L’on. Antonio Gaia (UPC) denuncia gli interminabili ritardi dei pagamenti dei contributi comunitari ad agricoltori e allevatori.
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L’on. Antonio Gaia (UPC) denuncia gli interminabili ritardi dei pagamenti dei contributi comunitari ad agricoltori e allevatori. Antonio Gaia in una nota sottolinea che i pagamenti dovevano già essere incassati entro il 2015 e, pur riconoscendo l’impegno e le iniziative finora avviate dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi per sbloccare la drammatica situazione, ritiene non più rinviabile portare in Sardegna le competenze dell’ente pagatore.
«L’assessore Falchi deve operare senza tregua perché si risolva definitivamente il rapporto con AGEA e le criticità che immancabilmente ogni anno si verificano nell’erogazione dei contributi che i nostri agricoltori hanno diritto di ottenere nei tempi stabiliti» sostiene Antonio Gaia che sollecita che l’ente pagatore venga portato in Sardegna entro il 2016,
«In ARGEA ci sono strumenti e professionalità che possono e devono essere organizzate in tempi rapidi per trasferire funzioni e competenze – aggiunge Gaia – in gioco c’è la tenuta e il futuro dell’agricoltura sarda. Fare affidamento su soldi che non arrivano danneggia enormemente le nostre aziende agricole già pesantemente colpite dalla crisi e i ritardi accumulati solo per i pagamenti del premio unico e del Piano di sviluppo rurale sono già di diverse decine di milioni di euro. Questo fa capire le dimensioni drammatiche del problema e la disperazione del mondo della campagna che ancora una volta si vede costretto a rinunciare a giornate di lavoro per scendere in campo a manifestare la propria rabbia.»
«Sono certo – conclude Gaia – di poter contare sulla sensibilità e l’impegno dell’Assessore Falchi, cui mi sento di assicurare il sostegno non solo della maggioranza ma di tutto il Consiglio, per la definitiva soluzione del problema: la Regione Sardegna, come già altre regioni italiane, saprà far fronte alle richieste legittime dei propri agricoltori di veder rispettato il proprio diritto a ricevere i contributi comunitari nei tempi stabiliti.»
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