Legacoop Sardegna, agroalimentare e pesca a congresso: cooperazione per superare la crisi e guardare al mercato internazionale.
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La valorizzazione della produzione agricola sarda e i mercati internazionali. Il tutto passando per l’attività cooperativistica che mette assieme produzione e distribuzione, logistica e managerialità. Ossia un rilancio del settore imprenditoriale e produttivo che passi per la costituzione di un’assiste dell’agroalimentare sarda. Questi i punti fondamentali dell’affollata assemblea regionale dell’agroalimentare che si è svolta questa mattina a Cabras a Peschiera Pontis e cui hanno partecipato oltre 80 cooperative della Sardegna.
«Associamo 105 cooperative di tutti i settori del comparto agroalimentare sardo – ha spiegato nel corso della relazione iniziale Daniele Caddeo, direttore generale della Legacoop Sardegna – 1.200 occupati e un fatturato complessivo che sfiora i 350 milioni di euro. Ecco perché il settore dell’agroalimentare sardo è uno dei più viva i e attivi dell’intero scenario dell’agroalimentare sardo.»
Un dato significativo se si considera che a livello nazionale Legacoop associa 1.071 coop attive con 228.789 soci, 27.310 addetti e un fatturato di oltre otto miliardi di euro.
Nel corso dell’assemblea, un passaggio importante sulla crisi che ha falcidiato l’economia isolana.
«La nostra anima, agricola e industriale ci fa ritenere che l’attuale crisi del settore primario sia tra le peggiori degli ultimi tre anni – ha aggiunto Caddeo – possiamo però affermare che le cooperative Legacoop sono riuscite nella difficile impresa di aumentare il proprio fatturato e il numero di occupati: si è passati dai 918 del 2013 ai 1068 del 2014 per arrivare ai 1200 del 2015.»
Si è parlato anche dell’Alleanza cooperative italiane che «in Sardegna sta cominciando a fare i primi passi». Dal direttore di Legacoop anche un appello affinché ci sia l’istituzione del «tavolo settore ovi-caprino al ministero dell’agricoltura». Non è mancato un passaggio sul ruolo delle istituzioni regionali. «La forte accelerata nella spendita delle risorse POR 2007/2013, in questo anno e mezzo , credo sia un risultato politico importante. Passiamo dalla mancata spesa dei 66 milioni di euro spesi nel precedente settennio a quella che si sta chiudendo di 7,8 milioni di euro».
Gabriele Chessa, responsabile del dipartimento pesca della Legacoop agroalimentare ha rimarcato i positivi risultati raggiunti “dal settore” e invocato la predisposizione di un piano nazionale «in cui si possa parlare di nuovo di pesca, del suo valore e della sua centralità strategica». Per Chessa è necessario, anche nella pesca «fare un salto di qualità, come ha fatto oggi il consorzio Pontis». «Legacoop – ha aggiunto – completa, con questo settore, i suoi ambiti, cercando di valorizzare la filiera ittica».
L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha fatto il punto sull’aspetto del lavoro svolto dalla Regione per il settore agricolo e quello della pesca, inoltre ha rimarcato l’importanza dei programmi finalizzati alle diverse realtà.
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