22 July, 2024
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David Logan 78

Ritrovata la strada della vittoria lunedì sera a Varese nella quarta giornata di campionato, la Dinamo Banco di Sardegna va alla ricerca questa sera della prima vittoria in Eurolega. Il calendario non è certamente benevolo con gli uomini di Meo Sacchetti che alle 20.05 scendono sul parquet della Nokia Arena di Tel Aviv, per la sfida con il Maccabi, da molti anni una delle grandi del basket europeo.

Consapevoli del valore dell’avversario, Logan e compagni si preparano a una vera battaglia in una cornice suggestiva, quella di uno dei palazzetti più caldi d’Europa. L’imperativo per i giganti è dare tutto sul parquet, combattendo senza sosta per quaranta minuti, memori dell’esperienza contro il Darussafaka: entrambe le squadre sono a caccia della prima vittoria della regular season di Eurolega, vittoria che nel caso del Banco varrebbe doppia visto l’alto coefficiente di difficoltà di una partita in trasferta. Energia e motivazioni potrebbero arrivare dai tre ex del round 3, David Logan, Marquez Haynes e Joe Alexander, e tutta la squadra è chiamata a dare il suo contributo nella prima, storica sfida contro il leggendario Maccabi, campione europeo del 2014.

Arbitreranno l’incontro i signori Christos Christodoulou (GRE), Juan Carlos Garcia Gonzales (SPA) e Sergey Zashchuk (UKR).

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Il consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci, componente della commissione Sanità del Consiglio regionale che stamane ha sentito in audizione il commissario straordinario della Asl 7 Antonio Onnis e l’associazione “Le Rondini” sulla vertenza ADI, prende posizione a sostegno dell’associazione dei malati.

«Mi allineo in toto alla posizione espressa questa mattina dall’Associazione “Le Rondini”  che, sebbene riconosca le esigenze della Asl di rinnovare le modalità dell’Assistenza domiciliare integrata, ritiene che tale servizio debba necessariamente afferire al Reparto di Rianimazione dell’ospedale Sirai di Carbonia, così come è sempre stato fino all’avvento della riforma targata Onnis. Una strada che, sia chiaro, è assolutamente percorribile pur conservando parte delle modifiche apportate e attualmente in vigore tra forti malumori e accese proteste.»

«Si tratta esattamente della proposta che ho avanzato nei giorni scorsi: l’unica strada percorribile per giungere a una mediazione tra le parti (Asl 7 e “Le Rondini”) che conduca all’erogazione di prestazioni sanitarie puntuali e attente alle necessità dei pazienti e dei loro famigliari. Persone che vivono il dramma quotidiano di malattie altamente invalidanti e si trovano in una condizione emotiva e psicologica delicata. Ecco perché hanno bisogno di un punto di riferimento certo, così come può essere soltanto il centro di Rianimazione del Sirai.

Le considerazioni fatte da “Le Rondini” oggi evidenziano la volontà di giungere a un accordo che sappia commisurare le esigenze di tutti, comprese quelle della dirigenza dell’Azienda Sanitaria locale. Alla luce di ciò – conclude Ignazio Locci -, i rappresentanti della politica territoriale, sindaci, parlamentari e consiglieri regionali, hanno il dovere di lavorare uniti affinché si arrivi a una mediazione e si ponga fine al più presto a questa drammatica situazione.»

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I problemi dei malati dislessici sono stati affrontati questa mattina nel corso delle audizioni del Direttore scolastico regionale Francesco Feliziani e del presidente dell’Ordine degli Psicologi della Provincia di Cagliari Angela Quaquero, nella VI commissione del Consiglio regionale.

Francesco Feliziani ha sostenuto la necessità di introdurre nel mondo della scuola protocolli standard per l’individuazione del disturbo. «Questo non significa – ha detto Francesco Feliziani – un approccio uguale per tutte le situazioni perché, anzi, è un problema che nei ragazzi si può manifestare con modalità differenti, ma è utile inserire i protocolli nella pianificazione delle attività formative degli insegnanti».

Quanto all’incidenza della Dislessia nella popolazione scolastica della Regione non esistono dati precisi dal momento che, ha spiegato ancora Feliziani, «La differenza delle disabilità per la Dislessia non sono previsti insegnanti di sostegno ma piani di intervento personalizzati obbligatori per legge, cui partecipano insegnanti, operatori sanitari e famiglie». «La nuova legge – ha concluso il direttore scolastico regionale – può essere l’occasione sia per effettuare un censimento che per dare maggiore significato ad un modello di scuola più interattivo nel rapporto fra docente ed alunno, anche grazie alla diffusione dei supporti tecnologici, e più inclusivo nei confronti dei ragazzi che manifestano disturbi di apprendimento».

Successivamente hanno preso la parola il prof. Franco Mele a la prof.ssa Carla Atzeni, dell’ufficio scolastico regionale. Mele ha sottolineato in particolare che il mondo della scuola può fare molto per individuare (possibilmente in modo precoce) i soggetti potenzialmente a rischio dislessia. La prof.ssa Atzeni, invece, ha messo l’accento sul fatto che la Sardegna non parte da zero perché già la rete scolastica è strutturata su quattro “poli” (corrispondenti ad un istituto superiore per ciascuna delle vecchie aree provinciali) per dare sistematicità alle azioni sul territorio.

A nome degli psicologi la presidente dell’Ordine Angela Quaquero ha espresso apprezzamento sia per i contenuti della legge che per la decisione della commissione, «particolarmente significativa in materia di diritti della persona», di proporre al Consiglio un testo che unifica diverse proposte di legge. Nel merito ha poi auspicato uno stretto coordinamento fra gli assessorati della Pubblica istruzione e della Sanità che, a suo giudizio, «costituisce un presupposto essenziale per assicurare l’efficacia delle azioni comuni previste dalla nuova normativa».

Al termine degli interventi dei rappresentanti delle istituzioni scolastiche e dell’Ordine degli psicologi hanno preso la parola i consiglieri regionali Lorenzo Cozzolino, Luigi Ruggeri e Rossella Pinna del Pd, Edoardo Tocco di Forza Italia ed Emilio Usula di Soberania-Indipendetzia.

Nella conclusioni il presidente della commissione Raimondo Perra ha dichiarato fra l’altro che «la legge nasce dalla necessità di riconoscere alcuni diritti fondamentali alle persone affette da questo disturbo ma, ovviamente, è rivolta anche alle famiglie». «L’obiettivo della Regione – ha continuato – è dare ai ragazzi dislessici, che comunque hanno piena capacità intellettiva, tutte le opportunità possibili per completare al meglio il loro percorso scolastico per poi inserirsi positivamente nella società e nel mondo del lavoro”.

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Nuovo appuntamento con la stagione di teatro da camera de il Crogiuolo, curata da Rita Atzeri, all’Arco Studio di via Portoscalas 17 a Cagliari, venerdì 30 ottobre, di scena, ore 19.00 e ore 21.00, “Puppenspiel” di Alessandro Muroni con Monica Zuncheddu e Alessandro Muroni al pianoforte, musiche di Alessandro Muroni. Le voci regitrate sono di Rita Anedda, Laura Cubeddu, Giorgia Lai, Claudia Mandas, Veronica Puddu, Monica Zuncheddu. I suoni sono stati registrati da Alessandro Fulvio Bordigoni.

La solitudine dell’essere donna consapevole in una società come la nostra, riflesso del maschilismo imperante e della difficoltà di mettersi (e di mettere tutto ciò che ci circonda) in discussione, annienta l’esistenza di Laila che percepisce sempre più stretto e ingiusto il suo ruolo scontato di madre e moglie, riscoprendosi donna in un rapporto autentico con se stessa.

Ribaltati i ruoli, la donna odierna, sempre più indipendente ed organizzata, si trova a far fronte alla rapida trasformazione del proprio ruolo di donna, madre e moglie. Una figura femminile che manifesta nuove esigenze affermando la propria individualità e autonomia. E’ così che Antonia, con sprezzante scetticismo, prende le distanze dalle relazioni false, nelle quali ci si confronta attraverso le maschere sociali, per giungere ad una profonda consapevolezza di sé stessa e del proprio ruolo.

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La Asl 7 ha lanciato oggi la campagna anti-influenzale 2015-2016.

Inizia il prossimo 9 novembre la campagna di vaccinazione antinfluenzale della ASL di Carbonia Iglesias. L’influenza ogni anno colpisce un rilevante numero di persone, l’anno scorso la Sardegna è stata una delle regioni più colpite registrando circa 390.000 casi, soprattutto in bambini (tra 0 e 4 anni l’incidenza è pari a 13,45 casi per mille assistiti, tra 5 e 14 anni a 11,08, tra 15 e 64 a 5,99 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 2,82 casi per mille assistiti). Si manifesta come un’infezione respiratoria acuta (con malessere generale, febbre oltre i 38°, mal di gola, tosse, abbondanti secrezioni nasali) e può avere conseguenze anche gravi nei soggetti a rischio di complicazioni (soprattutto anziani e malati cronici). Essendo una malattia stagionale può provocare, al momento del picco epidemico, l’intasamento dei servizi sanitari (visite mediche, accessi al pronto soccorso e ricoveri in ospedale) e determinare un alto numero di assenze lavorative e scolastiche. Per questo è importante prevenire le conseguenze più gravi dell’influenza, innanzitutto attraverso la vaccinazione. La vaccinazione antinfluenzale prevede la somministrazione del vaccino (una o due dosi a seconda dei casi) nel periodo novembre-dicembre in modo che la protezione si sviluppi in tempo per il periodo di massima incidenza.

Chi deve vaccinarsi

L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica quale obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave. Sulla base di tali indicazioni le persone alle quali viene raccomandata ed offerta gratuitamente la vaccinazione sono:

1. Soggetti di età pari o superiore a 65 anni

2. Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza

3. Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale

4. Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza

5. Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti

6. Medici e personale sanitario di assistenza

7. Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio

8. Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori

9. Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.

Quando e dove vaccinarsi

La vaccinazione è disponibile presso i servizi vaccinali aziendali previa prenotazione negli ambulatori e agli orari indicati di seguito. È inoltre possibile effettuare la vaccinazione presso i Medici di Medicina Generale aderenti alla campagna.

È importante proteggersi contro l’influenza e prendere per tempo tutte le precauzioni necessarie. Oltre alla vaccinazione, il ministero della Salute raccomanda le classiche misure utili a ridurre la trasmissione del virus dell’influenza: lavarsi le mani, coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, restare a casa in caso di sintomatologia influenzale, e utilizzare le mascherine in ambienti sanitari, come gli ospedali. Inoltre: non fumare, rimanere in casa nei primi giorni di malattia fino alla scomparsa dei sintomi, evitare il super lavoro e non privarsi del sonno, mangiare in modo sano e regolare (abbondando in frutta e verdura) e praticare attività fisica costante.

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Giuria Concorso Allievi premiati

Quattro primi premi all’unanimità della giuria, un Primo premio con felicitazioni della giuria e tre Menzioni d’onore: è questo il bottino che quattro piccoli arpisti delle suole civiche di musica di Quartu Sant’Elena, Selargius e San Sperate hanno portato a casa nei giorni scorsi, dopo aver partecipato, il 17 e 18 ottobre a Montecarlo, al “Monaco World Harp festival”, manifestazione che ogni anno riunisce nel principato monegasco i maggiori nomi internazionali dell’arpa.

Per la Sardegna c’erano gli allievi di Tiziana Loi, insegnante d’arpa nelle scuole civiche di musica frequentate dai giovani vincitori. Piccoli musicisti che hanno partecipato nella categoria riservata ai  giovanissimi, ottenendo ottimi risultati. Si tratta di: Noemi Casula (11 anni), Simone Margaritella (9 anni), Sofia Casula (8 anni) ed Enrica Furcas  (8 anni).

Il “Monaco World Harp Festival” è ospitato ogni anno nelle splendidi cornici dell’Acadèmie de Musique e dell’Auditorium Ranieri III. I concerti hanno visto esibirsi i più importanti esponenti del panorama arpistico mondiale: Xavier De Maistre (Francia), Catherine Michel (Francia), Sasha Boldachev (Russia) Una Fhlannagain (Irlanda), Gabriella Bosio (Italia). Durante il festival si è svolto il concorso d’arpa “Jeunes Espoirs”, a cui hanno partecipato 76 arpisti da tutta Europa,  suddivisi in varie categorie dai 5 ai 25 anni.

In questa occasione Tiziana Loi ha vestito oltre alla veste dell’insegnante, anche quella di giurata per le categorie superiori (Superior ed Excellence), lavorando accanto a Vassilia Briano (Francia), Nathalie Lebrun (Francia) e Caterina Bergo (Italia), grandi nomi della didattica internazionale.

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«Invito la comunità internazionale a un atto di solidarietà, per trovare al più presto una soluzione alle problematiche della malnutrizione che da anni affliggono milioni di persone al mondo. In tal senso, Expo Milano 2015 ha rappresentato un vero e proprio baluardo per la lotta ad una terribile ingiustizia.»

Con queste parole Vicente Ehate Tomi, Primo ministro della Repubblica della Guinea Equatoriale, ha sottolineato l’importanza dell’Esposizione Universale e ha dato il via alle celebrazioni del National Day del Paese dell’Africa centrale.

Alla presenza di Pedro Ela Nguema, ministro degli Affari Esteri, Salomon Nfa Ndong, ministro dell’Agricoltura e delle Risorse Forestali, José Antonio Esono Abeso, ministro della Cultura e del Turismo, Cecilia Obono Ndong, ambasciatore della Guinea Equatoriale in Italia, Il Primo ministro ha voluto inoltre ricordare il programma “Guinea Equatoriale 2020”, proposto dal governo africano per «sviluppare in un programma quinquennale ambizioso un equilibrio tra politiche economiche ed il rispetto per l’ecosistema e lo sviluppo sostenibile».

A fare gli onori di casa, il vice ministro delle Politiche agricole e forestali, Andrea Olivero, che ha sottolineato “l’importanza simbolica di questa giornata che segna la conclusione delle celebrazioni delle giornate nazionali a Expo Milano 2015”.

Il vice ministro ha anche richiamato l’attenzione «sull’impegno profuso da parte del governo della Guinea Equatoriale nei confronti delle tematiche promosse da questa manifestazione. Il mio popolo è stato capace di promuovere, con il proprio Padiglione, le potenzialità e ricchezze del paese, guadagnando un ruolo centrale all’interno del dibattito ‘nutrire il pianeta, energia per la vita’».

Le celebrazioni del National Day della Guinea Equatoriale sono proseguite con balli e danze folcloristiche sul palco dell’Open Plaza ed una parata lungo il Decumano. Successivamente, appuntamento al Cluster Frutta e Legumi, dove sono state offerte ai visitatori degustazioni di prodotti tradizionali.

AV8Q6369_1 AV8Q6392_1 AV8Q6418_1 AV8Q6432_1 AV8Q6445_1 AV8Q6455_1  CAS_8225 CAS_8368 CAS_8378 CAS_8427CAS_8195 CAS_8531 CAS_8557 CAS_8619 CAS_8659  CAS_8709 CAS_8714 CAS_8754 CAS_8776 CAS_8789 CAS_8797 CAS_8802 CAS_8834 CAS_8855CAS_8702

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Il bilancio della stagione estiva al 30 settembre registra un aumento delle presenze del 23,4% rispetto allo stesso periodo del 2014: ritornano gli italiani, crescono i mercati del Nord e Sud America.

La stagione estiva degli hotel che la Starwood Costa Smeralda gestisce per conto del Qatar registra un bilancio ampiamente positivo. Negli alberghi Cala di Volpe, Cervo, Pitrizza e Romazzino al 30 settembre si sono registrate complessivamente 56 mila presenze contro le 45.400 del 2014, con 10.600 presenze in più rispetto allo scorso anno. Si tratta di una variazione estremamente positiva, pari al 23,4 per cento di aumento sullo stesso periodo del 2014. Un dato confermato anche dal sensibile aumento delle camere occupate che passano dalle 24.500 del settembre 2014 alle 30.000 del 30 settembre di quest’anno. Alla chiusura annuale si prevede un aumento di circa il 13 per cento delle camere occupate e 18,5 per cento delle presenze.

«Siamo estremamente soddisfatti per i risultati conseguiti quest’anno e, allo stesso tempo, molto positivi per il 2016 in arrivo – dichiara Franco Mulas, Area manager della Starwood Costa Smeralda – la nostra squadra, composta per il 92 per cento da sardi, sta facendo la differenza e i risultati parlano chiaro.»

Le assunzioni dei dipendenti nelle strutture che la Starwood gestisce per conto della proprietà del Qatar sono cresciute del 6 per cento. Un dato che implica una importante ricaduta su tutto il tessuto sociale ed economico della Sardegna.

Un dato particolarmente significativo è quello relativo all’Hotel Cervo, che ha avuto una media di camere occupate anche nel mese di ottobre del 40 per cento con 1.450 presenze complessive.

La stagione 2015 ha evidenziato un’importante presenza dei turisti italiani: il mercato turistico nazionale è tornato a crescere, mentre si è consolidato quello europeo. Un discorso a parte va fatto per il mercato russo, che ha visto una decrescita delle presenze causata dal contesto geopolitico e dalle situazioni di tensione derivanti dal conflitto con l’Ucraina. Crescono, invece, i turisti provenienti dal Nord e dal Sud America e il numero di presenze dai mercati emergenti asiatici, in particolare India e Cina. Una crescita non casuale ma dettata dalle azioni di marketing effettuate dalla Starwood nei due Paesi più popolosi del Continente asiatico.

Il lavoro della Starwood Costa Smeralda rappresenta una chiave fondamentale per la promozione internazionale della Sardegna. Emanuele Massolini, Business development Starwood Costa Smeralda, commenta: «La nostra strategia ci permette di far conoscere la Sardegna nel mondo sfruttando le bellezze del territorio e il valore della qualità della vita nell’isola».

L’innovazione in Starwood. Gli alberghi che la Starwood gestisce per conto della proprietà del Qatar hanno sviluppato nel 2015 anche progetti innovativi. «Tra i più importanti che abbiamo concretizzato quest’anno c’è sicuramente la Smeralda Card – spiega Piera Seddaiu, direttore Operational Innovation Starwood Costa Smeralda – una carta di servizi che ci ha consentito di fidelizzare i clienti e rendere disponibili gli stessi servizi a tutto il territorio». Starwood Costa Smeralda ha poi portato a termine altri progetti, dal riciclo dei tappi di plastica e sughero alla possibilità per i clienti degli alberghi di leggere tutti i giornali on line in lingua originale. Va sottolineato, infine, il servizio di chat disponibile negli hotel con il quale i clienti possono comunicare con il personale in qualsiasi momento e direttamente attraverso la chat dei propri smartphone.

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Progetto parco eolico 1

La Regione Sardegna – Servizio delle Valutazioni Ambientali si è nuovamente espressa con parere negativo in merito alla proposta dell’installazione di aerogeneratori in località “Su Campu sa Domu”, che si trova in prossimità dell’area archeologica di Monte Sirai. Ne dà comunicazione il comune di Carbonia.

Dopo la precedente bocciatura da parte del SAVI (Regione), avvenuta alcuni mesi fa, il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) aveva riaperto la procedura e, infine, accolto il ricorso dell’azienda che avrebbe voluto installare le pale eoliche. La Regione si è però nuovamente opposta a tale decisione, dando alla ditta proponente 10 giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni.

Il comune di Carbonia ha accolto positivamente la decisione della Regione, confermando la sua netta contrarietà all’installazione di pale eoliche nelle zone in prossimità delle aree archeologiche.

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La protesta dei familiari dei pazienti affetti da Sla o da malattie neurodegenerative, aderenti all’associazione “Le Rondini” di Carbonia, è arrivata stamane nella commissione Sanità che, dopo aver ascoltato in due distinte audizioni i rappresentanti dell’organizzazione e il commissario della Asl 7, Antonio Onnis, ha preannunciato con il suo presidente, Mondo Perra (Cristiano popolari socialisti) un supplemento di istruttoria sulla vicenda, nonché l’audizione dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, per tentare di ricomporre lo scontro in atto tra i familiari dei circa 40 pazienti e il commissario Asl sulla gestione dell’Assistenza domiciliare integrata (Adi) di III livello.

Il dottor Onnis nel corso del suo intervento ha ripercorso le vicende che nell’ultimo decennio hanno caratterizzato la gestione dell’assistenza domiciliare nel Sulcis e non ha mancato di sottolineare problematiche e criticità tali – a suo giudizio – da rendere necessaria una più efficace riorganizzazione del settore dell’assistenza domiciliare.

Il commissario, in particolare, ha definito “anomala” la situazione che vede i servizi dell’Adi svolti su base di disponibilità volontaria da personale medico e infermieristico dei reparti della Rianimazione e Anestesia degli ospedali di Carbonia e Iglesias, ricordando come una segnalazione anonima abbia poi portato all’apertura di un’inchiesta interna all’Asl, le cui conclusioni hanno condotto a provvedimenti sanzionatori e disciplinari a carico dei numerosi dipendenti coinvolti, per accertate irregolarità amministrative alcune delle quali riguardavano le dichiarazioni di presenza al lavoro. «Il vecchio sistema con cui venivano gestiti i servizi Adi – ha spiegato Antonio Onnis – presentava inoltre una palese illegittimità in ordine all’orario di lavoro, poiché molti degli operatori risultavano impegnati per più di 60 ore settimanali contro le 48 ore settimanali che rappresenta il termine massimo d’impiego consentito». Il commissario ha quindi affermato che il costo dell’Adi nel 2014 ha pesato circa 700 milioni sul bilancio della Asl 7, con 420mila euro di prestazioni infermieristiche aggiuntive e 58mila euro di rimborsi benzina. «Con le risorse sborsate per i servizi aggiuntivi – ha aggiunto Antonio Onnis – avremmo potuto coprire il costo di dodici nuovi infermieri».

«Non vogliamo più avvallare una gestione privatistica del servizio», ha insistito Onnis in riferimento alle motivazioni della recente protesta dei familiari dei pazienti che hanno impedito l’accesso ai nuovi operatori dell’assistenza domiciliare per chiedere che l’Adi della Asl di Carbonia, per i pazienti affetti da Sla o da malattie neurodegenerative, resti strettamente correlata con il reparto della Rianimazione. «Attualmente – ha spiegato il commissario straordinario nominato dalla Giunta regionale – è in vigore un sistema di gestione “misto” dell’assistenza domiciliare ma a partire dal 1° novembre sarà pienamente operativo il piano di trasformazione che si basa sulla costituzione di un apposito servizio (quindi non più collegato alla Rianimazione) con personale medico e infermieristico proprio e con la riqualificazione del ruolo del medico di Medicina generale.»

Antonio Onnis ha anche dichiarato che nessuno degli operatori in servizio con il vecchio sistema di gestione dell’Adi ha offerto disponibilità a lavorare nella nuova organizzazione e che quindi «l’azienda procederà anche d’ufficio per l’attribuzione del personale necessario».

Rispondendo alle domande formulate, in particolare, dai consiglieri di Forza Italia, Ignazio Locci e Alberto Randazzo e dal consigliere di Sel, Luca Pizzuto, sulla possibilità di una soluzione di mediazione, il commissario Onnis ha dichiarato: «Il ritorno al vecchio sistema di gestione dell’Adi è una soluzione impraticabile e, pertanto, non intravedo spazi di mediazione, anche perché la grande parte dei 1.500 dipendenti dell’azienda sanitaria n. 7 ci invita a procedere con la nuova organizzazione che è più efficace ed elimina le logiche del privilegio».

La delegazione dell’associazione “le Rondini”, guidata dal presidente Emilio Sanzio Bertolazzo e dalla vice presidente, Franca Boi, ha ribadito di «avere a cuore soltanto l’interesse a garantire un’assistenza adeguata per i propri familiari in regime di Adi e di non voler entrare nel merito delle questioni di pertinenza della Asl 7 né tantomeno sulle problematiche interne alla stessa». «Il progetto che sta portando avanti il commissario non è in linea con quello che vogliono le famiglie – ha sottolineato Bertolazzo – e noi vorremmo continuare ad avere un filo diretto con la Rianimazione nel momento dell’urgenza». Un’ulteriore richiesta riguarda «il bisogno di personale qualificato che segua gli assistiti e che sia disposto a intervenire tempestivamente».

«I vertici della Asl – ha dichiarato Franca Boi – sembrano poi non tenere conto delle implicazioni di carattere psicologico che sui nostri malati ha il cambio degli infermieri e dei medici che si recano al nostro domicilio.»

L’associazione ha quindi reiterato la richiesta che l’assistenza dei 40 affetti da Sla o da malattie neurodegenerative nella Asl di Carbonia  sia distaccata da quella delle cosiddette “cure palliative” e dunque dalla nuova gestione dei servizi proposta dal commissario Onnis.

La delegazione ha quindi rivolto scuse personali ai medici e agli infermieri ai quali, per protesta, non è stato consentito l’accesso nelle abitazioni dei malati ma ha riconfermato il proseguo dello sciopero contro la nuova Adi della Asl di Carbonia, invitando quindi la commissione Sanità a farsi promotrice di tutte le iniziative necessarie per garantire un’adeguata e sicura assistenza domiciliare ai pazienti affetti da Sla e malattie neurodegenerative.

Il presidente della commissione. Mondo Perra, accogliendo anche le richieste in tal senso formulate dai consiglieri Locci (Fi) e Pizzuto (Sel) e rimarcando la necessità di ricercare una soluzione al problema che da tempo vede contrapposta l’associazione dei familiari con i vertici dell’Asl 7 ha quindi preannunciato la convocazione in audizione dell’assessore Luigi Arru nonché un supplemento di istruttoria della questione dell’Adi a Carbonia.

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