19 November, 2024
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Prosegue l’azione della Giunta regionale per il contrasto della peste suina africana.

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Prosegue, attraverso l’attività dell’Unità di Progetto, l’azione della Giunta regionale per il contrasto della peste suina africana. L’ultimo intervento, in ordine di tempo, è stato effettuato oggi nei territori comunali di Urzulei e Baunei e ha interessato alcuni gruppi di suini, allevati illegalmente, per un totale di 43 capi. Grazie all’efficace collaborazione tra Servizi veterinari, Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale e Ente foreste va avanti, così, l’azione di depopolamento dei suini allevati illegalmente.
Sempre oggi è giunta la conferma, dall’Istituto zooprofilattico della Sardegna, che nei resti di una volpe, ritrovata nel territorio comunale di Orgosolo, è stata accertata la presenza di Trichinella. Come è noto, la volpe è ospite intermedio di questo pericoloso parassita, che può insediarsi nei gruppi di suini allevati illegalmente, non controllati da un punto di vista sanitario e può in questo modo, attraverso il consumo non consapevole delle carni, arrivare a colpire i malcapitati consumatori. L’Ups sottolinea che la lotta all’allevamento illegale dei suini e all’eradicazione della PSA in Sardegna è volta alla tutela del settore zootecnico sardo e dei consumatori finali, che sono garantiti solo da prodotti provenienti da allevamenti legali da allevatori professionali.
Sulla base di una attività di sorveglianza e monitoraggio, coordinata e gestita dal CFVA, al fine di fornire una base dati per la conoscenza del fenomeno, sono stati effettuati, da dicembre ad oggi, dieci interventi di depopolamento distribuiti sull’intero territorio regionale, che hanno interessato oltre 276 suini allevati illegalmente.
L’azione del governo regionale, spiegano ancora dall’Unità di Progetto, è volta a favorire il dialogo con coloro che credono e vogliono investire nell’allevamento dei suini nel rispetto delle regole e delle corrette condizioni sanitarie e del benessere animale. È altrettanto decisa nei confronti di coloro che vogliono continuare con pratiche illegali, ponendo a rischio la salute di tutti e impendendo la crescita di un settore importante della nostra zootecnia. Non ci sarà tolleranza per chi voglia utilizzare i beni pubblici a proprio piacimento e li sottragga ai beni comuni.
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