23 December, 2024
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Alcoa 22 marzo 2016 B

«Un Governo debole e (evidentemente) con poca autorevolezza, mostra tutta la sua incapacità a concludere positivamente la vertenza Alcoa. Nel frattempo, i segretari metalmeccanici del Sulcis Iglesiente proseguono nella protesta con la speranza di indurre il Consiglio dei ministri ad assumere una posizione decisa affinché si ponga la parola fine alla trattativa Glencore-Alcoa-Governo per la cessione, e la conseguente ripartenza, dello stabilimento di Portovesme.»

Lo scrive ion una nota Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«È evidente – aggiunge Ignazio Locci – che siamo arrivati a un punto in cui il presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi deve prendere in mano la vertenza per condurla in porto. In ballo non c’è soltanto il futuro di un intero territorio, ma anche di un pezzo considerevole dell’industria italiana. A quanto pare anche l’incontro di ieri a Roma, cui ha partecipato il presidente della Regione Francesco Pigliaru, non ha prodotto risultati positivi. È inaccettabile che si continui a tergiversare, che si vada avanti con continui rinvii. Gli operai, e tutto il Sulcis Iglesiente, hanno atteso abbastanza. È ora che la politica, a più alti livelli istituzionali – conclude Ignazio Locci -, si assuma le sue responsabilità.»

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Appuntamento sul tema dell’immigrazione, giovedì 24 marzo, a Cagliari, alle ore 18.00, presso i locali del Circolo ricreativo Random in Via Eleonora D’Arborea 6.

La serata prevede la proiezione di “Se la mia terra mi respinge”, video documento del progetto “Memorie Migranti” di Monica Serra – produzione Micro Fratture Teatro 2015. Il documentario è stato prodotto attraverso testimonianze dirette e con il coinvolgimento attivo di cittadini migranti provenienti da aree geografiche disagiate, all’interno di un percorso partecipativo di indagine interculturale e il confronto con la comunità locale e il contesto urbano che li ospita.

A seguire si terrà un dibattito, coordinato da Lorena Cordeddu con la partecipazione di Associazioni impegnate sul fronte dell’immigrazione. Nell’occasione verrà presentato il progetto “Building bridges – costruire ponti”.

Infine, dalle ore 20.00, è prevista una cena, a cura del laboratorio di cucina coordinato da Silvana Boi, con degustazione di pietanze etniche e locali.

L’evento è organizzato dall’associazione Terra Battuta in collaborazione con la Soc. coop. ISAR.

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I pescatori questa mattina hanno occupato la sala consiliare del comune di Sant’Antioco. All’origine dello stato di agitazione, la richiesta di erogazione degli indennizzi NATO per lo sgombero degli specchi d’acqua interessati alle esercitazioni militari nel Golfo di Palmas, relativi all’annualità 2014. Il problema interessa diverse marinerie della Sardegna, in particolare modo quelle sulcitane. L’erogazione risulta bloccata dal mancato funzionamento del sistema informatico recentemente adottato dal Ministero.

L’attesa non è piaciuta ai pescatori aderenti alla Flai Cgil e all’Associazione Armatori Piccola Pesca sardegna che stamattina hanno varato l’azione di lotta. «E’ solo l’inizio – hanno detto i rappresentanti delle due sigle, Mimmo Siddu, Gianni Crastus e Enrico Marangoni – se non erogheranno il Fermo Nato in tempi rapidi, impediremo lo svolgimento di tutte le attività militari nel Golfo di Palmas.»

In considerazione dell’occupazione della sala consiliare e dell’annunciata protesta in mare nei giorni stabiliti per le esercitazioni militari, il sindaco Mario Corongiu ha espresso forte preoccupazione ed ha inviato una comunicazione al prefetto, per portarlo a conoscenza dell’accaduto e dell’impossibilità a contenere la protesta che coinvolge oltre 400 pescatori di Sant’Antioco.

Per risolvere il problema, l’auspicio generale è che il Ministero possa procedere all’immediato al pagamento degli indennizzi, utilizzando la procedura del passato, prima cioè dell’adozione del programma informatico che, come detto, non è funzionante.

Due rappresentanti dei pescatori con il sindaco di Sant'Antioco in una foto d'archivio.

Due rappresentanti dei pescatori con il sindaco di Sant’Antioco in una foto d’archivio.

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Pecore 2015 1

Ieri, a Oristano, nel corso dell’incontro convocato dall’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, è stato compiuto un passo ulteriore verso la costituzione del tavolo interprofessionale del latte ovino.

L’incontro è stato un momento di “confronto vivo ma positivo” tra i protagonisti della filiera della produzione e trasformazione (OP, cooperative, industriali e associazioni di categoria) che, auspica l’auspica l’assessore dell’Agricoltura, «nei prossimi giorni, porterà alla definizione dello statuto». Inoltre, Elisabetta Falchi ha annunciato l’arrivo di «strumenti finanziari che permettano di affrontare le problematiche legate all’eccezionale produzione di latte dell’annata in corso, che ha colto di sorpresa produttori e trasformatori e rischia di avere effetti negativi sul corso dei prezzi dei formaggi e del latte ovino», assicurando: «Ne parleremo presto in Giunta».

«Già dall’ottobre del 2014 la Regione ha svolto un ruolo di accompagnamento nell’iter per la nascita di un tavolo di confronto tra i protagonisti della filiera del latte ovino», ha spiegato Elisabetta Falchi. La mancanza di un organo di governo del comparto è la causa principale delle periodiche situazioni di difficoltà, e l’assessore dell’Agricoltura ha richiesto dunque unto impegno esplicito ai partecipanti all’incontro verso la definizione dell’Interprofessione ovina. Il lavoro di mediazione della Regione sta dando frutti: «Tutti gli attori del comparto sono convinti che l’Interprofessione sia lo strumento corretto e fondamentale per governare il sistema del latte e gestire il mercato, soprattutto in un momento di turbolenza come quello attuale: altre Regioni si sono attrezzate, o lo stanno facendo, esattamente in questa direzione. La situazione di potenziale difficoltà legata alla sovrapproduzione e alle oscillazioni pericolose del prezzo del latte è una spinta per portare a conclusione in tempi rapidi questo percorso e dotare il comparto lattiero-caseario della sede naturale e corretta in cui elaborare politiche di produzione e programmazione commerciale».

Il Piano di regolazione dell’offerta del Pecorino romano Dop. Durante il tavolo di Oristano, si è anche discusso degli strumenti operativi a disposizione dell’interprofessione: uno dei più importanti è il Piano di regolazione dell’offerta del pecorino romano Dop, presentato dal Consorzio di tutela e approvato lo scorso 9 marzo dal Mipaaf: «Grazie alle pressioni sul Ministero, siamo arrivati a un via libera in tempi rapidi – ha detto Elisabetta Falchi -. È una base di partenza importante, che andrà rivista e perfezionata con la discussione e l’intervento di tutti i portatori di interesse».

Gli strumenti finanziari per le aziende. Inoltre, nel suo intervento davanti ai rappresentanti del comparto, Elisabetta Falchi ha illustrato il lavoro dell’assessorato sugli strumenti finanziari «da mettere a disposizione delle aziende e che verranno presentati entro la fine del mese all’attenzione della giunta». Gli interventi in discussione con i consorzi di tutela dei formaggi ovini e allo studio con SFIRS e Consorzi fidi riguardano soprattutto «l’attivazione di fondi di garanzia che consentano alle imprese di trasformazione di far fronte alla maggiore esposizione necessaria per pagare il latte agli allevatori e sostenere i costi per tempi più lunghi di stoccaggio del prodotto. Sono in corso – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura – gli opportuni approfondimenti normativi per verificare la compatibilità di queste misure col quadro regolamentare per gli aiuti di Stato».

L’assessore dell’Agricoltura ha ricordato anche la delibera adottata pochi giorni fa dall’esecutivo, con la quale sono state approvate le modifiche al regime di aiuti a favore dell’internazionalizzazione delle produzioni lattiero-casearie ovine di qualità richieste dalla Commissione europea. «Non appena avremo il via libera da Bruxelles, con la massima sollecitudine, presenteremo il bando in modo da renderlo pienamente operativo per i consorzi di tutela – ha concluso Elisabetta Falchi – che potranno così attuare azioni promozionali utilissime per conquistare nuovi mercati e consolidare quelli esistenti».

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Traghetto Carloforte 3 copiaTraghetti a La Maddalena 2 copia

Oggi l’assessorato dei Trasporti emana il decreto di anticipata esecuzione dei servizi di collegamento marittimo con le isole minori. Potrà così prendere avvio dal 1 aprile la continuità territoriale con La Maddalena e Carloforte affidata all’armatore Delcomar in seguito all’aggiudicazione definitiva della gara d’appalto bandita dalla Regione. È quanto emerge dall’incontro svoltosi ieri tra l’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, e le organizzazioni sindacali. Gli esponenti della Giunta hanno quindi definito i dettagli dell’applicazione della clausola sociale a favore degli ex dipendenti Saremar. Dei 146 assunti della società di navigazione regionale in liquidazione, 22 hanno maturato i requisiti per la pensione, 100 saranno assorbiti da Delcomar e 24 da BluNavy SarNav che opererà sulla tratta Santa Teresa di Gallura-Bonifacio senza oneri di servizio.

Specificamente, sono già in corso le chiamate sulla rotta La Maddalena-Palau e domani inizierà la ricollocazione sui collegamenti per Carloforte e tra Sardegna e Corsica. Gli assessori hanno inoltre assicurato che, in caso di disallineamenti eventuali e, comunque, stimati in poche unità tra l’attuale organico Saremar e le prossime necessità di Delcomar, interverrà il fondo di garanzia di 3,3 milioni di euro per tutelare tutti i marittimi attualmente in servizio. Potranno essere studiati percorsi di riqualificazione per alcune figure in casi determinati e incentivazioni per aventi diritto alla pensione. Riguardo al personale amministrativo composto da 12 unità, invece, è in corso la procedura di ricollocamento mediante mobilità orizzontale in società in house della Regione.

«I dettagli del servizio saranno illustrati nei prossimi giorni ma fin d’ora si può dire che i collegamenti saranno molto migliorati soprattutto sotto il profilo tariffario, con l’abbattimento significativo dei costi dei biglietti, sconti considerevoli per i week end, per il trasporto di merci pericolose e per l’imbarco dei semirimorchi – ha concluso l’assessore Deiana -. Il tavolo tra la Regione e i rappresentanti dei lavoratori ex Saremar è stato riconvocato giovedì prossimo alla presenza dell’armatore.»

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L’assessorato regionale della Pubblica istruzione ha pubblicato le graduatorie definitive del bando per l’attribuzione degli assegni di merito relative all’anno 2014.

Le graduatorie sono così suddivise:

– studenti diplomati nell’anno scolastico 2012/2013 e immatricolati nell’anno accademico 2013/2014 (categoria 1);

– studenti iscritti al primo anno di laurea magistrale/specialistica nell’anno accademico 2012/2013 (categoria 2);

– studenti iscritti in corso ad anni successivi al primo nell’anno accademico 2012/2013 (categoria 3).

L’Assessorato, inoltre, ha reso disponibile l’elenco degli esclusi.

Gli studenti beneficiari dovranno comunicare eventuali variazioni di coordinate bancarie (IBAN) del proprio conto corrente.

La comunicazione dovrà essere trasmessa al seguente indirizzo di posta elettronica: assegnidimerito@regione.sardegna.it

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Isola de La Maddalena 49 copia

La ricostituzione con nuovi iscritti e un nuovo direttivo dell’associazione “Amici dell’Arcipelago” rappresenta un’occasione anche per il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena per attivare un proficuo scambio e confronto con il mondo dell’associazionismo locale. Il presidente Giuseppe Bonanno rivolge il suo saluto al ricostituito sodalizio che nel corso degli anni ha rappresentato un attore significativo nello sviluppo della sensibilità ambientale dell’Arcipelago.

«Saluto con piacere la rinascita dell’associazione “Amici dell’Arcipelago”, un attore attivo che animò a livello locale l’ambientalismo sull’isola quando ancora adolescente muovevo i primi passi nel mondo dell’ecologismo – spiega il presidente Giuseppe Bonanno -. Sono anche molto contento per la nomina a presidente dell’associazione di Enza Plotino che conosco e che da sempre ha manifestato un approccio critico al sistema di accesso delle spiagge sulle isole minori. Un argomento complesso che merita una riflessione a partire proprio dalla spiaggia del Cavaliere molte volte presa ad esempio dalla neo Presidente come questione da risolvere con un cambio di rotta. È intenzione del sottoscritto avviare una riflessione sull’argomento anche alla luce dei monitoraggi fatti con l’ausilio del CNR. Il ruolo delle associazioni tutte, sarà utile ad allargare un dibattito informato per far comprendere le questioni della tutela e recepire indicazioni e suggerimenti.»

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Miniera Monteponi 1 copia

Il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna si avvia verso la riforma, la fine del commissariamento e quindi la piena operatività. La conferenza di servizi decisoria sul Parco Geominerario, infatti, ha concluso ieri, 22 marzo, i lavori sulla riforma del decreto istitutivo e dello statuto del Parco Geominerario.

I punti salienti della riforma riguardano:

  • la limitazione del regime di tutela e dei correlati pareri preventivi sulle opere edilizie, ai soli siti e complessi minerari e alle formazioni geologiche rilevanti. Conseguentemente negli 81 comuni del parco, la più gran parte degli interventi edilizi non sarà più assoggettata al faticoso parere preventivo del Parco che potrà dedicare le sue energie alle attività più utili;
  • più robusti strumenti a disposizione per valorizzare per finalità culturali, sociali e produttive, il grande patrimonio di archeologia industriale;
  • la semplificazione della gestione e dei controlli;
  • un più ampio riconoscimento del ruolo dei Comuni e della Regione  sia nell’assemblea comunitaria  che nella composizione del direttivo che viene aperto anche alla partecipazione di un rappresentante delle associazioni; la semplificazione della gestione;
  • il Parco avrà un ruolo scientifico e culturale sull’intera piattaforma geologica della Sardegna.

L’esito della Conferenza decisoria sarà ora oggetto di un decreto del ministro dell’Ambiente d’intesa con il presidente della Regione. Una delle conseguenze pratiche della riforma, sarà anche il superamento della lunga gestione commissariale e la  ricostituzione dei normali organi di gestione.

Il coordinamento del Piano Sulcis si è occupato della messa a punto della proposta della Regione in cooperazione con diversi assessorati e con il Parco e ha curato il rapporto con il Ministero dell’Ambiente. «Grazie ad un dialogo costruttivo fra Regione e Governo – commenta il coordinatore Salvatore Cherchi – in un tempo relativamente breve è stata sbloccata una riforma impantanata da anni».

Il Parco Geominerario ha avuto lo scorso anno il riconoscimento UNESCO; si è finalmente dato un piano di gestione la cui approvazione è in corso; ha effettuato i concorsi per l’assunzione del personale. La Giunta regionale ha fissato con chiarezza i compiti del Parco e quelli dell’Igea per cooperare e non sovrapporsi. Con la riforma ha più efficaci strumenti per operare. Ora è responsabilità della dirigenza perseguire tutti gli obiettivi istituzionali.

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Logo Adidas

Adidas è un solido gruppo multinazionale operativo nei prodotti per lo sport e conosciuto da tutti. La sua notorietà del resto è giustificata: lavorano per Adidas (e i marchi ad esso collegati tipo Reebok) oltre 53mila persone in 160 paesi. Adidas produce circa 700 milioni di prodotti per un fatturato annuo di oltre 14 miliardi di euro.

L’azienda nasce in Germania quasi cento anni fa dall’intuizione dei fratelli Dessler. Negli ultimi decenni ha acquisito vari altri marchi sportivi e si è quotata in borsa aumentando il suo volume di produzione e di fatturato.

Una multinazionale di tali dimensioni ha sempre bisogno di nuovo personale, non fosse altro che per sostiutire il personale in uscita (che va in pensione), ma in questo caso il progetto di nuove assunzioni di Adidas è ben più complesso.

I nuovi posti sono circa 2.000 distribuiti nei vari reparti aziendali con vari tipi di contratti (a tempo determinato e indeterminato).

Il numero complessivo delle nuove assunzioni… 

L’articolo completo è consultabile nel sitohttp://www.diariolavoro.it/lavoro_adidas.html .

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Questa sera, alle ore 21.00, la chiesa di San Michele in Stampace, a Cagliari, ospita il concerto “O Jesu dolce-La devozione nel Rinascimento durante la Settimana Santa”. In scena l’ensemble Laus Concentus. L’appuntamento fa parte della rassegna Echi lontani-Musiche d’epoca in luoghi storici.

Alle 18.30, nella Sala Settecentesca della Biblioteca universitaria, alle 18.30, è in programma la conferenza pre-concerto “La devozione nel Rinascimento durante la Settimana Santa”. Relatrice Myriam Quaquero.

Laus Concentus Laus Concentus-Arianna Lanci