Fabio Enne (Cisl): «Il Piano Sulcis è un fallimento, i fondi sono praticamente inesistenti, così come le opere da realizzare».
[bing_translator]
«Il Piano Sulcis è un fallimento, i fondi sono praticamente inesistenti, così come le opere da realizzare.»
A dirlo è Fabio Enne, segretario generale della Cisl del Sulcis Iglesiente.
«La politica regionale e nazionale hanno risposto alle drammatiche condizioni del territorio con un Piano vuoto e inconsistente, incapace di produrre un posto di lavoro – aggiunge Fabio Enne -. La richiesta è quella di nominare immediatamente un commissario straordinario che si occupi del Piano Sulcis. Il commissario deve, necessariamente contingentare i tempi e adoperarsi per spendere i fondi al meglio e subito. Occorre offrire un immediato supporto alle imprese, far ripartire i cantieri e trovare il metodo per alleggerire la pressione fiscale.»
«Le procedure appaiono vaghe se non addirittura inesistenti – aggiunge Enne -. Senza dimenticare le opere iniziate molti anni or sono, inserite nel Piano e dichiarate concluse o i presunti progetti, come quello del biofuel, a dir poco evanescenti. Fondi stanziati da delibere della Giunta Regionale nel 2009, 2010, 2011, oppure delibere Cipe del 2011 e fondi FESR 2007-2013. Fondi vecchi, già stanziati in passato, che non hanno nulla a che fare con il Piano Sulcis.»
«E’ sufficiente leggere i Report del Piano per capire che siamo al cospetto di macerie e desolazione. Non possiamo più perdere tempo – conclude Fabio Enne -, bisogna muoversi senza indugio su tre idee forza: Bonifiche ambientali, Interventi infrastrutturali e Poli produttivi di eccellenza agricola, turistica e artigianale, questi sono i capisaldi per uno sviluppo economico e sociale del territorio. L’invito è all’unità sindacale, politica e territoriale. Solo con il supporto di tutte le parti sociali si possono ottenere risultati tangibili e positivi.»
NO COMMENTS