25 November, 2024
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Logan-Edge

Archiviata l’Eurocup con l’amara eliminazione determinata dalla sconfitta subita nel match decisivo con il Galatasaray, la Dinamo Banco di Sardegna si rituffa nel campionato, questa sera, alle 20.30, sul campo dell’Umana Reyer Venezia.

Si tratta di una partita fondamentale in termini di classifica e importante sotto il profilo del risultato. Nel girone d’andata, sul parquet del PalaSerradimigni, i ragazzi di coach Recalcati si imposero con autorità e questa sera Logan e compagni dovranno cercare la rivincita e, possibilmente, con un punteggio superiore per portarsi in vantaggio nel confronto diretto, decisivo in caso di arrivo a pari merito al termine della “regular season“.

Venezia è una delle squadre che ha cambiato meno rispetto alla passata annata con 7/12 del roster confermati. In panchina la Reyer ha per il secondo anno consecutivo il decano Carlo Recalcati, che potrà contare anche in questa stagione sulla solidità del gruppo degli ex Siena Thomas Ress, Benjamin Orner, e Jeff Viggiano, insieme a Hrvoje Peric, tra i migliori giocatori della passata stagione, e l’esperienza dell’ex Virtus Roma Phil Goss. Al gruppo si sono aggiunti Mike Green, playmaker di altissima esperienza, già visto a Varese nell’anno d’oro con Vitucci e nell’ultima stagione a Parigi, Josh Owens, lungo di Trento, giocatore dal grande dinamismo, e Michael Bramos, giocatore dalla lunga esperienza che vanta come sua ultima squadra il Panathinaikos. A chiudere il roster il giovane figlio d’arte Stefano Tonut, chiamato al salto di categoria dopo la strepitosa stagione a Trieste: ultimo arrivato in casa Umana è l’ala serba Boris Savovic, aggregato al gruppo a metà gennaio.  Altra novità di quest’anno è la nomina di un grande ex biancoblu, il già capitano sassarese Federico Casarin, a presidente della società lagunare: a lui infatti il patron Luigi Brugnaro ha affidato il prestigioso ruolo dopo l’elezione a sindaco della città di Venezia.

Nella Dinamo farà il suo esordio il nuovo play Emmanuel Josh Akognon e per la prima volta Marco Calvani potrà disporre del roster al completo dopo la piccola rivoluzione di metà stagione.

Arbitreranno l’incontro Dino Seghetti, Lorenzo Baldini e Nicola Ranaudo.

 

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Maria Carmela Folchetti-02

Partendo da un dato drammatico che registra 24.407 imprese artigiane sarde regolari danneggiate da abusivismo, sommerso e lavoro nero, ben il 66% dell’intero comparto (che conta circa 36mila imprese artigiane), Confartigianato Sardegna lancia “Tutelami”, azione di tutela per le imprese regolari, di sensibilizzazione verso i clienti e di denuncia nei confronti degli abusivi.

I numeri sono quelli dell’elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato, su dati Istat-Infocamere, che spiegano come l’artigianato sardo sia fortemente esposto, in maniera più o meno grave, a una illegalità professionale che sta assumendo i contorni dell’emergenza. I settori più colpiti sono quelli del “sistema casa” (edilizia e installazioni) con circa 14mila aziende danneggiate, dell’acconciatura ed estetica con quasi 3mila imprese in difficoltà e dei trasporti e magazzinaggio con 2.800 attività esposte.

Per contrastare queste attività, Confartigianato Sardegna dà il via a “Tutelami”, una azione di sensibilizzazione verso la pubblica opinione e di denuncia contro chi opera abusivamente.

Dopo un confronto con gli organi competenti, infatti, anche in attuazione del protocollo d’intesa sottoscritto a settembre con la Prefettura per contrastare le irregolarità e l’abusivismo, l’Associazione Artigiana ha istituito la mail tutelami@confartigianato-imprese.com per consentire a tutti, imprese e privati, la segnalazione, in forma anonima e protetta, di tutte quelle “attività irregolari” che danneggiano il tessuto imprenditoriale e, in casi sempre più crescenti, anche la salute delle persone. In più, nei laboratori artigiani, saranno affisse le locandine realizzate apposta per l’iniziativa.

«Vogliamo e dobbiamo tutelare gli artigiani regolari, quelli che sono quotidianamente impegnati a contrastare l’illegalità che li colpisce due volte, nel reddito e da contribuenti onesti – afferma Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – ciò che sta accadendo nella nostra regione è molto preoccupante sia per l’economia, continuamente danneggiata, sia per tutte le imprese e i cittadini onesti, che pagano le tasse e rispettano le leggi”. “Infatti, oltre che con tributi e burocrazia – continua la Folchetti – gli artigiani devono confrontarsi pure con la concorrenza sleale che sottrae clienti e importanti fette di mercato.»

Tra le imprese associate a Confartigianato Sardegna emerge un profondo malcontento che le porta a chiedere sia una maggiore tutela da parte degli organi di controllo, sia delle misure importanti per chiudere il cerchio attorno a chi opera nella più completa illegalità.

Il ritratto dell’abusivo non è quello del “povero” che cerca di sbarcare il lunario come può, quanto piuttosto di personaggi pronti a speculare sulle “debolezze” delle imprese regolari.

Se nel comparto delle costruzioni si tratta di piccoli lavori, il fenomeno dell’abusivismo nel benessere (acconciatori, estetica, ricostruzione unghie e massaggi) supera l’allarme; da alcune rilevazioni fatte attraverso la verifica del commercio di prodotti per questo settore, si calcola che per ogni impresa regolare ci siano ben 2 aziende “fantasma”, con grave impatto sulla salute dei cittadini.

In Sardegna, operano circa 4mila imprese regolari del benessere, che danno sostentamento economico ed occupazionale a migliaia di famiglie della regione. Tutto ciò però è a forte rischio a causa della concorrenza sleale di centinaia e centinaia di operatori abusivi che, non rispettando nessun tipo di legge e soprattutto sentendosi impunibili, svolgono l’attività quotidianamente nelle abitazioni dei clienti o in locali non idonei.

«L’abusivismo in questo comparto non è solo un danno per le imprese regolari che operano nella legalità, alla luce del sole – aggiunge la Folchetti – ma soprattutto un oltraggio alla salute e al benessere dei clienti.»

«In questo momento particolarmente difficile per la nostra economia – sottolinea ancora la presidente di Confartigianato – dove le imprese fanno salti mortali per riuscire a far quadrare i bilanci è inaccettabile che venga tollerata un’economia parallela abusiva. Si pensi all’ammontare delle tasse non pagate, dei contributi non versati e all’impatto che questo ha sui servizi sociali di cui l’abusivo stesso usufruisce a piene mani perché risulta disoccupato.»

«Tutto ciò – conclude la presidente Folchetti – nell’interesse delle imprese e degli stessi utenti ai quali la Confartigianato rinnova l’appello a rivolgersi ad imprese che operano nella legalità e con la piena garanzia e tutela di benessere.»

IMPRESE ARTIGIANE DELLA SARDEGNA ESPOSTE ALLA CONCORRENZA SLEALE (settori più rilevanti) – Fonte Istat-Infocamere

Edilizia (Costruzioni e impianti)

Benessere (Parrucchieri, Estetisti, Massaggi…)

Trasporti e Magazzinaggio

Alloggio e Ristorazione

Cagliari

4.689

1.256

1.140

925

Nuoro

2.741

421

443

293

Oristano

1.266

256

251

146

Sassari

5.206

898

959

722

Sardegna

13.902

2.831

2.793

2.086

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Concerti, incontri di riflessione, momenti musicali nei luoghi dell’arte della città. Così il conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi Da Palestrina” fa fronte comune, insieme agli altri conservatori d’Italia, per sensibilizzare sullo stato dell’Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM), costituito da conservatori, accademie e istituti superiori di industrie artistiche del Paese, in attesa da 16 anni dell’applicazione della riforma datata 1999.  La mobilitazione comincia oggi con la “Giornata nazionale dell’alta formazione”, e proseguirà sino alla fine di febbraio con una serie di iniziative volte a creare attenzione attorno alla questione.

E’ stata l’assemblea congiunta delle Conferenze nazionali dei presidenti, dei direttori, dei presidenti delle consulte degli studenti dei conservatori statali e non statali, riunita nei giorni scorsi nella sede del Miur a Roma, a decidere di mobilitarsi. Sul tavolo ci sono diverse richieste, alcune delle quali è urgente trovino risposta entro il 2016. Si tratta di un nuovo sistema di reclutamento dei docenti, del passaggio a ordinamento di tutti i corsi di studio (i Bienni specialistici sono ancora sperimentali),  della statalizzazione degli istituti musicali ex-pareggiati (lasciati fuori dalla riforma) e dell’incremento delle risorse.

In Sardegna la situazione appare particolarmente drammatica: voci sempre più insistenti parlano di una volontà di riorganizzare il sistema dell’alta formazione musicale, con ripercussioni sulla distribuzione nel territorio nazionale dei conservatori. In particolare c’è il rischio che, per ridurre i costi del personale, del mantenimento delle strutture e dei docenti,  i trienni siano accorpati in alcuni conservatori d’Italia, con la conseguenza che gli allievi sardi si troverebbero costretti a fare i pendolari. Dati i costi delle trasferte dalla Sardegna, e le altre difficoltà legate alla sua insularità, è facile capire come per gli studenti questo potrebbe fortemente compromettere la possibilità di seguire il percorso di studi scelto. Tutto questo ha portato il Conservatorio di Cagliari, insieme al conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari ad aderire alla “Giornata nazionale dell’alta formazione” e a firmare, all’unanimità con  gli altri conservatori d’Italia (nel territorio nazionale ci sono 54 conservatori di musica statali e 19 non statali), una mozione che chiede maggiore attenzione verso il sistema AFAM, per garantire ai giovani e al Paese la necessaria qualità formativa e per realizzare un ulteriore sviluppo del sistema.

Le iniziative. Per l’occasione il conservatorio “G. P. Da Palestrina” ha pensato a un fitto cartellone di iniziative organizzate, sino al 28 febbraio, in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali, i Musei civici cittadini, l’Università di Cagliari, la Provincia e il Comune di Cagliari.

Si parte nella stessa giornata di oggi con l’evento “L’alta formazione incontra la città”, concerto lirico degli allievi della classe di canto del soprano Elisabetta Scano in programma alle 11 nell’aula magna del Conservatorio. Nel pomeriggio (ore 17.00) ci si sposta negli spazi della Cittadella dei musei per “Musica alla Cittadella dei musei”, un percorso artistico e musicale tra il Museo archeologico, la Pinacoteca e il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Cagliari. Domenica 14 febbraio alle 11 l’appuntamento è nel Palazzo Regio, sede della Prefettura, con la rassegna “Concerti a Palazzo”: protagonista sarà il pianista Marco Tiddia, che proporrà un recital costruito sulle note di Bach, Liszt, Chopin, Prokof’ev, Milhaud.

Altri appuntamenti con i “Concerti a Palazzo” sono in programma domenica 24 febbraio, sempre alle 11.00, con il recital del duo di flauto e pianoforte composto da Riccardo Ghiani e Francesca Carta che si misureranno con le composizioni di Mozart, Fauré, Kuhlau, e domenica 28 febbraio, stesso orario, con gli, esibizioni di giovani musicisti che hanno vissuto un’esperienza di studio all’estero grazie ai progetti Erasmus. Si esibiranno il pianista Vincenzo De Martino, appena rientrato da un’esperienza in Lituania, e il soprano polacco, ora in città per perfezionarsi in canto, Anna Maria Alexandrowicz.

Imperdibili sono anche gli altri momenti musicali in cartellone: sabato 27 febbraio doppio appuntamento con il concerto Novecento in musica (ore 17.30 nell’Auditorium del Conservatorio), che proporrà musiche di Kurt Weill, del compositore recentemente scomparso Franco Oppo e il concerto- presentazione, a cura di Fabio Furia, del corso di Bandoneon, unico in Italia, ormai alla sua terza edizione. Alle 19.00 nella Chiesa di San Michele si terrà, invece, un Concerto barocco dell’Ensemble del Dipartimento di musica antica del Conservatorio. Domenica 28 febbraio alle 12.30 nel Palazzo di Città (antica sede del Conservatorio) da non perdere è il concerto “La musica da camera di Mozart”, con gli studenti delle classi di Musica da camera del Conservatorio. Le manifestazioni si chiuderanno simbolicamente domenica 28 febbraio sulla scalinata del Palazzo di città.

Non è tutto: per rafforzare l’appoggio alla causa sposata dal Conservatorio il pubblico è invitato a partecipare numeroso anche alle sessioni di esami finali (eventi solitamente a porte aperte) che si terranno nell’aula magna del Conservatorio il 19 febbraio alle 10 (Arpa), il 22 febbraio alle 13 (Canto), il 23 febbraio alle 11 (Pianoforte), il 26 febbraio alle 10 (Flauto).

«Credo sia giunto il momento di affermare l’importanza culturale dei nostri conservatori – afferma la direttrice del conservatorio “G. P. Da Palestrina”, Elisabetta Porrà. Alla mancata riforma e alla grave disattenzione verso il valore nazionale che rappresentiamo noi rispondiamo sparando i “cannoni” dispensatori di cultura e bellezza e dimostrando di bucare questo silenzio assordante».

«Il mio auspicio è che tutte le istituzioni politiche e amministrative si adoperino per garantire il pieno diritto degli studenti all’alta formazione artistica e musicale dell’Isola, evitando un ulteriore danno alle nuove generazioni nel caso fossero nuovamente costrette a emigrare », dice invece il presidente del Conservatorio, Gianluca Floris.

I numeri e l’attività del Conservatorio “G.P. Da Palestrina”. Per l’anno accademico 2015/2016 sono circa 900 gli studenti (divisi tra scuola media, liceo, trienni e bienni superiori e corsi preaccademici) iscritti all’istituzione musicale cagliaritana, una delle prime in Italia, sorta negli anni Trenta. Un dato in linea con quello dell’anno accademico precedente e che conferma  l’appeal che il Conservatorio ha tra i giovani.

Un appeal dovuto anche alla ricca offerta formativa, oltre che alla mole di attività di ricerca e produzione che, inversamente a ciò che accade in altri conservatori d’Italia, hanno permesso al “G. P. Da Palestrina” di ottenere per la corrente annualità un incremento dei fondi di 28mila euro.

Sono infatti numerosi gli eventi di carattere didattico e culturale organizzati in città per promuovere la cultura musicale e dare agli allievi del Conservatorio la possibilità di esibirsi davanti a un pubblico.

Rassegne come Musei in musica, che nella primavera 2015 ha visto la collaborazione tra Conservatorio, Comune e Musei civici, il Premio Abbado, che lo scorso anno per la prima volta ha scelto Cagliari come sede della fase finale, Solstizio d’estate, 12 concerti che l’estate scorsa hanno avuto protagonisti gli alunni dei corsi superiori, hanno attirato l’interesse di un folto pubblico, mostrando la capacità dell’istituzione musicale cagliaritana di rispondere alle richieste di cultura del territorio e di attivare positive sinergie con le istituzioni. In particolare, molto proficua s’è rivelata la collaborazione con il Comune di Cagliari, sia in iniziative quali “Notti colorate”, sia nell’ambito delle attività legate a “Cagliari capitale della cultura 2015” in cui sono state portate avanti rassegne come: , “Festa europea della musica” e altre.

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Ė stato pubblicato nella sezione bandi del sito della Regione Sardegna, il bando per l’erogazione di contributi a progetti di ricerca nei settori ambiente, energia, turismo, beni culturali, agroindustria.

I progetti devono essere riferiti al Sulcis Iglesiente e proposti da Universitá o altri centri di ricerca in associazione con almeno due imprese.

Il progetto approvato potrà ricevere un contributo massimo di 150mila €. La dotazione finanziaria ė sufficiente per almeno dieci progetti ma potrà essere maggiorata ove si registri una più elevata domanda.

Le domande possono essere presentate online dal 22 febbraio al 22 marzo.

Il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, conferma in una nota quanto dichiarato ieri a sindaci e sindacati che si tratta del primo di una serie di bandi già pronti che saranno inviati in pubblicazione nelle prossime settimane secondo una scansione temporale predefinita.

Tore Cherchi 1 copia

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Roberto Puddu copia

Confermando che per noi il rilancio del territorio passa attraverso la ripresa delle attività produttive per la quale rimane alta la mobilitazione unitaria del territorio e della stessa Regione, riteniamo positive le informazioni che oggi ci sono state fornite sullo stato di attuazione del Piano.

70 attività con risorse e soggetti attuatori certi, di cui parte realizzate, altre in procedura di gara d’appalto, altre ancora in fase avanzata di progettazione con la garanzia dell’assegnazione dei lavori entro l’anno in corso e cioè nei tempi utili per non perdere i finanziamenti.

Attività per le quali rivendichiamo, a tutti i soggetti deputati e in particolare ai Comuni, l’accelerazione degli interventi per la messa in esecuzione delle opere.

Permane la nostra perplessità su alcuni capitoli sui quali riteniamo debbano essere realizzati dei correttivi, come la partita della fiscalità di vantaggio, l’accelerazione delle decisioni sugli investimenti relativi alla ricettività turistica, la determinazione di una unità di missione per la riduzione dei tempi della burocrazia.

Infine, anche in conseguenza dell’allungamento dei tempi e delle modifiche legislative sugli ammortizzatori sociali, ribadiamo la richiesta di una decisa determinazione per la definizione di programmi formativi e di sostegno al reddito verso i lavoratori che hanno terminato e terminano il diritto a tali strumenti.

Roberto Puddu

Segretario generale CGIL Carbonia Iglesias

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La qualità e le competenze per i servizi alle persone con difficoltà prima di tutto. E poi dare gambe al sistema che supera le gare d’appalto. È il futuro che Legacoop individua per il settore dei servizi sociali dove competenza, qualità degli interventi e tutela dei posti di lavoro viaggiano assieme. Un messaggio importante che i dirigenti di Legacoop hanno lanciato alla Regione nel corso del convegno seminario che si è svolto ieri a Cagliari e che ha visto partecipare anche l’assessore regionale alla sanità Luigi Arru. Obiettivo: «Emanare un regolamento sul sistema di accreditamento nel servizio di assistenza alle persone in modo che vengano garantiti qualità e servizi alla persona e posti di lavoro». Un settore delicato e molto importante, come rimarcato nel corso del seminario, che vede operare 200 coop in tutta la Sardegna, 3600 occupati e un fatturato di 110 milioni di euro. 

«Il servizio di accreditamento è stato istituito nel 2000 e da allora è stato fatto poco – ha spiegato Daniela Schirru, presidente del Legacoop Cagliari –  con questa azione si intende rafforzare il servizio di assistenza». Servizio di accreditamento, come è stato spiegato nel corso del seminario può diventare alternativo al sistema degli appalti e “punta a garantire sia la qualità dei servizi sia i posti di lavoro.» 

A spiegare criticità dell’attuale sistema e vantaggi, offerti dal sistema di accreditamento è stato Andrea Pianu, coordinatore per Legacoop Cagliari delle coop sociali. Nel corso del convegno anche le testimonianze dell’Emilia Romagna dove, come ha rimarcato Alberto Alberani responsabile dell’area Welfare di Legacoop Emilia Romagna.

«In diverse regioni – ha argomentato Daniela Schirru – l’accreditamento dei servizi alla persona rappresenta oggi una realtà che ha contribuito a consolidare i servizi a favore delle comunità locali, a superare una dimensione di forte discrezionalità e “discutibile oggettività” negli affidamenti tramite lo strumento della gara d’appalto, nonchè ricollocare al centro del servizio il cittadino e i suoi bisogni.»

Da qui la decisione di Legacoop di rilanciare questo tema alla pubblica discussione, realizzando un percorso che unisca l’approfondimento e la conoscenza delle esperienze realizzate, con il confronto con i diversi soggetti istituzionali, la Regione Autonoma della Sardegna e gli Enti locali.

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Cabfoto

Mario Cabasino, presidente del Corecom Sardegna, è il nuovo responsabile nazionale dei Corecom per i rapporti con le televisioni private e locali. Il giornalista cagliaritano è stato nominato dal presidente nazionale del Cordinamento Felice Blasi nel corso dell’ultima seduta svoltasi giovedì scorso a Roma. Per la prima volta, la Sardegna arriva al vertice della governance dei Corecom, i comitati regionali delle comunicazioni, organi di consulenza delle Regioni in materia di tele-comunicazioni. Giornalista professionista con una lunga esperienza nel settore delle TV private (è stato anche direttore di Sardegna uno TV), Cabasino ha annunciato che si attiverà da subito per incontrare le associazioni che rappresentano l’emittenza locale, come Confindustria televisioni e Aeranti Corallo, in vista dell’avvio del confronto istituzionale con il Sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni Antonello Giacomelli.

«È un momento di fondamentale importanza per la sopravvivenza delle TV locali – ha dichiarato Cabasino – che faticosamente stanno iniziando ad uscire dalla lunga crisi che ha colpito l’editoria; i Corecom sono impegnati ad accompagnare questo processo di ripartenza assicurando il loro contributo di conoscenza e di esperienza per la riforma delle leggi di settore»

 

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Il Comitato per la mobilitazione del Sulcis conferma lo sciopero generale per martedì 16 febbraio anche dopo l’incontro voltosi oggi in Regione, al quale peraltro non è stato invitato.

«Se l’interesse del presidente della Giunta Regionale al Sud Ovest dell’isola è proporzionale al tempo che questa mattina ha dedicato all’incontro da lui convocato per il Piano Sulcis siamo al cospetto di un disastro pressoché annunciato», si legge in una nota.

«Il Presidente – si legge ancora nella nota – si è inoltre sottratto alla richiesta formulata dal comitato di partecipare all’incontro di quest’oggi. Il rifiuto suo è stato un vero e proprio atto irrispettoso che la dice tutta sulla sua capacità d’ascolto e sulla volontà di affrontare i problemi e proporre soluzioni alla tragedia Sulcis.»

«Francesco Pigliaru – ha detto Fabio Enne, segretario generale della Cisl – ha abbandonato l’incontro poco dopo il suo inizio, a causa di impegni istituzionali, lasciando i sindaci a discutere tra loro, insieme al coordinatore Cherchi. La riunione si è conclusa con un nulla di fatto. Al termine, solo alcuni amministratori hanno fornito un breve resoconto ai manifestanti.»

«Chiediamo ai primi cittadini di tutto il Sulcis – ha aggiunto Fabio Enne – di unirsi al comitato organizzatore della mobilitazione generale popolare e di sostenere insieme la nostra battaglia.»     

Elio Cancedda, coordinatore del del Movimento Partite Iva, snocciola i dati più significativi del tessuto imprenditoriale: «1.786 imprese cessate nel triennio, 535 solo nel 2015, con una media di oltre 11 imprese la settimana che sono state costrette a chiudere l’attività, con la conseguente perdita di occupazione. Senza un lavoro, per 37mila disoccupati, non c’è speranza per il futuro».

Il comitato popolare composto da Cisl, Cisal, Fismic Consal, il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, artigiani, commercianti, pastori, pescatori, il Movimento Sardegna Zona Franca, il Movimento studentesco del Sulcis, i Movimento disoccupati di Carbonia e Iglesias, il Comitato per la salute del Sulcis, nonché associazioni di volontariato, comitati e movimenti della società civile, confermano lo sciopero generale indetto dai sindacati, e la chiusura di tutte le attività martedì 16 febbraio con marcia su Cagliari, per manifestare il degrado sociale.

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Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha giudicato positivamente l’incontro con il presidente Pigliaru sul Piano Sulcis. «I dati illustrati dal presidente Francesco Pigliaru e dal coordinatore Tore Cherchi – ha detto Casti – confermano l’esistenza di iniziative per un ammontare complessivo di 620 milioni di euro».

«Tutto ciò che è emerso dalla riunione sono fatti, opere e interventi concreti, non inutili proclami strumentali – ha aggiunto Giuseppe Casti -. Questo è un passo fondamentale per avviare il processo di ripresa economica. Da solo però non può bastare, anche perché il Piano Sulcis farà sentire pienamente i suoi effetti alla fine del 2016. Occorre, quindi, che la Regione Sardegna si adoperi per sostenere immediatamente interventi e politiche attive per il lavoro che diano effetti immediati.»

«Sono convinto della necessità che, in momento come questo, le Istituzioni, le Organizzazioni Sindacali e tutte le Popolazioni coinvolte, debbano essere unite nel continuare a sollecitare la Regione e lo Stato affinché – ha concluso il sindaco di Carbonia – diano risposte concrete per lo sviluppo del nostro territorio e per dare garanzie e speranza alle nuove generazioni.»

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Si svolgerà sabato 13 febbraio 2016 la manifestazione intitolata “S’urtzu e sa mamulada”, in occasione del periodo di carnevale che ormai sta andando a chiudersi. Si tratta della sfilata delle antiche maschere di Seui organizzata dalla Associazione dei Seuesi nel Mondo, insieme alla Confesercenti Provinciale di Cagliari, dal Consorzio Insieme, dal Consorzio Centro Storico e dalla Quadrifoglio Karalis.

La sfilata si svilupperà lungo un percorso articolato tra Piazza Garibaldi, Via Garibaldi, Via Manno, Piazza Yenne e il Rione Marina, animando il centro storico con le antiche e preziose maschere della tradizione seuese.

Questa attività rientra nel programma di manifestazioni che la Confesercenti provinciale di Cagliari e i due centri commerciali naturali del centro città si stanno impegnando a promuovere per cercare di animare le vie del centro e promuovere il territorio cittadino, con il fine principale di restituire dignità e vivacità alla zona commerciale per eccellenza della nostra città.