Il comitato “Uniti per la salute di Iglesias” chiede l’allontanamento del commissario della Asl 7 di Carbonia.
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Nuovo durissimo attacco del comitato “Uniti per la salute di Iglesias” al commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia, Antonio Onnis. In una nota diffusa nella tarda serata di ieri, 27 aprile, il Comitato chiede il suo allontamento per “la totale incapacità gestionale”.
«Abbiamo assistito ad uno spostamento di tutti i reparti dal presidio ospedaliero Santa Barbara verso il CTO, uno spostamento fatto senza ragioni valide che giustifichino la fretta di tali spostamenti – denuncia il Comitato “Uniti per la salute di Iglesias” -. Uno spostamento privo della pur minima conoscenza di una seria organizzazione del lavoro, che ha provocato e ancora provoca malfunzionamento dei singoli reparti e disagi per il personale dipendente e ancor più grave per i pazienti.»
«Oggi apprendiamo che il caro commissario straordinario ha ORDINATO, OBBLIGATO e FATTO ESEGUIRE tutti i trasferimenti in piena autonomia e a dispregio delle leggi e norme che disciplinano gli interventi di adattamento, diversa utilizzazione, ampliamento, trasformazione o trasferimento in altra sede delle strutture esistenti – aggiunge il Comitato -. Il caro commissario ha eseguito tutto ciò senza richiedere, ed ottenere le dovute autorizzazione previste per il rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione, al funzionamento e/o all’accreditamento istituzionale, così come previsto dalla L.R. 10/2006.»
«Non lo diciamo solo noi – sottolinea il Comitato -, lo dice l’assessorato regionale della Sanità, nella persona del direttore del servizio Marcello Tidore, con una nota del 20 aprile 2016 prot. 0011267. La nota richiama il commissario al pieno rispetto della L.R. 10/2016 diffidandolo a porre in essere qualsiasi trasferimento in assenza delle dovute richieste e successive autorizzazioni.»
«E’ arrivata l’ora di chiedere l’immediato allontanamento del commissario – conclude il Comitato “Uniti per la salute di Iglesias “ – ed invitiamo tutte le forze politiche e istituzionali, a valutare con obiettività l’operato del Commissario, abbandonando le logiche di partito di mera difesa del proprio amico/compagno.»
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