Ubaldo Scanu (PD): «La deliberazione della Giunta regionale sulla ridefinizione della rete ospedaliera va nella direzione giusta».
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La deliberazione della Giunta della RAS n. 6/15 del 2 febbraio 2016 ha ridefinito la rete ospedaliera sarda; ora passerà in discussione nella specifica commissione e in Consiglio Regionale. L’intento è quello di provare a costruire un sistema di presidi sanitari il più possibile efficiente e a misura di cittadino. Tentativo – questo – assai faticoso sia a causa della delicatezza della materia e delle particolarissime peculiarità geografiche del nostro territorio di cui è necessario tener conto nella ricerca del miglior equilibrio possibile, che del disordine generato dalla “disattenta” gestione della rete caratterizzato dall’operato della precedente Giunta regionale che ha prodotto oltre 400 milioni di deficit, e questo non ha certo aiutato nell’ardua impresa.
Il Partito Democratico di Iglesias ha sempre perorato la causa di un DEA di primo livello “territoriale” ripartito fra più stabilimenti; in questo modo il CTO e il Sirai, con servizi specialistici “unici”, senza doppioni, possono garantire adeguata offerta sanitaria operando sul modello degli “Ospedali Riuniti” di altre regioni, unitamente al Santa Barbara e alle quattro Case della Salute previste a Giba, Sant’Antioco, Carloforte e Fluminimaggiore. Oggi il risultato auspicato – compreso il mantenimento del Punto nascite – appare quanto mai prossimo, trovando pieno riscontro nella deliberazione 6/15 e risultano pertanto demagogiche e strumentali le accuse di quelle forze politiche che, in questi mesi, non hanno fatto alcuna proposta tesa al raggiungimento di quanto ampiamente discusso, elaborato e concertato – nel rispetto delle istanze di tutte le comunità del territorio – con i rappresentati istituzionali locali e regionali.
Ubaldo Scanu
Segreteria PD Iglesias
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