Occorrerà attendere ancora qualche giorno per conoscere le intenzioni di Glencore sul futuro dello stabilimento ex Alcoa.
[bing_translator]
Occorrerà attendere ancora qualche giorno per conoscere le intenzioni di Glencore, la multinazionale svizzera che sta trattando l’acquisizione dello stabilimento ex Alcoa per il rilancio della produzione di alluminio primario. Come ampiamente previsto alla vigilia dell’incontro convocato per oggi al ministero dello Sviluppo economico, i vertici della Glencore, infatti, hanno chiesto ed ottenuto alcuni giorni di tempo per poter esaminare nel dettaglio le proposte ricevute dal Governo. All’incontro odierno, convocato dal ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ha partecipato anche il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru.
L’incontro è iniziato alle 15.30. In discussione gli strumenti richiesti dalla Glencore per il riavvio dello stabilimento di Portovesme, ad iniziare dalle agevolazioni sul costo dell’energia. La multinazionale svizzera fin dal primo momento in cui, oltre un anno fa, manifestò la disponibilità all’acquisizione dello stabilimento, pose precise condizioni inserite in un apposito memorandum. Tra queste, la cosiddetta “super interrompibilità” (una remunerazione doppia rispetto alla “interrompibilità”, valida solo per le Isole) della durata di dieci anni e con un costo kilowattora dell’energia vantaggioso.
L’Unione europea ha dato il via libera al riconoscimento della “super interrompibilità” solo per tre anni, mentre per i restanti sette anni, l’alternativa sarebbe un accordo bilaterale con la centrale elettrica di Fiumesanto, su un prezzo dell’energia in linea con quelle che sono le richieste della Glencore, di poco inferiore ai 30 euro a Mw/h. Dovrebbero essere queste le condizioni prospettate alla Glencore, sulle quali la stessa multinazionale dovrebbe dare una risposta definitiva la prossima settimana.
NO COMMENTS