18 July, 2024
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Ipia Iglesias 2 copia

Sabato 30 gennaio, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, si svolgerà la giornata di presentazione dell’offerta formativa dell’I.P.I.A G. Ferraris per i genitori e gli alunni delle terze medie della città di Iglesias e dei Comuni vicini. Il personale e gli studenti dell’Istituto Professionale accoglieranno i visitatori nella sede di Via Canepa ad Iglesias.

Nel corso della visita guidata sarà possibile conoscere dal vivo la ricca e articolata attività didattica realizzata dalle classi del Ferraris, visitando i laboratori di sala, cucina e ricevimento turistico dell’indirizzo enogastronomia e ospitalità alberghiera, i laboratori informatici e le aule speciali dell’indirizzo Servizi commerciali e i laboratori meccanico, elettrico, elettronico e le aule speciali dell’indirizzo manutenzione e assistenza tecnica.

L’I.P.I.A. di Iglesias individua nella “cultura del lavoro”, caratterizzata dall’alternanza di studio in aula e di attività pratiche come gli stage e i tirocini, l’ancoraggio principale su cui sviluppare i propri percorsi di studio e propone metodologie didattiche innovative che valorizzano l’approccio laboratoriale e il riferimento ad esperienze concrete.

L’offerta formativa del Ferraris porta al conseguimento di diplomi quinquennali di Tecnico dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera, di Tecnico dei Servizi Commerciali e di Tecnico della Manutenzione e Assistenza Tecnica. Già al termine del terzo anno è possibile conseguire le qualifiche professionali riconosciute dall’Unione Europea, tra cui, per i nuovi iscritti, quella di operatore degli impianti termoidraulici, uno dei profili tra i più richiesti dal mondo del lavoro, come dimostrano i dati pubblicati recentemente dal Sole 24Ore.

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«Il problema è sempre quello di trovare una soluzione strutturale sulla questione energetica a prezzi competitivi per il rilancio del sistema produttivo del Sulcis Iglesiente e della filiera dell’alluminio di Portovesme. Il Governo ha il dovere di intervenire direttamente sulla vertenza Alcoa e far sì che la produzione di alluminio diventi una una volta per tutte una scelta strategica non solo per la Sardegna ma per l’Italia. Occorre mettere a punto una piattaforma per la qualificazione del settore che trovi, con una specifica e organica politica industriale, uno stretto collegamento a livello europeo.»

Lo ha detto stamane Pietro Cocco, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, durante la manifestazione dei lavoratori ex Alcoa in Consiglio regionale.

«Sul costo dell’energia – ha aggiunto Pietro Cocco -, vero nodo centrale della vicenda, le strade sono obbligate: attraverso un accordo bilaterale o attraverso procedure già recepite in Italia per favorire e rendere competitive le grandi aziende elettrointensive, con uno sgravio sui costi di approvvigionamento dell’energia elettrica, attraverso la cosiddetta “superinterrompibilità” o misure analoghe che producano un contenimento dei costi energetici come il contratto di “interconnector” combinato con l’interrompibilità semplice.»

«Questi processi – ha concluso il capogruppo del PD – devono essere assolutamente governati in prima persona dal presidente del Consiglio dei ministri Renzi, e noi saremo sempre vicini alla lotta dei lavoratori, dei sindacati e degli amministratori locali del territorio, da sempre uniti nella battaglia e nella speranza, necessari per il raggiungimento dell’obiettivo.»

Alcoa 3

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Biblioteca comunale Carbonia

Prenderà il via giovedì 28 gennaio l’edizione 2016 della rassegna “Carbonia Studia”, organizzata dal comune di Carbonia.

Alle ore 18.00, presso la Biblioteca comunale di viale Arsia (Parco Villa Sulcis), si terrà l’incontro dal titolo “Oltre le Statue: Gli uomini di Mont’e Prama”. Sarà presente l’archeoantropologa Ornella Fonzo.

«Gli studi antropologici condotti sui resti degli uomini sepolti nella Necropoli di Mont’e Prama hanno illuminato le fasi finali dell’età nuragica, con nuove informazioni sui riti funerari, sull’aspetto fisico, sulle attività che avevano svolto in vita, nonché sull’età dei defunti – dice Loriana Pitzalis, assessore della Cultura del comune di Carbonia -. Le analisi di laboratorio più specifiche hanno poi incrementato le conoscenze sulla loro alimentazione e fornito un più sicuro inquadramento cronologico della necropoli.»

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Tre giorni di iniziative per non dimenticare la persecuzione e lo sterminio degli ebrei, per ricordare i deportati sardi nei campi di concentramento e l’eroismo di coloro che, rischiando la vita, fecero di tutto per contrastare la Shoah. Appuntamento a San Basilio e a Cagliari oggi 26 gennaio, domani mercoledì 27 e giovedì 28 gennaio con tre iniziative dall’Anpi (l’Associazione Nazionale Partigiani e Antifascisti) e che si collocano nell’ambito delle celebrazioni della “Giornata della Memoria”, istituita dalla legge 211/2000 con la quale «la Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, Giorno della Memoria, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».

La tre giorni si è aperta oggi 26 gennaio a San Basilio. Presso il comprensorio scolastico del centro della Trexenta, alle ore 10.30, dopo i saluti del sindaco Albino Porru, è stato proiettato un documentario sui campi di concentramento in Europa e in Italia. Alcuni canti partigiani eseguiti dagli alunni e la lettura delle testimonianze dei sopravvissuti ai campi di concentramento hanno preceduto il dibattito che concluderà l’iniziativa, organizzata dal Comune, dal comprensorio scolastico e dalla Sezione Anpi della Trexenta.

La sorte dei deportati sardi nei campi di sterminio è invece il tema del secondo appuntamento, in programma mercoledì 27, Giornata della Memoria. A tenere la conferenza, organizzata dal Coordinamento provinciale di Cagliari dellAnpi, sarà il professor Aldo Borghesi, direttore dell’Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’Età contemporanea nella Sardegna centrale. Appuntamento alle ore 17.30 presso la Sala Conferenze della Fondazione Banco di Sardegna in via Salvatore Da Horta. Nel corso della serata, moderata dal giornalista Vito Biolchini, saranno letti testi attinenti ai deportati sardi, alla Shoah e al Porrajmos (genocidio dei Rom e dei Sinti) ed eseguite musiche sul tema della Shoah e delle deportazioni.

La tre giorni dedicata alla Giornata della Memoria si concluderà giovedì 28 gennaio con un omaggio a Bianca Sotgiu Ripepi e a Girolamo Sotgiu ai quali nel 2015 è stato conferito il titolo di “Giusti tra le nazioni” da parte dello Yud Vashem di Gerusalemme (e a loro nome è stato anche impiantato un albero d’ulivo nel “Giardino dei Giusti” di Gerusalemme). Bianca e Girolamo (che fu un importante studioso della Sardegna moderna e contemporanea oltre che esponente del partito comunista) nel 1944 a Rodi salvarono diversi giovani ebrei dalla deportazione. A partire dalle ore 17.30, presso la sala “Renzo Laconi” della Fondazione Berlinguer in via Emilia 39, lo storico Stefano Pira rievocherà la vicenda dei coniugi Sotgiu, mentre l’attrice Rita Atzeri leggerà dei brani dal libro di Bianca Sotgiu . Coordina la serata Luisa Sassu, organizza il Coordinamento provinciale di Cagliari dellAnpi.

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«Il Sulcis Iglesiente non può rassegnarsi senza battere ciglio alla rinuncia del Governo di avere una politica industriale degna dell’Italia. Né può accettare che il centrosinistra alla guida della Regione, ridotto ormai a zerbino, mantenga un atteggiamento passivo nei confronti dello Stato.»

Lo scrive in una nota Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo di Firza Italia Sardegna.

«L’atto di forza degli operai ex Alcoa di quest’oggi è la naturale conseguenza del percorso compiuto fin qui da Governo e Giunta regionale – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco -. Le tute blu di Portovesme hanno diritto ad avere risposte concrete sul loro futuro lavorativo e, soprattutto, garanzie sui costi dell’energia. I due anni di super-interrompibilità concessi dalla Commissione Europea sono un’offesa nei confronti di chi ha creduto alle promesse del presidente Pigliaru, alla guida della Sardegna ormai da due anni. Due anni di bugie, finte rassicurazioni e persino degli inviti, rivolti agli operai, a creare un clima di ottimismo. E intanto, l’atteggiamento remissivo del nostro Governatore ha lasciato tutti con un pugno di mosche in mano.»

«Ormai è chiaro che il Governo di Matteo Renzi ha rinunciato alla filiera dell’alluminio (un tempo eccellenza italiana), ma non possiamo e non dobbiamo accettare che la Regione ne prenda atto senza muovere un dito. Chiudere le porte del Consiglio regionale, così come fatto dai manifestanti, non è un caso: è bensì un atto simbolico, perché è alla politica, colpevole di non aver fatto ciò che avrebbe dovuto, che oggi si rivolgono. Pigliaru&company – conclude Ignazio Locci – si assumano le proprie responsabilità, alzino la testa con Governo ed Europa e lottino per ridare una speranza all’industria del Sulcis.»

Alcoa 6

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Pietro Doneddu 5

La sede della biblioteca comunale di Viale Arsia sarà intitolata alla memoria dell’ex sindaco della città Pietro Doneddu. Questa è la decisione presa dalla Giunta comunale di Carbonia che ha tenuto conto anche della richiesta di molti cittadini.

Pietro Doneddu, stimato docente di storia e filosofia, è stato sindaco di Carbonia nei primi anni ‘60 e si è fatto apprezzare come figura profondamente democratica e di elevato profilo culturale. L’ex sindaco fu promotore della nascita e dell’apertura della bblioteca, anche grazie al suo personale contributo di circa 4000 volumi. Il lavoro di Pietro Doneddu ha consentito, tra le altre cose, che la biblioteca venisse inserita in un progetto più ampio di educazione indirizzata agli adulti in sintonia con il progetto regionale chiamato “Progetto Sardegna”.

L’Amministrazione comunale di Carbonia, ritenuto necessario attribuire alla struttura una denominazione che dia un significativo risalto al suo valore culturale e sociale, ha individuato nella personalità di Pietro Doneddu tutte le caratteristiche necessarie per raggiungere questo obiettivo.

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Mauthausen 1

Mercoledì sera all’Exmè di Carloforte verrà celebrato il Giorno della Memoria, con un intervento e la testimonianza del professor Guido Pegna, organizzato dall’associazione culturale saphyrina, con il patrocinio del comune di Carloforte. Nel corso della serata sono previsti anche suoni, canti e letture degli studenti della scuola media di Carloforte. L’inizio è previsto alle ore 19.00.

giorno della memoria

 

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Tra pochi giorni (il 4 febbraio) scade la presentazione delle domande per partecipare alle assunzioni Inail. L’istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro bandisce n. 6 concorsi per titoli ed esami per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di varie qualifiche di personale:

• 10 unità di personale nel profilo professionale di tecnico ortopedico – costruttore ortopedico a banco e a macchina;

• 1 unità nel profilo professionale di costruttore ortopedico a banco e a macchina;

• 2 unità di personale nel profilo professionale di costruttore ortopedico a banco e a macchina – linea silicone; 

• 1 unità di personale nel profilo professionale di verniciatore – resinista;

• 1 unità di personale nel profilo professionale di costruttore ortopedico – settore calzoleria e selleria; 

• 5 unità di personale nel profilo professionale di impiegato.

I bandi completi sono disponibili nel sito http://www.diariolavoro.it/concorsi_inail.html

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Il 1° febbraio il Sulcis Iglesiente manifesterà compatto, con una sola bandiera, quella dei Quattro Mori. E’ quanto affermano in una nota tutti i movimenti, i sindacati che stanno organizzando la giornata di mobilitazione del territorio, con «obiettivi diversi da azioni prettamente aziendali, seppure le vertenze industriali come quella di ALCOA, e non solo, rientrano pienamente nella nostra rivendicazione».

«La richiesta di nominare un commissario straordinario è orientata a risolvere i problemi del Sulcis, senza più attese, ma speditamente contro le inefficienze del Governo Regionale e Nazionale. Continuare a ragionare a compartimenti stagni o per singole vertenze e settori, non porterebbe ad alcun risultato. Le singole battaglie non possono soddisfare appieno le richieste emerse nelle assemblee popolari tenutesi nei numerosi Comuni del Sulcis. Obiettivi ed esigenze per dare corso a una mobilitazione, vanno indirizzati per l’intera economia del territorio, partendo dalle risorse disponibili nel Piano Sulcis, rendendole spendibili subito e finalizzando le stesse verso le eccellenze produttive come l’edilizia il turismo, l’agricoltura, l’agroindustria e l’artigianato.»

Infrastrutture portuali, stradali e servizi sono diventate il perno della mobilitazione, insieme alle bonifiche ambientali finalizzate alla nascita di nuove produzioni, in particolari delle piccole e medie Aziende nei diversi settori merceologici.

«Sbagliare per l’ennesima volta l’indirizzo di una forte mobilitazione – si legge ancora nella nota -, non solo è deleterio ma non rispondente al superamento delle difficoltà economiche e occupazionali del Sulcis, che non costringerebbe alle proprie responsabilità i destinatari istituzionali della stessa mobilitazione. In queste ultime ore abbiamo potuto registrato, atteggiamenti infastiditi che remano contro le finalità della mobilitazione popolare, questo ci obbliga a serrare le fila con maggiore determinazione, respingendo strumentalizzazioni esterne e interne che mirano a creare divisioni.»

«Pertanto, sarebbe auspicabile – conclude la nota – che venisse colto il vero aspetto che spinge i sulcitani a schierarsi verso una mobilitazione popolare, anziché spacchettare temi e vertenze in maniera subdola e ingannevole.»

«La forte rivendicazione che si accenderà il 1 febbraio è finalizzata a chiedere interventi urgentissimi per il lavoro, proponendo la nomina di un commissario straordinario – spiega Fabio Enne, segretario generale della Ciusl del Sulcis Iglesiente – per liberare immediatamente risorse economiche, iniziando da quelle contenute nel Piano Sulcis, necessarie a costruire una valida prospettiva economica del territorio, le stesse risorse, 620 milioni di euro, (ancora sulla carta), non sono però sufficienti ad invertire il dato terribile della disoccupazione al 60%, urge nei fatti, un nuovo piano occupazionale. Chiediamo interventi legislativi e Infrastrutturali, servizi e bonifiche che da subito costituiscano l’apertura di cantieri di lavoro a vantaggio delle nostre piccole e medie imprese, al collasso economico causato dalla pressione fiscale e dalla mancanza di lavoro.»

«L’attivazione della zona franca, costituisce un validissimo strumento a beneficio delle nostre attività produttive. Puntiamo al rilancio economico del territorio attraverso poli di eccellenza su edilizia, turismo, servizi, agroindustria e artigianato. Proponiamo interventi che costruiscano un sistema produttivo plurisettoriale e sinergico, l’unico in grado di realizzare ricchezza economica e occasioni di lavoro. Esigiamo decisioni immediate a supporto dell’industria di filiera dell’alluminio, del piombo e dello zinco, respingendo la Politica dei rinvii sostenuta da inadeguati strumenti sulle politiche del lavoro. Riteniamo irrinunciabile una vera e propria battaglia sul lavoro e per la sopravvivenza economica – aggiunge Fabio Enne –, per la quale siamo tutti chiamati a intervenire con tutte le federazioni della Cisl, coinvolgendo quadri, delegati, e lavoratori provenienti da tutti i settori. Questa mobilitazione rappresenta una vera e propria riscossa contro una politica insensibile e irrispettosa nei confronti dell’intera collettività. Costituisce l’ultima occasione contro chi vuole mantenere il Territorio affogato dai drammi, rappresenta un movimento popolare genuino per rivendicare una giusta dimensione sociale del lavoro e della dignità di tutti.»

L’appuntamento per il 1 febbraio è previsto alle 5.30 del mattino a Carbonia presso il Centro Intermodale, alla stessa ora a Villamassargia presso il distributore, a Iglesias in piazza Cavallera.

Assemblea x Piano Sulcis 1

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L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ieri sera ha partecipato all’incontro sulla digitalizzazione organizzato dalla Confindustria della Sardegna Meridionale.
«Abbiamo una grande necessità di innovazione nei processi di riorganizzazione della pubblica amministrazione, soprattutto su base territoriale e locale – ha detto Cristiano Erriu -. La maggior parte delle nostre municipalità ha bisogno di essere accompagnata in questo processo. Dal 2010 ad oggi – ha sottolineato Erriu – la direzione è quella di favorire i processi di cooperazione intercomunale, nella gestione di servizi e funzioni. Questa è diventata la strada obbligata indispensabile se si vuole contribuire a rendere efficiente la pubblica amministrazione. La riforma che il Consiglio regionale sta per approvare prevede una serie di strumenti che, tra l’altro, consentiranno di avere una ricaduta nei diversi territori con una netta semplificazione. Occorre maggiore qualità istituzionale dei servizi, economie di scala e di raggio d’azione, operatori della pubblica amministrazione maggiormente specializzati, semplificazione amministrativa. La riforma va in questa direzione: la Sardegna è la prima regione che obbliga tutti i Comuni ad aderire a un’Unione.»

Servizi sociali, occupazione e competitività (dunque il tema della società inclusiva), scuola, sicurezza, cittadinanza digitale: sono tra le scelte che le Unioni di Comuni si troveranno a compiere «e che gli assessori regionali competenti hanno affrontato per trovare le soluzioni organizzative che poi dovranno trovare applicazione nel quadro previsto dalla riforma. Un sistema che va costruito sin dai prossimi giorni. Per rendere coerente il tutto sarà necessario il Piano di riordino, il quale terrà conto delle esigenze di ogni singolo territorio», ha precisato l’assessore Erriu.

L’assetto delle Unioni di Comuni sarà definito entro pochi mesi «e dovrà essere il più possibile coerente con i sistemi locali del lavoro e con le regioni storiche della Sardegna – ha concluso Erriu -. Quella della cooperazione, anche nel governo dei territori, è la vera sfida che vogliamo affrontare insieme ai Comuni. Occorre un cambio di mentalità da parte di tutti, ma sono sicuro che riusciremo a superare le difficoltà che inevitabilmente si presenteranno».

Cristiano Erriu