21 July, 2024
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Manifestazione giovedì mattina, alle 10.00, davanti al Palazzo del Consiglio regionale, in via Roma, a Cagliari, dei lavoratori in mobilità in deroga, ragazzi Garanzia Giovani.

Il sit-in ha come obiettivo quello di manifestare contro i mancati pagamenti: 5 mensilità di indennità di mobilità in deroga 2015, 8 mensilità di indennità in deroga 2015, mancata attuazione della legge regionale 11 maggio 2015, inefficacia del Piano Flexsecurity, mancati pagamenti dei tirocini del programma Garanzia Giovani.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

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Ospedale Civile di Cagliari

La Asl di Cagliari ha pubblicato l’Avviso per la presentazione della domanda di disponibilità rivolta ai medici titolari nell’Asl Cagliari per l’aumento orario settimanale a 38 ore per incarichi provvisori nel servizio di Continuità Assistenziale.
Dovendo l’Azienda dare applicazione all’Accordo Regionale adottato con D.G.R. n. 49/32 del 26/11/2013, chiede ai medici incaricati a tempo indeterminato nel Servizio di Continuità assistenziale la disponibilità ad un aumento delle ore settimanali oltre il limite delle 24 ore fino ad un massimo di 38 ore.
Come stabilito dal comma 4 dell’Accordo in questione “i medici titolari di CA verranno graduati secondo la graduatoria unica regionale per la medicina generale vigente. I turni di servizio saranno assegnati sino al conseguimento delle 38 ore nel rispetto di equa distribuzione dei turni feriali, prefestivi e festivi”.
Ai sensi del comma 5 dell’Accordo “il medico titolare di doppio incarico di Assistenza Primaria e di Continuità Assistenziale potrà mantenere l’incarico di Continuità Assistenziale a 38 ore settimanali, fino al raggiungimento di 350 scelte, sospendendo la possibilità di svolgere l’attività libero-professionale strutturata, prevista dall’art. 65, comma 10, ACN”.
Gli incarichi provvisori avranno di norma una durata di tre mesi.
Gli interessati ai suddetti incarichi dovranno far pervenire la domanda di disponibilità, redatta secondo il fac-simile predisposto, da inoltrare al Direttore U.O.C. Cure Primarie, Via Romagna 16 c/o “Cittadella della Salute” – Pad. C – 09127 CAGLIARI, entro e non oltre il 31 dicembre 2015.

 

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Sarà di circa 67milioni di euro l’impatto, positivo, che la Legge di Stabilità porterà alle oltre 100mila imprese sarde sotto i 20 addetti, tra la riduzione del prelievo fiscale e la diminuzione del costo del lavoro.

E’ questo il calcolo fatto dall’Ufficio Studi di Confartigianato, dopo aver analizzato l’impatto del DDL S.2111 (questo è il numero della legge) sulle nove principali misure per le PMI; tra quelle “fiscali” troviamo il Regime forfetario, l’Ecobonus, i Superammortamenti, la Franchigia IRAP, il Recupero IVA ai fallimenti e le riduzioni IRES; tra quelle sul lavoro, la Proroga dell’esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato, l’estensione della CIGD e la detassazione dei premi di produttività.

«Tutto quello che va nell’ottica della riduzione delle tasse, del costo del lavoro e della burocrazia è sempre ben accetto e da lodare a patto di non tagliare i servizi utili – commenta Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – certamente queste non sono cifre che potranno determinare la sopravvivenza o meno di una impresa, però rappresentano un importante segnale di attenzione verso i settori produttivi». «Essendo un disegno di legge, e quindi essendo ancora in discussione – continua la presidente di Cobfartigianato Imprese Sardegna – chiediamo ai nostri Parlamentari di migliorarlo e magari di raddoppiare la cifra che le attività produttive isolane potranno risparmiare

A livello provinciale, la Legge impatterà sugli imprenditori di Cagliari per 24,2 milioni di euro, 13 per quelli di Sassari, 8,9 per Olbia-Tempio, 6 per Oristano, 5,9 per Nuoro, 3,9 per Carbonia Iglesias, 3,3 per il Medio Campidano e 2,1 per l’Ogliastra.

Tra le principali novità inserite nella legge a favore delle imprese, Confartigianato Sardegna sottolinea quelle relative alla riedizione dei bonus per la riqualificazione edilizia, per il risparmio energetico e per l’acquisto di mobili ma anche la misura relativa agli appalti e al mercato elettronico della Pubblica Amministrazione.

«Finalmente troviamo inserite le richieste sollecitate più volte dalla nostra Associazione per gli Appalti Pubblici – sottolinea il Segretario Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Stefano Mameli – per esempio quelle relative al mercato elettronico gestito da Consip che si apre anche alle attività di manutenzione, svolte prevalentemente da piccole imprese, che da “servizi” diventano quindi qualificabili come “lavori pubblici e non”.»

Stefano Mameli sottolinea anche le «nuove opportunità per le pmi con la possibilità offerta ai Comuni con meno di 10.000 abitanti di eseguire in autonomia gli appalti di importo inferiore a 40mila euro, senza passare da una centrale, da un’unione di comuni o da un soggetto aggregatore».

Su 377 comuni, quelli con popolazione inferiore alle 10mila unità sono ben 348, rappresentanti il 92,3% della popolazione sarda.

«E ancora – aggiunge il segretario di Confartigianato Sardegna – i piccoli lavori svolti da artigiani e piccole imprese saranno agevolati dalla riduzione dei soggetti obbligati ad acquistare tramite il Mercato elettronico della pubblica amministrazione per importi inferiori a 1.000 euro.»

«Gli interventi sugli Appalti – conclude Stefano Mameli – sono un segnale importante a tutela delle piccole imprese sul territorio e rappresentano una ulteriore sollecitazione verso gli Enti Locali per sostenere le aziende di prossimità.»

Maria Carmela Folchetti-02

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I consiglieri del gruppo Upc-Socialisti (Pierfranco Zanchetta, Antonio Gaia e Raimondo Perra) hanno chiesto ufficialmente al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, di «commissariare l’Ente Parco e rilanciarne le attività con il pieno coinvolgimento del Comune della Maddalena». La richiesta, anticipata nel corso di una conferenza stampa, verrà formalizzata con la presentazione di un’apposita mozione consiliare.

«Serve l’intervento della Regione presso il ministero dell’Ambiente – ha spiegato il capogruppo Pierfranco Zanchetta – perché si ponga fine alla fallimentare gestione dell’Ente parco e si restituisca ruolo alla comunità maddalenina attraverso il coinvolgimento del Comune, per realizzare insieme un grande e condiviso progetto di sviluppo dell’intero Arcipelago.»

L’esponente della maggioranza ha rivolto dunque pesanti critiche alla gestione Bonanno («ha trasformato il parco nazionale in un protettorato da repubblica delle banane e l’Ente è ormai diventato un autentico verminaio») e nell’auspicare l’avvio di una gestione commissariale ha sottolineato come il ruolo di garanzia e di traghettamento dell’ente potrebbe essere svolto con successo dal sindaco della Maddalena («sarebbe un segnale importante in tempi in cui si discute del ruolo degli Enti Locali ed è bene non dimenticare che quello dell’Arcipelago è l’unico parco al mondo costituito dal territorio di un unico Comune»).

Puerfranco Zanchetta ha lamentato inoltre la mancata vigilanza del ministero sulla gestione dell’ente parco e nel ribadire la necessità di un pieno coinvolgimento della Regione e dell’amministrazione locale non ha mancato di fare riferimento alle recenti polemiche del “caso Budelli”. «Lo scandalo – ha affermato il capogruppo Upc – non è rappresentato dal fatto che un privato proponga un progetto di salvaguardia e valorizzazione dell’isola di Budelli ma dallo stato di abbandono in cui è lasciata l’unica isola dell’Arcipelago che è di proprietà pubblica: Caprera».

Pierfranco Zanchetta ha quindi ricordato come fin dal 1972, con il piano di fabbricazione approvato allora dal comune della Maddalena, sia stato introdotto il divieto assoluto di edificabilità su tutte le isole ricomprese nell’Arcipelago maddalenino e come tale divieto sia stato rafforzato dai vari provvedimenti che nel corso degli anni si sono susseguiti al livello regionale, nazionale e comunitario. «Budelli – ha insistito il consigliere del centrosinistra – è un falso problema che viene utilizzato, oggi, per tentare di coprire l’inadeguata e deleteria gestione dell’Ente parco».

L’esponente del centrosinistra ha quindi concluso preannunciando la presentazione di un’apposita mozione sull’argomento che contenga anche l’impegno per il presidente della Giunta ad inserire il rilancio del Parco e un piano di sviluppo per la Maddalena, nell’agenda del confronto tra Regione e Governo («il G8 mancato, le bonifiche mancate e l’occasione persa con il parco nazionale sono solo gli ultimi esempi di come l’isola della Maddalena sia stata sempre “gabbata” dallo Stato»).

Arcipelago de La Maddalena

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Teatro Centrale Carbonia copia

Giovedì 5 novembre, alle ore 21.00, al Teatro Centrale di Carbonia, nuovo appuntamento della rassegna “Identità in transito”, giovane retrospettiva cinematografica “su quello che siamo stati, quello che siamo e ciò che vorremmo essere”, organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria, con il patrocinio del Comune di Carbonia e in collaborazione con i Circoli del Cinema Arci-Ucca e Ficc.

Il quarto film in programma è “Forza maggiore di Ruben Östlund,
con Kristofer Hivju, Lisa Loven Kongsli, Johannes Kuhnke, Clara Wettergren, Vincent Wettergren.
Il film ha vinto il Premio della Giuria nella sezione “Un certain regard” al 67º Festival di Cannes.

Una famiglia svedese si reca sulle Alpi francesi per godersi un paio di giorni di vacanza e di sci. Il sole splende e le piste sono spettacolari, ma durante un pranzo in un ristorante di montagna, una slavina travolge ogni cosa. I commensali fuggono in tutte le direzioni, anche Tomas, il capofamiglia, preso dal panico, fugge e abbandona la moglie ed entrambi i figli. La valanga si arresta prima e i quattro rientrano sani e salvi. Ma qualcosa nella coppia si è incrinato ed è una crepa che è destinata ad aprirsi sempre di più. Cinico e ironico ritratto delle dinamiche di una famiglia “per bene” e “stressata dagli eventi”, il film è stato selezionato per rappresentare la Svezia nella categoria Miglior film Straniero ai Premi Oscar.

Le prossime date della rassegna sono:

domenica 8 novembre, ore 18.00, “Tutto può cambiare”

giovedì 12 novembre, ore 21.00, “Una nuova amica”

domenica 15 novembre, ore 18.00, “Mommy”

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Il presidente Francesco Pigliaru ha firmato oggi a Palazzo Chigi, con il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, il coordinatore di #italiasicura della Presidenza del Consiglio dei Ministri Mauro Grassi e il capo della Protezione Civile Nazionale Fabrizio Curcio, l’Accordo di Programma che dà ufficialmente il via libera alla prima parte di stanziamenti statali dedicati agli interventi per mettere in sicurezza la città di Olbia, con uno stanziamento di 25 milioni di euro per iniziare subito i lavori di mitigazione del rischio idraulico.

Nel suo intervento al momento della firma, il presidente Pigliaru ha espresso il suo apprezzamento per la produttiva collaborazione instaurata fra Regione e Governo nell’affrontare tempestivamente l’emergenza della città gallurese. In particolare, Pigliaru ha voluto sottolineare il valore della flessibilità applicata davanti all’urgenza: i 16.300.000 euro stanziati dallo Stato, infatti, provengono dal Primo Stralcio del Piano contro le alluvioni nelle città metropolitane.

«È stato preso in considerazione un caso come quello di Olbia nonostante non faccia parte della struttura di città metropolitana, cui si fa principalmente riferimento in questo Piano – ha dichiarato il presidente della Regione – perché è stata riconosciuta l’importanza di intervenire con urgenza, e questo grazie al Governo e alla buona relazione che abbiamo avuto nel definire questo intervento. Quello di oggi è un segnale davvero molto concreto – ha aggiunto Pigliaru – di cui credo possiamo essere tutti orgogliosi, a dimostrazione che la buona collaborazione tra Stato e Regioni può creare opere fondamentali per il benessere e la sicurezza dei cittadini. Questi primi 16 milioni stanziati dallo Stato sono un intervento importantissimo per una città e una Regione che nelle ultime settimane hanno avuto tre allerte rosse.»

L’Accordo di programma riguarda la completa attuazione del 1° Lotto di interventi per complessivi 25.300.000 euro, di cui 9 milioni resi disponibili dalla Regione Sardegna nell’ambito del Piano Regionale Infrastrutture e 16.300.000 finanziati con il Primo Stralcio del Piano contro le alluvioni nelle città metropolitane (Delibera CIPE 32/15). Gli interventi riguarderanno le vasche di laminazione sui bacini dei rii Siligheddu e San Nicola, che consentiranno nell’immediato un abbattimento significativo delle portate di piena.

Altre risorse, pari a 64.900.000, sono state programmate su Olbia sempre all’interno del Piano nazionale contro le alluvioni nelle aree urbane e saranno rese disponibili nelle successive annualità nell’ambito del Piano Nazionale 2015-2020 contro il dissesto idrogeologico. Il fabbisogno complessivo di Olbia, stimato in 125,3 milioni di euro su 4 lotti, sarà coperto dunque con 81 milioni di provenienza statale (di cui oggi la prima tranche per il primo lotto) e da fondi regionali, di cui 32 milioni dal mutuo infrastrutture e il resto da altri finanziamenti.

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Nuovo sbarco di dieci extracomunitari questo pomeriggio in località Porto di Triga, nell’Isola di Sant’Antioco.

la presenza di un natante, con a bordo una decina di persone in procinto di sbarcare sulla scogliera, è stata segnalata ai carabinieri da un pastore del luogo. La centrale operativa ha inviato immediatamente sul posto due pattuglie delle stazioni di Calasetta e Tratalias che alle 15.40 circa hanno rintracciato dieci cittadini extracomunitari, di varie nazionalità (Ghana, Nigeria, Benin, Algeria, Tunisia), tutti maggiorenni, in buono stato di salute.

L’imbarcazione, un natante in legno della lunghezza di circa sei metri, con un motore fuoribordo, è stato rintracciato dal personale della motovedetta d’altura dei carabinieri, CC 707, impegnata in un servizio di perlustrazione lungo la costa, ma era tanto incastrato sulla scogliera e in posizione tale da non poter essere recuperato.

Al termine delle prime formalità di rito, i dieci migranti sono stati trasferiti al C.A.R.A. di Elmas per il proseguo delle attività di identificazione.

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Nino Dejosso 2

L’associazione culturale S’Ischiglia, Università Popolare del Sulcis, ha reso noto il programma delle attività organizzate per il mese di novembre. Tutte le conferenze si svolgono nella Sala Astarte della Società Umanitaria, presso la Grande Miniera di Serbariu, dalle 16.30 alle 17.30.

4 novembre Tony Melis
Dal 2009 è Primo violino di spalla della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari. Suona un violino “Silvio Vezio Paoletti” del 1929 ed un violino “Pio Montanari” del 2008.
“Il violino nella storia: maestri, tecniche, scuole.”

9 novembre Antonella Sanna
Ingegnere, funzionario presso la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Cagliari e Oristano.
“Carbonia. Città del Novecento.” Guida all’architettura moderna della città di fondazione.

11 novembre Roberto Bernardini
Musicista
”Origini e forme della musica popolare brasiliana.”

15 novembre Anteprima assoluta a Carbonia dell’Ensemble “In Cantigas” con il  concerto “Armonie nel tempo.
Ore 19.00 presso il Gruppo Comunità in via Marconi n. 56

16 novembre Giampaolo Atzei
Giornalista. Dal 2013 al 2015, assegnista di ricerca per il progetto “Un archivio digitale per la Sardegna del Risorgimento” presso il Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio dell’Università di Cagliari.

“Iglesias. La avvincente storia d’impresa della famiglia Boldetti.”

Roberto Concas
Storico dell’arte e funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici, 

Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Cagliari  e Oristano.

“L’arte tra rappresentazione del pensiero filosofico e la psicologia della percezione”.
Uno studio sui Retabli pittorici sardi e sui dipinti di Perugino e Raffaello sul tema dello “Sposalizio della Vergine”.

23 novembre Carlo Panio
“Salute e sicurezza degli ambienti minerari in Sardegna ed in particolare nel Sulcis. Storia ed evoluzione dal Breve di Villa di Chiesa agli anni ‘ 50 del 900 in Sardegna e in particolare nel Sulcis.”

25 novembre Francesco Capuzzi
Studioso di musica popolare.
“In sarda poesia. Sucantu de sei: l’improvvisazione  poetica nel Sulcis e nel Campidano”.

30 novembre Alessandra Madeddu
Laurea in ingegneria ambiente e risorse. Si occupa di comunicazione ed efficienza energetica alla Sotacarbo.
Eusebio Loria 
Laurea in ingegneria chimica. Si occupa di comunicazione, efficienza energetica, ossicombustione e tecnologie di cattura CO2, presso la Sotacarbo.
“Il riscaldamento globale e la cattura della CO2.”
Conferenza-Laboratorio (nella sede della Sotacarbo, presso la Grande Miniera di Serbariu)

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IV novembre

Nel 2015 ricorre il centenario dal coinvolgimento dei sardi nella Grande Guerra. Tra il 1915 e il 1918, su circa 870.000 abitanti, 100.000 sardi furono richiamati sotto le armi. Un uomo su quattro partì per la guerra. Di questi, 13.602 (tredici su cento) figurano nell’albo dei caduti o dispersi nel conflitto. La Sardegna, nella prima guerra mondiale, ha pagato il tributo di sangue più alto tra tutti i contingenti “regionali”.

La maggior parte dei sardi combatté nella Brigata Sassari, costituita da soldati provenienti esclusivamente dall’Isola. Sa vida pro sa Patria, recita il motto sul gonfalone dello stesso Reggimento. Per quale patria verrebbe da chiedersi. Come ha scritto il poeta orgolese  continente per delle esigenze e un sacrificio non propri; come inoltre riporta Brigaglia: «[…] il mulattiere che saliva l’erta verso la trincea cantava: pro difender sa patria italiana, distrutta s’est sa Sardigna intrea».

L’assenza prolungata e ancor più il mancato ritorno di un soldato corrispondevano alla miseria di un’intera famiglia. Privata di gran parte della manodopera maschile, la campagna vide un importante e inevitabile calo della produzione. Quanto ai servizi, la Sardegna fu dimenticata per tutto il periodo del conflitto: poiché la lotta contro la malaria fu del tutto abbandonata, i decessi per tale causa nell’isola aumentarono di anno in anno.

Anche i morti di tubercolosi crebbero durante gli anni di guerra, mentre la diffusione dell’influenza spagnola causò in Sardegna oltre 12.000 vittime.

La decimazione dei sardi che improvvisamente si ritrovarono a combattere una guerra colma di connotazioni nazionalistiche nelle quali non si riconoscevano, rappresenta un sacrificio che ancora oggi chiede delle risposte.

Quest’anno la ricorrenza ricade nelle giornate durante le quali in Sardegna si svolge la più grande esercitazione Nato dalla fine della guerra fredda, il Trident Junctur. Fino al 6 novembre nei poligoni di Teulada, Capo Frasca e del Salto di Quirra, 36.000 soldati, 150 aerei e 60 navi esploderanno missili, bombe e munizioni da guerra che ammorberanno di veleni i cieli e il paesaggio sardo.

ProgReS – Progetu Repùblica

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Durante la seduta dello scorso 2 novembre, il Consiglio comunale ha accolto all’unanimità la proposta della Giunta per la modifica del regolamento comunale per le sale pubbliche da gioco e l’installazione di apparecchi di intrattenimento e svago.

Il comune di Carbonia prosegue così nella lotta contro il gioco d’azzardo in città al fianco delle associazioni cittadine. Carbonia, infatti, è il primo comune in Sardegna ad aver esteso le limitazioni previste per le sale da gioco anche alle agenzie di scommesse e sale bingo.

Grazie alla modifica non solo le sale da gioco, ma anche le sale bingo e le agenzie di scommesse devono distare più di 500 metri da asili, scuole di qualsiasi ordine e grado, ospedali, luoghi di culto, cimiteri, ricoveri e in generale da locali destinati all’attività educativa e socio-assistenziale. Il nuovo regolamento dispone anche che gli edifici di proprietà del comune di Carbonia non possano ospitare sale da gioco, sale bingo e agenzie di scommesse che ospitino apparecchi per il gioco d’azzardo e simili (come slot machine, etc.). Sale da gioco, sale bingo e agenzie di scommesse con apparecchi per il gioco d’azzardo e simili, infine, non potranno essere presenti in edifici ricadenti all’interno dell’area A del Piano Urbanistico Comunale di Carbonia (centro matrice).

La modifica del regolamento rientra in un quadro complessivo di misure destinate a contrastare il diffondersi del gioco d’azzardo, con un’attenzione particolare ai più giovani. In questa direzione si muove il Progetto di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico “Azzardo: non chiamiamolo gioco”, rivolto agli alunni delle scuole medie inferiori. Il progetto è finanziato, tramite bando, dal comune di Carbonia e realizzato dall’Associazione ASSI.GAP Onlus Associazione Sarda per lo Studio e gli Interventi sul Gioco d’Azzardo Patologico, in collaborazione con le scuole cittadine e la ASL 7.

Il progetto partirà il 5 novembre con tre giorni di incontri con la scuola Media Satta, proseguirà il 17 con la scuola Media Gritti e successivamente con la Don Milani, in attesa della definizione del programma con le altre scuole cittadine.

«Da diverso tempo – dice il sindaco, Giuseppe Casti – ci stiamo adoperando per contribuire a contrastare un fenomeno di particolare gravità sociale, diffuso in tutto il territorio nazionale. L’azione dell’Amministrazione comunale e l’intervento delle associazioni vuole stimolare un cambiamento culturale. La diffusione del gioco d’azzardo patologico può essere fermata da un impegno collettivo che coinvolga l’intera cittadinanza. A essere chiamata in causa è la coscienza di ciascuno di noi, che deve sentirsi parte attiva in questa importante campagna. Colgo questa occasione per ringraziare tutti gli operatori commerciali che si sono rifiutati di installare nelle rispettive attività “slot machine” e apparecchi simili e tutti coloro che hanno deciso di non affittare i propri locali a chi è intenzionato a installare apparecchi riconducibili al gioco d’azzardo. Gli interventi dell’Amministrazione comunale – conclude il sindaco di Carbonia -, l’impegno delle associazioni e le azioni dei singoli cittadini, sono esempi e testimonianze importanti di come, tutti insieme, possiamo sconfiggere questa nuova patologia che crea danni molto gravi a coloro che cadono nella trappola della dipendenza e alle loro famiglie.»

Piazza Roma Carbonia 2