Nuovo viaggio a Roma per i lavoratori ex Alcoa, domani vertice al Mise.
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Nuovo viaggio a Roma per i lavoratori ex Alcoa impegnati nella lunga vertenza per il rilancio dello stabilimento di Portovesme, fermo ormai da alcuni anni dopo l’abbandono della multinazionale americana. Domani, al ministero dello Sviluppo economico, è in programma un nuovo incontro per una verifica delle condizioni al centro del confronto con la Glencore, la multinazionale svizzera dichiaratasi disponibile a rilevare gli impianti e a rilanciare la produzione di alluminio, a condizione che le venga assicurata la fornitura di tariffe elettriche agevolate in linea con la media europea.
La richiesta di Glencore è proiettata verso il medio e lungo periodo, almeno dieci anni, ma la commissione europea pare intenzionata a concedere solo la certezza di un biennio. I lavoratori e le loro organizzazioni sindacali spingono sul Governo perché si adoperi con autorevolezza nei confronti della commissione europea per andare incontro alle esigenze di Glencore, ma come è già emerso nelle scorse settimane, la partita resta difficile, dagli esiti al momento per niente scontati.
I lavoratori sono partiti dal presidio di Portovesme, attivo ormai da quasi due anni, e paiono più determinati che mai a raggiungere l’obiettivo finale: il ritorno al lavoro.
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