18 July, 2024
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Palazzo della Regione 2 copia

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, gli assessori dell’Industria e dei Lavori pubblici, Maria Grazia Piras e Paolo Maninchedda, e il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, hanno incontrato ieri sera, nel Palazzo di Viale Trento, a Cagliari, i rappresentanti della Cisl e del Comitato per la mobilitazione generale popolare del Sulcis Iglesiente che l’altro ieri hanno manifestato nel capoluogo.

Nel corso dell’incontro sono state affrontate le principali questioni che riguardano il Sulcis, dalla salvaguardia delle grandi industrie (Alcoa, Portovesme srl, Eurallumina), al salvataggio di Igea (oggi impegnata nei lavori di bonifica e risanamento ambientale), al programma del Piano Sulcis (oltre 620 milioni di euro, tutti impegnati, distribuiti in quasi 70 interventi in capo ai Comuni, agli Enti e agli altri soggetti interessati).

Il presidente Pigliaru, confermando gli impegni per il Sulcis, ha sottolineato innanzitutto il lavoro svolto dalla Giunta inn questi ultimi due anni, anche in collaborazione con il Governo nazionale, per mettere in sicurezza alcune importanti realtà industriali, con la conseguente tutela di migliaia di posti di lavoro. In merito al Piano Sulcis, il presidente Pigliaru ha ricordato che, dopo il ritardo iniziale, il problema principale era velocizzare i tempi di attuazione, ed è proprio su questo versante che si è concentrata l’azione della Regione.

«E’ stato un incontro positivo e abbiamo ascoltato le richieste dei movimenti – ha detto Francesco Pigliaru -. Lavoriamo ogni giorno per dare risposte alle istanze che arrivano da tutta la Sardegna. Lo abbiamo fatto, e lo facciamo, anche per il Sulcis, di cui conosciamo perfettamente il disagio economico e sociale. Rispetto al passato, abbiamo fatto interventi di buona amministrazione.

Intanto, abbiamo dato un’accelerata al Piano Sulcis. mettendo a correre importanti risorse finanziarie. Sappiamo che il Piano è perfettibile e per questo stiamo lavorando per integrarlo con altri interventi e per ricevere anche eventuali nuove proposte. E’ questo il senso anche dell’incontro di oggi. Il risanamento di Igea ci consente di imprimere una svolta anche ai progetti delle bonifiche ambientali. Questo è il primo passo per valorizzare il territorio – ha concluso il governatore Pigliaru – e costruire un nuovo sviluppo basato sulle potenzialità del turismo, del settore agroalimentare e della valorizzazione dei beni culturali e archeologici.»

A conclusione dell’incontro, il presidente Pigliaru e i rappresentanti dei movimenti che hanno richiesto di poter contribuire ai tavoli di proposta, hanno auspicato per il futuro maggiori occasioni di confronto unitario.

La proposta del presidente Pigliaru, condivisa dal tavolo, è stata quella di far predisporre a una rappresentanza dei movimenti una piattaforma di contenuti e proposte da discutere nel prossimo incontro.

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Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente, a nome del Comitato per la mobilitazione generale popolare del Sulcis Iglesiente, in una nota esprime moderata soddisfazione per l’esito dell’incontro avuto ieri sera con il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru.

«Quello tenutosi ieri – si legge nella nota – è solo l’inizio di un percorso di dialogo tra parti sociali e governo regionale. Il Presidente, d’accordo con i delegati, ha ammesso che il Piano Sulcis è perfettibile e che presenta alcune criticità. Nei prossimi giorni lavoreremo alacremente ad un dossier da presentare al governatore, all’incontro successivo, con l’obiettivo di approfondire i contenuti e le proposte presentate dal Comitato.»

Le proposte del Comitato sono così sintetizzabili:

• Nomina di un commissario straordinario per il PIANO SULCIS, secondo il modello EXPO’, che si occupi della spendita dei denari e dell’avvio dei cantieri in tempi certi e immediati, verificando, normativa alla mano, se e come sia possibile coinvolgere il maggior numero di imprese della zona.

• Definizione di un piano occupazionale per il SULCIS.

• Sottoscrizione di un accordo quadro e di programma per il rilancio del sistema economico e sociale.

«Certamente – ha commentato Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente -, quello di ieri non è stato un incontro risolutore, ma sicuramente molto importante. E’ un inizio. Ciò che conta è che abbiamo riscontrato la disponibilità al dialogo da parte del presidente Pigliaru e degli assessori regionali presenti. Nutriremo il dialogo iniziato con la riunione di ieri costantemente e vigileremo che gli impegni assunti e cristallizzati ieri vengano rispettati e ottemperati.»

Palazzo della Regione 3 copia

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L’Ente musicale di Nuoro ripropone i corsi invernali di jazz e i seminari estivi, tra il 6 marzo e il primo weekend di giugno e dal 23 agosto al 2 settembre.

Nati nel 2003 come collegamento ideale tra un’edizione e l’altra del seminario estivo e per valorizzare i musicisti sardi, i corsi invernali – organizzati dall’assessorato dlla Cultura del Comune di Nuoro, dalla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” e dall’Ente musicale di Nuoro – si presentano quest’anno alla loro edizione numero tredici con un corpo docente ben collaudato e composto da volti noti del jazz isolano: Francesca Corrias terrà anche quest’anno le lezioni di canto, Massimo Carboni quelle di sassofono, mentre gli insegnamenti di tromba spettano a Giovanni Sanna Passino; la classe di chitarra è affidata ad Angelo Lazzeri, quella di contrabbasso e basso elettrico a Salvatore Maltana; completano l’organico il pianista Salvatore Spano, il batterista Gianni Filindeu, e il responsabile artistico dei corsi, Giovanni Agostino Frassetto: teoria, arrangiamento, composizione e flauto le sue discipline.

Il calendario delle lezioni prevede cinque appuntamenti: allievi e insegnanti si ritroveranno alla Scuola civica di musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina) per tre domeniche – il 6 marzo, il 10 e il 24 aprile – e due weekend: il penultimo di maggio (sabato 21 e domenica 22) e il primo fine settimana di giugno (il 4 e il 5).

Aperte anche le iscrizioni ai seminari estivi, che da martedì 23 agosto a venerdì 2 settembre tagliano il traguardo della loro ventottesima edizione. Ancora una volta, saranno undici giornate dense di impegni, tra lezioni teoriche e pratiche, prove aperte di gruppo e musica d’insieme, sotto il coordinamento del pianista Roberto Cipelli (subentrato due anni fa a Paolo Fresu al timone del seminario) e l’insegnamento di jazzisti come Emanuele Cisi (per la classe di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba e flicorno), Dado Moroni (pianoforte), Marcella Carboni (arpa jazz), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (storia del jazz) e, ancora, Francesca Corrias (canto), Salvatore Maltana (musica d’insieme), Giovannio Agostino Frassetto (flauto, armonia di base e tecnica dell’improvvisazione).

La ventottesima edizione dei Seminari Nuoro Jazz e la tredicesima dei corsi invernali sono organizzate con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo), della Fondazione Banco di Sardegna, del Comune di Nuoro e dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico.

Seminario Nuoro Jazz 2014 - una lezione

Nuoro Jazz 2015 - foto delle lezioni... e altro

Nuoro Jazz 2015 – foto delle lezioni… e altro

Seminari Nuoro Jazz 2015 - lezione

 

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Elio Sundas copia


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Elio Sundas, sindaco di Santadi, è il nuovo coordinatore regionale delle Città dell’Olio. E’ stato eletto oggi, nel corso dei lavori dell’assemblea regionale, svoltasi a Cagliari.
La filiera dell’olio in Sardegna ha raggiunto un’elevata qualità ma può crescere ancora.

«Abbiamo una qualità di prodotto eccellente ma siamo convinti che il comparto sardo possa crescere ancora» ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi. Per fare questo occorre esaltare le potenzialità del settore sfruttando a pieno le opportunità di sviluppo offerte dagli strumenti regionali, a cominciare dal nuovo Programma di sviluppo rurale». Di fronte ai rappresentanti dei 30 Comuni isolani che aderiscono all’omonima Associazione nazionale, l’assessore Falchi ha poi precisato che «l’assessorato lavora per spingere i comparti all’integrazione di filiera e in questo senso si apre una grande opportunità per il settore olivico per il quale risulteranno importantissimi i bandi destinati all’ammodernamento delle aziende e dei frantoi, alla certificazione e promozione del prodotto anche attraverso i progetti di filiera. Punteremo al miglioramento della qualità generale dell’olio per garantire i nostri consumatori, sempre molto attenti alle caratteristiche organolettiche di un prodotto tradizionale della nostra cucina e, nello stesso tempo, lavoreremo a stretto contatto con i territori attraverso Consorzi di Tutela, Associazioni di produttori, Comuni e GAL».

Alla giornata di lavori, ha partecipato anche l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu. «Credo che non esista un prodotto che, più dell’oliva, sia legato ai territori della Sardegna – ha ricordato Erriu – La quantità del nostro prodotto non può essere pari a quella di altre realtà italiane, ma l’elevata qualità (pluripremiata in tanti concorsi anche in ambito internazionale) ci consente di guardare al futuro con fiducia. Occorre una produzione integrata che non può prescindere dalla cura del paesaggio e dell’ambiente circostante. La gestione unitaria richiede un intervento coordinato che veda protagonisti Regione e Comuni con politiche efficaci e mirate, senza perdere di vista le sinergie con gli altri Paesi del bacino mediterraneo. Nel sistema di riordino delle autonomie locali, le Unioni di Comuni avranno competenze in materia di promozione. La Regione sta creando i presupposti per uno sviluppo più armonico attraverso i fondi per la tutela dei paesaggi rurali, che si affiancano alle risorse del Psr e alle numerose iniziative avviate da anni in tutta l’Isola dagli enti locali e dai produttori olivicoli»

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Claudia Firino copia

L’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, ha detto che, in occasione dell’audizione alla Camera della Commissione della Conferenza Stato Regioni sul diritto allo studio, ha fatto pervenire le osservazioni della Regione Sardegna, e «sul diritto allo studio Universitario e il ripensamento dei parametri Isee e Ispe abbiamo riscontrato, dopo varie interlocuzioni, una apertura positiva da parte del Ministero. In questi mesi, infatti, la Regione ha posto in diverse occasioni il problema, chiedendo al Governo l’aumento delle soglie Isee e l’annullamento dell’Ispe, per consentire agli universitari sardi un accesso equo e maggiore ai servizi loro dedicati».
Nel corrente Anno Accademico si è registrato un aumento delle borse di studio erogate, rispetto agli anni precedenti, con un +10% sui dati del 2014/2015 e +38% sui numeri del 2013/2014. «Questo importante risultato, possibile grazie a un grande sforzo della Regione – ha affermato l’assessore Firino – che ha destinato allo strumento delle borse di studio circa 12 milioni di euro tra fondi regionali e comunitari (Po Fse), non ci distoglie dalla consapevolezza che esistano dei contestuali fattori negativi, come la corrispondente diminuzione degli studenti idonei (- 22%). Il 60% delle domande risulta non idoneo a causa del reddito superiore alle soglie; il 70% di queste lo è per effetto dell’aumento dell’Ispe.
Preoccupa inoltre che in questo scenario siano penalizzate soprattutto le matricole rispetto agli studenti degli anni successivi al primo, provocando un evidente impatto sulle iscrizioni anche in prospettiva futura. Il numero degli studenti è infatti un dato importante per la ripartizione dei finanziamenti nazionali agli Atenei».
«Riteniamo che nella prospettiva di una revisione organica della normativa sul diritto allo studio, in particolare attraverso l’introduzione dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep), sia auspicabile il ripristino del precedente sistema di calcolo perché non venga vanificato lo sforzo della Regione che ha investito in maniera importante nel diritto allo studio. Una volta definiti i parametri e i relativi margini di manovra da parte del Governo per le Regioni, la nostra decisione – ha concluso l’assessore Firino – sarà quella di applicare le soglie maggiormente favorevoli e inclusive per i nostri studenti.»

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La commissione “Attività Produttive” ha avviato l’esame della proposta di legge sulla riorganizzazione del comparto ippico della Sardegna presentata dal consigliere Gaetano Ledda (La Base).

Il provvedimento punta a un intervento complessivo a favore del settore equestre. Obiettivo dichiarato, la tutela e la valorizzazione del cavallo anglo-arabo sardo riconosciuto come prodotto principe dell’allevamento isolano. Un’attenzione particolare è prevista anche per il purosangue arabo, il cavallino della Giara, il cavallo del Sarcidano, l’asino sardo e dell’Asinara.

Nella proposta, il compito di governare e coordinare gli interventi viene affidato all’Agris che si avvale, per la definizione degli obiettivi e delle strategie tecniche, della collaborazione del Comitato Ippico, organismo composto da 7 esperti indicati  dall’assessorato dall’agricoltura, dalle associazioni degli allevatori e dalle università. Un Comitato ristretto, composto dal direttore di Agris, da un veterinario esperto e da un componente del Comitato Ippico, si occupa invece dell’acquisto e individuazione dei riproduttori per l’incremento delle razze equine allevate in Sardegna.

L’iniziativa legislativa introduce, inoltre, specifiche norme a sostegno della formazione degli operatori, dell’ippoterapia, della diffusione della cultura ippica nelle scuole. Per il settore turistico, oltre al riconoscimento e alla valorizzazione dei numerosi pali, sagre e feste caratterizzati dalla presenza dei cavalli, è prevista l’istituzione di un registro regionale delle ippovie.

Per un primo confronto sui contenuti della proposta di legge, l’organismo consiliare, presieduto da Luigi Lotto, ha sentito i rappresentanti dell’ANACAAD (Associazione nazionale allevatori del cavallo anglo-arabo e derivati), della CIAA Confederazione internazionale dell’anglo-arabo, della FISE (Federazione italiana sport equestri) e degli ippodromi di Sassari e Villacidro.

Da tutti è arrivato un plauso per l’iniziativa. «Il settore attraversa da anni una crisi profonda – ha detto il presidente di Anacaad, Mario Salvatore Cossu – serve una legge di riordino da approvare in tempi rapidissimi se non si vuole rischiare la scomparsa dell’allevamento del cavallo anglo-arabo. Il provvedimento più urgente è quello per una corretta gestione del libro genealogico».

«La crisi degli ultimi 10 anni ha determinato la perdita del 65% della produzione regionale. Nonostante tutto la Sardegna tiene duro a livello nazionale – ha aggiunto il segretario generale della CIAA Raffaele Cherchi – gli allevamenti isolani producono ancora il 70% dei cavalli da sella per il mercato nazionale. Ora è necessaria una norma che consenta di ridare fiato a tutta l’economia che ruota attorno al mondo del cavallo. Per far questo occorre distinguere tra produzioni globali e allevamenti che tutelano le nostre specificità».

Giudizio condiviso dal presidente della Fise, Stefano Meloni, che ha sollecitato un coinvolgimento maggiore della Federazione sport equestri negli organismi tecnici (Comitato Ippico).

Il consigliere della Società ippica sassarese, Pasquale Ittiresu, e il direttore dell’Ippodromo di Villacidro, Roberto Sanna, hanno infine suggerito alcune integrazioni alla proposta di legge. «Agli ippodromi non è riconosciuto il ruolo dovuto – hanno detto Ittiresu e Sanna – eppure hanno avuto da sempre una funzione non solo sportiva ma anche sociale e culturale per le comunità di appartenenza. La legge deve partire da un dato: il primo obiettivo di un allevatore è portare il proprio cavallo all’ippodromo, tutte le altre attività vengono dopo». I rappresentanti degli ippodromi hanno per questo proposto di introdurre in legge un comma aggiuntivo all’art 15 che preveda il sostegno per le manifestazioni finalizzate a “testare” le razze allevate in Sardegna e la promozione di tutte le attività svolte all’interno degli ippodromi e finalizzate alla selezioni di soggetti sportivi.

Le audizioni proseguiranno alle 17.00 con i rappresentanti delle associazioni regionali e provinciali degli allevatori e gli allenatori sportivi Tonino Cottu, Francesco Brocca, Gian Marco Pala e Mario Migheli.

Palazzo del Consiglio regionale 3

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Slitta a domani per le 11.30 il parere, inizialmente previsto per oggi, della Seconda commissione sulla Manovra finanziaria 2016-2018. L’annuncio è stato dato dal presidente della commissione Lavoro e Cultura, Gavino Manca (Pd), a conclusione delle audizioni degli assessori Virginia Mura e Claudia Firino. Nel documento saranno contenute – così ha dichiarato Gavino Manca – le proposte integrative che la commissione formulerà anche alla luce delle indicazioni e dei suggerimenti emersi nel corso del ciclo di audizioni con il mondo del lavoro, della cultura e dello spettacolo.

L’assessore del Lavoro, Virginia Mura, ha quindi illustrato le parti di competenza della Manovra 2016 ed ha sottolineato la priorità nella spesa dei fondi europei (Fse, Feasr, Fesr), evidenziando che un primo monitoraggio della stessa è previsto nel 2018 a metà cioè del ciclo di programmazione (2014-2020).

Tra le attività programmate sono cinque le azioni mirate per la formazione professionale che contano su 46.705.000 euro di stanziamento (26.100.000 solo per la formazione nell’ambito dello sviluppo della green e blue economy) mentre gli avvisi già pubblicati ammontano a poco più di 7 milioni di euro (5.300.000 per la formazione nell’ambito della Flexicurity – 2,5 milioni – e 2,8 milioni di quota dell’avviso relativo al contratto di ricollocazione per il quale si sono accreditate 14 agenzie formative). Sempre nell’ambito della formazione professionale, nel paragrafo relativo alle attività territoriali, si evidenziano 1.292.000 euro di spese per le attività formative presso le sedi dei centri regionali di formazione professionale. Per l’occupazione giovanile sono disponibili 36.100.000 euro (14 milioni per i tirocini a valere sul programma garanzia giovani) e per le azioni mirate per l’occupazione femminile le risorse ammontano a 10.600.000 euro (7 milioni per i percorsi di sostegno alla creazione di impresa e al lavoro autonomo). Per la creazione di impresa (auto imprenditorialità, sostegno alle start up innovative) le disponibilità sono pari a 15.700.000 euro, mentre il fondo rotativo per il microcredito prevede un impegno di 78.500.000 (le domande per il 4° avviso sono 1.065). L’assessore ha quindi fatto un elenco di otto situazioni non contemplate nella proposta di finanziaria che richiederebbero un integrazione di fondi pari a 7 milioni di euro: si va dai 100.000 euro che servirebbero per l’acquisto dei materiali necessari per i corsi nei centri regionali di formazione professionale, ai 2.5 milioni di euro per la quota del fondo per l’occupazione rivolta agli operatori del sistema della formazione ma ci sono anche i 650.000 euro del fondo regionale per l’occupazione, relativi agli interventi a sostegno dei lavoratori in mobilità, da restituire all’Inps per oneri contributivi.

A seguire, l’assessore della Cultura e dello Spettacolo, Claudia Firino, ha illustrato le parti del bilancio di competenza della commissione ed ha ricordato che, l’ammontare  dei fondi a disposizione, nel complesso, è di importo pari a quello del 2015. Tra le scelte definite “qualificanti l’azione dell’assessorato”, Claudia Firino, ha evidenziato la particolare attenzione per alcuni settori “in sofferenza”. A questo proposito l’assessore ha rimarcato le poste in aumento per lo spettacolo (da 6.5 a 7.5 milioni di euro) e per il comparto cinema (da 3.4 milioni a 4 milioni di euro), nonché la costituzione di un nuovo capitolo di bilancio con dotazione pari a 500mila euro per il fondo emergenze archeologiche. Per la pubblica istruzione da segnalare gli interventi sul trasporto degli studenti disabili (da 6 milioni aumentano di 3 milioni per arrivare a 9 milioni) mentre risultano confermati gli stanziamenti del 2015 (22 milioni di euro) per le università di Cagliari e Sassari.

Sul tema del diritto allo studio, Claudia Firino, ha quindi annunciato che, in vista del prossimo anno scolastico, la Regione applicherà la soglia massima consentita per i parametri Isee, la cui modifica in termini più restrittivi promossa dal governo, ha comportato una riduzione del 22% della platea degli idonei nelle graduatorie per borse di studio, accesso ai servizi dell’Ersu e all’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie.

Negli undici capitoli di spesa riferiti alla Lingua sarda le risorse ammontano a 2.5 milioni di euro e tale importo è stato oggetto della sottolineatura critica del consigliere dei Rossomori, Paolo Zedda, che ha dichiarato: «Serve fare di più perché tale importo rappresenta la metà della cifra minima che veniva stanziata nella scorsa legislatura». La consigliera del Pd, Rossella Pinna, ha invece invitato l’assessore a promuovere iniziative concrete per risolvere il problema del trasporto degli studenti del piccolo comune di Segariu.

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Il Gruppo consiliare Sovranità, Democrazia e Lavoro ha presentato un’interpellanza in Consiglio regionale chiedendo al presidente Pigliaru, all’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, e all’assessore allo Sport, Claudia Firino, di intervenire presso Alitalia per porre fine a una vera e propria beffa che l’ex compagnia di bandiera riserva alle società sportive sarde.

In base a un accordo biennale siglato nell’aprile 2015 fra Alitalia e Coni,  la compagnia aerea applica delle agevolazioni tariffarie e servizi dedicati agli iscritti alle federazioni sportive italiane. In particolare da dicembre 2015 e fino a giugno 2016 le società sportive possono godere di una tariffa speciale, chiamata “Sport light”, riservata ai  gruppi di viaggiatori  formati da almeno 5 persone che viaggiano insieme sulla stessa rotta, e si applica a itinerari Andata/Ritorno nell’arco temporale tra il giorno precedente e quello successivo alla gara. Si tratta di condizioni tariffarie particolarmente vantaggiose per le gare in trasferta delle società sportive, dato che rendono possibile raggiungere Milano o Roma con volo A/R da un altro aeroporto italiano con una spesa estremamente contenuta. Ma da questa agevolazione sono escluse le società sportive sarde. Alitalia ha giustificato questa esclusione ricordando l’esistenza del contratto di servizio del vettore aereo con la Regione Sardegna al fine di garantire la continuità territoriale dell’Isola, e che tale contratto prevede già una tariffa (onerata) agevolata per i passeggeri dei voli Cagliari-Roma Fiumicino e ritorno e Cagliari-Milano Linate e ritorno.

«In realtà, la tariffa agevolata prevista dal contratto di servizio tra la Regione Sardegna e Alitalia mira a compensare i disagi connessi alla condizione di insularità, riportando i Sardi in una situazione di parità con i residenti nelle altre Regioni italiane e scongiurando il rischio dell’isolamento geografico – sostengono i componenti di Sdl guidati dal presidente del gruppo consiliare, Roberto Desini -. Pertanto, l’esclusione degli sportivi sardi dalle agevolazioni concordate da Alitalia con il Coni, crea una nuova disparità di trattamento rispetto al resto della Nazione e rischia, così, di vanificare l’obiettivo conseguito con il regime di continuità territoriale». Anche perché, continuano gli esponenti di Sdl, «le tariffe agevolate della continuità territoriale sui suddetti voli Andata e Ritorno sono mediamente più elevate di quelle che risulterebbero dall’applicazione della promozione Sport light».

Quindi, sostiene Sdl, dato che il regime di continuità territoriale, così come stabilito il Decreto Ministeriale n. 61 del 21 febbraio 2013, non impedisce l’estensione di ulteriori agevolazioni sulle tratte aeree interessate, ma fissa solamente le tariffe massime, si chiede al presidente Pigliaru e agli assessori Firino e Deiana: «Se non ritengano opportuno prendere urgentemente contatto con la compagnia aerea Alitalia per verificare le ragioni della perdurante mancata estensione della tariffa “Sport light” agli sportivi sardi; quali misure intendano adottare per garantire al più presto, considerato che la tariffa “Sport light” si applicherà soltanto fino al mese di giugno di quest’anno, la possibilità per le società sportive sarde di accedere alle stesse agevolazioni tariffarie concesse da Alitalia alle altre società sportive italiane, superando, in tal modo, l’evidente discriminazione imputabile soltanto alla natia condizione di insularità».

Aeroporto Elmas 1 copia

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Il mare della Sardegna è sempre tra i più belli e le sue spiagge si collocano anche quest’anno ai primi posti delle speciali classifiche stilate da Tripadvisor e The Guardina.

Nella classifica nazionale dei “Travelers’ Choiche Beaches Awards 2016”, stilata dal sito di viaggi TripAdvisor, cinque tra le prime dieci spiagge più belle d’Italia sono sarde. Inoltre, tra le 50 baie migliori al mondo individuate dal quotidiano britannico, The Guardian, compaiono Cala Gonone e altre cale del Golfo di Orosei.
«La Sardegna è un’autentica isola parco, dove ogni luogo rappresenta per i visitatori una scoperta e un’attrazione straordinaria». L’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, ha commentato così i riconoscimenti di TripAdvisor, sulla base di qualità e quantità delle recensioni dei viaggiatori di tutto il mondo, e della testata inglese, aggiungendo: «Un merito particolare va alle comunità locali e agli operatori che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo».

Sul portale di viaggi la più “gettonata” in assoluto è Cala Mariolu (Baunei), piazza d’onore per La Pelosa di Stintino, sesta Cala Goloritzè, sempre nel territorio ogliastrino di Baunei, nona La Cinta (a San Teodoro) e decima Porto Giunco (a Villasimius).

«Fare meglio è quasi impossibile – sottolinea Francesco Morandi – perché oltre a ‘piazzare’ cinque spiagge tra le prime dieci, come accaduto nel 2014 e 2015, i visitatori della Sardegna ne hanno votato due come prime assolute. Alle loro valutazioni e scelte si ispireranno molti turisti per i soggiorni nel 2016.» 

The Guardian scrive che «non è difficile trovare una splendida spiaggia in Sardegna, ma individuarne una che si rivolge alle famiglie, dove si spende un budget modesto, è più di una sfida: a Cala Gonone si soddisfano tutte le esigenze. Spiagge bianche con sdraio e ombrelloni in affitto, tranquillità, acque turchesi per nuotare e fare snorkeling, possibilità di lunghe passeggiate sul lungomare fiancheggiato da trattorie». Non si dimenticano le escursioni giornaliere in barca alle grotte del Bue Marino o alle calette più lontane, come Cala Luna e Cala Fuili.

«È l’ennesima, ulteriore testimonianza dell’appeal delle coste isolane, della tutela ambientale e naturalistica e della centralità del prodotto marino-balneare in Sardegna che sarà promosso nel corso dell’anno con una campagna di comunicazione incentrata su eccellenze ed itinerari attraverso le aree marine protette, già presentati in occasione di Expo. Il ‘mare’ è elemento centrale e trainante – conclude Francesco Morandi – e sarà supportato da una strategia mirata, che rafforza ulteriormente l’azione importante e impegnativa sviluppata lo scorso anno: puntiamo alla strutturazione e alla promozione di un’offerta ricca, composta da altri prodotti molto attrattivi, basati sulla qualità della vita.»

Stintino 72 copia
Cala Luna.

Cala Luna.

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Dal Piano Sulcis arriva un finanziamento di 748.000 euro per un progetto dell’IPIA “G. Ferraris” di Iglesias, intitolato “Generazioni in azione: un ponte tra passato e futuro“.

Il progetto rientra nel programma “Potenziamento delle dotazioni per lo sviluppo delle competenze (scuole di eccellenza e formazione)” del Piano Sulcis, per la realizzazione del quale, nel mese di giugno 2015, sono state assegnate, in via definitiva, risorse pari a 5 milioni di euro.

In questo contesto, l’Ufficio di coordinamento regionale per l’attuazione del Piano Sulcis, guidato da Tore Cherchi, l’ex provincia di Carbonia Iglesias e Invitalia Spa, hanno svolto un’istruttoria accelerata, coinvolgendo gli istituti di istruzione superiore interessati, al fine di individuare i progetti di implementazione formativa. Tra questi è stato finanziato il progetto dell’IPIA “G. Ferraris” di Iglesias

Il progetto consentirà di potenziare e ampliare in maniera significativa l’offerta formativa dell’Istituto, attraverso la realizzazione o l’ampliamento dei laboratori di domotica, automazione, robotica, enogastronomia. L’idea progettuale di fondo consiste nella realizzazione di percorsi di sviluppo delle competenze professionali ad alto valore aggiunto, come quelle rivolte ai servizi nei confronti della tera età e delle persone con disabilità, dalla domotica assistiva al catering per gli anziani.

Il soggetto attuatore dell’intervento è l’ex provincia di Carbonia Iglesias. Le risorse finanziarie dovranno essere impegnate entro il mese di giugno.

La referente del progetto è la professoressa Paola Angius.