25 November, 2024
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Oltre tremila tra studenti, volontari e rappresentanti delle istituzioni celebreranno domani lunedì 21 marzo in piazza della Musica a Sestu la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, organizzata nell’isola dall’associazione Libera Sardegna, in collaborazione con il Comune di Sestu, il Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale”, l’Unione degli Studenti della Sardegna e numerose realtà associative aderenti a Libera, con il patrocinio dalla Regione Sardegna, dal comune di Sestu e dall’Ufficio scolastico regionale.

Nel paese natio di Emanuela Loi, la poliziotta vittima della strage di via D’Amelio nella quale perse la vita anche il giudice Borsellino, contemporaneamente ad altre mille piazze d’Italia ed alla manifestazione nazionale indetta a Messina, alle ore 11.00 in punto verrà data lettura dei nomi delle quasi mille vittime delle mafie. Lo stesso avverrà in circa cinquanta luoghi di ventisette comuni sardi (oltre Sestu, Cagliari, Sassari, Oristano, Olbia, Alghero, Carbonia, Iglesias, Porto Torres, Tempio Pausania, Ozieri, Villacidro, Guspini, Siniscola, Muravera, Decimomannu, Isili, Senorbì, Laconi, Gonnosfanadiga, Mogoro, Arzachena, Seui, Palau, Perfugas, Genoni  e Gergei).

A Sestu prima della lettura, a partire dalle ore 10.00, è previsto il saluto delle istituzioni e delle autorità. Al termine della lettura, a salire sul palco di piazza della Musica sarà la band sassarese Nasodoble (vincitrice del Premio 2016) e del gruppo cagliaritano Ruota Libera.

Emanuela Loi

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Francesco Pigliaru

La Sardegna è una delle regioni d’Italia più coinvolte dal fenomeno del gioco d’azzardo. L’isola detiene un primato poco invidiabile: è, infatti, la primatista per attività autorizzate a ospitare le slot machine in termini di densità. Per essere precisi, ogni 10.000 abitanti si contano 22 esercizi commerciali che al proprio interno hanno delle “macchinette”.

La provincia sarda con maggior propensione al gioco è invece Nuoro: all’interno del suo territorio si contano 32 sale da gioco e affini ogni 10.000 abitanti. Ci sono poi altri dati sensibili, che attestano la distribuzione uniforme del settore Giochi nel territorio sardo: nel 2014 si contavano 242 agenzie di scommesse o ‘corner point’ e l’astronomica cifra di 12.053 slot machine attive, cifra che non sono certo diminuite nell’ultimo anno.

In perfetta linea con i trend nazionali, le slot machine dominano a livello statistico: la Sardegna conta un volume di gioco pari a 1.008.000 e una spesa media per giocatore è di 233 euro. Non è un caso che qui, il fenomeno ludopatico, superi la media nazionale.

Attualmente gli assistiti dall’Assi. Gap (Associazione Sarda Studio Interventi Gioco d’Azzardo Patologico), in collaborazione con i Serd (Servizi per le Dipendenze) sono 300. I giocatori a rischio Gap arrivano a 3 milioni, mentre, coloro che hanno già superato questa soglia sono 800.000.

Lo scorso anno, la Regione ha avanzato una proposta di Legge che permettesse di contrastare il crescente fenomeno del GAP.
Le principali norme messe a punto sono:
1) il divieto di collocare apparecchi per il gioco d’azzardo lecito in locali posti a una distanza, determinata dalla Giunta regionale entro il limite massimo di cinquecento metri da istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semi residenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette e luoghi di aggregazione giovanile e oratori;
2) stabilire la competenza dei servizi per il trattamento delle dipendenze istituiti in ciascuna azienda sanitaria locale i quali devono essere dotati di almeno un nucleo operativo specializzato nel trattamento terapeutico del gioco d’azzardo patologico (GAP);
3) promuovere fattive reti di collaborazione fra i comuni, le scuole, le associazioni, i volontari e le ASL, mediante attivazione di iniziative culturali per la prevenzione e il contrasto al gioco d’azzardo patologico;
4) si istituisce il Comitato tecnico regionale per la prevenzione e il contrasto al GAP con la missione di studiare e monitorare il fenomeno del GAP in Sardegna e fungere da organo tecnico qualificato per informare gli organi di governo della Regione e proporre le azioni adeguate nella lotta alla dipendenza da gioco.
5) si prevedono, al fine di non incentivare gli esercizi commerciali a installare le slot, interventi a sostegno delle attività che scelgono di non installare o disinstallano apparecchi per il gioco lecito, tramite riduzioni dell’Irap e la concessione di finanziamenti e benefici economici.

Il fenomeno del gambling è molto sentito in Sardegna. Lo si capisce dall’iniziativa del sindaco di Budoni, Giuseppe Porcheddu. In un comune di 5.060 abitanti, con quattro slot ogni 1.000 abitanti, il primo cittadino ha deciso di destinare un bonus di 500 euro a tutte le attività commerciali che decideranno di toglierle o a quelle che non le installeranno.

E’, quindi, in atto una vera e propria crociata nella regione isolana per combattere un fenomeno che, si estende a macchia d’olio e rischia di mettere in ginocchio più di una famiglia con soggetti predisposti a fenomeni di dipendenza patologica del gioco.

Per ulteriori informazioni si rimanda al sito http://consiglio.regione.sardegna.it/ ed al sito www.slotsgratisonline.it nella sezione Blog.

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Il Coordinamento Nazionale Docenti per la disciplina dei Diritti Umani, per sensibilizzare gli studenti circa il fenomeno del razzismo, propone in ogni scuola di ordine e grado lunedì 21, Giornata mondiale contro il razzismo, istituita dalla Nazioni Unite in ricordo del massacro di Sharpeville del 1960, alle ore 10.00, la lettura dell’art. 1 e 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani con al termine un flash mob di un minuto eseguito da alcuni rappresentati di classe e d’istituto con il volo di palloncini colorati. Far volare i palloncini richiama il tema della libertà mentre i colori simboleggiano l’uguaglianza. Contro ogni pregiudizio e sostenendo il principio della solidarietà ribadiamo l’importanza di coinvolgere i giovani sempre più sui temi della libertà, della tolleranza e del divieto di discriminazione. Una frase ricorrente di Albert Einstein – conclude il Coordinamento Nazionale Docenti per la disciplina dei Diritti Umani, – evidenziava: «Io appartengo all’unica razza che conosco, quella umana».

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I gruppi di minoranza “Insieme per Teulada” e “Trasparenza e Rinnovamento” chiedono un dibattito in Consiglio comunale, a Teulada, sul Mega Resort tra Malfatano e Tuerredda.

«Un Consiglio comunale straordinario – sostengono Francesca Monni, Alessandro Serafini, Marina Lai e Giacomo Piras – per fare chiarezza sul progetto del mega resort sulla costa tra Capo Malfatano e Tuerredda. Non vorremmo trovarci di fronte un film già visto con la replica del caso Baia delle Ginestre.»

«Vogliamo vederci chiaro. Il progetto della Sitas è un’opportunità unica per il paese – evidenziano i rappresentanti dei gruppi consiliari di minoranza -. Le amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi 25 anni hanno sempre espresso la propria volontà, peraltro unanime, di portare avanti l’investimento tra Tuerredda e Malfatano ritenendolo fondamentale quale garanzia di sopravvivenza di una comunità in grande difficoltà. Ora occorre approfondire la questione in seguito alla sentenza della Corte di Cassazione e alla presentazione di un nuovo progetto per la valutazione di impatto ambientale.»

Quattro alberghi, quattro residence, ville, seconde case – con un totale di oltre 2.500 posti letto – spazi per lo svago ed il divertimento, un campo da golf da 18 buche in uno degli angoli più suggestivi della costa meridionale. Un disegno che si ritaglia in 189mila metri quadri spalmati su 394 ettari di costa. La Società iniziative turistiche agricole sarde – una holding sotto l’egida dei gruppi Toti, Benetton e Caltagirone – ha messo gli occhi su uno dei paradisi della Sardegna. Senza fare però i conti con gli ostacoli delle associazioni ambientaliste. Immediati i ricorsi contro il progetto. Atto conclusivo lo scorso febbraio, con la pronuncia della Corte di Cassazione che ha ritenuto illegittima la procedura seguita per il rilascio delle autorizzazioni, con lo spezzettamento del progetto in cinque comparti. Una pronuncia che prefigura lo spettro di nuove demolizioni, dopo quelle del residence Baia delle Ginestre, con ulteriori strascichi giudiziari e contenziosi per i risarcimenti.

La Sitas ha presentato un nuovo progetto per la ripresa dei lavori. «La nostra non è una posizione contro gli ambientalisti. Siamo per la politica del fare, non certo mirata alla distruzione – rimarcano Monni, Serafini, Lai e Piras -. Auspichiamo che, per la valutazione di impatto ambientale in via semplificata, con la Sitas che ha presentato un nuovo progetto in Regione, siano presenti tutti gli organi tecnici competenti e le stesse associazioni ambientaliste, in modo da fugare qualsiasi dubbio e dar gambe così al progetto dell’albergo, indispensabile a dare una boccata d’ossigeno ai diversi disoccupati locali. Siamo convinti che il Consiglio comunale debba decidere il destino del progetto, in grado di dare una spinta decisiva allo sviluppo del territorio – concludono i gruppi “Insieme per Teulada” e “Trasparenza e rinnovamento” -. Lo sviluppo del turismo rimane per il nostro paese l’unica ancora di salvezza. Ecco perché, chiediamo che tutto il Consiglio comunale, con il sindaco in testa, rimarchi la richiesta della comunità di portare avanti il progetto in tempi certi. Una rivendicazione che dovrà poi essere rappresentata presso tutte le sedi istituzionali coinvolte nelle fasi di approvazione chiedendo, nei limiti del rispetto della norma, la massima celerità possibile, onde evitare un possibile disimpegno degli investitori attuali o futuri.»

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Traghetti a La Maddalena 2 copia

Continua a far discutere il passaggio alla Delcomar della gestione del servizio di collegamento marittimo tra la Sardegna e le isole minori.

«Nessuna certezza e tante incognite sulla salvaguardia di tutti i lavoratori che oggi operano nella compagnia Saremar – denuncia il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco –.Le promesse dell’assessore dei trasporti oggi non assicurano nessuna tutela. Anzi. Gli operatori dell’azienda è ancora appeso ad un filo.»

«Abbiamo sentito molte promesse in questi ultimi tempi – aggiunge Edoardo Tocco – a proposito della tutela dell’occupazione finora garantita da Saremar ma, come denunciano le organizzazioni sindacali di categoria, purtroppo permangono le incertezze, a parte il licenziamento previsto dal 31 marzo. Condivido e sostengo tutte le preoccupazioni dei lavoratori – sottolinea ancora Edoardo Tocco – soprattutto alla luce dei ritardi, da loro denunciati, nella convocazione di incontri ufficiali, sia presso l’assessorato regionale dei Trasporti che presso la società di navigazione che si è aggiudicata il bando pluriennale di gestione, per conoscere i criteri di passaggio del personale Saremar e quante persone verranno riassunte, mettendo nero su bianco intenzioni chiare e precise. Desta particolare preoccupazione anche la sorte del personale amministrativo, a cui sarebbe stato promesso il passaggio verso un ente o società regionale non meglio precisati. Per queste ragioni – conclude Edoardo Tocco – interrompendo un’ingiustificata latitanza, il presidente e l’assessore regionale dei Trasporti dovrebbero urgentemente attivarsi per fornire quelle risposte che tanti marittimi e padri di famiglia attendono con ansia, togliendoli da quello stato di malessere che stanno da troppo tempo vivendo.»

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Vittorio Corsini 3 copia

La sconfitta di misura (0 a 1) subita dalla vicecapolista Bosa sul campo del Guspini Terralba, riapre la lotta per il secondo posto nel girone A del campionato di Promozione, ora aperta a ben quattro squadre, racchiuse in due soli punti. Il Bosa, a questo punto in chiara flessione dopo una lunga serie positiva che l’aveva portata a mettere in discussione persino il primo posto dell’Orrolese, è stato raggiunto a quota 50 al secondo posto dalla Monteponi, impostasi con lo stesso punteggio di 1 a 0 sul campo del Carloforte. Per la Monteponi si tratta della quarta vittoria consecutiva dall’arrivo in panchina di Vittorio Corsini. A un punto dalla coppia Bosa-Monteponi c’è ora il Guspini Terralba che ha scavalcato il Carbonia, fermato sullo 0 a 0 sul campo del Quartu 2000. A quattro giornate dalla fine, sembra tagliata fuori dalla lotta per la seconda posizione, utile per l’accesso ai play off promozione, la Frassinetti Elmas, fermata oggi sul pari interno per 1 a 1 dalla Tharros.

L’Orrolese ha violato il campo del Girasole con il punteggio tennistico di 6 reti a 1 ed ha ipotecato la promozione diretta in Eccellenza. Il suo vantaggio, infatti, si è raddoppiato, passando da tre a sei punti, e a 360 minuti della conclusione della stagione regolare, sembra ormai incolmabile per tutte le avversarie.

Approfittando del ko del Girasole, superando il Senorbì per 3 a 0, l’Atletico Narcao ha agganciato il terz’ultimo posto, rilanciando prepotentemente le proprie ambizioni in prospettiva di accesso ai play out, ai quali accederanno la 13ª e la 14ª classificata.

Sugli altri campi, il Sant’Elena ha mostrato segnali di ripresa, espugnando il campo dell’Arbus, per 2 a 1, stesso punteggio con il quale la Villacidrese s’è imposta sul Siliqua.

Nel girone A del campionato di Prima categoria, la San Marco vincendo sul campo dell’Europa 2008 Domusnovas per 2 a 0, ha approfittato della giornata di riposo del Vecchio Borgo Sant’Elia per allungare in testa alla classifica, portando il suo vantaggio da 1 a 4 punti. E il Vecchio Borgo Sant’Elia è stato agganciato al secondo posto dal Villamassargia, vittorioso per 2 a 0 nel derby casalingo con il Tratalias, a quota 50. Un punto dietro c’è la Ferrini Quartu, vittoriosa per 3 a 1 sul campo del Villasor.

Sconfitte di misura, 3 a 2, per la Fermassenti sul campo del Cus Cagliari e per l’Iglesias, 0 a 1, in casa con l’Halley Assemini. Con lo stesso punteggio di 1 a 0, il Sinnai Calcio a 11 ha violato il campo del Villasimius. Pareggio, 1 a 1, infine, tra Uragano Pirri e Decimo ’07.

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Il comitato Uniti per la Salute di Iglesias ha promosso una raccolta di firme per il riconoscimento del CTO quale ospedale di 1° livello. In una nota si definisce allarmato dalle persistenti notizie di una crescente mobilità passiva della ASL 7 verso le altre ASL e chiede di poter conoscere, nell’immediato, i dati relativi alla mobilità attiva e passiva del 2014/2015, al fine di poter verificare correttamente la tanto proclamata qualità dei servizi offerti.

CTO Iglesias copia

 

                                     

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Ospedale Santa Barbara

Paride Reale, presidente del Comitato “Uniti per la Salute” e promotore del Gruppo “Uniti per la Sanità di Iglesias”, esprime forti perplessità, in una lettera inviata al commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, sulla riorganizzazione della rete ospedaliera avviata con la recente approvazione della legge di riforma regionale.

Paride Reale chiede al commissario Onnis «se è proprio sicuro che la “macchina” riorganizzativa che gli hanno messo fra le mani, sia capace di dare la vera svolta per un’assistenza di serie A a tutti i pazienti? Oppure è cosciente che si tratta soltanto una “macchina” demolitrice che, pur di risparmiare tanti bei soldi, se ne frega dei cittadini e di tutta quella povera gente, che ogni giorno combatte nei vari ospedali per trovare delle risposte a domande che, purtroppo, molto spesso risposte non hanno. Quelle persone alle quali, affette da un male, viene negata la chemioterapia, quelle persone a cui non si dà la possibilità di effettuare degli esami diagnostici perché una “figura” che chiamano Ministro della salute deve tagliare le spese sanitarie, quelle persone, anche se con problemi di salute hanno una loro dignità e voi tutti seduti – conclude Paride Reale – nella stanza dei bottoni gliela volete portar via …».

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Francesco Sanna 1 copia

Il deputato del Partito Democratico Francesco Sanna ha espresso perplessità sull’ennesimo commissariamento del Parco Geominerario storico ambientale della Sardegna ed ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente dei deputati PD sardi,insieme ai colleghi Giovanna Sanna, Romina Mura, Caterina Pes, Paola Pinna e Gianpiero Scanu. Ricordiamo che la scorsa settimana il ministro Galletti ha nominato l’avvocato Francesco Mascia al posto del professor Gian Luigi Pillola.

«Con l’imminente approvazione del nuovo Statuto e la definizione di un nuovo decreto istitutivo, ha senso l’ulteriore commissariamento per sei mesi del Parco Geominerario della Sardegna? – ha chiesto Francesco Sanna -. Non sarebbe stato meglio chiudere la fase straordinaria, che dura ormai da 9 anni (nove! probabilmente un record italiano) e restituire la gestione del Parco ad un organo rappresentativo delle amministrazioni dello Stato e delle autonomie locali, con un presidente scelto d’intesa con la Regione?»

«Ci sorprende – ha aggiunto Francesco Sanna – che con gli accordi tra amministrazioni statali raggiunti, il superamento del contenzioso con la Regione Sardegna, la conferenza di servizi convocata per mettere la firma conclusiva a questo lunghissimo percorso, il ministro abbia deciso un nuovo periodo di commissariamento, tra l’altro con un cambio della responsabilità di vertice.

Vogliamo che non ci sia alcuna distrazione rispetto ai compiti gestionali che in questi giorni attendono le strutture del Parco, con in cima l’apertura ordinata di tutti i siti minerari dismessi, autentiche opere d’arte nel panorama dell’archeologia industriale europea, letteralmente presi d’assalto dai turisti dalle festività pasquali in poi.»

L’interrogazione richiede in modo esplicito se siano stati dati indirizzi in questo senso al nuovo commissario. «E poiché il commissariamento impedisce comunque alle autonomie locali ed alla Regione di condividere le responsabilità gestionali del Parco – ciò di cui vi è gran bisogno – conclude Francesco Sanna – chiediamo al ministro dell’Ambiente di assumere in Parlamento una precisa informazione circa i tempi di superamento della fase straordinaria del Geominerario.»