24 November, 2024
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Nel corso della conferenza stampa organizzata dalla Fondazione Sardegna Film Commission ieri mattina alla Biblioteca regionale in viale Trieste a Cagliari, per la presentazione dei risultati del bando Ospitalità 2015, l’assessore regionale della Cultura, Claudia Firino, ha annunciato l’avvio del tavolo di confronto con gli operatori del comparto cinema sull’aggiornamento della legge di settore.

«Parte il confronto con gli operatori del comparto cinema sull’aggiornamento della legge regionale di settore, con il primo incontro il prossimo 5 marzo – ha detto l’esponente della Giunta – questa sarà l’occasione del primo tavolo di discussione. L’attività, nel dettaglio, verrà articolata con la Fondazione Sardegna Film Commission

L’assessore ha inoltre sottolineato come il confronto parta «dopo aver portato a termine i bandi, fermi da 5 anni, e con una proposta in Finanziaria 2016 che prevede un ulteriore aumento dei fondi a disposizione del settore».

«Questo – ha concluso Firino – a dimostrazione di quanto si punti sul cinema, considerato motore di sviluppo culturale occupazionale ed economico, e di promozione del territorio.»

Claudia Firino 3

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Virginia Mura 1

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro Virginia Mura, ha costituito con una delibera il Fondo Social Impact Investing, innovativo strumento di ingegneria finanziaria attraverso cui verranno sostenuti interventi pilota di attività imprenditoriali che abbiano ricadute positive di impatto sociale ed occupazionale misurabili. Tali impatti sociali positivi saranno infatti sottoposti a verifica, al fine di assicurare trasparenza e accountability nella gestione dello strumento finanziario.
Lo strumento, contemplato nel pacchetto di misure previsto dalla delibera “Priorità Lavoro”, approvata dall’esecutivo regionale nello scorso giugno, rappresenta una novità assoluta per la Sardegna e avrà una dotazione iniziale di otto milioni di euro (sei provenienti dall’Asse II “Inclusione Sociale” del PO FSE 2014-20 e due dall’Asse III “Competitività del sistema produttivo del PO FESR 2014-20).
Il fondo SII interverrà erogando prestiti, capitale di rischio o emissione di bond in favore di progetti tesi alla creazione di impatti sociali positivi. Ad esempio potrà sostenere progetti riguardanti l’integrazione e l’inclusione di lavoratori espulsi da comparti produttivi (alluminio, chimica, tessile, ecc.), interventi di politica attiva destinati ai giovani tra i 15 e i 20 anni con difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro e a rischio di l’esclusione sociale nonché interventi di inclusione attiva di detenuti ed ex detenuti, attraverso attività di formazione e orientamento che possano agevolare un reinserimento nel mercato del lavoro. Potranno inoltre essere sostenuti interventi a favore dell’ambiente e della valorizzazione del patrimonio culturale.
Il Fondo SII supera la logica del “fondo perduto”: i soggetti privati si impegnano, infatti, a restituire i finanziamenti ricevuti per dar vita alle proprie iniziative in una logica di compartecipazione finanziaria degli investitori privati. La logica è quella dei fondi rotativi, che si autorigenerano attraverso il rientro dei finanziamenti erogati. A questa caratteristica si affianca, per gli investitori privati, la possibilità di contemplare un sistema di remunerazione in funzione dei risultati raggiunti, grazie al risparmio derivante dalla scelta di attivazione del Fondo SII rispetto a strumenti alternativi, come ad esempio politiche passive, più costosi e non in grado di rigenerarsi attraverso il rientro delle risorse erogate.
A gestire il Fondo Social Impact Investing sarà Sfirs Spa, la finanziaria della Regione Sardegna che opererà sulla base di un Accordo di prossima attuazione, in cui saranno disciplinati gli aspetti più tecnici e procedimentali del funzionamento dello strumento finanziario.
Il Fondo Social Impact Investing è realizzato in conformità alle normative europee e in particolare alla Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni “Investire nel settore sociale a favore della crescita e della coesione, in particolare attuando il Fondo Sociale Europeo nel periodo 2014-20” del 20 febbraio del 2013.

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Una delegazione dei dipendenti delle Camere di Commercio della Sardegna è stata ricevuta questo pomeriggio dall’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu e dal Capo di gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu, che hanno ascoltato le preoccupazioni dei lavoratori in vista del decreto nazionale di redistribuzione degli enti camerali.
Nell’ambito di una razionalizzazione complessiva del sistema statale, in cui rientrano anche le Camere di Commercio, la Regione valuterà le azioni possibili affinché l’iniziativa del governo nazionale non abbia l’effetto di ridurre la quantità e la qualità dei servizi essenziali erogati.
Un passo fondamentale, relativamente ai servizi essenziali, consisterà nell’ agganciare il processo della legge Delrio a quello della Riforma degli Enti locali, che contiene articoli che contrastano l’accentramento e favoriscono la diffusione dei servizi nei territori.
Per quanto riguarda invece i servizi non essenziali come la promozione territoriale e l’internazionalizzazione, si valuterà in che modo il nuovo sistema potrà evolversi in una prospettiva di intensificazione dei rapporti fra Regione e Camere di Commercio.

Cristiano Erriu 07

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L’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci ha presentato ieri sera la Manovra 2016-2018, che muove 7 miliardi e 400 milioni, alla terza Commissione del Consiglio regionale, dando così ufficialmente l’avvio alla sessione di Bilancio in via Roma.

«Con questa Finanziaria sosteniamo fortemente i segnali di ripresa che finalmente arrivano dalla nostra economia e iniziamo un percorso di risanamento dell’enorme, inaccettabile debito della Sanità, 750 milioni in tre anni, che è una priorità assoluta per dare garanzie alle generazioni future. È una manovra che si incardina sulla certezza delle entrate grazie alla chiusura della decennale vertenza con lo Stato e sulla consapevolezza di poter spendere tutto quello che incassiamo grazie all’abolizione del patto di stabilità, e che si proietta con ottimismo erano una previsione di miglioramento generale della situazione economica.»

«La Sanità genera 400 milioni di debito all’anno. Significa che consumiamo 400 milioni in più di quello che dovremmo – ha aggiunto Raffaele Paci -: un’enormità, ormai insostenibile, una situazione di fronte alla quale non si può più far finta di niente ma che bisogna risolvere immediatamente per tutelare le generazioni future. Non possiamo più rinviare: perciò oltre a fare spending review e a contare sul miglioramento del ciclo economico, chiediamo un sacrificio temporaneo ai cittadini più abbienti. E qui voglio dirlo molto chiaramente: per la maggior parte dei sardi le tasse vengono abbassate, pagheranno cioè meno Irpef, e l’Irap per le imprese resta fra le più basse in Italia.»

Anche in questa, come nella precedente manovra, è prevista la programmazione unitaria delle risorse regionali, statali e comunitarie «per dare forte impulso e accelerazione alla spesa dei fondi europei sin dall’inizio del nuovo ciclo di programmazione, evitando così le corse contro il tempo per salvare finanziamenti all’ultimo momento, sono oltre 600 milioni solo per il 2016. C’è poi un imponente piano di opere pubbliche che colmerà il nostro storico gap infrastrutturale e allo stesso tempo rilancerà la domanda interna dando un’accelerata all’economia della Sardegna con 127 milioni di fondi dal mutuo infrastrutture e oltre 400 di fondi statali Fsc».

Per l’assessore Paci quella illustrata ieri ai consiglieri regionali è una manovra «importante, che darà impulso all’economia e, soprattutto, imprimerà una svolta definitiva al controllo e al risanamento del debito della Sanità».

Raffaele Paci 19

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Oggi si è tenuto a Cagliari per iniziativa del Partito sardo d’Azione un incontro dell’Efa (European free alliance) formazione di cui fanno parte 45 partiti europei di ispirazione identitaria ed autonomista, rappresentata al parlamento di Strasburgo (dove è alleata col gruppo dei Verdi) da 50 deputati espressi da 17 paesi.

«Nel corso dell’incontro – spiega Christian Solinas, consigliere regionale dei Quattro Mori – è stata riaffermata la dimensione internazionale del nostro messaggio politico. Il sardismo non è isolamento ma parte di un grande progetto di libertà dei popoli europei, nel rispetto delle diversità storiche, culturali, sociali, ambientali e linguistiche.

«Nei prossimi mesi organizzeremo in Sardegna un meeting dei partiti identitari per confrontare le principali esperienze europee nel percorso verso l’indipendenza. Assieme alle forze politiche dell’Efa ed ai partiti fratelli di Corsica, Scozia, Catalogna e Paesi Baschi – conclude Christian Solinas – metteremo in campo fin dalle prossime settimane, col supporto degli europarlamentari del gruppo, iniziative legate ad alcuni grandi temi che interessano la Sardegna: dal riconoscimento dell’insularità alle deroghe sugli aiuti di Stato, dalla zona franca al nodo cruciale dei trasporti ed all’affermazione dei valori culturali e linguistici dell’Isola.»

Christian Solinas 5

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«Non è pensabile il futuro dell’Isola senza l’applicazione della Zona Franca. Abbiamo un gap economico superiore di oltre il 30% da colmare – afferma Aureli -. Al tavolo di confronto, che ci auguriamo si insedi quanto prima, porteremo all’attenzione del presidente Francesco Pigliaru le sue stesse promesse elettorali: ovvero la sperimentazione della Zona franca, almeno sul territorio del Sulcis.»

Lo ha detto chiaro Paolo Aureli, avvocato del foro di Cagliari, ed esponente nel Sulcis del Movimento zonafranchista, attivamente impegnato con il Comitato per la mobilitazione del Sulcis Iglesiente per dare prospettive economiche durature al territorio, così come per tutto il resto della regione Sarda.

Il riferimento è ad un articolo scritto di pugno del presidente Pigliaru e pubblicato nell’ottobre 2013 su “La Nuova Sardegna” e sul blog del professore. Il contenuto esprimeva perplessità sulla possibilità di fare dell’intera Sardegna una Zona franca, tuttavia riteneva utile sperimentarne le potenzialità nel Sulcis, per poi valutarne gli effetti. Senza dimenticare le positive considerazioni del prof. Aldo Berlinguer, esponente del mondo intellettuale affine al PD, che ha decantato la positività della Zona franca.

«E’ venuto il momento per mantenere gli impegni presi in campagna elettorale – conclude Aureli -; al presidente Pigliaru spetta chiedere immediatamente al Governo la stesura urgente del DPCM di attivazione della Zona franca del Sulcis Iglesiente, da trasmettersi con carattere d’urgenza alla Commissione Europea, stante l’approssimarsi dell’applicazione del nuovo Codice doganale internazionale.»

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Seconda giornata della mobilitazione generale popolare, ieri mattina, a Carbonia e Iglesias. A Carbonia i manifestanti, lavoratori, disoccupati, artigiani, commercianti e studenti, hanno occupato il Municipio e la Torre Civica; a Iglesias hanno occupato la sede del Comune.

A Carbonia, al termine di un breve corteo, i manifestanti, hanno chiesto e ottenuto un incontro con il sindaco, Giuseppe Casti, svoltosi in un clima carico di tensione, per le rimostranze verso il sindaco e in generale le Istituzioni.

Al termine, è stato deciso di convocare per mercoledì 10 febbraio alle ore 16.00, presso l’Aula consiliare del comune di Carbonia di piazza Roma, un incontro con i rappresentanti della mobilitazione, al fine di condividere azioni e  strumenti per la ripresa economica del territorio.

A Iglesias, il sindaco Emilio Gariazzo ha ricevuto i rappresentanti del Comitato promotore della mobilitazione e nel corso dell’incontro è stata condivisa la necessità, come già valutato con il sindaco di Carbonia, di favorire un serrato confronto istituzionale e con le parti sociali del territorio, al fine di comporre un tavolo di confronto che possa facilitare tutti gli interventi, sia quelli già in atto sia quelli da programmare, secondo una strategia di sviluppo sostenibile complessivo.

I consiglieri di minoranza Valentina Pistis, Gianmarco Eltrudis e Andrea Pilurzu hanno chiesto la convocazione del Consiglio comunale sui temi della mobilitazione generale popolare iniziata ieri e proseguita oggi.

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Case via Ogliastra 2

Martedì 9 febbraio 2016, a partire dalle ore 15,30, presso la Sala Polifunzionale (consiliare) del Comune di Carbonia in Piazza Roma, sotto i portici, si procederà al sorteggio pubblico tra i concorrenti che hanno conseguito lo stesso punteggio nel “Bando di concorso per l’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica – case popolari – ubicati nel territorio del Comune di Carbonia”.

Il sorteggio sarà effettuato in ordine decrescente di punteggio.

Il sorteggio tra i concorrenti, che hanno conseguito lo stesso punteggio, è indispensabile per la formazione della graduatoria definitiva per l’assegnazione degli alloggi ERP, come stabilito dall’art. 10 comma 7 della L.R.13/89.

Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.

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«Il presidente Pigliaru deve fare di tutto per impedire che Ryanair lasci la Sardegna ed Alghero in particolare. I dati dimostrano che la presenza di questo vettore low cost ha quadruplicato in pochi anni il movimento passeggeri da e per la Sardegna, con ricadute importantissime per l’economia di territori basata sul turismo in cui operano centinaia di attività produttive e per la mobilità dei sardi.»

Lo ha detto Antonello Peru, consigliere regionale di Forza Italia.

«In questo momento di grave crisi economica, inoltre, non basta fare di tutto ma bisogna farlo adesso perché, dopo l’annuncio della compagnia di lasciare la Sardegna il prossimo 31 ottobre, “il domani è già cominciato” e rischia di travolgerci. Le soluzioni ci sono, sono compatibili con la normativa dell’Unione europea e possono contare anche su risorse aggiuntive. La Regione ed il presidente Pigliaru in particolare – ha concluso Peru -, non hanno alternative rispetto ad un intervento immediato, concreto, e decisivo.»

«Rispediamo al mittente le accuse che il centrodestra rivolge alla Giunta regionale sulle politiche dei trasporti. È un attacco totalmente infondato. Se c’è qualcuno che ha fatto danni nel sistema dei trasporti sardi, questo è l’ex presidente Cappellacci». Il capogruppo SDL, Roberto Desini, si schiera con il presidente Francesco Pigliaru e con l’assessore Massimo Deiana, attaccati dall’opposizione in seguito all’annuncio della compagnia aerea Ryanair della chiusura della base di Alghero, dal prossimo autunno.

«Non ho dubbi che il presidente Pigliaru e l’assessore Deiana faranno tutto il possibile per trattenere in Sardegna la compagnia irlandese e i collegamenti che questa effettua fra l’Isola e l’Europa – spiega Desini -. Di sicuro tutti i tentativi di mediazione e tutte le strategie che saranno messe in campo, saranno portate avanti nel pieno rispetto delle leggi, senza assumere alcun provvedimento che possa affondare la Sardegna così come Cappellacci ha affondato la flotta sarda».

 

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IMMAGINE CON LOCANDINE

La Cineteca di Bologna ha reso i film selezionati per la finale del Concorso VISIONI SARDE.

Questi i finalisti:

 ALBA DELLE JANAS (Italia/2015) di Daniele Pagella (13′)

– CENTENARI (Italia/2014) di Paolo Zucca (1′)

– LA DANZA DEI SACRI DEMONI (Italia/2015) di Franco Fais (8′)

– OVE L’ACQUA CON ALTRA ACQUA SI CONFONDE (Italia/2015) di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi (14′)

– MEANDRO ROSSO (Italia/2015) di Paolo Bandinu (3′)

– OTTO (Italia/2015) di Salvatore Murgia e Dario Imbrogno (2′)

– PAOLINA ERA LA MADRE DI GIULIA (Italia/2015) di Clara Murtas (20′)

– PER ANNA (Italia/2015) di Andrea Zuliani (20′)

– EL VAGÒN (Italia/2015) di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria (19′)

La rassegna VISIONI SARDE è voluta dalla FASI, Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, per promuovere e far conoscere la cultura cinematografica regionale fuori dall’Isola. A tale scopo ha bandito un concorso nazionale riservato ai corto e mediometraggi realizzati da registi sardi o aventi come location la Sardegna.

Le opere saranno proiettate il 25 febbraio a Bologna sullo schermo del Cinema Lumière, nell’ambito della 22^ edizione dello storico  Festival Visioni Italiane che si terrà dal 24 al 28 febbraio 2016 e sarà concluso dalla premiazione di domenica 28.

Per l’assegnazione del primo premio (1.000 euro) le opere saranno  giudicate dalla giuria composta da: Marcello Fois, scrittore, commediografo e sceneggiatore, Alberto Masala, poeta, scrittore e traduttore, Bruno Mossa, Cineteca di Bologna, Paolo Pulina, giornalista, scrittore e dirigente FASI, Antonello Rubattu, scrittore, presidente di “Su Disterru” e organizzatore del festival cinematografico “Terre di confino“.

I finalisti concorrono inoltre al premio “Giovani” (500 euro) che sarà conferito dalla giuria costituita dai giovani della FASI e dai giovanissimi sardi stagisti e collaboratori della Cineteca di Bologna.

Questi giovani cinefili, guidati dai coordinatori giovani di Circoscrizione saranno poi chiamati a svolgere un ruolo attivo nella successiva fase della distribuzione dei film nelle principali città della penisola.