18 July, 2024
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Unieuro

La catena di negozi Unieuro, con 175 punti vendita in tutta Italia, è leader nella distribuzione di elettrodomestici, informatica ed elettronica in genere. L’azienda investe molto nella selezione e formazione del personale che deve essere sempre molto preparato per accogliere al meglio la clientela. Luigi Fusco, uno dei manager dell’azienda, dice che da inizio anno già hanno coinvolto oltre mille addetti in un programma di formazione.

«Ti piace praticare lo sport di squadra? Ti diverte allenare, guidare e fare parte di un team vincente? Ti viene naturale organizzare persone, attività e settori? Ti senti dentro una “energia esplosiva”? Se questa sfida Ti interessa e vuoi lavorare con noi, invia la tua candidatura spontanea».

Questo l’invito, che potete trovare nella pagina lavoro del sito Unieuro, a inviare il vostro curriculum per le figure di Capi negozio, Capi Settore, Cassieri, Magazzinieri. Per ulteriori dettagli… 

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_unieuro-1.html .

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Prende il via domani la prima edizione della rassegna “Carloforte isola del gusto” , che si svolgerà fino a lunedì 25 aprile, a Carloforte. Saranno tre giorni dedicati alla scoperta degli archeosapori dell’isola, le ricette millenarie che venivano preparate nell’antichità e che valorizzano le materie prime locali di qualità ma anche della storia e della cultura carlofortine. Si comincia domani, alle 9.30, all’Ex Me, l’ex mercato ittico di Carloforte, dove si svolgerà il convegno internazionale dal titolo “La cucina mediterranea: dall’antichità al Medioevo” al quale parteciperanno esperti, docenti ed archeologi internazionali che sveleranno al pubblico cosa si mangiava in Sardegna ai tempi dei fenici o quali erano i piatti che finivano sul tavolo dei grandi feudatari medievali. All’incontro, moderato da Roberto Giacobbo, vicedirettore del TG2 e conduttore della trasmissione Voyager, parteciperanno Wissam Khalil, dell’Università libanese di Beirut che ha diretto diverse missioni archeologiche sull’isola che parlerà dell’ evoluzione di un piatto tipico levantino: l’hummus, Emanuele Madrigali, della missione archeologica di Pani Loriga (ISMA – CNR) che parlerà delle pratiche alimentari nella Sardegna fenicio-punica, Suraia Abud, dell’Università Complutense di Madrid che parlerà della dieta mediterranea e Michele Guirguis, dell’Università di Sassari che invece si concentrerà sulle cucine di frontiera. Sarà Roberto Giacobbo ad inaugurare, domani pomeriggio, alle ore 16.00, Torre San Vittorio, il museo multimediale realizzato in collaborazione con il Mu.Ma. di Genova, l’Istituzione Musei del mare e delle migrazioni, che racconta con avanzate soluzioni tecnologiche la storia di Carloforte. La torre settecentesca a pochi passi dal centro cittadino, che è già sede di un importante osservatorio astronomico, ospita un allestimento innovativo capace di raccontare la storia dell’isola grazie a un percorso che parte dalle sue origini geologiche e si conclude con l’arrivo dei coloni nel 1738. Grazie a video interattivi, percorsi in realtà virtuale e ricostruzioni dal forte impatto scenico, il visitatore potrà avvicinarsi al territorio di San Pietro, realtà unica nel Mediterraneo.

Durante la rassegna i visitatori avranno la possibilità di conoscere le ricette millenarie dell’archeocucina locale, sia a pranzo che a cena, attraverso l’iniziativa “A tavola con la storia”: quattro ristoranti dell’isola (Galaia, Vittorio, Osteria delle Tonnare e Da Nicolo) proporranno menu tematici ispirati ai sapori, ai profumi e agli aromi millenari per un vero e proprio tuffo nel passato.

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Giovedì 28 e venerdì 29 aprile, l’aula magna Motzo – facoltà di Studi umanistici, via Is Mirrionis 1 – ospita il convegno internazionale Digital Humanities. Scienza, Memoria, Storia e Cultura”.  I lavori, curati dal professor Giancarlo Nonnoi e da Sardoa d-library, promossi dal dipartimento di Storia, beni culturali e territorio, si sviluppano  dalle 10 alle 19 e dalle 9 alle 13.30. Il convegno si apre con i saluti del pro rettore alla ricerca, Micaela Morelli.

Nel corso delle due giornate di studio saranno presentate e discusse molteplici esperienze di valorizzazione e tutela digitale del patrimonio culturale librario, archivistico e museale, con il contributo di esperti di vari atenei a livello regionale, nazionale e internazionale e degli istituti di tutela dei beni librari e archivistici della Sardegna.

Il convegno è realizzato nell’ambito dei progetti “Le mappe del sapere”, “Un archivio digitale per la Sardegna del Risorgimento” (responsabili scientifici i professori Francesco Atzeni e Gianfranco Tore) entrambi cofinanziati dalla Regione Sardegna- legge 7/2007 e “Officina per le buone pratiche nelle Digital Humanities”, cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna. Di quest’ultimo e del primo progetto, il responsabile scientifico è Giancarlo Nonnoi. I lavori costituiscono attività di formazione e aggiornamento per il personale docente e non docente delle scuola.

Al convegno intervengono, tra gli altri, gli specialisti dell’Università di Cagliari, Silvia Conti, Duilio Caocci, Gian Luigi Pillola, Cecilia Tasca, Eleonora Todde e Paolo Sanjust. Il pro rettore per la didattica, Ignazio Putzu, coordina la tavola rotonda su “Le agenzie di tutela, conservazione e promozione dei beni librari e archivistici della Sardegna e le digital humanities”. Previste relazioni da esperti provenienti dagli atenei di Roma-La Sapienza, Bologna, Leeds, Sassari, Halle.

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Da martedì 26 aprile fino a lunedì 16 maggio 2016, sono aperti i termini per la compilazione e il rilascio, da parte dei Centri di assistenza agricola autorizzati, attraverso il portale Sian, delle domande di conferma impegno, per l’annualità 2016, degli aderenti alla misura 221 “Imboschimento dei terreni agricoli” e della misura H – Psr Sardegna 2000/2006. Ne dà comunicazione Argea, l’Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura.
Il 1 luglio 2016, la scadenza per la presentazione della copia cartacea della domanda di conferma impegni relativi al Reg. CEE 2080/92 ed al Reg.(CEE) 1257/99 – Misura H del Psr 2000/2006. La domanda dovrà essere presentata al Servizio territoriale Argea Sardegna competente per territorio.

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Il circolo Arci la Gabbianella fortunata, in collaborazione con Sinistra Ecologia e Libertà Carbonia, organizza un’iniziativa in occasione del 71° anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo dal titolo “Bella Ciao – La libertà e i diritti nascono con la resistenza – 70 anni dal voto alle donne”.

Domenica 24 aprile, presso il Circolo Zorba il Gatto, in via Dalmazia 40, a Carbonia, alle ore 18.00, verrà proiettato il film di Eric Esser dal titolo “Non ci è stato regalato niente – Storia di una partigiana” (Germania 2014, col, 56’).

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«La creazione di un centro di accoglienza per i migranti nell’ex carcere di Iglesias è una beffa per il Sulcis Iglesiente.» A dirlo è Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, secondo il quale la decisione del ministero dell’Interno sembra ormai certa, con il trasferimento nella vecchia struttura penitenziaria di 500 extracomunitari. Un primo contingente (composto da circa 200 profughi) arriverà sin dai prossimi giorni.

Gianluigi Rubiu (Udc) critica aspramente la scelta. «La casa circondariale era stata chiusa circa un anno fa per l’impossibilità di una serie di ristrutturazioni volte a rendere agibile il carcere, che ospitava oltre un centinaio di detenuti – spiega Gianluigi Rubiu -. Il Governo non aveva reperito delle risorse per la riparazione degli impianti fognari e del sistema di riscaldamento. Da qui la serrata del caseggiato, con il trasferimento dei reclusi e del personale nella struttura di Uta».

Un controsenso per Gianluigi Rubiu, pronto a presentare un’interpellanza urgente al presidente Pigliaru e ad inviare una lettera al ministro Alfano. «Ovviamente, l’aspetto umanitario prevale – aggiunge Gianluigi Rubiu – ma è un paradosso che ora lo Stato debba spendere quasi due milioni di euro per trasformare la struttura in centro per i migranti. Si tratta di una scelta calata dall’alto, senza il necessario confronto con le amministrazioni comunali del Sulcis Iglesiente – conclude Gianluigi Rubiu -. La Sardegna si trasforma così in un campo di isolamento per i migranti. Purtroppo, la mia previsione sull’approdo dei profughi anche nelle strutture dismesse sul territorio si è rivelata azzeccata. Un’ipotesi che ora è diventata realtà. Con la forte preoccupazione delle popolazioni, considerata la fortissima crisi economica ed occupazionale di un territorio che ora dovrà sopportare un ulteriore peso sociale».

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“Mare e Miniere” prosegue la sua programmazione con un doppio appuntamento da non perdere. Si parte questa sera alle ore 20,30 al Teatro Electra (Piazza Pichi) di Iglesias con la sonorizzazione dal vivo di “Cenere”, film muto del 1916, tratto dal romanzo omonimo della scrittrice nuorese Grazia Deledda, e restaurato digitalmente. Prodotto da Arturo Ambrosio e dalla Caesar Film di Torino e girato per le esterne prevalentemente in Piemonte, in quanto la Sardegna non era raggiungibile a causa dei sommergibili austriaci, il film fu diretto da Febo Mari su soggetto della grande attrice Eleonora Duse, la quale dopo l’abbandono delle scene teatrali nel 1908, si convinse anche ad esserne lei stessa protagonista. La recitazione dell’attrice è singolarmente misurata (non parla mai davanti alla macchina da presa), in contrasto con quella di Febo Mari, che recita con una certa concitazione e parla continuamente. Cenere è anche l’unica interpretazione cinematografica della Duse.
Presentata in occasione dei cento anni dalla realizzazione della pellicola ed in collaborazione con la Fiera del Libro di Iglesias, questa produzione originale mescola musica, cinema e teatro in un tutt’uno di grande suggestione, con la voce narrante di Simonetta Soro che aprirà la serata tracciando un percorso utile alla visione del film, e successivamente la proiezione della pellicola, il cui commento sonoro è affidato alle musiche originali composte ed eseguite dal vivo da Mauro Palmas (liuto cantabile), accompagnato da un ristretto ensemble acustico, composto da Alessandro Foresti (pianoforte) e Silvano Lobina (basso).

Domani, alle ore 11,00, “Mare e Miniere” si sposterà a Carbonia presso il teatro Centrale, per lo spettacolo “Nostra Patria è il Mondo Intero” con ideato e diretto da Mauro Palmas, figura di spicco nel panorama della musica mediterranea, da tantissimi anni impegnato con passione anche in un interessante percorso di ricerca teso al recupero della musica popolare, sarda e non solo, nella quale ha avuto grande spazio il repertorio della canzone storico-politica.L’intento di questo particolare recital, la cui realizzazione è stata patrocinata anche dalla presidenza del Consiglio regionale della Sardegna e dall’A.N.P.I., è di far riemergere in chiave più attuale, ma senza pretese revisionistiche, pagine archiviate della nostra musica e della nostra cultura, attraverso un equilibrato rigore filologico e un necessario spirito critico che il tempo e lo sviluppo della storia impongono.Il risultato è uno spettacolo di fortissimo impatto emotivo: un coinvolgente viaggio tra musica e parole che ripercorre, attraverso una nuova interpretazione creativa, le pagine indimenticabili della musica e della cultura popolare, legate fortemente ai capitoli sociali e civili dell’ italia dal 1860 al 1960; un percorso nella memoria, non solo musicale ma anche ideale e culturale, un viaggio nella storia rivisitata  con arrangiamenti freschi e moderni tra folk-music e raffinato jazz-swing, scandito e accompagnato dalle efficacissime letture sugli avvenimenti storico-politici di Bruno Gambarotta: uno dei più lucidi e brillanti protagonisti della scena culturale italiana. Un “libro” avvincente di storia musicale alternativa nel quale sfogliare, ascoltandole, ricche testimonianze canore di cultura popolare che difficilmente si trovano nelle versioni ufficiali, interpretate dallo spirito critico e ironico di Gambarotta, geniale nel saper osservare la contemporaneità e offrire una lettura sempre pungente della realtà. Tra i brani, che procederanno in un ordine storico-cronologico, prenderanno vita le letture dei testi originali di sua composizione. In scaletta  da “Andiremo in Roma Santa”, la più antica, un canto dei primi del ‘700, nato durante la guerra di successione spagnola, alle canzoni garibaldine tra le quali, “Rondinella d’Aspromonte” e “Camicia Rossa”, a quelli della resistenza, come “Partigiani chiamateci ancora” e “Bella Ciao”, passando attraverso i canti delle lotte operaie, quelli antifascisti e delle due guerre mondiali. Canti che fanno capaci di far rivivere i drammi e le sofferenze procurati dalla guerra e delle lotte politiche e sociali, o anche la semplice gioia di vivere. In scena grandissimi interpreti: Elena Ledda alla voce e Mauro Palmas alla voce e alle mandole, protagonisti indiscussi del canto sardo e della musica mediterranea; Maurizio Geri alla chitarra, Simonetta Soro, altra voce superba della musica sarda, Silvano Lobina al basso e Marco Argiolas al clarinetto e clarinetto basso.

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Ponte di Sant'Antioco 1 copia

La posta a cui era stato chiamato a decidere il Consiglio comunale di Sant’Antioco era alta: approvare se far proseguire l’iter di costruzione di un nuovo ponte di accesso all’isola oppure far abortire in pratica le speranze di sviluppo non solo dell’isola sulcitana ma di tutto il territorio. Il Consiglio comunale di Sant’Antioco ha deciso di non perdere il treno dei 92 milioni di investimenti riservati all’isola per la realizzazione delle opere pubbliche previste dal piano Sulcis. Martedì sera, dopo quasi quattro ore di accesa discussione, i nove consiglieri di maggioranza hanno respinto la mozione presentata dalle minoranze, che invece hanno votato a favore, per la sospensione dell’iter di realizzazione del ponte di accesso all’isola, che chiedeva una verifica di fattibilità, da parte dell’assessorato regionale dei Lavori pubblici, del progetto di sottopasso che era stato elaborato dalla società Montaldo nei primi anni ’90. La maggioranza ha votato invece favorevolmente, mentre le opposizioni hanno votato contro l’approvazione dell’unico punto all’ordine del giorno che chiedeva di esprimere, con una delibera di Consiglio la volontà di far proseguire l’iter per la costruzione del nuovo ponte di accesso all’isola come previsto dal Piano Sulcis.

Nei mesi scorsi in città si è acceso un duro confronto tra i favorevoli alla realizzazione di un tunnel e coloro che, viceversa, sono favorevoli al nuovo ponte, ritenendo che il tunnel sia irrealizzabile per tanti motivi ma, soprattutto, per gli alti costi che avrebbe comportato la sua realizzazione. Al contrario, hanno sostenuto che il nuovo ponte sia l’unica possibilità per il futuro economico e turistico della cittadina sulcitana.

Sulla questione le minoranze avevano chiesto di chiamare il popolo ad una decisione condivisa tramite referendum ma, con questa decisione, il comune di Sant’Antioco non rischia di vedere svanire, come paventato dal sindaco, i 92 milioni di finanziamenti per la realizzazione delle opere inserite nel Piano Sulcis che dovrebbero ridisegnare l’area marina della zona di accesso all’isola e lo stesso front mare e che nelle intenzioni dovrebbero dare uno sviluppo economico, occupazionale e turistico, non solo a Sant’Antioco ma a tutto il territorio.

Tito Siddi

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L’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha rassicurato dipendenti e cittadini sardi sullo stato di salute della provincia di Cagliari e di conseguenza della provincia del Sud Sardegna che ad essa subentra, dopo l’avvio del riordino.«Stipendi e servizi essenziali – ha detto – non sono a rischio.»
«Le Province italiane – ha spiegato Cristiano Erriu – hanno subìto, come è noto, una drastica riduzione delle entrate derivante da un lato da una diminuzione del gettito delle entrate tributarie e dall’altro dal consistente taglio dei trasferimenti statali che, ad esempio nel 2014, è passato da 33,52 milioni di euro a 1,73 milioni di euro con una riduzione percentuale del 94,84%. La Sardegna è l’unica tra le Regioni italiane che ha costantemente assicurato, nella fase di attuazione del riordino degli enti locali, un netto incremento dei trasferimenti a favore delle Province. Infatti, il cosiddetto grado di dipendenza delle Province verso la Regione, si attesta negli ultimi due anni a circa il 52,54 %: un dato ampiamente superiore alla media nazionale (27,44%) e anche alla media registrata nell’insieme delle Regioni a Statuto speciale, che si attesta al 49,85%. In sostanza, le Province sarde si sostengono quasi interamente grazie al costante finanziamento da parte della Regione che, con le due ultime leggi di stabilità, ha garantito a tutto il sistema delle autonomie locali lo stesso livello di finanziamento e in particolare per le Province l’impegno finanziario non è venuto meno.»
«I dati – aggiunge l’assessore Erriu – indicano chiaramente che, come più volte garantito dalla Giunta regionale, il riordino del sistema delle autonomie locali non ha comportato una diminuzione dell’impegno finanziario della Regione ma al contrario, a fronte della riduzione del finanziamento statale, il sostegno alle Province sarde continua ad essere garantito dai trasferimenti regionali. E così sarà anche per il 2016. Inoltre, grazie al lavoro degli amministratori straordinari delle otto Province sarde, nel 2016 si è avuto e continueremo ad avere una consistente razionalizzazione delle spese del personale che, attraverso lo strumento dei pensionamenti anticipati e delle mobilità, passerà dai 1.800 dipendenti dell’inizio del 2014 ai 1.310 del 2016, i quali saranno ancora ulteriormente ridotti a 1.026 per effetto del trasferimento all’Agenzia per il lavoro di 284 lavoratori impiegati nei servizi per l’impiego.»

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Si conclude domenica la stagione regolare dei campionati di Promozione e Prima categoria. Nel girone A di Promozione, già promossa l’Orrolese con una giornata d’anticipo, il Bosa è arbitro del suo destino per la qualificazione al play off promozione con la seconda classificata del girone B, nel quale la situazione è tutta da definire, tra l’Ilvamaddalena al comando con 56 punti, seguita dal Tempio con 53 e dalla coppia Usinese – Sorso 1930 con 52. La squadra vincitrice della Coppa Italia, infatti, ospiterà proprio l’Orrolese che, sulla carta, non dovrebbe avere più stimoli e potrebbe quindi rivelarsi avversario meno ostico di quel che farebbe pensare il potenziale delle due squadre. Il Carbonia, terzo, gioca a Terralba e nel caso non dovesse vincere, verrebbe quasi certamente scavalcato dalla Monteponi che dovrebbe avere vita facile con il già retrocesso Senorbì.

In coda, retrocesso il Senorbì, il Carloforte, comunque vada a finire la partita interna con il Siliqua, disputerà il play out salvezza contro l’Atletico Narcao o il Girasole, con la squadra di Gianni Maricca nettamente favorita, avendo due punti di vantaggio e dovendo giocare in casa con la Tharros. Il Girasole ospiterà l’Arbus.

Nel girone A di Prima categoria, già promossa la San Marco, il Villamassargia in caso di vittoria nel match casalingo con il Villasimius, verrà ammessa nella graduatoria dei ripescaggi tra le squadre “aventi diritto”. Per la posizione di ogni squadra, all’interno di questa graduatoria, verrà stilata la graduatoria di merito per eventuali ripescaggi al campionato di Promozione fra tutte le cinque squadre seconde classificate secondo i seguenti criteri: 1. anzianità federale da calcolarsi alla stagione in cui è avvenuto l’eventuale ultimo ripescaggio della società interessata; 2. esigenze di territorialità per definizione gironi; 3. preclusione di partecipazione alla graduatoria dei ripescaggi in caso di gravi motivi disciplinari intervenuti nella stagione sportiva 2015/2016.

Per eventuali ripescaggi di ulteriori squadre classificatesi oltre il 2° posto verranno tenuti in considerazione i seguenti criteri: 1. posizione in classifica al termine della stagione sportiva 2015/2016; 2. anzianità federale da calcolarsi alla stagione in cui è avvenuto l’eventuale ultimo ripescaggio della società interessata; 3. preclusione di partecipazione alla graduatoria dei ripescaggi in caso di gravi motivi disciplinari intervenuti nella stagione sportiva 2015/2016.

E’ tutto deciso in coda alla classifica, con la retrocessione diretta in 2ª categoria della 14ª, 15ª e 16ª classificata di ciascuno dei cinque gironi. Con il San Vito, che si è ritirato a inizio stagione, provocando un’alterazione del calendario del girone, con una squadra costretta a riposare ogni domenica (domenica toccherà proprio alla capolista e promossa San Marco), scendono in 2ª categoria Halley Assemini e Iglesias.


9 - Pallone da calcio copia