Elio Cancedda (Movimento Partite Iva): «Pigliaru, il Piano Sulcis è superato!».
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Il Comitato popolare per la difesa del Sulcis Iglesiente, al quale aderisce il Movimento Partite Iva guidato dal coordinatore, Elio Cancedda, prosegue il pressing sulle amministrazioni comunali del territorio per raccogliere direttamente dai sindaci un impegno formale: «Per favorire un serrato confronto istituzionale con le forze sociali promotrici della mobilitazione popolare». Finora hanno sottoscritto il documento i sindaci di Sant’Antioco, Calasetta, Musei, Iglesias, Perdaxius, Gonnesa, Villamassargia, Piscinas, Masainas, Sant’Anna Arresi, Portoscuso, Villaperuccio, Santadi.
«Stiamo dalla parte dei giusti; stiamo dalla parte di chi soffre, e continueremo la nostra azione nell’interesse generale – afferma Elio Cancedda -. Purtroppo, abbiamo perso altri tre anni attendendo che il Piano Sulcis dispiegasse benefici effetti. Oggi le cose sono notevolmente cambiate in peggio, e il Piano Sulcis è superato dagli eventi!»
«Non possiamo più stare inermi davanti all’assenza di soluzioni immediate e concrete del governo regionale e nazionale. Noi non giriamo la faccia a chi vive nell’angoscia – aggiunge Elio Cancedda -. Il Movimento Partite Iva ha più senso di responsabilità di quanto abbia fatto emergere il blasonato segretario della Cgil del Sulcis, Roberto Puddu, che nei suoi comunicati ha reciso qualsiasi possibilità di dialogo con il Comitato popolare. Il nostro senso di responsabilità si declina non solo nello stare accanto alla nostra categoria, ma persino nello stare vicino ai lavoratori lasciati soli a patire il dramma dell’inoccupazione. Stiamo parlando di oltre 2.000 lavoratori che, negli ultimi 3 anni, hanno perso il lavoro in conseguenza della cessazione dell’attività di circa 1.000 Partite Iva. In pratica hanno chiuso, in paragone, 3 stabilimenti Alcoa!»
«Roberto Puddu – aggiunge Elio Cancedda – scrive che non condivide il percorso del Comitato popolare anche perché la vasta e compiuta alleanza non può, paradossalmente, comprendere parti opposte che sono, e rimangono, responsabili di disastri di cui pagano le conseguenze i lavoratori e il territorio e, dunque, non ha dubbi; siamo noi i responsabili dell’attuale condizione di disastro. Non si è nemmeno sognato di parlare di chi governa la regione e la nazione. Evidentemente le sue vicinanze affettive non glielo permettono.»
«Noi continueremo il nostro percorso con la marcia su Cagliari il 16 febbraio – conclude Cancedda -, un percorso sociale che guarda ai più deboli. Questa mobilitazione è loro, e di nessun altro. Si può condividerla e sostenerla, o si può girare la faccia come sta facendo il segretario Cgil, Roberto Puddu.»
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