Pierpaolo Vargiu scrive a Piergiorgio Massidda: «Insieme possiamo portare “i cittadini con le maniche rimboccate” alla guida della città!»
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Dopo aver raccolto l’adesione del coordinatore regionale di Forza Italia Ugo Cappellacci all’appello per l’unità, il candidato sindaco di #CA_mbia CA_ gliari scrive a Piergiorgio Massidda: «Caro Piergiorgio, le coalizioni civiche stanno svolgendo un ruolo determinante, coinvolgendo tanti cagliaritani prima lontani dal l’impegno diretto, che vogliono generosamente mettersi al servizio della propria comunità per il grande progetto di innovazione e radicale cambiamento per cui ci battiamo. Noi due – che non siamo “nuovi della politica”- abbiamo la responsabilità di portare la “gente nuova” alla guida della città. Non possiamo sprecare l’occasione: la nostra disponibilità a fare un passo indietro, diventa un grande passo avanti per la vittoria delle idee in cui crediamo. Per questo motivo ti chiedo di incontrarci tra noi, ma anche con le forze politiche di ispirazione liberale, per verificare se possiamo trovare le condizioni per presentate un’alleanza comune per Cagliari, con unico programma e unico candidato sindaco».
Qui sotto il testo integrale della lettera.
«Caro Piergiorgio,
Le elezioni di Cagliari sono imminenti e non c’è più tempo da perdere.
La amministrazione che oggi governa la città si è dimostrata totalmente inadeguata.
Non le contestiamo l’incapacità di rifare selciati e di proporre rotatorie.
Le contestiamo l’assoluta assenza di un progetto sulla identità della città, che produca opportunità, cultura d’impresa e nuovi posti di lavoro, che salvino Cagliari dal destino di desertificazione a cui sembra condannata.
Non c’è dubbio che altri cinque anni di questa amministrazione piatta e senza anima sarebbero un disastro per la città.
Le coalizioni che noi guidiamo lo hanno capito.
E hanno fatto un lavoro straordinario e indispensabile, che la politica non era in grado di fare.
Noi siamo entrati nelle case dei cagliaritani, di quelli che non si sono mai occupati di amministrazione e gli abbiamo detto la verità: la politica è esausta, ha perso credibilità.
Da sola, la politica non ce la fa più: oggi c’è bisogno che tutti i cagliaritani di buona volontà e di capacità “ci mettano la faccia” per contribuire al cambio di marcia che permetta a Cagliari di vivere, senza accontentarsi di sopravvivere.
Stiamo entrambi lavorando come matti, da tempo: grazie all’aiuto dei tanti che stanno al nostro fianco, credo che possiamo essere orgogliosi del messaggio che abbiamo lanciato e dell’entusiasmo che siamo riusciti ad accendere.
Ma ora ci aspetta il passaggio più difficile.
Ciascuno di noi è pronto a servire – da sindaco – la propria comunità: siamo percepiti come guida dai tanti cagliaritani straordinari che abbiamo coinvolto e ci stanno seguendo.
Ma siamo entrambi consapevoli che non possiamo dividere le nostre forze e neppure assumere atteggiamenti sprezzanti verso la parte sana della politica, che sta dimostrando di aver capito il valore aggiunto dell’impegno civico che noi e le nostre coalizioni incarniamo.
Noi non siamo in campo per una battaglia di testimonianza: vogliamo e dobbiamo vincere le elezioni!
E non vogliamo vincere per soddisfare il nostro desiderio di essere personalmente utili a Cagliari, che pure è assolutamente legittimo.
Vogliamo invece che vinca il progetto di cambiamento radicale che è la nostra bandiera, perché abbiamo capito che non è più sufficiente “cambiare le carte in tavola”:
il tavolo “va rovesciato” e Cagliari e i cagliaritani devono prepararsi ad una vera rivoluzione, che ci porti fuori dal circolo vizioso dell’assistenza e della rassegnazione, che ci sta togliendo l’aria per respirare.
Nel lavoro che abbiamo fatto sinora, abbiamo entrambi dimostrato grande generosità e ci siamo appellati ad altrettanta generosità dei cagliaritani “civici” verso la propria comunità.
Ora, spetta a noi due essere generosi sino in fondo!
Dobbiamo essere entrambi disponibili al personale passo indietro che serve per vincere, per unire le nostre forze a quelle di chi crede nel progetto di cambiamento per cui noi ci battiamo.
Ce lo chiede Cagliari, ce lo chiede la città che entrambi amiamo sul serio, ce lo chiedono i tanti cagliaritani che abbiamo coinvolto e coinvolgeremo nel nostro lavoro.
Divisi, rischieremmo di non essere compresi.
Uniti, vinceremo e faremo vincere i cagliaritani.
E – con le maniche rimboccate- partiremo tutti insieme per l’impresa di cambiare la città…..e la Sardegna intera!
Per questo motivo ti chiedo di incontrarci tra noi, ma anche con le forze politiche di ispirazione liberale, per verificare se possiamo trovare le condizioni per presentare un’alleanza comune per Cagliari, con unico programma e unico candidato sindaco».
Pierpaolo Vargiu
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