La Asl 7 interviene nel dibattito sul progetto di ristrutturazione e ripresa della produzione dello stabilimento Eurallumina.
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Mentre divampano le polemiche tra favorevoli e contrari al progetto di rilancio dello stabilimento Eurallumina, la direzione della Asl 7 di Carbonia interviene oggi con una nota pubblicata nel sito internet aziendale, per chiarire la sua valutazione sul progetto di ristrutturazione e ripresa della produzione.
«Il progetto è in fase di valutazione da parte di un Comitato costituito dalle istituzioni competenti in materia ambientale e sanitaria che ha analizzato l’impatto atteso nel territorio interessato – si legge nella nota -. L’iter di valutazione è in corso e prevede il completamento del progetto con integrazioni derivanti dai quesiti e dalle richieste di chiarimento formulati da tutti i portatori di interesse.
Il territorio in questione possiede caratteristiche legate alla storia (antica, recente e attuale) caratterizzata dalla vocazione estrattivo mineraria prima e industriale successivamente.
La vocazione industriale dell’area di Portoscuso-Portovesme ha indubbiamente determinato una condizione ambientale e sanitaria nella quale si riscontrano impatti attesi e documentabili, direttamente e in aree omologhe per presenze e cicli produttivi analoghi a quelli in esame. Che le lavorazioni industriali che hanno operato nel territorio possano essere causa o concausa di problemi di salute per i lavoratori e per le comunità, per esposizioni dirette o mediate attraverso la catena alimentare, è certamente un punto di riferimento che è doveroso per tutti tenere in considerazione.
Anzi ciò rappresenta l’essenza dei percorsi di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e di Valutazione di Impatto Sanitario (VIS) a cui il progetto Eurallumina viene sottoposto. Sui rischi e sulle problematiche sanitarie dei territori interessati da insediamenti industriali esistono evidenze scientifiche ed epidemiologiche e innumerevoli note di cronaca che denunciano aumenti spesso statisticamente significativi di malattie di varia natura, anche tumorali, a carico di diversi organi e una chiara maggiore incidenza di malattie respiratorie.
Ciò è, peraltro alla base dell’inclusione dell’area tra i Siti di Interesse Nazionale definiti come “I siti d’interesse nazionale, ai fini della bonifica, sono individuabili in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell’impatto sull’ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali. (Art. 252, comma 1 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.)” .
La situazione per quanto riguarda l’area di Portoscuso presenta problemi ben conosciuti, certamente da definire meglio negli aspetti più attuali anche con strategie di studio e di analisi da condurre in maniera specifica e per i quali il registro tumori regionale di recente istituzione potrà fornire fondamentali chiarimenti.
Ciò detto la Direzione della Asl di Carbonia ritiene che si debba procedere secondo i seguenti principi guida:
la tutela della salute delle persone e delle comunità intesa, secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, come stato di benessere fisico, psichico e sociale;
la individuazione, caratterizzazione e controllo dei fattori di rischio per l’ambiente e per la salute secondo principi di precauzione, strategie di minimizzazione, governo dei meccanismi e delle modalità di esposizione, monitoraggio e presa in carico dei possibili effetti;
la definizione di un “osservatorio permanente” per il monitoraggio della dimensione ambientale e sanitaria del territorio deve rappresentare una priorità su cui costruire sistemi di valutazione/verifica integrati, nel rispetto delle rispettive competenze istituzionali e normative, tra le istituzioni interessate e i titolari/responsabili dell’attività produttiva.
Questi principi appaiono, a parere della Direzione della ASL, alla base del corposo elenco di chiarimenti e integrazioni richieste alla Società Eurallumina dalla Direzione Generale dell’Ambiente-Servizio delle Valutazioni Ambientali (S.V.A.) al fine di dar seguito all’iter relativo all’espressione del giudizio di compatibilità ambientale. I chiarimenti e gli approfondimenti richiesti, (la documentazione è disponibile sul sito www.sardegnaambiente.it), possono dare un contributo significativo rispetto all’assunzione delle decisioni in materia di sostenibilità ambientale e sanitaria del progetto.
In buona sostanza, relativamente alle pubblicata e presunta “bocciatura” da parte della ASL del progetto Eurallumina si ritiene dover precisare che sono state formulate indicazioni di metodo, elementi critici da considerare e/o approfondire che devono essere considerati fondamentali per la assunzione delle decisioni informate, documentate e competenti che il Comitato istituzionale a ciò deputato dovrà assumere.
Si rigetta, pertanto, l’interpretazione che sia stata formulata una bocciatura del progetto che sarebbe, peraltro, nella fase istruttorio-valutativa in cui esso si trova, intempestiva, irrituale e inopportuna.»
«In ultimo la Direzione della ASL ritiene opportuno sottolineare come tematiche di elevata complessità come quella di cui trattasi, si prestino piuttosto male a semplificazioni giornalistiche che si basino su estrapolazioni parziali, insufficienti e scarsamente argomentate che possano alterare la corretta e completa percezione delle situazioni.
Questi temi – conclude la nota della direzione della Asl 7 – sono stati oggetto di confronto e di complessiva condivisione tra la Direzione della ASL e le Organizzazioni Sindacali nella prospettiva che si possa, ciascuno per la propria parte, dare un contributo per la migliore decisione possibile e con il primario interesse della tutela dell’ambiente e della salute delle persone e delle comunità.»
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