16 November, 2024
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E’ stato avviato il programma di diffusione dei defibrillatori in tutti i Comuni della Provincia.

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Antonio Onnis 1

Il 5 febbraio 2016, nel corso della Conferenza territoriale sociosanitaria svoltasi presso la Direzione Generale della ASL 7, è stato deciso l’avvio del programma di diffusione dei defibrillatori in tutti i Comuni dell’ex provincia di Carbonia Iglesias.

Un defibrillatore in tutti i Comuni dell’ex provincia di Carbonia-Iglesias, un defibrillatore per ciascuna della 4 Case della Salute e formazione sull’utilizzo da parte degli operatori della ASL 7 con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero di persone tra cui volontari e forze dell’ordine: questa in sintesi la decisione assunta da parte della Conferenza territoriale sociosanitaria che riunisce i Sindaci della Provincia e la Direzione della ASL 7. Tutti concordi nel riconoscere l’estrema importanza e validità di tale Programma dato che come sottolineato dal presidente della Conferenza «la sopravvivenza dei pazienti vittima di arresto cardiaco dipende da fattori noti, e cioè la necessità di prestare cura immediata ai primi sintomi dell’arresto cardiocircolatorio. Il primo strumento da utilizzare è sicuramente un defibrillatore in mani di chi sappia riconoscere, previa formazione, la necessità dell’intervento».

«La defibrillazione precoce praticata prima dell’arrivo del 118 può rappresentare ‘un’arma vincente’ in grado di salvare molte delle vittime di arresto cardiaco – ha sottolineato il Commissario straordinario della ASL 7 Antonio Onnis – perciò la diffusione degli strumenti necessari ad attuarla deve essere ampia e strategica.»

La Direzione Aziendale intende attivare una collaborazione anche con il Rotary provinciale che già procede con un’iniziativa in quest’ambito.

In Sardegna i dati del 118 attestano che ogni anno si verificano circa 800 arresti cardiaci nei luoghi pubblici e nei posti di lavoro (in Italia 60mila), con una mortalità del 98 per cento. Ma grazie a un pronto intervento con l’utilizzo di un defibrillatore semiautomatico, fino al 30 per cento delle persone colpite da infarto può essere salvato (ovvero 240 all’anno). Ecco perché installare un’apparecchiatura di questo genere nelle zone di grande afflusso ,oltre che negli impianti sportivi, diventa decisivo per salvare vite umane.

I defibrillatori sono dei dispositivi computerizzati semplici da utilizzarsi ma estremamente sicuri ed affidabili, che spiegano con comandi vocali e visivi al soccorritore come intervenire in caso di arresto cardiaco.

In particolare un defibrillatore semiautomatico o automatico esterno è utilizzabile da chiunque (dopo un breve corso di formazione): analizza autonomamente il ritmo cardiaco del paziente e determina se è necessaria l’erogazione di uno shock. Le istruzioni vocali e/o su schermo guidano il soccorritore durante l’esecuzione delle procedure di rianimazione cardiaca.  L’erogazione di una scossa elettrica al cuore colpito da arresto cardiaco improvviso blocca brevemente tutta l’attività elettrica cardiaca. Questa breve “interruzione” dal caos elettrico precedente può essere sufficiente per riavviare il battito cardiaco al ritmo normale.  Il soccorritore deve solo applicare gli elettrodi adesivi sul torace del paziente come indicato su un disegno sugli elettrodi stessi. In caso di richiesta da parte del defibrillatore di erogazione di shock, il soccorritore dovrà premere il pulsante lampeggiante di erogazione shock. Se la diagnosi da parte del defibrillatore non prevede l’erogazione dello shock, il defibrillatore è un dispositivo talmente sicuro che anche premendo accidentalmente il tasto di shock non viene erogata la scarica elettrica.

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