25 November, 2024
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Biblioteca 2016

Giovedì 18 febbraio, alle ore 10.00, presso la Biblioteca Comunale di Carbonia, nel parco di Villa Sulcis, in viale Arsia, si terrà l’incontro con lo scrittore Fabrizio Lo Bianco.

L’incontro è riservato agli alunni della Scuola Media inferiore di Carbonia e Perdaxius, che a causa dell’allerta meteo del 10 ottobre 2015, non hanno potuto partecipare all’incontro che rientrava nel programma della 10ª edizione del Festival TutteStorie. L’incontro è organizzato dal Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis di cui il comune di Carbonia è capofila.

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Locandina_LinguaMadre

Sabato 20 febbraio, a La Città dell’Altra Economia, in Largo Dino Frisullo (Testaccio), a Roma, verrà celebrata la giornata mondiale della lingua madre, istituita dall’Unesco nel 1999, e riconosciuta dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 2007, celebrata il 21 febbraio di ogni anno per promuovere la diversità linguistica e culturale e il multilinguismo, in ricordo degli studenti bengalesi dell’Università di Dacca uccisi dalla polizia, il 21 febbraio 1952, mentre protestavano per il riconoscimento del bengalese come lingua ufficiale.

La manifestazione si prefigge di valorizzare l’importanza e il diritto alla lingua materna, partendo dalla realtà della lingua sarda riconosciuta come minoranza linguistica dalla legge 482/99.

L’evento ha già avuto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana dell’UNESCO con la seguente motivazione: «… l’evento è in piena sintonia con i principi che ispirano l’attività dell’UNESCO».

Anche il II Municipio di Roma, nonché la sezione ANPI Musu/ Regard hanno dato il loro patrocinio.

Parteciperanno all’evento: Agnese Micozzi, assessore alla Cultura del II Municipio; Maria Antonietta Pinto, docente di psicologia del’Educazione, Facoltà Di Medicina e Psicologia dell’Università “La Sapienza”; Domenico Morelli Presidente CONFEMILI ( Comitato Nazionale Federativo per le Minoranza Linguistiche Italiane; Nure Alam Siddique, fondatore  dell’associazione Dhuumcatu, in rappresentanza della Comunità Bengalese; Ozlem Tanrikulu, Presidente  di UIKI Onlus, Ufficio di Informazione del Kurdistan in.

Stefano Pinna eseguirà un concerto di launeddas.

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Giacomo e Giampaolo

Intervista di Giacomo Desole, direttore di Radio Star, a Giampaolo Cirronis, direttore ed editore del periodico “La Provincia del Sulcis Iglesiente” e del giornale quotidiano on-line www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com .

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Logo Conad

Conad, nata a Bologna nel 1962 grazie all’accordo tra 14 gruppi di acquisto del Centro-Nord d’Italia, è la più grande società cooperativa che opera nella Grande Distribuzione Organizzata. Oggi possiede circa 3.000 tra supermercati e ipermercati sparsi non solo su tutto il territorio nazionale ma anche in 4 paesi del mondo ed è proprietaria anche di altri noti marchi come Margherita, E.Leclerc, Sapori&Dintorni, Conad Superstore, Conad City, etc.

Il bilancio del 2015 si è chiuso con un incoraggiante segno positivo e ci sono ottimi segnali di ripresa per il gruppo nel 2016. L’amministratore delegato e direttore di Conad Francesco Pugliese parla quindi di nuove acquisizioni e nuove aperture per rafforzare la presenza del marchio sul territorio.

In totale saranno 88 i nuovi supermercati che Conad pensa di aprire e che creeranno 1.300 posti di lavoro in tutta Italia.

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_conad.html

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Pietro Cocco 6 copia

Il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Pietro Cocco, ha espresso soddisfazione, stamane, per la soluzione trovata all’interno della manovra di bilancio in tempi oggettivamente brevi che consente di evitare l’aumento delle aliquote IRAP e addizionale IRPEF.

«Il bilancio approvato entro il 31 dicembre era un passaggio obbligato per rispettare i tempi tecnici di approvazione e quindi, necessario per mettere in sicurezza il documento contabile, dopodiché,   una ricognizione puntuale e articolata ha consentito alla Giunta di sospendere con un emendamento l’aumento delle tasse per il 2016  con la certificazione di  un risultato di amministrazione pari a 226 milioni di euro frutto del lavoro e della gestione oculata di questo governo regionale – ha detto Pietro Cocco -. Siamo quindi in grado di coprire interamente il buco della sanità causato dall’allegra gestione dei governi precedenti coi fondi di bilancio e senza mettere le mani in tasca ai cittadini grazie ai 226 milioni che garantiscono copertura finanziaria, in linea con la cultura politica che caratterizza il governo di centrosinistra.»

«A questo punto – ha concluso Pietro Cocco -, la manovra di bilancio così migliorata può andare avanti e sarà approvata in tempi brevi per sostenere e rilanciare l’economia della nostra Sardegna.»

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Search engine friendly contentIstruzione, inclusione, contrasto alle povertà, sono stati al centro della conferenza regionale “Un piano triennale per il contrasto delle povertà in Sardegna”, organizzato dall’assessorato regionale delle Politiche sociali, in collaborazione con l’Alleanza contro la povertà e che ha visto la partecipazione degli assessori del Lavoro e della Pubblica Istruzione, Virginia Mura e Claudia Firino, insieme a quello della Sanità, Luigi Arru.

Quest’ultimo ha aperto i lavori sottolineando la stretta relazione tra conoscenza, povertà e possibilità di accesso al mondo del lavoro: «Cerchiamo di fare uno sforzo perché si incrocino le solitudini, lavoriamo insieme laici e cattolici con le istituzioni, facciamo rete, è la scommessa è superare le barriere».

L’assessore Mura è partita dall’assunto che «non bisogna dare per carità ciò che spetta per diritto alla persona». «Solo in Italia e in Grecia, tra gli Stati europei – ha aggiunto – non esiste un reddito minimo garantito. Ora si sta facendo uno sforzo a livello nazionale, anche alla luce del fatto che c’è stato un aumento preoccupante del tasso di povertà». Mura ha poi ricordato gli interventi messi in campo dall’assessorato al Lavoro per l’inclusione sociale e l’accordo con i comuni di Cagliari e Sassari per un progetto sperimentale nei quartieri degradati. «Dobbiamo dare speranza alle famiglie, sostenendole con servizi personalizzati e con lo sviluppo di competenze che accompagniano verso un’attività lavorativa».

L’importanza di lavorare insieme tra assessorati e tra Regione e associazioni è stata ribadita anche dall’assessore Claudia Firino: «La povertà è sempre più diffusa, non è esclusiva di un settore, ma tocca tanti ambiti. Povertà e istruzione hanno un legame importante e certificato: una buona istruzione determina capacità di futuro, lo strumento di ascesa e riscatto. La Sardegna – ha aggiunto – ha una altissima dispersione scolastica, un giovane su cinque dopo lo medie ha difficoltà a proseguire il suo percorso».

Claudia Firino ha poi citato alcune delle azioni poste in essere dall’assessorato all’Istruzione, partendo dall’ultima in ordine di tempo: «Con Tutti a Iscola abbiamo stanziato 29 milioni per diversi interventi e, tra questi, c’è la presa in carico delle situazioni di fragilità sociale, grazie a psicologi, pedagogisti, mediatori per i tanti bambini e adulti migranti».

Infine un appello ad avere il coraggio di dotare anche la Sardegna di una misura di sostegno alle persone in difficoltà: «Lavoriamo per il reddito di cittadinanza, uno strumento di inclusione sociale che prevede il patto tra Stato e cittadino, che si impegna a determinate azioni».

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È stata pubblicata la prima procedura di gara gestita dalla Centrale regionale di committenza, in qualità di soggetto aggregatore per la Regione Sardegna. Si tratta di una procedura per l’affidamento dei servizi integrati di vigilanza armata, portierato e altri servizi che potrà essere utilizzata da tutte le pubbliche amministrazioni del territorio isolano, in particolare dalle Aziende sanitarie e dai Comuni. Il bando, da oltre 83 milioni di euro, prevede la stipula di una convenzione quadro della durata di 18 mesi, cui seguiranno singoli contratti delle Amministrazioni aderenti della durata di 36 mesi. La procedura è stata suddivisa in tre lotti territoriali (Nord, Centro e Sud).
I servizi di vigilanza fanno parte delle categorie merceologiche che, secondo quanto previsto dal Decreto Legge n. 66/2014, impone a tutte le pubbliche amministrazioni di ricorrere ai 32 soggetti aggregatori presenti sul territorio nazionale.
La gara è gestita in maniera completamente telematica: a tal proposito viene utilizzata la piattaforma realizzata dalla Regione con fondi comunitari, disponibile all’indirizzo www.sardegnacat.it. La piattaforma è stata messa a disposizione di tutte le Amministrazioni del territorio sardo che possono utilizzarla gratuitamente sia per accedere al mercato elettronico regionale, sia per lo svolgimento di autonome procedure di gara.
– ha sottolineato l’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu – prende corpo il programma regionale di razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi che, grazie all’aggregazione della domanda pubblica regionale e alla dematerializzazione e semplificazione delle procedure di acquisto, si pone l’obiettivo di riqualificare la spesa pubblica regionale, liberando risorse da destinare al miglioramento dei servizi a cittadini ed imprese, oltre che agli investimenti per la crescita economica dell’Isola.»

Palazzo della Regione 1

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Da Cagliari a Roma, per rivendicare lavoro e sviluppo per il Sulcis Iglesiente. Mentre a Cagliari il Comitato per la mobilitazione popolare generale del Sulcis Iglesiente, promosso fra gli altri soggetti dalla Cisl, manifesta davanti al Palazzo della Regione, circa duecento lavoratori ex Alcoa sono a Roma, in Piazza Montecitorio, dove alle 14.30 è in programma un incontro con il sottosegretario Claudio De Vincenti, presenti la Giunta regionale e le organizzazioni sindacali nazionali, regionali e territoriali, per una verifica delle condizioni al centro del confronto con la Glencore, la multinazionale svizzera dichiaratasi disponibile a rilevare gli impianti e a rilanciare la produzione di alluminio, a condizione che le venga assicurata la fornitura di tariffe elettriche agevolate in linea con la media europea.

La richiesta di Glencore, lo ricordiamo, è proiettata verso il medio e lungo periodo, almeno dieci anni, ma la commissione europea pare intenzionata a concedere solo la certezza di un biennio. I lavoratori e le loro organizzazioni sindacali spingono sul Governo perché si adoperi con autorevolezza nei confronti della commissione europea per andare incontro alle esigenze di Glencore, ma come è già emerso nelle scorse settimane, la partita resta difficile, dagli esiti al momento per niente scontati.

I lavoratori sono partiti dal presidio di Portovesme, attivo ormai da quasi due anni, e paiono più determinati che mai a raggiungere l’obiettivo finale: il ritorno al lavoro.

Più tardi il servizio completo.

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E’ in corso, in viale Trento, a Cagliari, davanti al Palazzo della Regione, la manifestazione organizzata dal Comitato per la mobilitazione generale popolare del Sulcis Iglesiente, per rivendicare lo sblocco di tutte le risorse contenute nel Piano Sulcis e la nomina di un commissario straordinario che si occupi della spesa dei fondi e dell’avvio immediato dei cantieri, nonché un Piano occupazionale straordinario per il territorio.

Il corteo è partito stamane da Sant’Antioco, Carbonia e Iglesias, con pullman, camion, betoniere e decine di auto e, poco dopo le 10.00, si è concentrato a Musei ed ha proceduto sulla strada statale 130 verso Cagliari.

Sono diverse centinaia le persone che hanno risposto all’appello rivolto loro dalla segreteria generale della Cisl del Sulcis Iglesiente e dai movimenti di Partite Iva, Zona Franca, artigiani, commercianti, studenti (i così detti “Figli della crisi”) e disoccupati.

Più tardi il servizio completo.

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La Giunta regionale ha fatto marcia indietro sulla decisione di aumentare Irap e Irpef per ripianare il deficit della Sanità. Questa mattina l’assessore del Bilancio e Programmazione, Raffaele Paci, nel corso dell’audizione nella Terza commissione presieduta da Franco Sabatini (PD), infatti, ha annunciato che saranno cancellati gli aumenti delle aliquote Irpef e Irap dalla Manovra 2016.

Il rincaro temporaneo ipotizzato in attesa e con l’impegno di trovare una possibile alternativa, sarà congelato fino a quando verrà valutato il da farsi alla luce dei risultati del primo anno di entrata in vigore del Piano di rientro della Sanità, che impone di risanare un debito di 750 milioni di euro in tre anni.

Sarà ora l’Aula di via Roma, in sede di votazione della Finanziaria, a decidere se accogliere la proposta dalla Giunta che cancella l’aumento delle aliquote, approvando l’emendamento che sterilizza gli aumenti grazie allo stanziamento della somma necessaria. La “sterilizzazione” del rincaro – così si dice in gergo tecnico – sarà infatti proposta dalla Giunta al Consiglio con un emendamento alla Manovra 2016 attualmente in discussione nella terza commissione consiliare.

«Abbiamo trovato la strada che cercavamo per evitare il rincaro di Irpef e Irap e l’abbiamo immediatamente percorsa – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru -. Proporre l’aumento delle aliquote ci è costato molto, come Giunta e a me personalmente, ma la grave situazione del debito in Sanità andava affrontata seriamente e non più rinviata, soprattutto per tutelare il futuro dei nostri giovani ai quali vogliamo consegnare una Regione con i conti in ordine. Così abbiamo preso in mano la situazione, proposto una legge che doveva essere approvata inderogabilmente entro il 31 dicembre 2015 ma allo stesso tempo abbiamo lavorato ogni giorno per trovare una strada alternativa. L’abbiamo individuata, ed è quella che oggi percorriamo. Adesso lavoreremo per evitare gli aumenti anche il prossimo anno.»

«Sono molto soddisfatto di poter garantire oggi che, se il Consiglio lo vorrà, Irpef e Irap resteranno invariate per i sardi – ha detto l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci -. Abbiamo più volte detto che non ci faceva piacere dover ritoccare le aliquote, che avremmo cercato una strada per evitarlo e io stesso ho ripetuto che speravo di poter presto annunciare ai nostri concittadini che le tasse non sarebbero aumentate. Ma intanto era assolutamente necessario mettere in sicurezza i conti approvando una legge che sarebbe stata inefficace se non fosse stata licenziata a dicembre 2015. A quel punto abbiamo potuto lavorare a cercare una soluzione e l’abbiamo trovata, e voglio ripetere con estrema chiarezza che non era in alcun modo possibile riuscire a farlo prima dell’approvazione in Giunta del preconsuntivo 2015 la scorsa settimana, perché solo allora abbiamo avuto certezza dei conti del 2015. Possiamo così andare avanti con il risanamento del debito senza ricorrere all’aumento delle tasse, una misura comunque straordinaria e temporanea che riguardava le fasce più abbienti. Ora – ha concluso il vicepresidente della Regione -, porteremo la nostra proposta al Consiglio, tenendo ben a mente che il risanamento dei conti della Sanità deve procedere in modo rapido e rigoroso.»

La Giunta cercherà di evitare l’incremento delle aliquote anche per il prossimo anno, ipotesi possibile e realizzabile se il piano di rientro della spesa sanitaria porterà ai risparmi ipotizzati, se il ciclo economico continuerà a essere positivo e se entrambi questi risultati saranno accompagnati da una mirata ed efficace spending review della spesa pubblica. Parallelamente, il governo regionale è impegnato in un serrato confronto con quello nazionale per ottenere la riduzione degli accantonamenti fiscali e per l’uso vincolato delle riserve erariali.

Il congelamento dell’aumento è stato possibile attraverso la riduzione (in Finanziaria) dello stanziamento per il Fondo residui perenti dell’importo pari alla perdita di gettito (70 milioni). Una manovra molto tecnica, che non poteva essere né individuata né garantita prima del via libera alla delibera sul preconsuntivo 2015 licenziata dalla Giunta martedì 8 febbraio, delibera che fa i conti sull’avanzo di amministrazione del 2015 rispetto a quello dell’anno precedente. In pratica, la legge 118 – quella sul bilancio armonizzato – impone che il fondo residui perenti vada incrementato con un accantonamento ulteriore del 20% all’anno del suo importo totale. Non sapendo se con l’avanzo di amministrazione si sarebbe potuta garantire quella quota ulteriore, si è dovuto iscrivere la quota nel bilancio di previsione 2016 approvato a dicembre. Avendo poi il preconsuntivo approvato l’8 febbraio rilevato un avanzo di amministrazione superiore a quanto necessario, è stato possibile “liberare” dalla manovra l’importo pari a quello che si stimava di poter incassare con l’aumento del gettito Irap e Irpef, e destinare così al fondo perenti parte dell’avanzo di amministrazione.

Soddisfazione per il congelamento dei previsti aumenti di Irap e Irpef è stata espressa dal presidente della commissione, Franco Sabatini (Pd) che ha ricordato come nel corso della audizioni, sia i rappresentanti del mondo delle imprese che i sindacati avessero auspicato una soluzione in grado di scongiurare un innalzamento dei livelli di tassazione, così da non compromettere la ripresa economica in atto anche nell’Isola.

Franco Sabatini ha quindi rimarcato come sul fronte del contenimento della spesa sanitaria (il cui risanamento del debito resta l’obiettivo strategico del governo del centrosinistra e che è stata la causa della modifica al rialzo delle aliquote Irap e Irpef) sembrano muoversi con determinazione e competenza i commissari di Asl e Aou che nei giorni scorsi hanno illustrato nel parlamentino della Programmazione le azioni poste in essere per conseguire i risultati della spending review imposta dall’esecutivo regionale.

«Esprimo inoltre soddisfazione – ha concluso Franco Sabatini – per il metodo utilizzato dall’assessore Paci per comunicare la sospensione dell’aumento delle imposte e cioè di rivolgersi direttamente alla commissione Bilancio, dove il tema è stato dibattuto e discusso, e dove insieme si possono trovare le soluzioni più opportune per incoraggiare la crescita e favorire lo sviluppo e l’occupazione in Sardegna.» 

Raffaele Paci 12