18 July, 2024
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Anche la Sardegna celebrerà lunedì 21 marzo la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, organizzata dall’associazione Libera. Contemporaneamente ad altre mille piazze d’Italia e alla manifestazione nazionale indetta a Messina, in circa cinquanta luoghi di ventisette comuni sardi alle ore 11.00 in punto si darà lettura dei nomi delle vittime delle mafie.

Nella nostra isola la manifestazione principale si terrà a Sestu, paese natio di Emanuela Loi, la poliziotta vittima della strage di via D’Amelio nella quale perse la vita anche il giudice Borsellino. Qui, in piazza della Musica, sono attesi circa tremila tra studenti, giovani, volontari, scuole, rappresentanti di associazioni e delle istituzioni, e alle 11.00 in punto – in contemporanea con Messina e con tutta Italia – si darà lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie. 

La manifestazione è promossa da Libera Sardegna in collaborazione con il Comune di Sestu, il Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale”, l’Unione degli Studenti della Sardegna e numerose realtà associative aderenti a Libera, ed è inoltre patrocinata dalla Regione Sardegna, dal Comune di Sestu e dall’Ufficio Scolastico Regionale.

Prima della lettura, a partire dalle ore 10.00, è previsto il saluto delle istituzioni e delle autorità. Al termine della lettura, a salire sul palco di piazza della Musica sarà la band sassarese Nasodoble (vincitrice del Premio “Musica contro le Mafie” 2016) e del gruppo cagliaritano Ruota Libera.

In Sardegna i nomi verranno letti in circa cinquanta luoghi (l’elenco è in fase di aggiornamento) di ben ventisette comuni (oltre Sestu, Cagliari, Sassari, Oristano, Olbia, Alghero, Carbonia, Iglesias, Porto Torres, Tempio Pausania, Ozieri, Villacidro, Guspini, Siniscola, Muravera, Decimomannu, Isili, Senorbì, Laconi, Gonnosfanadiga, Mogoro, Arzachena, Seui, Palau, Perfugas, Genoni  e Gergei).

Come ogni anno dal 1995, nel primo giorno di primavera, simbolo di rinascita, la rete di Libera, gli enti locali, le realtà del terzo settore, le scuole e tanti cittadini, assieme ai familiari delle vittime, si ritroveranno in tanti luoghi, creando in tutto il Paese un ideale filo di memoria, quella memoria responsabile che può generare impegno e giustizia nel presente. La ricorrenza voluta dall’associazione Libera, ora si appresta a diventare patrimonio della democrazia italiana: appena giovedì scorso l’aula del Senato ha infatti approvato all’unanimità l’istituzione della Giornata nazionale della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Il provvedimento ora passerà all’esame della Camera.

Lunedì manifestazioni sono previste anche a Losanna, Parigi e Bruxelles, a sottolineare – non solo simbolicamente- che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità continentale solidale e corresponsabile, che faccia del “noi” non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze. 

La manifestazione di lunedì a Sestu sarà il culmine di tre settimane di iniziative nelle quali in numerosi centri isolani si sono tenuti incontri e dibattiti per approfondire i temi della legalità, dell’impegno civile e della lotta alle mafie. In questo mese di marzo Libera Sardegna ha visto inoltre aprire nuovi presidi territoriali nei centri di Mogoro (intitolato al giudice Rosario Livatino), Senorbì (“Lea Garofalo”) e Ozieri (“don Pino Puglisi”), presidi che si uniscono agli altri sei già operanti a Cagliari, Iglesias, Guspini, Tempio, Perfugas e Porto Torres.

0          LIBERA SARDEGNA, CSV SARDEGNA  SOLIDALE, COMUNE DI SESTU, REGIONE AUTONOMA DELLA  SARDEGNA, UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE           PIAZZA DELLA MUSICA, SESTU

1          ISTITUTO I.T.I. “G.M. ANGIOY” – SASSARI – Via de Nicola Enrico 1, SASSARI

2          LICEO CLASSICO S.A. DE CASTRO – Piazza Aldo Moro, 2, ORISTANO

3          SCUOLA MEDIA VITTORIO ALFIERI – Via De Gioannis, CAGLIARI

4          SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – Via Eleonora D’Arborea, GENONI

5          SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – Via Resistenza 1, GERGEI

6          SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – via Grazia Deledda, 11 ISILI

7          SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – Via Pertini, LACONI

8          PRESIDIO TERR. DI LIBERA ” EMANUELA LOI” – Via Cavalcanti 13, CAGLIARI

9          PRESIDIO TERR. DI LIBERA “ILARIA ALPI” – Via Barbagia, 1 IGLESIAS

10       PRESIDIO TERR. DI LIBERA “SILVIA RUOTOLO” – P.zza XX Settembre, GUSPINI

11       PRESIDIO TERR. DI LIBERA ANGLONA “BONIFACIO TILOCCA” – Via G. D’Annunzio, 1 PERFUGAS

12       PRESIDIO TER. DI LIBERA  “RITA ATRIA” , Via Episcopio, 8 TEMPIO PAUSANIA

13       PRESIDIO TERRITORIALE DI LIBERA “FALCONE/BORSELLINO” – Via Principe di Piemonte, 72 PORTO TORRES

14       PRESIDIO TERR. DI LIBERA “ROSARIO LIVATINO” – Via Manno, 10 MOGORO

15       PRESIDIO TERR. DI LIBERA “DON PINO PUGLISI” – Via Azuni 6, OZIERI

16       PRESIDIO TERR. DI LIBERA TREXENTA/ GERREI “LEA GAROFALO” – Via Danubio, 22  SENORBI’

17       ADA CAGLIARI CON ISTITUTO COMPRENSIVO CIUSA (SCUOLA ELEMENTARE) – C/O CASTELLO DI SAN MICHELE, CAGLIARI

18       ISTITUTO COMPRENSIVO (SCUOLA MEDIA), Piazza Giovanni XXIII – GONNOSFANADIGA

19       ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “BUCCARI – MARCONI”, Via Valerio Pisano – CAGLIARI

20       ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE, TEATRO COMUNALE – OZIERI

21       ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’AGRICOLTURA – PERFUGAS

22       CENTRO DI INCONTRO DEL VOLONTARIATO, LOCALITA’ SU PIROI (BENE CONFISCATO) – GERGEI

23       ASSOCIAZIONE IMPEGNO RURALE      VIA SILA 17/19, SANTA MARIA LA PALMA – ALGHERO

24       ASSOCIAZIONE MONDO X SARDEGNA, COMUNITA’ SANT’ANTONIO – SASSARI

25       PICCOLA CASA SAN VINCENZO, – VIA SAN BENEDETTO – CAGLIARI

26       MENSA BUON PASTORE  VIA SAN BENEDETTO CAGLIARI (da confermare)

27       MENSA CARITAS VIALE S. IGNAZIO CAGLIARI (da confermare)

28       CARITAS DIOCESANA SASSARI (da confermare)

29       AUSER CARBONIA VIA PARTIGIANI 26 – CARBONIA

30       AVO CAGLIARI  C/O OSPEDALE BROTZU – CAGLIARI

31       LICEO CLASSICO – SCIENTIFICO PROFESSIONALE “PISCHEDDA” – BOSA

32       SA.SOL. POINT N. 20 + CONSULTA ASSOCIAZIONI  PIAZZA GALLURA – TEMPIO PAUSANIA

33       ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’AGRICOLTURA – VILLAMASSARGIA

34       ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE BECCARIA VIA UMBRIA 27 – CARBONIA

35       ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E. PIGA” C/O CASCATA SA SPENDULA – VILLACIDRO

36       ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE DESSI’ – MURAVERA

37       ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE MATTEI – DECIMOMANNU

38       ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE – SINISCOLA

39       ASSOCIAZIONE VOLONTARI OSPEDALIERI  C/O OSPEDALE GIOVANNI PAOLO II – OLBIA

40       ISTITUTO COMPRENSIVO GLOBALE – SEUI

41       ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE DESSì – LA MARMORA – SASSARI

42       LICEO CLASSICO MANNO – ALGHERO (da confermare)

43       COLLETTIVO AUTONOMO STUDENTESCO – OLBIA (da confermare)

44       ANTEAS SARDEGNA, VIA 20 SETTEMBRE – CAGLIARI

45       ISTITUTO TECNICO FALCONE-BORSELLINO – PALAU

46       LICEO SCIENTIFICO FALCONE-BORSELLINO – ARZACHENA

47       SCUOLA MEDIA ALFIERI – CAGLIARI

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E’ in corso, nell’Aula riunioni dell’Ospedale Sirai di Carbonia, una manifestazione celebrativa e relativa intitolazione dell’Aula al dottor Gaetano Fiorentino, direttore dell’ospedale Sirai dal 1946 al 1969.

La serata, in un’Aula gremita, rivelatasi insufficiente a contenere tutti i partecipanti, è iniziata con un’introduzione sul difficile inizio dell’ospedale Sirai, seguita un breve ricordo del dottor Fiorentino da parte dei dottori Mario Marroccu per l’aspetto del chirurgo, Enrico Pasqui per l’aspetto del direttore e Antonello Pilloni per quello dell’uomo.

La manifestazione si concluderà con un concerto per chitarra classica del musicista Roberto Olla, chitarrista classico, che eseguirà composizioni di Schubert, Beethoven, Bach, Armstrong, Scott Jopplin ed altri.

Ricordo di Gaetano FiorentinoFiorentino 1 bnMario Marroccu 2Giuseppe Casti, Antonio Onnis e Sergio PiliGiuseppe Casti e Antonio OnnisEnrico Pasqui e Antonello Pilloni

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Prosegue, in Consiglio regionale, il dibattito sulla Manovra Finanziaria 2016-2018. La seduta stamane si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito, il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con la discussione dell’art.1e degli emendamenti al Dl n. 297 (manovra finanziaria 2016-2018).

Il presidente della commissione e la Giunta hanno espresso il prescritto parere.

Sull’ordine dei lavori, il vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda ha richiamato l’attenzione del presidente sulla necessità di capire «come verranno discussi articoli e emendamenti perché mentre nel passato i consiglieri avevano sempre a disposizione tutti i documenti, anche per poter presentare emendamenti agli emendamenti, il lavoro di questa mattina in commissione è stato molto difficoltoso e a nostro avviso deve essere meglio disciplinato».

Il presidente ha risposto affermando che il problema è stato superato e, nel pomeriggio alle 15.00, la commissione potrà lavorare con tutti documenti a disposizione.

Intervenendo nel dibattito, il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) ha definito l’articolo 1 quello che «racchiude la sostanza della manovra e indicazione e cn riferimento alle tabelle che indicano le varie voci di spesa, rileviamo secondo noi che si è persa una buona occasione per fare interventi di profonda revisione su poste storicamente definite come obbligate che vanno invece rimesse in discussione, anche per dare alla politica uno strumento per incidere su processi che sembrano immodificabili». Alcuni emendamenti con parere positivo della commissione, inoltre, secondo Locci «sono una sorta di incoraggiamento ad azioni di polizia tributaria degli enti locali per il recupero di risorse provenienti dall’evasione però,senza specifiche norme di attuazione fra Stato e Regione il meccanismo non funzionerà anche se ispirato da un principio condivisibile».

Prendendo ancora la parola sull’ordine dei lavori il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha sollevato una questione pregiudiziale sostenendo che l’esame finanziaria non possa aver luogo senza la disponibilità di tutti gli emendamenti, pertanto è opportuno sospendere i lavori in attesa dei documenti o sottoporre la questione al voto dell’Aula.

Il presidente Ganau ha dichiarato che la presidente ha seguito una prassi costante e consolidata.

Il consigliere Pittalis ha chiesto una preventiva verifica del numero legale.

Il presidente Ganau non ha accolto la richiesta, perché ci si trova in presenza di un voto per alzata di mano.

Sottoposta al Consiglio, la proposta di rinvio formulata dal consigliere Pietro Pittalis è stata respinta ed è quindi ripreso il dibattito.

Il consigliere Paolo Truzzu (Misto-Fdi) ha ricordato che il riferimento alla programmazione unitaria comprendente i fondi europei è il principio ispiratore che ha guidato la Giunta nella predisposizione della finanziaria ma tale princpio, ha osservato, «viene vanificato dalla mancanza del rendiconto 2015 sulla spesa dei fondi comunitari e non credo che ci siano stati grandi progressi; anche questa è una occasione persa nonostante la Sardegna sia stata la prima Regione ad accettare il principio del pareggio di bilancio che però, nei fatti, ha portato meno entrate e il ricorso all’indebitamento». Non siamo profeti di sventure, ha concluso, «ma la nostra visione viene confermata dai media, dove si dice chiaramente che la crescita dell’occupazione è solo un fuoco di paglia e comunque è dovuta solo agli incentivi nazionali, finiti i quali è puntualmente arrivata la battuta d’ arresto».

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente ha messo in votazione l’emendamento n. 5 che il Consiglio ha respinto.

Sull’ordine dei lavori, il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha rilanciato la questione del numero legale, che a suo avviso non c’era, osservando che è stato garantito solo dalla presenza del segretario di opposizione, costretto a restare in Aula con una decisione non prevista dal regolamento ed applicata per la prima volta in questa legislatura.

Il presidente ha ribadito la correttezza delle procedure seguite e ha messo in votazione l’emendamento n. 6 sul quale è effettivamente mancato il numero legale. La seduta è stata quindi sospesa per 30 minuti.

Alla ripresa dei lavori il presidente Ganau ha comunicato all’Aula l’errore nel conteggio del numero legale che ha determinato la sospensione dei lavori e annunciato la decisione di far ripetere la votazione sull’emendamento n. 6=775.

Il vicepresidente del gruppo PD, Roberto Deriu, ha chiesto chiarimenti sull’errore. «Quanto avvenuto è grave e irrituale – ha detto Deriu – vogliamo una spiegazione approfondita e convincente. Interrompere i lavori per una questione di calcoli errati lo consideriamo un fatto grave. Vorremmo capire come sia possibile che non si riesca a fare un calcolo esatto del numero legale. E’ una situazione intollerabile».

Il presidente Ganau ha spiegato che l’errore è imputabile al cattivo funzionamento del sistema di rilevamento. « Siamo legati a un software vetusto che induce a errori – ha detto il presidente del Consiglio – dalla prima stampata risultavano 26 votanti, mentre la seconda ne ha correttamente rilevato 27. E’ un problema di superamento del software che è stato già preso in considerazione. Spero che si arrivi in tempi rapidi a una soluzione che garantisca i lavori dell’Aula e scongiuri futuri problemi tecnici».

E’ quindi intervenuto il consigliere Piero Comandini che ha annunciato il suo voto contrario agli emendamenti soppressivi parziali n. 10 e n.775. «Questi emendamenti vanno bocciati perché chiedono di sopprimere la parte dell’articolo 1 che introduce la programmazione unitaria quale strumento strategico per la spendita delle risorse europee».

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha difeso il contenuto degli emendamenti presentati dalla minoranza: «Hanno una valenza politica – ha affermato Pittalis – siamo tutti d’accordo che lo strumento della programmazione unitaria e finanziaria abbia una valenza strategica, manca però una valutazione puntuale sugli effetti prodotti. Tardiamo a capire cosa si sta producendo in termini di aumento di Pil, di occupazione. I dati forniti oggi da alcuni giornali smentiscono l’enfasi delle vostre valutazioni. Strumenti come il Job Act e il programma “Garanzia Giovani” determinano solo il protrarsi dei contratti ma lasciano invariata la situazione di precariato e instabilità del mondo del lavoro».

Alessandra Zedda (Forza Italia), dopo aver annunciato il voto favorevole agli emendamenti, ha contestato il metodo seguito dalla Giunta nella programmazione unitaria: «Abbiamo assistito ad un cambio di copertina sui progetti finanziati con risorse europee – ha detto Zedda – l’assessorato ha ereditato il lavoro fatto nella precedente legislatura come quello per il Parteolla. Si tratta di progetti già finiti. Si è cambiata la facciata ma i contenuti sono i medesimi. La differenza è che si sono accumulati due anni di ritardo, siamo nel 2016 e non abbiamo ancora iniziato la programmazione 2014-2020. E’ ora di smetterla di fare melina sul passato, bisogna partire al più presto con i nuovi progetti».

Per Ignazio Locci (Forza Italia) i commi 1 e 2 vanno aboliti perché contengono mere enunciazioni di principi. «Non abbiamo ancora notizie sull’avvio delle procedure per immettere le risorse previste dalla programmazione unitaria nel tessuto economico dalla Sardegna – ha rimarcato Locci – resta inoltre aperta la questione della semplificazione di cui non c’è traccia. Le aziende si aspettano risorse nelle varie strategie. Non possiamo accontentarci di un’enunciazione di principio e per questo abbiamo proposto l’abrogazione dell’articolo».

Secondo Stefano Tunis (Forza Italia) l’articolo 1 dovrebbe essere chiamato l’articolo della “complicazione unitaria”. «Millantate il tentativo di armonizzare tutto ma, coordinando-coordinando, sono trascorsi due anni e non avete speso un euro della programmazione 2014-2020 – ha detto Tunis -siete talmente indietro che dovreste tacere. Con quale faccia vi presenterete ai Comitati di Sorveglianza? I migliori risultati sono ascrivibili alla scorsa legislatura e su quei progetti vi siete appuntati una medaglietta. Imparate a fare le cose semplici, essenziali, quelle che vi possano garantire almeno la sufficienza».

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione gli emendamenti n. 6 e n. 775 che sono stati respinti dall’aula con 25 voti contrari e a 14 a favore.

Si è poi passati alla votazione degli emendamenti soppressivi parziali n. 7 (Pittalis e più) = al n. 776 (Truzzu) con i quali si chiedeva la cancellazione del comma 2 dell’articolo 1. Entrambi gli emendamenti sono stati respinti.

Il capogruppo di Forza Italia ha chiarito che l’assenza dal voto dell’opposizione era dovuta a ragioni politiche.

Si è quindi passati alla votazione degli emendamenti n. 8 (Pittalis e più) e n. 777 (Truzzu) che proponevano la soppressione del comma 3 dell’articolo 1. Le due proposte emendative sono state bocciate con 26 voti contrari e 13 favorevoli.

Sugli emendamenti n.9 (Pittalis e più) e n. 778(Truzzu), soppressivi del comma 4 dell’articolo 1, è intervenuto il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) che ha annunciato il suo voto a favore. «I principi di armonizzazione del bilancio introducono un nuovo sistema di contabilità che impone la spesa delle risorse per cassa e competenza – ha detto Locci – i programmi di spesa approvati dal Consiglio devono avere gambe, invece è capitato che le somme impegnate non siano state spese. E’ il caso dei contributi per la lotta al punteruolo rosso a vantaggio delle aziende florovivaistiche. Il programma di spesa non si è compiuto e le risorse si sono perse».

I due emendamenti,  messi in votazione, sono stati respinti con 27 no e 14 sì. Si è quindi passati all’esame degli emendamenti n. 10 (Pittalis e più) e 779 (Truzzu) soppressivi del comma 5 dell’articolo 1.

Il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia), dopo aver annunciato il suo voto favorevole, ha manifestato l’esigenza di aprire un ragionamento sul bilancio armonizzato. «Lo scorso anno si è assistito alla sperimentazione del nuovo sistema di contabilità che da quest’anno entrerà a regime – ha affermato Locci – siamo fortemente preoccupati rispetto alla coerenza tra gli atti approvati e la loro effettiva realizzazione. Non c’è corrispondenza tra indirizzo politico e azione di governo».

Secondo Oscar Cherchi (Forza Italia) gli emendamenti soppressivi hanno un importante valore politico. «Non servono solo a cancellare articoli e commi. In questo caso si propone di eliminare una parte della norma che prevede il recupero di somme già programmate in passato e lo si prevede per un triennio – ha rimarcato Cherchi – siete confusi e senza un’idea chiara di come deve essere organizzato il nuovo bilancio della Regione. Si torna al passato recuperando somme non spese».

Alessandra Zedda (Forza Italia) ha contestato il modus operandi della Giunta sulla programmazione delle risorse europee. «Avete voluto fare i primi della classe ma le risorse che pensavate di avere a disposizione o non sono arrivate o sono state ingessate – ha attaccato Zedda – le continue modifiche sul triennale di bilancio dimostrano che non riuscite a spendere i soldi per settori come l’agricoltura, il lavoro, il turismo e l’artigianato».

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis (Forza Italia) ha chiesto spiegazioni su alcune incongruenze tra i testi presentati dalla Giunta e quelli licenziati dalla Commissione Bilancio: «Mi riesce difficile giustificare come nell’arco di una settimana- dieci giorni siano potute intervenire variazione per l’allegato n. 9/7. Leggo nel testo della Commissione la certificazione di un risultato di amministrazione di circa 336 milioni di euro in meno rispetto al testo della Giunta che quantificava il disavanzo in 159 milioni. Come mai questa evidente differenza? Ciò comporta anche una variazione nelle entrate di 200 milioni di euro e di 300 milioni per gli impegni. Come mai questa evidente discrasia tra testo del proponente e quello della Commissione?»

A Pietro Pittalis ha replicato l’assessore alla Programmazione Raffaele Paci: « Il testo della Giunta non è stato presentato una settimana prima della discussione in Commissione. E’ stato approvato a dicembre ed esaminato dopo due mesi e mezzo. Nel frattempo è stato approvato il preconsuntivo per specificare i risultati. Il testo licenziato dalla Commissione Bilancio contiene quei risultati che, presumibilmente, saranno ancora modificati dal conto consuntivo. Tutto in piena trasparenza».

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione gli emendamenti n. 10 e n. 779 che sono stati respinti con 29 no e 14 sì. 

Non approvato (28 contrari e 15 favorevoli) neppure il soppressivo del comma 6 dell’articolo 1 (emendamento n. 11 uguale al n. 780) e neanche l’emendamento n. 12 uguale n. 781, soppressivo del comma 7 dell’articolo 1 (28 no e 15 sì). Annunciata la discussione dell’emendamento n. 13 uguale al n. 782 8soppressivo del comma 8 dell’articolo 1) sono intervenuti i consiglieri di Forza Italia, Alessandra Zedda, Ignazio Locci e Marco Tedde che hanno evidenziato come nel comma 8 si faccia riferimento alla legge regionale 23.12.2015 n. 34 (quella dell’aumento delle aliquote di Irpef e Irap) in termini che non escludono un possibile aumento delle tasse per il prossimo anno. Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, è intervenuto per dichiarare il voto contrario ed ha sottolineato come, se approvato, l’emendamento della proposto dalla minoranza, impedisca l’eliminazione degli aumenti Irap e Irpef. Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di dichiarazione di voto del capogruppo di Sovranità, democrazia e lavoro, Roberto Desini, mentre il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha spiegato che l’emendamento soppressivo parziale è stato presentato dalla minoranza per dibattere il tema dell’aumento delle tasse “soltanto sospeso e non cancellato dalla maggioranza”. Il capogruppo del Psd’Az, Angelo Carta, ha dichiarato il voto favorevole: «Serve chiarezza e attendo la votazione dell’emendamento n. 4 che prevede l’abrogazione della legge 34 con la aule si è previsto l’incremento delle aliquote Irap e Irpef per dimostrare chi vuole aumentare le tasse e chi no». Il consigliere Luigi Lotto (Pd) ha dichiarato voto contrario e Paolo Truzzu (Misto Fd’I) ha insistito sulal opportunità di cancellare la legge che introduce l’aumento delle tasse. Oscar Cherchi (Fi) ha accusato la maggioranza di essere appiattita sui voleri dell’esecutivo ed ha invitato i colleghi del centrosinistra a sfiduciare l’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, mentre Luigi Crisponi è ritornato sulla legge 34\2015: «Abrogate quella legge oppure vuol dire che continuate a pensare di poter mettere le mani nelle tasche dei sardi». Piero Comandini (Pd) ha dichiarato voto contrario ed ha polemizzato con il consigliere Oscar Cherchi («per  “eleganza politica” eviterei giudizi negativi verso gli attuali assessori da parte di ex assessori che non hanno brillato nella passata legislatura»).

Concluse le dichiarazioni di voto l’emendamento n. 13 uguale al n. 782 non è stato approvato con 44 voti contrari su 44 votanti. Sull’emendamento n. 14 (soppressivo della lettera a) del comma 8 dell’articolo 1) sono intervenuti consiglieri di Forza Italia, Alessandra Zedda, Marco Tedde e Ignazio Locci ma la proposta di modifica avanzata dalla minoranza non è stata approvata con 42 voti contrari su 43 votanti.

Sull’emendamento n. 15 (soppressivo lettera b) comma 8 articolo 1) è intervenuto il consigliere Ignazio Locci (Fi) ma la proposta di modifica non è stata approvata con 41 contrari su 43 votanti.

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I disastri della guerra (civile) in una pièce avvincente che mescola fantasia e realtà, storia e mito: in tournée nell’Isola sotto le insegne del CeDAC per la stagione de La Grande Prosa (nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna), “Incendi” dello scrittore e drammaturgo, attore e regista libanese naturalizzato canadese Wajdi Mouawad, nella mise en scène di Sardegna Teatro – con la regia di Guido De Monticelli.

Una moderna tragedia – ispirata al feroce conflitto interno che devastò il Libano tra il 1975 e il 1990 e alla vita dell’attivista e scrittrice  – in cui si fondono le cronache drammatiche di anni di devastazioni, omicidi, deportazioni, stragi, torture e sparizioni in Medio Oriente e l’antica mitologia greca, in particolare la figura di Edipo, vittima della vendetta di un dio, reo inconsapevole di infrazioni ai sacri vincoli familiari, e spinto dalla sua superbia verso una ricerca della verità da cui affioreranno le sue stesse involontarie colpe.

Lo spettacolo – rappresentato con successo al Piccolo Teatro di Milano – approderà martedì 22 marzo, alle 20.45, al Teatro Centrale di Carbonia, per un intenso e emozionante trittico che mette al centro l’uomo nella sua fragilità, e la tremenda “banalità del male”, quella subdola metamorfosi di esseri miti e gentili in carcerieri e aguzzini, secondo l’orrenda visione di un mondo diviso in carnefici e vittime.

Il volto mostruoso e inquietante di una umanità sottomessa alle regole – disumane – di una guerra fratricida, e indelebilmente segnata dal marchio di Caino, si riflette nel mito di Edipo, figlio esecrato, abbandonato bambino alla crudeltà delle fiere, e sopravvissuto per inverare la profezia di un dio: parricida, sposo della madre e padre dei suoi fratelli, risolutore di enigmi e salvatore della città, il re di Tebe per sconfiggere la peste immolerà se stesso e la propria stirpe, contaminata dalla violazione degli arcaici tabù. Il segreto custodito per anni da un pastore, e noto solo al veggente Tiresia, emerge in tutta la sua pericolosa evidenza: lo straniero dalle oscure origini si scopre figlio di re, ma assassino del padre, e nella sua ignoranza riposa il seme della sua colpevolezza: non si può sfuggire a un destino già scritto, e l’impulsività del sovrano, la sua arroganza, dall’alto di una sicurezza cieca, provocheranno la sua rovinosa caduta – con nuove disgrazie per la città, dalla lotta per il potere tra i fratelli Eteocle e Polinice, degenerata in scontro armato, alla ribellione di Antigone, custode dei morti e fedele alle leggi del sangue.

“Incendi” rievoca le vicende di Edipo, rimescolando le carte, per raccontare l’indicibile: la spirale dell’odio, i delitti efferati, le vendette, il caos generato da una guerra civile in cui gli schieramenti cambiano, le alleanze mutano, le famiglie si disperdono, le madri son separate dai figli, le mogli dai mariti, i fratelli dai fratelli, i legami si spezzano e le radici si fanno labili. Un dramma imprigionato nei labirinti della memoria si svela d’improvviso sotto forma di crudele eredità: una donna decide di rompere il muro di silenzio sul suo passato, per consegnare ai figli il compito di ricostruire la propria genealogia e costellazione familiare, di riappropriarsi delle loro origini interrogando il passato, ritrovando un padre e un fratello perduti e dimenticati.

Prosa 4 Prosa 3 Prosa 2 Prosa 1

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L’assessorato regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha pubblicato l’elenco degli incarichi vacanti di continuità assistenziale per il primo e secondo semestre 2012.La modifica, in particolare, riguarda l’indicazione erronea da parte dell’Azienda sanitaria di Oristano dell’incarico vacante presso la sede di Simaxis. Slitta, quindi, al 1° aprile la presentazione delle domande per i trasferimenti e per il conferimento degli incarichi a tempo indeterminato. Le domande dovranno essere inviate tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, alla A.S.L. 8 Cagliari Via Pier della Francesca, 1 09047 Selargius (CA).

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Jazz 2012 copia

L’assessorato del Turismo, artigianato e commercio ha pubblicato l’avviso per richiedere i contributi destinati a manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico.
Possono accedere all’agevolazione gli enti pubblici, singoli o associati, e gli organismi privati o comitati legalmente costituiti che non abbiano scopo di lucro.
Le manifestazioni dovranno:
– svolgersi nel territorio regionale;
– non avere scopo di lucro;
– promuovere l’immagine della Sardegna e attrarre nuovi flussi di visitatori;
– riguardare programmi di attività coerenti con uno dei network previsti (grandi eventi identitari; jazz; eventi di spettacolo; grande folk; artigianato artistico; turismo culturale; turismo equestre; cinema; turismo enogastronomico; sport; “L’Isola che danza”).
Le domande dovranno pervenire dal 29 marzo al 6 aprile 2016.

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Sabbia rosa 1Sabbia rosa 2

Un’altra busta, la seconda in poche settimane, contenente sabbia proveniente dalla Spiaggia Rosa è stata recapitata presso gli Uffici del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Ad anticipare l’arrivo del pacchetto, una telefonata che chiariva le modalità di ricezione della sabbia:

«Ho ricevuto la sabbia tanti anni fa – ha spiegato la signora che chiede venga mantenuto l’anonimato – come regalo da parte di una coppia di amici che erano stati in visita a Budelli nel 1985, quando la Spiaggia Rosa era ancora fruibile al pubblico. Da allora ho conservato gelosamente in casa il souvenir. In queste settimane, a seguito di tutte le notizie che arrivano dall’Isola ho deciso di restituire al suo luogo naturale quanto mi era stato regalato.»

Isola di Budelli 1

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Traghetti a La Maddalena 2 copia

Sel, Rossomori, PSI e UPC chiedono misure di tutela del personale della Saremar, dopo l’assegnazione della nuova gestione.dei servizi marittimi di collegamento con le isole minori sarde, «Manifestiamo il nostro apprezzamento verso le migliorie che si stanno proponendo: l’abbassamento delle tariffe e l’aumento delle corse non possono che essere un buon segnale – scrivono in una nota diffusa stamane -. Ci sono però problemi irrisolti sul fronte dei lavoratori. Per questo, il nostro giudizio sull’incontro di martedì 22 marzo a iniziativa dell’assessorato dei Trasporti è senz’altro positivo, ma nel contempo chiediamo che si riunisca il tavolo tecnico-politico per dare attuazione alla delibera di Giunta del 25 novembre 2015 che stanziava un fondo di  3.300.000 euro per misure di politica attiva e misure di tutela del personale della Saremar: occorre che sia data una risposta chiara e certa sul futuro di questi lavoratori prima della fine del mese di marzo.»

«Le nostre forze politiche – conclude la nota – continueranno a monitorare con grande attenzione l’applicazione effettiva della delibera, la qualità dei servizi offerti dal gestore e il rispetto delle condizioni di lavoro di tutti i lavoratori.»

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Carbonia 855 copia

La Giunta comunale di Carbonia ha approvato il progetto definitivo per i lavori di completamento delle opere di urbanizzazione primaria presso il Piano di Zona “Sa Perda Bianca”, nota come “Carbonia 2”. L’Amministrazione comunale può ora procedere per arrivare, in tempi rapidi, alla gara d’appalto.

Con questo provvedimento, del valore complessivo di 1.100.000 euro a cui si sommeranno altre risorse derivanti da un più ampio piano di finanziamenti, potranno iniziare i lavori di sistemazione e completamento delle opere di urbanizzazione primaria, come ad esempio la rete idrica e fognaria, le strade, l’impianto di illuminazione e le diverse infrastrutturazioni.

«Grazie a questo ultimo intervento – ha commentato il sindaco, Giuseppe Casti – l’Amministrazione comunale si appresta a risolvere un problema, più che ventennale, di urbanizzazione della Città, ponendo fine ad una situazione di disagio subita dagli abitanti del quartiere. Il progetto riguardante Carbonia 2 si inserisce nell’esteso programma di riqualificazione urbana della nostra Città a cui, negli ultimi anni, l’Amministrazione comunale ha dato concretezza con la realizzazione di diversi interventi.»

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Teatro Centrale Carbonia copia

Domenica 20 marzo, alle ore 18.00, il Teatro Centrale di Piazza Roma a Carbonia ospiterà il sesto appuntamento con la Rassegna Cinematografica “L’Italia che non si vede”, edizione 2016.

La Rassegna è organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria e dal Circolo ARCI-UCCA La Gabbianella Fortunata, con il patrocinio del comune di Carbonia.

Il sesto appuntamento della rassegna è con il film “Arianna” di Carlo Lavagna.

«Arianna ha diciannove anni ma ancora non ha avuto il suo primo ciclo. Gli ormoni che il suo ginecologo le ha prescritto non sembrano avere effetto sul suo sviluppo. All’inizio dell’estate, i suoi genitori decidono di riprendere possesso del casale sul lago di Bolsena dove Arianna era cresciuta fino all’età di tre anni e in cui non era ancora tornata. Durante la permanenza nella casa, antiche memorie cominciano a riaffiorare, tanto che Arianna decide di rimanere anche quando i genitori devono rientrare in città.»