Il 1° febbraio il Sulcis Iglesiente manifesterà compatto, con una sola bandiera, quella dei Quattro Mori.
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Il 1° febbraio il Sulcis Iglesiente manifesterà compatto, con una sola bandiera, quella dei Quattro Mori. E’ quanto affermano in una nota tutti i movimenti, i sindacati che stanno organizzando la giornata di mobilitazione del territorio, con «obiettivi diversi da azioni prettamente aziendali, seppure le vertenze industriali come quella di ALCOA, e non solo, rientrano pienamente nella nostra rivendicazione».
«La richiesta di nominare un commissario straordinario è orientata a risolvere i problemi del Sulcis, senza più attese, ma speditamente contro le inefficienze del Governo Regionale e Nazionale. Continuare a ragionare a compartimenti stagni o per singole vertenze e settori, non porterebbe ad alcun risultato. Le singole battaglie non possono soddisfare appieno le richieste emerse nelle assemblee popolari tenutesi nei numerosi Comuni del Sulcis. Obiettivi ed esigenze per dare corso a una mobilitazione, vanno indirizzati per l’intera economia del territorio, partendo dalle risorse disponibili nel Piano Sulcis, rendendole spendibili subito e finalizzando le stesse verso le eccellenze produttive come l’edilizia il turismo, l’agricoltura, l’agroindustria e l’artigianato.»
Infrastrutture portuali, stradali e servizi sono diventate il perno della mobilitazione, insieme alle bonifiche ambientali finalizzate alla nascita di nuove produzioni, in particolari delle piccole e medie Aziende nei diversi settori merceologici.
«Sbagliare per l’ennesima volta l’indirizzo di una forte mobilitazione – si legge ancora nella nota -, non solo è deleterio ma non rispondente al superamento delle difficoltà economiche e occupazionali del Sulcis, che non costringerebbe alle proprie responsabilità i destinatari istituzionali della stessa mobilitazione. In queste ultime ore abbiamo potuto registrato, atteggiamenti infastiditi che remano contro le finalità della mobilitazione popolare, questo ci obbliga a serrare le fila con maggiore determinazione, respingendo strumentalizzazioni esterne e interne che mirano a creare divisioni.»
«Pertanto, sarebbe auspicabile – conclude la nota – che venisse colto il vero aspetto che spinge i sulcitani a schierarsi verso una mobilitazione popolare, anziché spacchettare temi e vertenze in maniera subdola e ingannevole.»
«La forte rivendicazione che si accenderà il 1 febbraio è finalizzata a chiedere interventi urgentissimi per il lavoro, proponendo la nomina di un commissario straordinario – spiega Fabio Enne, segretario generale della Ciusl del Sulcis Iglesiente – per liberare immediatamente risorse economiche, iniziando da quelle contenute nel Piano Sulcis, necessarie a costruire una valida prospettiva economica del territorio, le stesse risorse, 620 milioni di euro, (ancora sulla carta), non sono però sufficienti ad invertire il dato terribile della disoccupazione al 60%, urge nei fatti, un nuovo piano occupazionale. Chiediamo interventi legislativi e Infrastrutturali, servizi e bonifiche che da subito costituiscano l’apertura di cantieri di lavoro a vantaggio delle nostre piccole e medie imprese, al collasso economico causato dalla pressione fiscale e dalla mancanza di lavoro.»
«L’attivazione della zona franca, costituisce un validissimo strumento a beneficio delle nostre attività produttive. Puntiamo al rilancio economico del territorio attraverso poli di eccellenza su edilizia, turismo, servizi, agroindustria e artigianato. Proponiamo interventi che costruiscano un sistema produttivo plurisettoriale e sinergico, l’unico in grado di realizzare ricchezza economica e occasioni di lavoro. Esigiamo decisioni immediate a supporto dell’industria di filiera dell’alluminio, del piombo e dello zinco, respingendo la Politica dei rinvii sostenuta da inadeguati strumenti sulle politiche del lavoro. Riteniamo irrinunciabile una vera e propria battaglia sul lavoro e per la sopravvivenza economica – aggiunge Fabio Enne –, per la quale siamo tutti chiamati a intervenire con tutte le federazioni della Cisl, coinvolgendo quadri, delegati, e lavoratori provenienti da tutti i settori. Questa mobilitazione rappresenta una vera e propria riscossa contro una politica insensibile e irrispettosa nei confronti dell’intera collettività. Costituisce l’ultima occasione contro chi vuole mantenere il Territorio affogato dai drammi, rappresenta un movimento popolare genuino per rivendicare una giusta dimensione sociale del lavoro e della dignità di tutti.»
L’appuntamento per il 1 febbraio è previsto alle 5.30 del mattino a Carbonia presso il Centro Intermodale, alla stessa ora a Villamassargia presso il distributore, a Iglesias in piazza Cavallera.
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