18 July, 2024
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DisoccupatoPortaLaSuaCroce_Sulcis-1feb2016

Ieri, la Cisl, insieme alla Cisal, Fismic – Consal, Movimento Partite Iva, Sardegna Zona Franca, Artigiani e Commercianti, Studenti, Disoccupati e Comitato per la Salute del Sulcis Iglesiente hanno comunicato al prefetto di Cagliari, al questore di Cagliari e alla Commissione di Garanzia, che il 16 febbraio si terrà la marcia su Cagliari, con lo sciopero generale per l’intera giornata.

Poche ore dopo la Cisl ha ricevuto una convocazione d’incontro da parte della Presidenza della Giunta Regionale per discutere, insieme agli altri sindacati e ai sindaci, del Piano Sulcis.

«E’ chiaro che l’invito non può essere accolto se non verrà esteso anche ad una delegazione del comitato organizzatore della Mobilitazione generale del Sulcis Iglesiente partita il 1 febbraio – spiega Fabio Enne, segretario generale UST CISL Sulcis Iglesiente -. Riscontriamo un’ulteriore anomalia nella convocazione inviata ieri da Pigliaru, ossia, la mancanza di un’interlocuzione con il Governo Nazionale. L’assenza di un rappresentante del ministero la dice lunga sulla serietà e risolutezza dell’incontro fissato per il 12.»

«Proseguiamo ancor più determinati di prima la nostra battaglia. Chiediamo, ancora una volta, che vengano liberate immediatamente, con un intervento del Governo centrale, le risorse del Piano Sulcis. Chiediamo un commissario straordinario che si occupi della spendita dei denari e dell’avvio dei cantieri. Chiediamo un piano occupazionale per l’intero territorio e un accordo quadro e di programma per il rilancio del sistema economico e sociale dei comuni del Sulcis. Nelle prossime ore – conclude Fabio Enne – risponderemo al presidente della Giunta regionale, nell’attesa di un suo riscontro, la marcia su Cagliari, prevista per il 16 febbraio non si tocca.»  

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Tramonto con pale eoliche 1

La Sardegna è al terzo posto in Italia per la produzione di energie rinnovabili. Sono ben 1.083 i watt prodotti, per ogni abitante, da fonti rinnovabili come eolico, fotovoltaico, geotermoelettrico e biomasse, inclusa la parte dei rifiuti non biodegradabili, ad esclusione dell’idroelettrico, dato che pone l’isola al quarto posto in Italia dopo il Molise, la Basilicata e la Puglia.

Si assesta ancora il numero delle imprese che opera nel settore; oggi sono circa 2.000 gli imprenditori (erano 2.663 nel 2014) che fabbricano motori, generatori, turbine, e pannelli fotovoltaici, producono energia, recuperano e riciclano rifiuti e, soprattutto, installano e manutengono impianti elettrici.

Lo certifica un rapporto dell’Ufficio Studi di Confartigianato che ha rielaborato i dati di Terna e di Movimprese dell’inizio del 2015.

All’opposto della classifica, la potenza generata pro capite più contenuta si registra in Lombardia con  299 watt per abitante, Lazio con 248, Valle d’Aosta con 201 e Liguria con 113; il Mezzogiorno presenta una potenza da fonti rinnovabili doppia (+99,5%) rispetto a quella del Centro Nord.

Nei vari settori di produzione, la Sardegna occupa una posizione di spicco anche nell’eolico (terza in Italia con 599 w), nel fotovoltaico (settima con 440 w per abitante), nell’idrico (nona con 280 w) e nelle biomasse (dodicesima con 54 w).

«Nonostante il netto taglio agli incentivi degli ultimi anni – sottolinea la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti – i numeri sottolineano la vivacità di un comparto che punta sull’eco-efficienza e sulle energie rinnovabili e che offre grandi potenzialità di sviluppo alle piccole imprese, sia in termini di innovazione, sia per il mantenimento dei posti di lavoro.»

«Per proseguire la crescita di questo “sistema” – continua la Presidente – è necessario garantire maggiore stabilità al comparto, anche mediante la rimodulazione degli incentivi con percentuali che dovrebbero variare in funzione dei risparmi energetici effettivamente conseguibili dai singoli interventi.»

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Prenderà il via l’11 febbraio prossimo dal teatro comunale di Sassari (seguita il giorno successivo, 12 febbraio, dall’Auditorium del Conservatorio di Cagliari, sempre con inizio alle 9.30)  la seconda edizione di “Socialmente consapevoli”, campagna di sensibilizzazione contro il “cyber bullismo” organizzata dal Corecom Sardegna in collaborazione con la Polizia postale, l’Ufficio scolastico regionale, il comune di Sassari ed il Conservatorio “Pierluigi da Palestrina” di Cagliari.

L’iniziativa, rivolta agli studenti delle scuole superiori, consiste in uno spettacolo costruito su un format giornalistico-teatrale intitolato “New Tribes” che affronta il difficile tema dei rapporti fra i giovani ed il mondo dei social media attraverso filmati, testimonianze e documenti di cronaca, coordinati sul palco dal giornalista Luca Pagliari, autore televisivo ed esperto di comunicazione.

Questa edizione sarà caratterizzata da una forte interattività. I ragazzi, che hanno cominciato a sviluppare il tema del “cyber bullismo” con i loro insegnati in appositi gruppi di lavoro, al termine dello spettacolo saranno chiamati a trasformare le impressioni ricevute in nuovi racconti autonomi, che potranno elaborare seguendo il loro linguaggio espressivo preferito: disegni, immagini, storie, docu-film, articoli ed altro.

Nel mese di aprile, il 20 a Cagliari ed il 21 a Sassari, ci saranno due giornate di confronto nelle quali i ragazzi potranno esporre le loro esperienze “autoriali” in uno scambio incrociato di contenuti e spunti di riflessione, cui parteciperanno sia gli insegnanti che gli esperti del mondo delle istituzioni.

La tutela dei minori nel mare magnum del web, ha dichiarato il presidente del Corecom Sardegna Mario Cabasino, «è per noi una priorità assoluta, come dimostrano tutte le indagini di settore e, purtroppo, alcuni recenti fatti di cronaca». E’con queste iniziative, ha concluso, “che ci vogliamo rivolgere soprattutto ai ragazzi ma, ovviamente anche ai genitori ed al mondo della scuola”.

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Domenica 14 febbraio, dalle 11.00, nella sala conferenze dell’Exmà, in via San Lucifero 71, a Cagliari, verrà inaugurata con un dibattito pubblico la mostra Imago Karalis, Imago Mundi. L’autore delle immagini è il fotografo Stefano Martinelli (in arte Stefano Non), neodottore in Scienze della comunicazione.

Talento, città, sogni. Stefano Martinelli, seguito dal docente nel corso di laurea in Scienze della comunicazione, Emiliano Ilardi, ha elaborato la propria tesi sul tema “Cagliari metropolitana fra progetto e rappresentazione”. Flash che raccontano trasversalmente la città e la “comunicano” con un approccio e punti di vista di forte interesse. Il lavoro realizzato dal fotografo cagliaritano ha la collaborazione dell’associazione Camù, legata al corso di laurea. Scienze della comunicazione ha contribuito anche al sostegno dell’allestimento espositivo. La mostra – gratuita e aperta al pubblico – può essere visitata dalle 12.30 di domenica sino al 9 marzo.

Gli effetti della tecnologia industriale prima e della rivoluzione elettronica poi, i confini dell’arte fotografica e della scienza urbanistica: è questa la cornice del dibattito, con docenti ed esperti, che accompagna la presentazione della mostra. Il contesto viene ampliato fino a interrogativi quali l’influenza del rapido succedersi di media e tecnologie nel Novecento sul modo di rappresentare lo spazio urbano e di progettarlo e su quali siano stati gli effetti di queste derive sullo sviluppo di Cagliari.

«Valorizzare gli studenti e le loro capacità è da sempre uno degli obiettivi che il corso di laurea in Scienze della comunicazione si impegna a realizzare. Questa volta – dice Elisabetta Gola, responsabile del corso – con la mostra di Stefano Martinelli, la sfida è quella di portare i risultati di una ricerca sociologica sul capoluogo regionale all’attenzione dei residenti.»

Al dibattito prendono parte i docenti del corso di laurea in Scienze della comunicazione, Emiliano Ilardi (Sociologia dei processi culturali e comunicativi), Antioco Floris (Linguaggi del cinema, della televisione e dei new media) ed Enrico Cicalò (Metodi e tecniche della rappresentazione grafica). Con l’autore, interviene Dandy Massa, architetto e vicepresidente del Consiglio italiano ingegneri.

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Impegno comune delle donne presenti in Consiglio regionale per una legge elettorale “sarda” autenticamente paritaria.

«Oggi siamo tutti coinvolti, maggioranza ed opposizione e commissione pari opportunità, per ribadire l’impegno per una legge elettorale che garantisca alle donne una adeguata presenza politica nelle istituzioni regionali.»

Lo ha affermato il vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda che, assieme alle colleghe Annamaria Busia (Sdl), Daniela Forma e Rossella Pinna (Pd) che, a pochi giorni di distanza dall’approvazione da parte del Parlamento delle norme sulla parità di genere, ha auspicato una nuova legge elettorale ancora più avanzata per la Sardegna, sul modello di quella della Campania. «C’è ancora molto da fare per allargare la presenza femminile nella politica – ha concluso Alessandra Zedda – e crediamo che questo debba essere un grande obiettivo di tutta la società sarda che, grazie alle donne, può crescere ancora e soprattutto meglio in termini di partecipazione alla vita pubblica».

A giudizio di Annamaria Busia, di Sdl, non bisogna dimenticare che proprio la legge della Campania, «fu in una prima fase impugnata dal Governo e poi oggetto di una sentenza della Corte costituzionale in cui venne riconosciuta la necessità di rimuovere con adeguati strumenti legislativi, la discriminazione contro le donne; apprezzamento, quindi per la legge nazionale, e ancora di più per la proposta del collega Sabatini che colloca la materia elettorale nello spazio più alto del nostro ordinamento, quello delle statutaria che è una legge di principi».

Daniela Forma, del Pd, si è soffermata invece in primo luogo sulla bassa percentuale di donne elette nelle diverse assemblee della Sardegna, «segno di un percorso ancora per molti aspetti complicato, che necessità di una pluralità di interventi», sottolineando poi che la proposta di legge regionale sarda «tende al raggiungimento del principio pieno di parità, con una presenza nelle liste di uomini e donne nella stessa misura del 50%».

Secondo Rossella Pinna, sempre del Pd, «il problema non è quello della cosiddette quote rosa alle quali personalmente sono sempre stata contraria ma, piuttosto, quello di mettere in campo azioni forti ed incisive per una vera parità; tutti gli indicatori ci dicono che le donne hanno fatto molta strada, ad esempio, nel settore dell’istruzione, ma non nell’economia e, appunto, nella  politica».

La presidente della commissione pari opportunità, Barbara Congiu, ha poi ricordato la il voto segreto della precedente legislatura che affossò la norma sulla parità di genere, auspicando che «da oggi parta un count down fino all’approvazione di una nuova legge che finalmente riconosca il principio della parità».

A proposito di voto segreto, il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, presente all’incontro assieme al consigliere del Pd Franco Sabatini ed al capogruppo di Sel Daniele Cocco, ha annunciato formalmente che il suo gruppo non lo chiederà.

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

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Il comune di Carbonia ricorda le norme obbligatorie per i possessori dei cani.

E’ obbligatorio identificare e registrare il proprio cane. La registrazione deve avvenire attraverso l’apposizione di un microchip, entro 10 giorni dalla nascita o immediatamente in caso di adozione. Il certificato di iscrizione all’anagrafe canina deve accompagnare il cane in tutti i trasferimenti di proprietà.

È vietato vendere o regalare cani di età inferiore ai due mesi o cani non identificati e registrati in anagrafe. L’eventuale morte del cane deve essere comunicata entro 15 giorni.

Registrare il proprio cane è molto semplice.

Per procedere alla registrazione bisogna prenotare la microchipatura al numero di telefono 360/1066456. Bisogna quindi recarsi presso l’Ambulatorio veterinario della Asl, in via Brigata Sassari 27, portando il cane, un documento valido e il codice fiscale o la tessera sanitaria. I veterinari provvederanno all’applicazione del microchip e al rilascio del certificato di iscrizione che accompagnerà il cane per tutta la vita

Il servizio di identificazione e di registrazione è gratuito.

L’Amministrazione comunale ricorda che sono tanti i buoni motivi per dotare il cane del microchip: evita l’abbandono e controlla il randagismo, garantisce la salute e l’incolumità di tutti; assicura il benessere degli animali e il corretto equilibrio tra uomo, animale e ambiente; fornisce la tracciabilità del cane nel caso in cui dovesse perdersi.

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L’assessorato regionale dell’Industria ha avviato l’acquisizione delle manifestazioni di interesse per la costituzione di un elenco di investitori privati che possono richiedere il co-investimento del fondo di capitale di rischio (venture capital) gestito da Sfirs Spa.

Il Fondo di capitale di rischio è stato costituito presso la Sfirs per investimenti in equity riguardanti l’avvio e il primo sviluppo di piccole e medie imprese innovative di nuova o recente costituzione che abbiano un valido progetto di sviluppo e con prospettive di crescita sia dimensionale, che reddituale.

In particolare, il fondo interviene co-investendo in operazioni di equity degli investitori privati, ovvero nell’acquisizione diretta, in aumento di capitale, di partecipazioni finanziarie temporanee e di minoranza in piccole e medie imprese.

Possono iscriversi all’elenco tutte le persone giuridiche di natura privata, attive da almeno 5 esercizi, interessate a richiedere il co-investimento in possesso dei seguenti requisiti:

– banche autorizzate in Italia e succursali delle banche comunitarie stabilite nel territorio della Repubblica, iscritte all’albo nazionale per l’esercizio dell’attività bancaria;
– intermediari finanziari iscritti nell’elenco ex art. 106 comma 1 del Testo Unico Bancario che  esercitano nei confronti del pubblico, con carattere di professionalità, l’attività concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma;
– intermediari finanziari comunitari, aventi sede legale in uno Stato dell’Unione Europea che  esercitano nei confronti del pubblico, nello stesso paese, le attività;
– SICAV (Società di investimento a capitale variabile) e SICAF (Società di investimento a capitale  fisso) e di SGR (Società di Gestione del Risparmio) iscritte nell’albo;
– società di capitali di diritto italiano o di diritto di altri Stati membri dell’Unione Europea avente quale oggetto sociale la gestione di fondi di venture capital o qualsiasi altro soggetto giuridico avente quale obiettivo/oggetto sociale l’acquisizione di partecipazioni azionarie di società di piccole/medie dimensioni non quotate, e costituente entità distinta sia dagli investitori che dalle imprese nelle quali siano effettuati gli investimenti;
– incubatori di start- up innovative certificati.

L’iscrizione nell’elenco è obbligatoria per poter richiedere il co-investimento del Fondo in operazioni di equity.

Le manifestazioni d’interesse potranno essere presentate on-line dalle ore 10.00 del 15 febbraio 2016 sul “Sistema informativo per la gestione del processo di erogazione e sostegno” della Regione Sardegna disponibile all’indirizzo: http://bandi.regione.sardegna.it/sipes/login.xhtml.

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Assessorato Enti locali 2 copia

L’assessorato regionale dell’Urbanistica ha rettificato il bando “Baddhe” riguardante la concessione di contributi per interventi di recupero e di riqualificazione dei valori paesaggistici di aree sottoposte a vincolo paesaggistico, caratterizzate da forme di degrado o usi impropri. La rettifica riguarda l’attribuzione dei punteggi alle offerte presentate dalle Unioni dei comuni e dalle associazioni.

Le finalità del bando sono le seguenti:

– il ripristino delle qualità paesaggistiche di aree ricadenti nelle zone interne poste fuori o ai margini dei centri urbani e preferibilmente non ricomprese all’interno della fascia costiera, degradate sotto il profilo paesaggistico da usi impropri, al fine di garantirne la tutela, la valorizzazione e la riqualificazione;

– la conservazione delle caratteristiche, degli elementi costitutivi e delle morfologie del paesaggio, attuata attraverso interventi finalizzati al miglioramento strutturale e funzionale delle componenti paesaggistiche;

– la trasformazione ambientale, agroforestale, territoriale e architettonica subordinata alla verifica della sua compatibilità e in equilibrio con i valori paesaggistici riconosciuti;

– il recupero, la ricostruzione e la rinaturalizzazione, volti a reintegrare i valori paesaggistici preesistenti, ovvero ad attuare nuovi valori paesaggistici, compatibili con le finalità del Piano Paesaggistico Regionale (PPR).

Possono presentare le proposte di finanziamento le Unioni dei comuni, i comuni in forma singola o in forma associata.

Le domande dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 9 marzo 2016.

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Carciofi

Incontri, seminari, visite aziendali, degustazione di prodotti: sono gli ingredienti del Forum per operatori esteri del settore agroalimentare in Sardegna che si svolgerà nella prima decade di giugno su iniziativa dell’assessorato dell’Industria in collaborazione con l’Agenzia ICE, Istituto per il Commercio Estero. Il Forum rientra nel programma di attività istituzionali previsto dal Piano Triennale di Internazionalizzazione e sarà un’occasione importante per le aziende isolane che hanno intenzione di espandere il proprio mercato.

Dal 4 febbraio scorso è possibile inviare la richiesta di partecipazione. La domanda va compilata on line sul sito dedicato. La chiusura delle iscrizioni è fissata per il 3 marzo. Il Forum sarà articolato in due giornate di incontri bilaterali tra aziende e buyer internazionali provenienti da Stati Uniti, Canada, Giappone, Belgio, Svezia, Norvegia, Inghilterra, Francia, Austria, Svizzera, Polonia e Germania. Sono inoltre previste due giornate di visite aziendali, in Sardegna, alle quali parteciperanno anche dieci giornalisti stranieri. Le aziende ammesse al Forum saranno 80, mentre i buyer internazionali saranno 30.

Le imprese dovranno appartenere ai comparti previsti nel progetto: vino, lattiero-caseario, olio, conserve, pasta, acque minerali, prodotti da forno, liquori, lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi, produzione di condimenti e spezie, produzione di birra, industria delle bibite analcoliche. Il Piano di Internazionalizzazione, che ha una dotazione finanziaria pari a 16 milioni di euro (12 milioni destinati, attraverso specifici bandi, a finanziamenti e aiuti a favore di piccole e medie imprese) prevede tra l’altro anche un Forum per le imprese del settore ICT, che si svolgerà a ottobre, e un Export Lab con un percorso formativo destinato alle imprese con l’obiettivo di accrescerne le capacità manageriali e la competitività sui mercati esteri.

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Search engine friendly contentÈ stato firmato oggi dall’Organismo pagatore nazionale in agricoltura (Agea) il decreto che fa ripartire i pagamenti comunitari della Domanda unica 2015. L’ufficialità è stata comunicata nel primo pomeriggio agli assessorati dell’Agricoltura delle Regioni italiane.
«Si tratta di una buona notizia, tanto attesa da migliaia di imprenditori agricoli sardi – ha commentato l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi – una boccata d’ossigeno sui ritardi e i continui rinvii giunti da Roma nelle ultime settimane». La ripresa dei pagamenti diretti, che nel 2015 erano stati percepiti in forma di anticipo e solo da una parte delle aziende agricole, secondo Agea ha avuto dei rallentamenti a causa dell’aggiornamento del sistema informatico. Da stasera le risorse stanziate dall’Organismo pagatore nazionale saranno trasferite in Banca d’Italia e in pochi giorni verranno accreditate alle aziende.
Da Roma hanno comunicato inoltre che i lavori sul “cervellone” informatico dovrebbero essere in via di definizione e il caricamento delle pratiche PSR già approvate in Sardegna negli scorsi mesi, sarebbe già iniziato. I pagamenti dovrebbero quindi ripartire a metà mese.