L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha partecipato ieri all’assemblea regionale dell’Anci Sardegna.
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L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha partecipato ieri all’assemblea regionale dell’Anci Sardegna.
«È il momento delle scelte, delle riforme non più rimandabili – ha detto Luigi Arru nel suo intervento -. Quella della Rete ospedaliera andrà di pari passo con il nuovo sistema di emergenza urgenza, con la rete delle cure primarie, con il piano di prevenzione.»
«Non possiamo non tener conto della demografia – ha aggiunto l’assessore della Sanità – e dell’epidemiologia: abbiamo l’esigenza di dare risposte e modelli ad una popolazione che, da qui a dieci anni, sarà ultrasessanticinquenne per il 25 per cento. Non possiamo continuare con un sistema incentrato sugli ospedali. Le famiglie, le persone, ci chiedono servizi, non posti letto, Abbiamo bisogno di dar risposte di assistenza sull’autismo, sui disturbi dell’alimentazione, sulla sclerosi multipla e su tante patologie che non si curano in ospedale. Consentire che ci siano interventi che avvengono non in sicurezza non è assicurare il diritto alla salute. Va migliorato il sistema – ha aggiunto -, ci vuole il coraggio di fare una programmazione standard in relazione ai bisogni reali.»
Luigi Arru ha assicurato la massima attenzione e disponibilità a un ulteriore confronto con l’Anci – «sulla Rete ho fatto più di quaranta incontri sul territorio» – sulle riforme che riguardano il sistema sanitario: «Considerato che, alla base delle riforme, ci sono esigenze di sicurezza e qualità dell’assistenza – ha concluso Luigi Arru -, l’impianto dovrà comunque essere salvaguardato».
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