Si è svolto ieri mattina, nella sala Anfiteatro di via Roma, a Cagliari, il primo degli incontri illustrativi del Piano Energetico Regionale.
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Si è svolto ieri mattina, nella sala Anfiteatro di via Roma, a Cagliari, il primo degli incontri illustrativi del Piano Energetico Regionale previsti dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica. All’incontro, oltre all’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, hanno partecipato i rappresentanti del partenariato economico e sociale che hanno condiviso e apprezzato l’impostazione del Piano. Nelle prossime settimane si svolgeranno gli incontri con i rappresentanti degli Enti locali, degli Enti pubblici che si occupano di ambiente e delle associazioni ambientaliste, anticipatori dei due incontri plenari aperti al pubblico che si terranno a Cagliari e Sassari. Tutte le organizzazioni coinvolte nella procedura di VAS potranno presentare le osservazioni al Piano Energetico, in forma scritta, entro e non oltre il prossimo 4 aprile.
A introdurre i lavori è stata l’assessore Maria Grazia Piras.
A introdurre i lavori è stata l’assessore Maria Grazia Piras.
«Il Piano energetico, adottato dalla Giunta alla fine di gennaio, non è solo un progetto importante che disegna il futuro energetico della Sardegna ma anche un progetto imprenditoriale che orienterà in senso positivo lo sviluppo economico e occupazionale: ecco perché abbiamo organizzato il primo incontro previsto dalla VAS con le associazioni datoriali e sindacali. È un Piano ambizioso – ha detto ancora l’assessore Piras – che, una volta approvato in via definitiva, proietterà la Sardegna sullo scenario internazionale grazie agli esempi di buone pratiche e agli interventi innovativi proposti. Non siamo in presenza di un Piano astratto perché alcune delle azioni previste sono già in fase di realizzazione e altre ancora si concretizzeranno nel corso del 2016».
Il Piano disegna un nuovo modello energetico per l’isola da qui fino al 2030, un modello che abbatterà i costi della bolletta per i cittadini, renderà più competitive le imprese e favorirà l’occupazione. La vera sfida che lancia il Piano è abbattere del 40%-50% le emissioni di CO2 associate ai consumi. Un risultato che sarà perseguibile anche grazie alla metanizzazione della Sardegna.
Sono quattro gli obiettivi strategici: la modernizzazione del sistema energetico, la metanizzazione, il risparmio e l’efficientamento energetico e la gestione del sistema. Come ha sottolineato l’assessore Piras nell’introduzione, «la Regione si sta dotando di uno strumento che sarà di supporto fondamentale alle attività produttive e in equilibrio con le politiche di tutela ambientale». È evidente, come hanno sottolineato le associazioni di categoria, che ora occorre velocizzare i tempi per la metanizzazione e dare un impulso ai progetti di efficientamento, anche nel settore privato. «Su quest’ultimo aspetto – ha detto l’assessore Piras – ci faremo carico di migliorare il disegno di legge sul tema, già licenziato dalla Commissione competente e presto all’esame del Consiglio, perché le ricadute degli interventi interessino non solo i cittadini ma anche le imprese sarde, con la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro».
Sono quattro gli obiettivi strategici: la modernizzazione del sistema energetico, la metanizzazione, il risparmio e l’efficientamento energetico e la gestione del sistema. Come ha sottolineato l’assessore Piras nell’introduzione, «la Regione si sta dotando di uno strumento che sarà di supporto fondamentale alle attività produttive e in equilibrio con le politiche di tutela ambientale». È evidente, come hanno sottolineato le associazioni di categoria, che ora occorre velocizzare i tempi per la metanizzazione e dare un impulso ai progetti di efficientamento, anche nel settore privato. «Su quest’ultimo aspetto – ha detto l’assessore Piras – ci faremo carico di migliorare il disegno di legge sul tema, già licenziato dalla Commissione competente e presto all’esame del Consiglio, perché le ricadute degli interventi interessino non solo i cittadini ma anche le imprese sarde, con la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro».
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