Ignazio Locci (FI): «Sant’Antioco non può farsi sfuggire di mano l’occasione di vedere realizzate le imponenti opere contenute nel Piano Sulcis».
[bing_translator]
«Sant’Antioco non può farsi sfuggire di mano l’occasione di vedere realizzate le imponenti opere contenute nel Piano Sulcis, tra l’infrastrutturazione dell’isola con la Terra madre e la nuova pianificazione del porto. La partita è troppo importante per lasciarla nella disponibilità di una sola parte politica o, più in generale, di pochi rappresentanti. È una responsabilità immensa, e per questo occorre rendere questa fase procedurale trasparente, informando i cittadini e richiamando la comunità al senso di unità, affinché si raggiunga quella centralità indispensabile per una decisione condivisa. Perché dietro la solita e anche un po’ stantia contrapposizione tra ponte amovibile e ponte fisso, c’è tutto un lavoro di studio, di mediazione e concertazione che i cittadini non vedono e non conoscono, in quanto non sono mai stati coinvolti nel processo. Non si può vanificare il lavoro fatto fin qui dal Coordinamento del Piano Sulcis, che va anzi valorizzato.»
E’ l’appello lanciato oggi da Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia Sardegna, e dai consiglieri comunali del gruppo Città Nuova Gianni Inguscio, Renato Avellino e Giorgio Corsini.
«Il rischio è che si rimanga arenati nella discussione sul nuovo collegamento terrestre tra l’isola e la Sardegna e che si inneschino fenomeni capaci di rallentare il procedimento. E questa è un’ipotesi assolutamente da scongiurare perché ogni giorno che passa sono fondi che “bruciano” (così come dispone il meccanismo di finanziamento per le opere del Piano Sulcis). Gli antiochensi (e non solo) hanno il diritto di essere informati sullo stato dell’arte e devono poter essere coinvolti nelle attività che li riguardano in prima persona, anche grazie a momenti pubblici di condivisione. Questa è un’occasione imperdibile: davanti a noi c’è la possibilità di dare una svolta a Sant’Antioco e a tutto il Sulcis, visto che con queste opere l’isola si candida a ruolo guida di tutto il territorio. Abbiamo, quindi, la possibilità fattiva di attrarre risorse private.
Ma i rischi che tutto sfumi sono concreti. Nessuno li vede, evidentemente, perché si è rimasti bloccati nella contrapposizione sulla tipologia di infrastruttura da realizzare in sostituzione dell’attuale ponte (sembra, insomma, che il Piano Sulcis sia soltanto questo), anche a causa di chi, certamente in buona fede, fino a oggi non ha creato alcuna occasione di condivisione. Ma, ripeto, la partita è troppo grande per non coinvolgere i cittadini: confido nell’individuazione di momenti di confronto pubblico con lo scopo di rendere questa fase trasparente, nonché un’occasione di partecipazione. Si lavori per trasformare questo delicato momento in opportunità di lavoro per il tanto atteso rilancio economico del nostro territorio. Uniti e non divisi. Informati e non ignorati – concludono Ignazio Locci, Gianni Inguscio, Renato Avellino e Giorgio Corsini -, partecipi al destino di questa meravigliosa Isola.»
NO COMMENTS