, con alcuni litorali a forte rischio.

«Una decisione che è arrivata in netto ritardo rispetto agli anni precedenti – conclude Rubiu – con gli enti locali che hanno dovuto reperire delle risorse dai loro bilanci. Sono stati interessati da questa attività i centri costieri di Buggerru, Calasetta, Carloforte, Iglesias, Gonnesa, Sant’Anna Arresi, San Giovanni Suergiu, Giba, Portoscuso, Masainas e Sant’Antioco. Queste lungaggini burocratiche nell’erogazione dei contributi ai Comuni sono davvero incomprensibili, soprattutto in un periodo di forte crisi per le finanze municipali.»

San Nicolò Buggerru 6

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La VBA/Olimpia Sant’Antioco torna in campo questa sera, alle 21.00, a Massa, per la quarta giornata del girone B del campionato di B1 di volley. La squadra di Adrian Pablo Pasquali, ancora a digiuno di vittorie e di punti, è fermamente intenzionata ad invertire la tendenza negativa di questo avvio di stagione, per iniziare la risalita verso posizioni di classifica più consone rispetto a quelle che erano le aspettative iniziali dopo quella che veniva considerata da molti come un’eccellente campagna di rafforzamento estiva.

La Pallavolo Massa, sulla carta, dovrebbe essere un avversario alla portata della miglior VBA/Olimpia. In classifica ha 3 punti, frutto della vittoria per 3 a 1 ottenuta sul campo dell’Edilfox Sol Caffè Grosseto (la squadra passata alla prima giornata a Sant’Antioco), e delle due nette sconfitte interne subite ad opera della Videx Grottazzolina (0 a 3), l’altra squadra passata al Palazzetto isolano sette giorni fa, e a Spoleto (0 a 3).

L’altra squadra sarda del girone, la Pallavolo Sarroch, come la VBA/Olimpia a secco di vittorie e di punti, ospita questo pomeriggio, alle 18.00, la Fanton Modena Est.

Sugli altri campi, si giocano le seguenti partite:

Monini Spoleto – Pallavolo Carpi, sabato ore 18.30;

Pol. Roma 7 Volley – OSGB United Service, sabato ore 19.00;

Videx Grottazzolina – Niagara 4 Torri Ferrara, sabato ore 21.15;

EdilfoxSol Caffè Grosseto – Foris Index, domenica ore 17.00;

Lupi Santa Croce – Medea Montalbano, domenica ore 18.00.

Time out VBA-Olimpia

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Sono in programma domani, a partire dalle 9,30, al Palazzetto dello Sport “Roberto Melis” di Elmas, i campionati regionali di Judo, categorie Esordienti B, Cadetti ed Assoluti.

Alla manifestazione, evento federale clou dell’anno, parteciperanno oltre 200 atleti provenienti da tutta la Sardegna, che si contenderanno il titolo di campione regionale nelle varie classi e categorie. Saranno presenti all’evento il presidente del Comitato regionale FIJKAM Sardegna, maestro Gavino Piredda, e il vice presidente Efisio Mele, nonché vari rappresentanti di istituzioni politiche e sportive.

La gara si svolgerà durante tutta la mattinata con picchi agonistici di livello in particolare dalle ore 11.00 alle ore 13.00 circa.

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Meo Sacchetti 1

Niente da fare. L’Euroleague per la Dinamo Banco di Sardegna si conferma un ostacolo troppo ostico e la quarta sconfitta in quattro partite la allontana quasi definitivamente dalla qualificazione alla seconda fase. La squadra di Meo Sacchetti sul campo dell’Unicaja Malaga regge il confronto solo per un tempo, andando al riposo avanti di un punto, 37 a 36, ma un terzo quarto disastroso, 24 a 7, con un parziale di 19 a 0 (i biancoblu sono rimasti a secco nei primi 8′), ha segnato la seconda parte dell’incontro, aprendo la strada alla netta vittoria della squadra iberica che ha chiuso sul punteggio di 80 a 62.

Meo Sacchetti manda in campo Haynes, Petway, Logan, Alexander ed Eyenga, il coach del Malaga Plaza risponde con Suarez, Hendrix, Kuzsminkas, Markovic e Smith. I padroni di casa partono forte con Jackson, risponde Logan con una splendida “tripla”. Malaga opera il primo allungo con Kuzsminkas, 12 a 5, ma la Dinamo, nonostante alcuni falli di troppo, reagisce con Petway, Haynes e Stipcevic. Una “tripla” di Jack Devecchi chiude i primi dieci minuti sul 20-16 per l’Unicaja. L’avvio del secondo quarto è favorevole alla Dinamo che va a segno con Jarvis Varnado e due “triple” di Marquez Haynes e con un parziale di 10-0 va avanti di 5: 24 a 29.

Unicaja “lima” quattro punti di ritardo e va al riposo sotto di un solo punto 36-37.

Al ritorno in campo dall’intervallo lungo la partita cambia volto e la Dinamo sparisce dalla scena. L’Unicaja piazza un parziale di 19-0 e chiude il tempo sul 60 a 44.

L’ultimo quarto non ha storia, la Dinamo prova a rientrare in partita ma ogni suo sforzo è vano e l’Unicaja chiude sull’80 a 62, infliggendo alla Dinamo un’altra pesante batosta.

La fotografia del periodo nero della Dinamo è David Logan, ancora una volta irriconoscibile, l’ombra dello straordinario giocatore simbolo della Dinamo del “triplete”.

«Noi abbiamo fatto non una buona partenza ma siamo riusciti a recuperare con una discreta difesa, trovando in attacco tiri aperti e buone soluzioni che ci hanno permesso di fare canestro e non farli andare in contropiede – ha commentato Meo Sacchetti -. Nel secondo tempo loro hanno iniziato con pressione importante che ci ha messo in una condizione di grande sofferenza fisica, non abbiamo trovato cose facili e ci siamo trovati a giocare negli ultimi secondi delle azioni con tiri affrettati mentre loro hanno trovato tanti contropiede e rimbalzi in attacco che hanno sbloccato la partita. Tanti sono nati dai nostri brutti attacchi, noi abbiamo avuto problemi di falli con i nostri lunghi e abbiamo dovuto rincorrere alcune soluzioni.»

C’è poco tempo per riposare e riordinare le idee, perché lunedì sera, alle 20.45, sarà nuovamente campionato, al Paladelmauro di Avellino, contro la Sidigas, e per spezzare la serie negativa di tre partite, tra campionato ed Eurolega, ci vorrà decisamente un’altra Dinamo.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha partecipato ai lavori della Conferenza delle Regioni periferiche marittime d’Europa, nella sala convegni della Fiera di Firenze.
«Le disposizioni normative comunitarie riconoscono formalmente che l’insularità è una condizione di svantaggio strutturale che ostacola lo sviluppo economico e sociale di alcuni territori dell’Unione, ma non sono ancora corrisposte linee di finanziamento mirate o azioni specifiche indirizzate in maniera esclusiva alle regioni insulari.»

I lavori dell’Assemblea generale della CRPM, al 43º appuntamento, hanno messo al centro l’approfondimento dei vari aspetti che determinano svantaggio, confrontando le differenti esperienze territoriali per trovare soluzioni comuni. Nella sua relazione il presidente Pigliaru ha messo l’accento sulla condizione di insularità, «non solo un dato geografico ma uno sviluppo storico e culturale differenziato, che ha creato una forte identità ma anche un importante svantaggio competitivo influenzando negativamente le prospettive di crescita. La situazione periferica e la scarsa accessibilità – ha spiegato – creano seri ostacoli allo sviluppo economico e sociale, in quanto determinano costantemente costi aggiuntivi. Ma la discontinuità territoriale data dall’insularità crea svantaggi superiori e specifici, mettendoci fuori, di fatto, dalla rete dei trasporti e dell’energia. Discontinuità territoriale per noi significa non avere il metano, non potendo diluire i costi di distribuzione lungo il percorso. Ma vuol dire anche molto altro, a partire dal costante rischio di posizioni monopolistiche sul fronte dei trasporti. Su questo, in particolare, la Commissione europea deve finalmente capire che non può far solo riferimento al libero mercato: per le isole servono deroghe specifiche perché hanno problemi specifici. Nel momento in cui le politiche di coesione si traducono essenzialmente in politiche di connessione in rete, è chiaro che la condizione insulare rende necessarie politiche di integrazione diverse da quelle continentali».»

Francesco Pigliaru ha poi sottolineato come però il problema sia stato «sempre sottovalutato non solo dall’Italia ma anche dall’Unione Europea. La programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali non sembra infatti averne tenuto sufficientemente conto. È tempo di cambiare rotta – ha detto il presidente della Regione – e di inaugurare una nuova stagione di rapporti politici e istituzionali, di occasioni di integrazione e di riequilibrio di poteri che costituiscano il quadro della nuova specialità, in modo che la rivendicazione di pari opportunità delle regioni insulari possa declinarsi in atti concreti, capaci di ridurre lo svantaggio. E bisogna farlo subito, perché l’assenza di una tutela mirata e calibrata rischia di non rispondere alle nostre aspettative non solo nella attuale fase di programmazione ma anche nella prossima. Nel momento in cui si aprirà il negoziato sui criteri per l’assegnazione dei finanziamenti, sarà cruciale far valere il principio della specialità proprio per favorire l’adozione di misure specifiche e di risorse adeguate a favore delle isole. Sappiamo che non mancheranno difficoltà e qualche resistenza per il riconoscimento, nei fatti, di quella attenzione particolare prevista nella Costituzione europea. È necessario perciò un lavoro di squadra per riuscire a consolidare un livello elevato di attenzione sulla questione – ha concluso Francesco Pigliaru -. Sono problemi specifici, più facciamo chiarezza e meglio possiamo aggredirli senza ricorrere a generiche compensazioni. L’assistenza non ci interessa e va contro lo sviluppo. Ciò che serve sono interventi mirati e duraturi che garantiscano alle isole un più agevole avvicinamento alle aree più sviluppate dell’Unione europea».

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La Sardegna paga un prezzo altissimo al diabete mellito: è la regione, infatti, che presenta il più alto numero annuale di nuovi casi di diabete di tipo 1, poiché l’incidenza del diabete infanto-giovanile è di oltre 50 casi per 100.000 abitanti (nella fascia d’età 0-30 anni), mentre nel resto d’Italia i nuovi casi annuali registrati si aggirano intorno a 6-7 per 100.000 abitanti. Nel resto del mondo questi numeri vengono raggiunti solo dalla Finlandia. Ogni anno, in Sardegna, abbiamo circa 700 nuovi casi di diabete tipo 1, che è quello che richiede almeno quattro somministrazioni giornaliere di insulina per la sopravvivenza. Non ci sono dati ufficiali per quanto riguarda l’incidenza del diabete mellito di tipo 2. Tuttavia, alcune fonti portano a ipotizzare un numero approssimativo di almeno 5.000 nuovi casi all’anno.

Attualmente in Sardegna il numero dei diabetici (tipo 1 e tipo 2) è di oltre 50.000. Se a questi si aggiunge il cosiddetto diabete ignoto si raggiunge facilmente un numero, approssimato per difetto, di oltre 80.000 persone interessate. Questo significa altrettanti nuclei familiari, con circa 250-300.000 persone in totale, quasi il 20 per cento della popolazione sarda, che hanno a che fare con problemi legati alla gestione della malattia diabetica. In effetti, il diabete mellito è da ritenersi una vera e propria emergenza sociosanitaria, non solo in Sardegna ma in tutto il mondo.

E’ da sottolineare che il diabete mellito di tipo 2 – il cosiddetto diabete dell’adulto – è in costante e drammatica crescita per vari motivi: tra i principali, gli inadeguati modelli di vita, una scorretta e squilibrata alimentazione unitamente a una scarsa o totalmente assente attività fisica.
Questi numeri pongono numerosi problemi di carattere assistenziale, sociale, lavorativo, scolastico. Le Nazioni Unite proclamano ogni anno la Giornata Mondiale del Diabete, che sarà organizzata per il 2015 a Cagliari dall’ Associazione per il Diabete Infantile Giovanile e dell’Adulto Sarda ( Adig Sarda ) e dal Coordinamento delle Associazioni Diabete Regione Sardegna.
E’ previsto un incontro alla presenza di esperti con la partecipazione dei diabetici della Sardegna sul tema “Sviluppo della nutrizione: arrestare l’epidemia di diabete attraverso una sana alimentazione”, che si concentrerà sulla sana alimentazione come fattore-chiave nella lotta contro il diabete e pietra angolare della salute e dello sviluppo sostenibile.