22 November, 2024
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L’artigianato sardo si dota di un proprio sistema di ammortizzatori sociali, interessate oltre 15mila imprese e 60mila addetti.

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Il comparto artigiano della Sardegna si dota di un proprio sistema di ammortizzatori sociali. L’importante novità, che nell’isola interessa circa 15mila imprese, con oltre 60mila dipendenti, deriva dalle nuove disposizioni nazionali che, con il decreto legislativo 148 del 2015 sul “riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali”, danno la possibilità al sistema dell’artigianato di dotarsi di propri strumenti in sostituzione alla Cassa Integrazione Guadagni.

Per questo, dal 1° gennaio scorso, tutte le imprese artigiane, con esclusione di quelle del settore edile, e tutte le aziende che applicano un contratto di lavoro artigiano, devono contribuire ad alimentare il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato (FSBA), attraverso i versamenti mensili con il modello F24.

«Finalmente l’artigianato si dota di un proprio sistema di ammortizzatori sociali – sottolinea Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna – costruito sulle esigenze delle piccole imprese: per le prestazioni erogate e per le modalità ed entità delle contribuzioni.»

Al Fondo accedono i lavoratori assunti con contratto a tempo pieno o parziale, compresi gli assunti con contratto di apprendistato professionalizzante, che possiedono un’anzianità di effettivo lavoro presso l’unità produttiva di almeno 90 giorni alla data di presentazione della relativa domanda di concessione. Sono esclusi dalle prestazioni e dall’obbligo contributivo i dirigenti e i lavoratori a domicilio.

«Lo scopo principale del Fondo – aggiunge Mameli – è definire forme di integrazione del reddito in costanza di rapporto di lavoro in favore dei lavoratori occupati nei settori per i quali non si trova applicazione la normativa in materia di integrazione salariale ordinaria e straordinaria.»

La contribuzione a FSBA garantisce due tipologie di prestazioni, non cumulabili e alternative tra loro: l’Assegno Ordinario, che per 13 settimane interviene in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa (per esempio le situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all’impresa o a i suoi dipendenti, comprese le situazioni climatiche o situazioni temporanee di mercato); l’assegno di solidarietà, che per 26 settimane interviene in caso di riduzione dell’orario finalizzata ad evitare licenziamenti plurimi individuali per giustificato motivo oggettivo. A breve saranno pubblicati gli ultimi decreti attuativi che consentiranno di essere totalmente essere operativi sulle prestazioni.

In Sardegna, tutte le prestazioni verranno erogate dal Fondo Nazionale FSBA, attraverso l’EBAS, Ente Bilaterale Artigianato Sardegna.

Stefano Mameli copia

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