I problemi dei precari della Regione sono stati esaminati nella seduta congiunta di I e II commissione con l’assessore Demuro.
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I problemi dei precari della Regione sono stati esaminati nella seduta congiunta di I e II commissione con l’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro. Sono 1.101 i precari transitati a vario titolo nel sistema regionale (amministrazione centrale, enti e agenzie) negli ultimi dieci anni. Di questi, 152 sono ancora in servizio.
I dati sono stati forniti dall’assessore agli Affari Generali Gian Mario Demuro che ha illustrato nei dettagli i risultati del monitoraggio sul fenomeno del precariato sollecitato da una risoluzione approvata all’unanimità dalla Prima e Seconda Commissione il 14 ottobre scorso.
Dalla ricognizione assessoriale rimangono fuori i 1.703 precari dell’Ente Foreste, destinatari di specifici programmi di stabilizzazione, e i 301 dei Cesil-Csl, attualmente in forza all’Agenzia del Lavoro e in procinto di ottenere un provvedimento di stabilizzazione grazie a uno specifico provvedimento di legge che sarà discusso dal Consiglio subito dopo l’approvazione della manovra finanziaria. Un monitoraggio a parte sarà invece necessario per i precari delle Asl, delle province e delle società in house.
«La Regione non si è comportata bene con le persone contrattualizzate in questi anni – ha detto Demuro – è arrivato il momento di recuperare serietà attraverso soluzioni percorribili nel rispetto dei vincoli di bilancio e delle disposizioni di legge.»
I presidenti delle Commissioni Lavoro e Autonomia Gavino Manca e Francesco Agus hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto dall’assessorato e auspicato un percorso rapido per il superamento del precariato.
«Serve ora un ulteriore approfondimento sulla situazione nelle Asl, nelle province e nelle società in house – ha detto Manca – il Consiglio dovrà darsi tempi rapidi per avanzare proposte da discutere con la Giunta. Sarebbe opportuno definire il quadro complessivo entro il prossimo mese di giugno. L’obiettivo è chiudere la partita entro i prossimi 3 anni tenendo conto di tutti gli strumenti utili per l’accesso alla pubblica amministrazione come la mobilità e i concorsi pubblici.»
Giudizio condiviso dal presidente Francesco Agus: «Giugno credo sia un termine ragionevole per avanzare una proposta operativa. I numeri del precariato in carico alla Regione e ai suoi enti strumentali sono contenuti – ha detto Agus – la nostra non è una situazione drammatica come quella di altre Regioni, il problema è risolvibile. Ora occorre evitare il ricorso a strumenti tampone per risolvere le emergenze. Senza un provvedimento definitivo i precari attualmente in servizio rischiano di andare a casa».
Conclusa l’audizione sul precariato, la Prima Commissione ha sentito gli assessori all’Industria Maria Grazia Piras e agli Affari Generali Gian Mario Demuro sul disegno di legge per la semplificazione dei procedimenti amministrativi. Il provvedimento sarà esaminato dalla Commissione subito dopo l’approvazione della manovra finanziaria.