Audizioni dei Rettori delle Università sarde sulla riforma della rete ospedaliera.
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La commissione sanità presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi) ha ascoltato, nell’ambito delle audizioni sulla riforma della rete ospedaliera, i Rettori delle due Università sarde.
Per l’ateneo cagliaritano, la professoressa Maria Del Zompo ha messo in luce in apertura che la realtà universitaria opera seguendo il doppio registro della sanità e della formazione ed è quindi obbligata al rispetto di parametri diversi stabiliti sia dal ministero della Salute che da quello dell’Università e della Ricerca scientifica.
«Questo quadro di riferimento – ha spiegato – determina una stretta relazione fra corsi di studio, scuole di specializzazione e posti letto che ci spinge ad un impegno sempre maggiore per migliorare la qualità del nostro lavoro ma, nello stesso tempo, richiede una forte attenzione da parte delle Istituzioni.»
La professoressa Maria Del Zompo ha poi consegnato alla commissione una proposta di rete organizzativa sull’emergenza-urgenza articolata in 20 punti. «Siamo fuori dai parametri indicati dal Ministero dell’Università – ha precisato – ma come abbiamo detto anche al Ministero riteniamo che questa sia la dimensione adatta alla specificità della Sardegna».
Assente per impegni istituzionali il Rettore dell’Università di Sassari, il delegato per la sanità Alberto Porcu ha evidenziato che “la quota di 3.27 posti letto per 1000 abitanti che la riforma assegna alla sanità sassarese è notevolmente al di sotto di quella prevista dalla normativa nazionale e la stessa anomalia si rileva anche nel raffronto con Olbia, che ha una quota del 3.41”. Sono dati evidenti che «hanno motivazioni comprensibili ma non esplicitabili», ha continuato Porcu auspicando un significativo riequilibrio «senza il quale – ha concluso – il polo sassarese non sarebbe in condizioni di svolgere la sua funzione di hub che la stessa riforma gli attribuisce».
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