Pietro Cocco (PD): «L’unica preoccupazione del centrodestra è quella di mascherare le proprie inefficienze».
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«Nel tentativo di disegnare a tutti i costi uno scenario a tinte fosche per le autonomie locali della Sardegna, soprattutto per mascherare la propria inefficienza, il centrodestra continua ad operare in modo coerente con la propria azione politica e amministrativa che da sempre li contraddistingue. Ovvero, la politica del rinvio perenne, l’uso incompleto dello strumento del referendum mai accompagnato da nessuna proposta organica di riassetto, un atteggiamento miope e cinico nei confronti del personale di Comuni e Province, la totale incapacità di dare risposte alle attese dei cittadini amministrati che da troppi anni assistono ad un progressivo scadimento da parte degli enti locali nell’erogazione dei servizi proprio a causa dei limiti normativi regionali e nazionali.»
Lo dice Pietro Cocco, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale.
«In realtà – aggiunge Pietro Cocco -, il centrosinistra al governo della regione ha approvato una riforma profondamente innovativa per il sistema degli enti locali della Sardegna che sancisce la scomparsa delle Province, istituisce la Città metropolitana, rafforza il ruolo delle Unioni di Comuni, attribuisce ai sindaci un ruolo di governo dei territori attraverso il potenziamento degli strumenti di associazionismo comunale. Una riforma che non prevede nuovi oneri finanziari e consente, mediante le nuove forme di cooperazione intercomunale, un effettivo risparmio o quantomeno a costi invariati di Fondo unico, un deciso miglioramento del rapporto costi-efficacia nell’erogazione dei servizi e delle funzioni.»
«Altro che occasione mancata – conclude Pietro Cocco – è il concreto avvio di una stagione di riforme, frutto di una lunghissima concertazione, non declamate ma realizzate sul serio.»
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