Legacoop chiede alla Regione regole per iniziative alternative agli appalti nella sanità e nei servizi sociali.
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La qualità e le competenze per i servizi alle persone con difficoltà prima di tutto. E poi dare gambe al sistema che supera le gare d’appalto. È il futuro che Legacoop individua per il settore dei servizi sociali dove competenza, qualità degli interventi e tutela dei posti di lavoro viaggiano assieme. Un messaggio importante che i dirigenti di Legacoop hanno lanciato alla Regione nel corso del convegno seminario che si è svolto ieri a Cagliari e che ha visto partecipare anche l’assessore regionale alla sanità Luigi Arru. Obiettivo: «Emanare un regolamento sul sistema di accreditamento nel servizio di assistenza alle persone in modo che vengano garantiti qualità e servizi alla persona e posti di lavoro». Un settore delicato e molto importante, come rimarcato nel corso del seminario, che vede operare 200 coop in tutta la Sardegna, 3600 occupati e un fatturato di 110 milioni di euro.
«Il servizio di accreditamento è stato istituito nel 2000 e da allora è stato fatto poco – ha spiegato Daniela Schirru, presidente del Legacoop Cagliari – con questa azione si intende rafforzare il servizio di assistenza». Servizio di accreditamento, come è stato spiegato nel corso del seminario può diventare alternativo al sistema degli appalti e “punta a garantire sia la qualità dei servizi sia i posti di lavoro.»
A spiegare criticità dell’attuale sistema e vantaggi, offerti dal sistema di accreditamento è stato Andrea Pianu, coordinatore per Legacoop Cagliari delle coop sociali. Nel corso del convegno anche le testimonianze dell’Emilia Romagna dove, come ha rimarcato Alberto Alberani responsabile dell’area Welfare di Legacoop Emilia Romagna.
«In diverse regioni – ha argomentato Daniela Schirru – l’accreditamento dei servizi alla persona rappresenta oggi una realtà che ha contribuito a consolidare i servizi a favore delle comunità locali, a superare una dimensione di forte discrezionalità e “discutibile oggettività” negli affidamenti tramite lo strumento della gara d’appalto, nonchè ricollocare al centro del servizio il cittadino e i suoi bisogni.»
Da qui la decisione di Legacoop di rilanciare questo tema alla pubblica discussione, realizzando un percorso che unisca l’approfondimento e la conoscenza delle esperienze realizzate, con il confronto con i diversi soggetti istituzionali, la Regione Autonoma della Sardegna e gli Enti locali.
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