Gianluigi Rubiu (UDC): «Ancora una volta il Sulcis Iglesiente si sente ingannato, con centinaia lavoratori ormai allo stremo».
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Speranze disilluse e impegni traditi. Il Sulcis Iglesiente che prefigura il timore di una nuova beffa. A evidenziare le problematiche del territorio sul fronte lavoro è il capogruppo Udc Gianluigi Rubiu che in un’interpellanza sottolinea come «ancora una volta il Sulcis Iglesiente si sente ingannato, con centinaia lavoratori ormai allo stremo», riferendosi agli accordi siglati a luglio, che parevano aver aperto degli spiragli per il ricollocamento degli operai ex Ila, ex Rockwool, Sms e alcuni lavoratori delle imprese d’appalto: «Una cosa è certa – sottolinea Gianluigi Rubiu -. In base alle intese, i dipendenti si sono rimessi in gioco con un percorso formativo orientato ad un veloce inserimento lavorativo».
I lavoratori sarebbero dovuti rientrare nel circuito sin da gennaio: «Ancora non è stato concretizzato nessun passaggio per il riassorbimento dei lavoratori negli stabilimenti. Nel frattempo tantissimi di questi operai (una grande parte qualificati) sono usciti dal percorso lavorativo perdendo ogni tipologia di ammortizzatore sociale, con famiglie intere che si ritrovano dunque senza stipendio o sostegno finanziario per poter sopravvivere – conclude Rubiu -. Insomma, il rischio è di una ripresa delle proteste con un allarme per una devastazione sociale del territorio».
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