22 November, 2024
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Al via Monumenti aperti, Carloforte e Sant’Antioco sabato e domenica aprono 27 monumenti del loro patrimonio culturale.

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Torre Cannai 1 copiaChiesa di San Carlo Carloforte copia

Carloforte e Sant’Antioco aprono 27 monumenti del loro patrimonio culturale nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 aprile partecipando alla ventesima edizione della manifestazione.

Grazie alla volontà delle amministrazioni comunali i comuni delle maggiori isole sarde Carloforte e Sant’Antioco, aprono al pubblico complessivamente 27 beni culturali, ambientali ed architettonici.

Il sindaco di Carloforte, Marco Simeone, e tutta l’Amministrazione comunale, invitano a partecipare all’evento di straordinaria valenza culturale e identitaria che apre i suoi beni ai visitatori grazie al coinvolgimento di tutta la comunità.

Sono visitabili 11 beni culturali e architettonici in questa dodicesima partecipazione del comune a Monumenti aperti.

Come nella presedente edizione sono visitabili 3 chiese: la “Gexetta du Previn” (chiesetta del pretino), come affettuosamente i carlofortini chiamano la Chiesa della Madonna dello schiavo,  la Chiesa dei novelli innocenti, così chiamata per ricordare i fanciulli morti a causa di un naufragio, mentre si dirigevano in Terra Santa; e la Chiesa di San Carlo alla cui costruzione partecipò anche la popolazione aiutando nel trasporto dei materiali.

Riscuote sempre molto interesse il cineteatro Cavallera, realizzato in stile liberty con un ampio palcoscenico e una  spaziosa platea.

Tra i monumenti anche il monumento ai Caduti, la Statua di Re Carlo Emanuele III eretta nell’omonima piazza sul lungo mare, la Società Mutua, il Muro di Cinta, Torre Vittorio e Castello; e il Portale del Castello/Forte Carlo Emanuele/Prigione.

Infine EXME’, ex Mercato civico che è ora sede della biblioteca comunale e di una sala per conferenze e manifestazioni culturali; e le Saline artificiali, dove è possibile ammirare i fenicotteri che vi trovano l’Artemia salina, il loro alimento preferito.

I monumenti saranno visitabili gratuitamente, sabato dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 e la domenica solo di mattina dalle 9.30 alle 13.00.

Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti.

In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.

Coglie pienamente lo spirito della manifestazione l’assessore della Cultura del comune di Sant’Antioco, Marco Massa, quando sottolinea che siamo ben consapevoli che i luoghi della nostra identità e della nostra memoria, raccontati dai nostri studenti e dai tanti volontari, rappresentano il terreno di cultura indispensabile per favorire la creatività e la conoscenza, e siano la premessa ineludibile per qualunque progetto di sviluppo economico. In un paese in cui la cultura è vista come un buco che risucchia risorse invece di produrne, riteniamo nostro dovere far crescere e radicare alcune convinzioni

Sono visitabili 16 beni culturali e architettonici.

La novità è rappresentata dal MuMa il Museo del mare e della navigazione di Sant’Antioco: i maestri d’ascia, la laguna e la navigazione la cui  missione è quella di rivalutare il patrimonio culturale legato alla storia e alla figura dei maestri d’ascia, valorizzandone l’eccellenza e conservandone la memoria.

Sono aperti anche altri 2 musei: il Museo archeologico Barreca e il Museo etnografico.

Visite guidate anche nei due beni legati alla storia del Patrono della Sardegna: la Basilica di Sant’Antioco Martire, sorta sulla tomba del santo e le Catacombe di Sant’Antioco.

Segnaliamo tra gli altri siti visitabili: l’Acropoli, l’Archivio storico comunale, la Fonte Romana, la Necropoli Punica di Sulky, il villaggio nuragico di Grutti‘e Acqua e il villaggio Ipogeo, il Tofet, la Tomba dei Giganti, la Salina di San’Antioco, il Forte Sabaudo e la Torre Canai.

I monumenti saranno visitabili gratuitamente secondo i seguenti orari: sabato 23 aprile dalle 16.00 alle 20.00 e domenica 24 aprile dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.
Per la visita ai siti archeologici si suggeriscono abbigliamento e scarpe comode. È facoltà dei responsabili e degli organizzatori della manifestazione limitare o sospendere, per la sicurezza dei beni o dei visitatori, in qualsiasi momento le visite ai monumenti.
Questi gli orari delle catacombe: sabato 23 aprile dalle 15.00 alle 16.00 e domenica 24 aprile dalle 16.00 alle 20.00. Le visite alle catacombe verranno sospese durante le funzioni religiose.

L’ingresso alla Salina, con visita guidata, è invece previsto sabato 23 aprile alle 16.00 e alle 18.00; domenica 24 aprile alle 9.30, 11.30, 16.00 e 18.00. Ogni gruppo dovrà seguire l’itinerario guidato.

Le visite guidate al Villaggio nuragico Grutti e’ acqua si svolgeranno domenica 24 aprile dalle 16.00 alle 20.00.

Numerose le iniziative collaterali realizzate grazie alle associazioni presenti renderanno ancora più godibile per i visitatori di tutte le età la due giorni di Monumenti aperti tra cui mostre, laboratori, attività di trekking, degustazioni e altro ancora.

Il programma completo e tutte le informazioni sui monumenti e sulle attività sono consultabili sul nuovo sito della manifestazione www.monumentiaperti.com

L’edizione 2016 è coordinata da Imago Mundi Onlus e soprintesa da un qualificato Comitato Scientifico Promotore composto da Consiglio Regionale della Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorati del Turismo e della Pubblica Istruzione e Beni Culturali, Soprintendenza Archeologica e Polo Museale della Sardegna, Archivio di Stato di Cagliari, Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna, Provincia di Cagliari, Comune di Cagliari, Camera di Commercio di Cagliari, l’Università degli Studi di Cagliari e Sassari, CTM Spa e ANISA. Non cambia la formula della manifestazione che punta a valorizzare siti spesso sconosciuti o inaccessibili in altre occasioni, affidando la narrazione del patrimonio storico artistico e naturalistico principalmente agli studenti, dalle scuole elementari all’università, che rappresentano l’80% circa dei volontari coinvolti.

Un lungo percorso, quello che riassume la storia di questa manifestazione che nata a Cagliari nel 1997, grazie all’iniziativa della Associazione Ipogeo e subito dopo di Imago Mundi, ha saputo coinvolgere numerose amministrazioni comunali. Se infatti nel 2001 ci fu la prima edizione “allargata” alla quale, oltre al capoluogo, parteciparono ufficialmente anche Alghero, Capoterra e Sanluri, da allora ad oggi sono 119 i comuni che almeno una volta hanno preso parte a Monumenti Aperti.

Monumenti aperti è ormai considerato un appuntamento fisso non solo perché è una straordinaria occasione di riscoperta del territorio e delle proprie radici, ma anche perché è un’importante opportunità di crescita e sviluppo turistico. La manifestazione ha infatti dato il suo contribuito ad accrescere la consapevolezza e la visibilità delle ricchezze archeologiche, storiche ed ambientali del nostro territorio.

3 - Sant'Antioco dall'alto 1Carloforte copia

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