Oggi è stato accolto l’emendamento presentato dalla Sardegna al decreto del Governo sui termovalorizzatori.
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La richiesta in sede tecnica e politica di collegare l’effettivo fabbisogno impiantistico alla revisione del Piano regionale sui rifiuti urbani è dovuta al mutamento del quadro storico rispetto al 2008, anno di adozione del Piano regionale rifiuti nell’Isola. «Un’importante crescita della raccolta differenziata – spiega l’esponente della Giunta Pigliaru – ha permesso alla Sardegna di raggiungere le regioni più avanzate e guadagnarsi l’ottavo posto nella graduatoria nazionale. Le politiche di gestione dei rifiuti vanno di conseguenza ridisegnate su questa nuova realtà, coerentemente con gli indirizzi comunitari che mettono in primo piano l’economia circolare dei rifiuti e in una posizione secondaria la termovalorizzazione».
La Regione Sardegna sta seguendo la politica europea diretta verso il riuso e il ricircolo con una scala di priorità che pone la termovalorizzazione in un gradino inferiore. «Il Piano regionale dei rifiuti è in corso di revisione e solo dopo, con chiarezza di dati, potremo decidere l’effettivo fabbisogno impiantistico per l’Isola», conclude l’assessore Spano.
La Conferenza delle Regioni si è conclusa con l’espressione favorevole al “decreto termovalorizzatori” del presidente del Consiglio dei ministri, condizionato all’accoglimento degli emendamenti e delle osservazioni. Il 29 gennaio, in sede di Conferenza Stato-Regioni, si concluderà l’iter dopo gli approfondimenti del Governo sugli emendamenti.
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