Verrà presentato sabato mattina, a Cagliari, il “Compendio statistico sui Csv e sui Co.Ge.”.
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Quante sono e come vengono spese le risorse che per legge ogni anno vengono destinate dalle fondazioni bancarie ai Comitati di Gestione e da questi ai Centri di Servizio per il Volontariato? Come la spesa si differenzia regione per regione e quali sono le criticità e i punti di forza del sistema di finanziamento del volontariato italiano? A queste domande risponde il “Compendio statistico sui Centri di Servizio per il Volontariato e sui Comitati di Gestione dei fondi speciali per il Volontariato in Italia”, una pubblicazione che verrà presentata sabato 6 febbraio, a Cagliari. Appuntamento a partire dalle ore 10.00 presso l’Auditorium della Banca Intesa San Paolo in viale Bonaria.
Alla presentazione prenderanno parte il curatore del Compendio, il sociologo e ricercatore Renato Frisanco, il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, il presidente del Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” Giampiero Farru, e il presidente della Consulta nazionale dei Co.Ge.
e componente del Co.Ge. Sardegna Carlo Vimercati.
Il Compendio statistico è promosso dalla Consulta nazionale dei Comitati di Gestione dei fondi speciali per il Volontariato e da CSVnet (Coordinamento dei Csv in Italia) e presenta un’ampia rassegna dei principali dati statistici riguardanti l’attività svolta dai due principali attori del sistema dei fondi speciali per il volontariato, con una lettura comparativa dell’andamento dei diversi sistemi regionali.
I Comitati di Gestione dei fondi speciali per il volontariato sono i soggetti a cui compete l’amministrazione dei fondi speciali istituiti presso ogni regione e provincia autonoma in conformità all’art. 15 della Legge 11 agosto 1991 n. 266.
Essi sono composti da 15 membri, nominati da una pluralità di soggetti rappresentativi della composita realtà regionale (otto rappresentanti delle fondazioni di origine bancaria, quattro delle organizzazioni di volontariato maggiormente presenti sul territorio, uno della Regione, uno degli Enti locali e uno del Ministero del Welfare).
Attraverso lo svolgimento dei compiti assegnati dalla normativa i Comitati di gestione espletano fondamentali funzioni di controllo e di regolazione generale del processo di utilizzo dei fondi speciale per il volontariato istituiti in ogni regione.
I Centri di Servizio utilizzano i fondi speciali per il volontariato per la progettazione, la realizzazione e l’erogazione dei servizi destinati alle organizzazioni di volontariato (iscritte e non nei registri regionali) al fine di sostenerne e qualificarne l’attività.
Le attività tipiche attraverso cui i Centri di servizio realizzano le proprie finalità sono: a) approntamento di strumenti ed iniziative per la crescita della cultura della solidarietà, la promozione di nuove iniziative di volontariato ed il rafforzamento di quelle esistenti; b) offerta di consulenza e assistenza qualificata, nonché di strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specifiche attività; c) iniziative di formazione e qualificazione degli aderenti alle organizzazioni di volontariato; d) offerta di notizie, informazioni, documentazioni e dati sulle attività di volontariato.
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