22 November, 2024
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La V commissione del Consiglio regionale ha concluso il ciclo di audizioni sulle proposte di legge in materia di panificazione e tutela dei pani tipici della Sardegna.

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La V commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale ha concluso questa mattina il ciclo di audizioni sulle proposte di legge presentate dai consiglieri Daniela Forma (Pd) e Luigi Crisponi (Pd) in materia di panificazione e tutela dei pani tipici della Sardegna.

Il parlamentino presieduto da Luigi Lotto ha sentito i  docenti universitari Costantino Palmas e Antonio Farris e il presidente dell’Associazione “Pane al pane” Tommaso Sussarello.

Il prof. Farris ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione e offerto alcuni spunti di riflessione: «Questa norma rappresenta un passo in avanti per tentare di mettere ordine in un settore senza regole e garantire il consumatore – ha detto Farris – introdurre una distinzione netta tra pane fresco e pane congelato contribuirà a fare chiarezza. La legge però potrebbe osare di più prevedendo una tutela più marcata per le produzioni tipiche. Se si vuole salvare la tipicità dei nostri pani, occorre incentivare la coltivazione del grano sardo e puntare sulle produzioni a lievitazione naturale».

Antonio Farris ha poi smentito che in Sardegna non esista una produzione cerealicola sufficiente per coprire la richiesta dell’industria del pane: «In Sardegna si coltivano attualmente 35mila ettari a grano, in passato la superficie seminata arrivava a 90mila ettari. Oggi si può incentivare il ritorno alla terra, ci sono realtà che già lo fanno con le filiere corte. Non è necessario produrre grano duro per tutti i tipi di pane, è sufficiente farlo per quelli tipici».

Sulle tipologie di pane da tutelare, il docente dell’Università di Sassari ha ricordato che la Regione ha a disposizione un lavoro fatto nel 2002 con i disciplinari di produzione di sei pani tipici: carasau, cocoi, modditzosu, pistocu, tzichi e spianata. «Questo lavoro potrebbe essere utilizzato in legge – ha concluso Farris – basterebbero alcune piccole modifiche».

Il prof. Costantino Palmas ha invece puntato l’attenzione sui risultati della ricerca condotta dall’Università di Cagliari sulle proprietà del pane tipico. «Gli studi effettuati su 50 pazienti diabetici hanno dimostrato che il consumo di pane a lievitazione naturale “aggiusta” la mucosa intestinale e riduce il consumo di insulina – ha spiegato Palmas – i risultati sono straordinari: oltre a migliorare salute dei pazienti, un’alimentazione corretta consente di ridurre notevolmente i costi a carico del sistema sanitario». Palmas ha poi citato come esempio l’esperienza virtuosa portata avanti a Settimo San Pietro dove i panificatori locali si sono consorziati per la produzione del civraxiu. «Qualche anno fa è nato il “Borgo del Pane”, un esempio di filiera corta che ha creato reddito consentendo ai piccoli produttori di proporsi sul mercato con un prodotto di altissima qualità».

Sulla necessità di valorizzare le produzioni tipiche ha insistito anche il presidente dell’Associazione “Pane al pane” Tommaso Sussarello che ogni anno, in collaborazione con la Camera di Commercio di Sassari, valuta e seleziona i pani tipici presentati dai produttori locali in occasione della Cavalcata Sarda. «Sono produzioni che hanno un grande valore sul mercato – ha detto Sussarello – le tipicità possono rappresentare la Sardegna nel mondo. La legge non può non tenerne conto».

Il presidente Luigi Lotto ha spiegato che l’orientamento della Commissione è quello di arrivare in tempi rapidi a un Testo Unico. «Le due proposte in discussione possono essere integrate e ampliate – ha detto Lotto – obiettivo primario è arrivare a una disciplina organica dell’attività di panificazione che tuteli produttori e consumatori. Grande attenzione sarà riservata anche ai pani tipici e alla valorizzazione delle filiere corte. La speranza è quella di arrivare ad individuare almeno un marchio Dop e a definire 4 o 5 disciplinari di produzione».

Il comune di Carboni
Si sono concluse ogg

giampaolo.cirronis@gmail.com

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