18 July, 2024
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Domani, mercoledì 20 aprile 2016, dalle 9.30, l’aula magna della facoltà di Scienze economiche, in viale Fra Ignazio, a Cagliari, ospita la prima di dieci date di altrettanti seminari che fino ad ottobre si tengono in diverse città italiane. Il percorso presenta la policy del Governo a sostegno della crescita della cultura delle start up e delle Pmi Innovative.

La giornata si apre alle 10.00 con i saluti del rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, e del direttore scientifico del CantaminationLab Unica, Maria Chiara Di Guardo. A seguire, interventi di Mattia Corbetta (ministero Sviluppo economico, direzione generale Politica industriale, competitività e Pmi) su “Le policy nazionali a favore delle startup e delle Pmi innovative”. Giuliana Cecchi (Invitalia) relaziona su “Promuovere e creare startup innovative: Smart&Start Italia”. Mentre Maria Grazia Piras (assessore regionale Industria) interviene su  “Venture capital per le startup innovative”. A seguire, testimonianze offerte dai protagonisti di start up di successo “Ogni idea, una storia”. Sono previsti anche incontri personalizzati “one to one” di approfondimento sui temi trattati.

La policy del Governo ma anche, attraverso momenti di approfondimento, networking e incontro – sia in presenza che su web – la possibilità di di avvicinare e informare aspiranti imprenditori sul mondo delle startup innovative. È questo uno dei principali obiettivi di EasItaly. Il ministero dello Sviluppo economico, dopo il successo del Road Show Pmi e startup innovative del 2015, individuando nelle startup innovative un’opportunità per lo sviluppo economico dei territori, ha deciso di ripetere l’esperienza anche quest’anno attraverso l’organizzazione di “EasItaly, l’innovazione è pubblica”. È partner speciale dell’iniziativa il “Contamination Lab UniCa”: prevista la presentazione dei successi e delle attività presenti e future.

Gli eventi sono diretti principalmente a potenziali startupper, in particolare neolaureati, studenti agli ultimi anni di Università ma anche creativi e innovatori o esperti digitali che sviluppano che vogliono fare impresa, a startup e Pmi innovative già costituite o in corso di costituzione e a venture capitalist, business angels, hub o acceleratori di diversa configurazione, docenti, opinion leaders e media.

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Il Consiglio regionale ha approvato il programma 2016 del Corecom e ha dato il via libera alle modifiche alla legge sul riordino delle autonomie locali. La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito il presidente ha comunicato che la Giunta per le elezioni, nella seduta di questa mattina, ha preso atto del provvedimento dell’Ufficio centrale elettorale presso la Corte d’Appello di Cagliari con cui è stato proclamato eletto alla carica di consigliere regionale il candidato Giovanni Satta della lista Uds in sostituzione di Gianni Lampis (Fdi-An). Giovanni Satta, a sua volta, ha informato il Consiglio dell’impossibilità di prestare giuramento.

Passando all’ordine del giorno, il Consiglio ha iniziato l’esame del documento relativo al programma 2016 del Corecom (Comitato regionale delle comunicazioni). Per la sua illustrazione, il presidente ha dato la parola al relatore, il consigliere Gianmario Tendas (Pd).

Intervenendo sull’ordine dei lavori, il capogruppo di Cps Pierfranco Zanchetta ha ricordato un precedente impegno della conferenza dei capigruppo con cui si era stabilito, in assenza di comunicazioni ufficiali del Governo sulla sede del prossimo G7, di effettuare un sopralluogo a La Maddalena per verificare lo stato delle strutture che avrebbero dovuto ospitare il G8 del 2009.

Il presidente Ganau ha assicurato che l’argomento sarà discusso nella prossima riunione della conferenza dei capigruppo ed ha dato la parola al consigliere Tendas per l’illustrazione del programma del Corecom per l’anno 2016.

Nella sua relazione Tendas ha ricordato che il provvedimento in esame «è un adempimento previsto dalla legge 11/2008 ed è stato esaminato dalla seconda commissione del Consiglio che lo ha approvato all’unanimità, dopo una audizione dei componenti del Corecom sia sulle linee programmatiche del 2015 che su quella relative all’esercizio in corso».

Non essendoci iscritti a parlare il presidente, dopo aver illustrato sinteticamente il contenuto di un ordine del giorno con cui si approva il programma del Corecom per il 2016, ha messo in votazione il documento che il Consiglio ha approvato con 33 voti.

Successivamente il Consiglio ha iniziato l’esame del Dl n. 313 – Giunta regionale – Modifiche alla legge 2/2016 (Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna). Assente il relatore Salvatore Demontis, del Pd, il presidente ha dato la parola per l’illustrazione del provvedimento al presidente della prima commissione Francesco Agus, di Sel.

Agus ha detto in apertura che l’approvazione della legge da parte del Governo, con solo alcune correzioni, «è una buona notizia per l’autonomia regionale dopo la riforma del sistema degli enti locali; quanto alle correzioni, non intaccano l’impianto normativo ma intervengono su alcuni punti come la riduzione delle rappresentanze nel consiglio provinciale metropolitano, le competenze autorizzative in materia di impianti elettrici ed il divieto, per i segretari comunali in pensione, di operare presso le amministrazioni locali».

Il capogruppo dei Riformatori sardi, Attilio Dedoni, ha chiesto una breve sospensione della seduta che il presidente ha accordato.

Alla ripresa dei lavori, il presidente ha dato la parola al consigliere Luigi Ruggeri, del Pd. L’esponente della maggioranza ha affermato di essere contrario alla legge, «almeno per quanto riguarda alcune parti come quella della rappresentanza negli organi collegiali perché, vedendo i rilievi del governo, li ritengo invasivi e meriterebbero una opposizione ben più forte di quella esercitata in occasione del recente sulle trivelle». «Si parla, infatti – ha osservato il consigliere del Pd – del mancato riconoscimento di poter disciplinare il procedimento elettorale del consiglio metropolitano con un indubbio eccesso di definizione, posto che il problema spetta alla specificità della Regione e non si può pensare che il disegno della città metropolitana possa derivare solo dalla legge nazionale in modo automatico, dimenticando per esempio che gli elettori di Cagliari sono appena un terzo di quelli della città metropolitana». «Dobbiamo dare alla città metropolitana – ha aggiunto Ruggeri – un’importanza maggiore di quella delle singole municipalità e serve per questo una legittimazione di primo livello perché deve essere il livello fondamentale di quella realtà; non volerlo fare, oltre che una rinuncia all’esercizio dell’autonomia regionale, significa rassegnarsi ad una dimensione residuale della città metropolitana». «Se invece – ha concluso – si vuole essere ambiziosi bisogna mantenere la configurazione originaria perché la più rispondente alla sovranità popolare, fermo restando che i dettagli amministrativi non possono avere rilevanza generale come pensa il governo e, anche per questo, bisognerebbe opporsi».

Per la Giunta, l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, ha dichiarato che l’attuale stesura della legge e la non impugnazione da parte del Governo rappresentano «un successo della Giunta e del Consiglio, frutto di un lavoro e di una negoziazione a tratti intensa e dura su alcuni aspetti della legge grazie ai quali abbiamo ottenuto il riconoscimento delle nostre ragioni». Quanto al numero dei componenti degli enti di aria vasta, ha detto ancora Erriu, «appare allineato con l’impianto della legge Delrio come legge di grande riforma economico-sociale così definita anche dalla giurisprudenza costante della Corte Costituzionale e, in proposito, ricordo che le leggi che hanno operato in difformità rispetto a questo impianto, come quella siciliana, sono state impugnate». Dopo aver ricordato che, sempre in base alla legge Delrio, «il numero dei componenti fissato a 14 è lo stesso per le città metropolitane con popolazione fino a 3.000.000 di abitanti» l’assessore ha concluso dichiarando che «non si tratta di poltrone ma di strumenti di semplificazione dei processi democratici ed i territori, del resto, sono rappresentanti nella conferenza metropolitana da cui nessun territorio è escluso; il parere della Giunta è quindi favorevole».

Il consigliere di Forza Italia, Ignazio Locci è intervenuto per dichiarazione di voto ed ha criticato «quella che la maggioranza ha definito una manutenzione della legge sulla riforma Enti locali approvata lo scorso febbraio”. «Nei fatti – ha spiegato l’esponente della minoranza – prendete atto delle frustate date dal governo alla Giunta che è stata obbligata a introdurre modifiche alla legge n. 2 del febbraio 2016, in linea con il dettato della riforma Delrio». Locci ha parlato di limitazione delle prerogative della Regione ed ha concluso il suo intervento dichiarando di riconoscersi nelle dichiarazione fatte in Aula dal consigliere del Pd, Luigi Ruggeri.

Marco Tedde (Fi) ha dichiarato voto contrario per il passaggio agli articoli ed ha ribadito forti critiche per le penalizzazioni che a suo giudizio si sono fatte gravare sul Nord ovest dell’Isola per la mancata istituzione della città metropolitana («la rete metropolitana è servita solo a placare la rabbia degli amministratori del sassarese mentre a Cagliari, dopo l’insediamento del consiglio metropolitano, il sindaco era già a Roma per incassare importanti finanziamenti»). Il consigliere della minoranza ha quindi definito “fuori luogo” le dichiarazioni rese in Aula dall’assessore Erriu per la mancata impugnativa da parte del governo della legge sugli Enti locali: «Niente entusiasmi, assessore, è solo una questione di aderenza politica».

Il consigliere della maggioranza Gianfranco Congiu (Sdl) ha preannunciato voto di astensione: «Mi astengo per ragioni ideologiche e non ritengo sufficienti le motivazioni portate in Aula per giustificare le modifiche proposte alla legge sugli Enti locali».

Il relatore della maggioranza, Salvatore Demontis (Pd) ha difeso il disegno di legge proposto dalla Giunta ed ha affermato: «Le poche modifiche che si stanno proponendo non rappresentano imposizioni da parte del governo». Demontis, nel merito dell’articolo 1 ha quindi ricordato che la composizione originaria prevista del consiglio metropolitano di Cagliari era fissata in 14 consiglieri e che la stessa è stata aumentata a 40 a seguito di un emendamento approvato a voto segreto. «A mio giudizio – ha affermato il consigliere del Pd – la composizione a 14 è compatibile con il modello sardo di città metropolitana compatta che è istituita per gestire un sistema urbano complesso».

L’Aula ha quindi proceduto con l’approvazione del passaggio agli articoli con 29 favorevoli e 20 contrari ed il relatore ha dichiarato il parere sugli emendamenti presentati all’articolo 1 e la Giunta ha espresso parere conforme con quello del relatore.

Il presidente del Consiglio ha preannunciato la votazione dell’emendamento sostitutivo parziale n. 4 (Locci e più) che propone di ridurre da 40 a 24 il numero dei componenti il consiglio metropolitano.

Stefano Tunis (Fi) ha dichiarato voto a favore ed ha accusato Giunta e maggioranza di compromettere la partecipazione delle comunità alla città metropolitana («siete per una politica per pochi, il vostro modello di rappresentanza è il Cda e passate dal modello banca al modello amministrazione». Ignazio Locci (Fi) ha dichiarato voto a favore ed ha denunciato il rischio che le decisioni del consiglio metropolitano con la composizione a 14 consiglieri (è quella proposta dal Dl in discussione) siano in capo solo ai sindaci di Cagliari e Quartu.

Salvatore Demontis (Pd) ha ribadito il voto contrario ed ha escluso qualunque imposizione da parte del governo italiano per le modifiche alla legge sugli Enti locali e ne ha rimarcato la peculiarità e la diversità rispetto alla riforma Delrio.

Posto in votazione l’emendamento n. 4 non è stato approvato (20 favorevoli e 28 contrai) e il consigliere Locci (Fi) ha dichiarato voto contrario all’articolo 1 del Dl 313, seguito dai colleghi di partito Stefano Tunis («con questo articolo la giunta e la maggioranza assassinano nella culla la città metropolitana di Cagliari») e Marco Tedde («la Giunta si vuol vendicarsi con la sua stessa maggioranza per avergli negato gli aumenti di Irap e Irpef e così la costringe a ritornare su una legge approvata solo qualche settimana fa»).

Concluse le dichiarazioni di voto, il presidente del Consiglio ha posto in votazione l’articolo 1 che riduce da 40 a 14 i componenti il consiglio metropolitano di Cagliari, e l’articolo è stato approvato a maggioranza.

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione l’articolo 2 “Modifiche all’articolo 27 della legge regionale n. 2 del 2016 (Consiglio provinciale)” che interviene sulla composizione dei consigli provinciali prevedendo dodici consiglieri più il presidente per le assemblee delle province con popolazione da 300.001 a 700.000 abitanti e dieci consiglieri per le province con popolazione fino a 300.000 abitanti.

Sull’articolo è intervenuto il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) che ha definito l’articolo in discussione «la prova dell’attività di manutenzione ordinaria sulla legge fatta per esaudire una richiesta del Governo». 

Locci ha poi stigmatizzato i ritardi nella nomina dei commissari delle province. «Sono passati 76 giorni dall’approvazione della riforma degli enti locali e ancora non si è proceduto alle nomine – ha detto Ignazio Locci – i termini previsti dalla legge non sono stati rispettati. Oggi invece vi preoccupate di ridurre il numero dei consiglieri. Questo perché qualcuno vi ha chiesto di fare delle modifiche. E’ o non è questa la prova che il Governo ha dato indicazioni?»

Critiche anche da Marco Tedde (Forza Italia) che ha accusato Giunta e maggioranza di aver violato lo Statuto con la riforma degli enti locali. «Lo Statuto prevede un referendum in caso di modi modifiche delle circoscrizioni territoriali e nuovi assetti istituzionali – ha affermato Tedde – questo non è stato fatto. Voi siete andati avanti come un caterpillar. Nel momento in cui si calpesta lo Statuto si calpesta la volontà dei sardi». Messo in votazione, l’articolo 2 è stato approvato con 26 voti a favore e 20 contrari.

Si è poi passati all’esame dell’articolo 3 “Modifiche all’articolo 48 della legge regionale n. 2 del 2016 (Energia)”. Non essendoci iscritti a parlare, il presidente Ganau ha messo in votazione l’articolo che è stato approvato con 27 sì e 20 no.

Sull’articolo 3 bis “Modifiche all’articolo 14 della legge regionale n. 2 del 2016 (Dirigenti apicali) è intervenuto il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia). «Nella relazione della Commissione si dice che la modifica è in linea con lo spirito della legge ma non è vero – ha sottolineato Locci – quando venne scritto l’articolo 14 della legge 2, si diede priorità ai dirigenti per la copertura dei ruoli apicali negli enti di nuova formazione, ora si fanno rientrare anche i segretari comunali e provinciali in servizio. C’è il sospetto che si voglia favorire qualcuno».

A Locci ha replicato il  relatore della legge Salvatore Demontis (Pd) «Lei ricorda male – ha esordito Demontis – la legge dava la priorità ai dipendenti delle province ma prevedeva anche la possibilità di chiamare i segretari provinciali e comunali e i dirigenti delle comunità montane per la copertura dei ruoli apicali nei nuovi enti. Lo spirito della legge era proprio quello di prendere in considerazione anche il personale in servizio di enti in via di soppressione. Per questi si prevedeva il loro impiego presso la Città Metropolitana, le reti e le unioni dei comuni». Messo ai voti, l’articolo 3 bis ha ottenuto il via libera con  28 sì e 18 no.

Disco verde anche per l’articolo 3 ter “Modifiche all’articolo 30 della legge regionale n. 2 del 2016 (Mobilità del personale delle province), approvato con 27 voti favorevoli e 18 contrari.

Si è poi passati all’articolo 3 quater  “Modifiche all’articolo 71 della legge regionale n. 2 del 2016 (Uffici stampa)”. Acquisiti i pareri di Commissione e Giunta sugli emendamenti, il presidente Ganau ha messo in votazione l’emendamento sostitutivo totale n. 2 che è stato approvato con  27 sì e 18 no. L’emendamento stabilisce che ai giornalisti in forza alla Città metropolitana, città medie e province venga applicato il contratto nazionale giornalistico nella sua interezza tenendo conto, comunque, nella determinazione dei trattamenti economici e di missione, delle disposizioni di contenimento della spesa riguardanti il personale del pubblico impiego.

Via libera, in rapida successione anche agli emendamenti aggiuntivi n.1, 5 e 6.

L’emendamento n. 1 introduce l’articolo quater bis che modifica i contenuti dell’articolo 12 della legge n.1 del 2005 sulla composizione della Conferenza permanente Regione-Enti Locali. Il nuovo articolo stabilisce che alla Conferenza partecipano 4 rappresentanti del coordinamento delle associazioni degli enti locali della Sardegna, designati tra sindaci in carica, oltre al presidente dell’Anci e al rappresentante dell’associazione degli enti di area vasta.

L’emendamento n.5 stabilisce che il calcolo delle fasce demografiche dei comuni appartenenti alle province e alla città metropolitana, ai fini delle elezioni, venga fatto sulla base dei dati Istat sulla popolazione residente riferiti al 31 dicembre del penultimo anno che precede la data delle elezioni.

L’emendamento aggiuntivo n. 6, infine, introduce una deroga per il Comune di Burcei che, in ragione delle sue particolari condizioni geografiche, non sarà obbligato ad associarsi in unione di comuni. L’assolvimento degli obblighi di gestione potrà essere soddisfatto attraverso apposite convenzioni con altri comuni o con la Città Metropolitana di Cagliari.

Si è quindi passati al voto dell’articolo 4 “Entrata in vigore” che è stato approvato per alzata di mano.

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione il testo finale della legge che è passato con 25 voti a favore e 19 contrari.

Al termine della votazione, il presidente ha dichiarato chiusa la seduta e convocato la conferenza dei capigruppo.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

 

 

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alessia ghisoni  e cinzia murgia Oggi Sposi & Events (1)firenze1 firenze2 firenze3 deliacualbu

Nella sontuosa cornice degli storici palazzi fiorentini si è concluso qualche giorno fa il Destination Wedding Planner Congress, evento internazionale al quale hanno partecipato, su invito, i top del settore Wedding provenienti da oltre 50 paesi del mondo.

Decidere il trend delle destinazioni dei matrimoni di lusso, aprendo un nuovo sviluppo del turismo legato al mercato del wedding è stato l’argomento principe dell’evento. Grazie alla partecipazione della società cagliaritana Oggi Sposi & Events di Alessia Ghisoni e Cinzia Murgia, uniche rappresentanti dell’Isola presenti, anche la Sardegna è stata candidata tra le possibili mete per matrimoni Top.

Come spiegato dalla QNA di Dubai, società organizzatrice dell’evento ospitato dal Firenze Convention and Visitors Bureau, il requisito per prendere parte all’ambitissima  kermesse internazionale era quello di “rappresentare il meglio del meglio del Wedding Planning”  di ciascun Paese. Cosi per tre giorni a Firenze si sono incrociate narrazioni e testimonianze di chi ha avuto l’onore di organizzare matrimoni di celebrità e upper class di tutto il mondo, come lo statunitense Kevin Lee, Wedding Planner di personaggi come Brad Pitt e Kim Kardashian, ed è qui che Alessia e Cinzia hanno avuto una  una ricca agenda di incontri ono to one con i buyer del settore.

In questo contesto Oggi Sposi & Events, fra i pochissimi Wedding Planner italiani presenti, ha cercato nuove opportunità per la Sardegna, proponendola nello scenario delle Destinazioni Top per i matrimoni dei non residenti.

Alessia e Cinzia, tra le prime a portare in Sardegna il Wedding Planning e l’organizzazione di matrimoni in spiaggia e all’aperto, hanno avuto l’onore di essere state convocate a questo straordinario incontro grazie proprio alla loro esperienza ultradecennale, fra le migliori della destinazione Italia.

Dati incoraggianti, presentati in occasione dell’evento, fanno ritenere che la Sardegna debba investire sempre di più per affermarsi fra le Top Wedding Destination. Basti pensare che nel complesso  l’industria del Destination Wedding vale circa 80 miliardi di euro.

«La Sardegna, oltre alla rinomata Costa Smeralda, offre location fiabesche e di lusso come il Faro Capo Spartivento di Chia e può ambire a pieno titolo alla lista delle Top Wedding Destination internazionali poiché ricca di  luoghi capaci di regalare quell’unicità tanto ricercata dalla domanda estera del lusso», dichiara Cinzia Murgia. «Dall’ esperienza Fiorentina rientriamo con nuovi entusiasmi e nuove ispirazioni, oltre che con un arricchimento di conoscenze professionali. Siamo pronte a tirar fuori il meglio per il Wedding nella nostra isola», aggiunge Alessia Ghisoni.

Ad accompagnare Oggi Sposi & Events  in questa importante occasione un’altra imprenditrice sarda, Delia Cualbu che ha unito alle competenze di Alessia e Cinzia il suo know-how in Destination Management e Marketing. Le tre professionalità sarde hanno  inaugurato di recente il progetto “Sardinia Exclusive Wedding” votato all’accurata ricerca e promozione di location esclusive per la celebrazione nell’isola delle nozze di coppie straniere. L’organizzazione del matrimonio perfetto e il marketing strategico per il territorio insieme per promuovere la Sardegna come terra di destinazione per le nozze.

«Spiagge, scenari mozzafiato e location storiche eredità di una civiltà unica al mondo come quella nuragica rendono esclusiva la nostra isola per il giorno del SI» – aggiungono Alessia e Cinzia.

«Il mercato del Wedding non è solo di elevatissimo ritorno economico per la nostra isola – spiega Delia Cualbu – le azioni di promozione verso questo settore divengono un potente strumento di marketing di destinazione, capace di far sognare la nostra terra anche per altre occasioni. Abbiamo ereditato un patrimonio spettacolare ma la promozione classica non è più sufficiente per competere nel panorama internazionale». «Bisogna creare nuovi scenari per nuovi mercati come quelli del Destination Wedding, che vede nella moda di sposarsi in luoghi differenti da quelli di residenza, una importante occasione  da cavalcare per il turismo isolano».   

«Per proporre un territorio in questo senso oltre alle impeccabili doti organizzative è necessaria una attenta valutazione del territorio unita alla conoscenza delle esigenze di ogni singolo mercato al quale ci si rivolge. Ecco perché riteniamo che il binomio Wedding & Events Planning e Destination Marketing sia vincente» sottoscrivono tutte le imprenditrici.

L’auspicio delle tre sarde è quindi quello di vedere replicato nell’Isola il successo della Toscana come Top Destinazione Wedding che ad oggi si è guadagnata il 42% del mercato mondiale. Una chiara dimostrazione dell’importanza di azioni congiunte fra settore pubblico e privato per la promozione internazionale e ambiziosa del territorio.

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«Bene la determina elettronica, ma adesso la Regione punti a garantire maggiore trasparenza amministrativa. Il provvedimento varato dall’assessore Demuro è soltanto un primo passo verso la semplificazione amministrativa. Ciò su cui è urgente puntare è la trasparenza, affinché realmente i cittadini sappiano in quale modo si formano gli elementi necessari per determinare le scelte della politica e quali sono le ragioni e le giustificazioni di uno specifico provvedimento.»

Lo ha detto, stamane, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Nel sito istituzionale della Regione, purtroppo, non si trova quasi nulla. Ad oggi è impossibile recuperare traccia dei provvedimenti amministrativi varati dall’ente regionale. E questo, ovviamente, significa complicare la vita al cittadino, che cerca di interfacciarsi con la pubblica amministrazione. La Regione ha il compito di semplificare il tutto, facendo in modo che chiunque possa accedere alla documentazione prodotta. Ci attendiamo, dunque, che l’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro – conclude Ignazio Locci – si spenda a sufficienza per debellare il problema della poca trasparenza e proceda in tale direzione.»

Ignazio Locci 7 copia

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L’associazione culturale della seconda e della terza età di Portoscuso, ha promosso, con il patrocinio del comune di Portoscuso, una serie di iniziative culturali tese a sostenere il patrimonio storico, artistico e paesaggistico del territorio sulcitano ed in particolare della realtà di Portoscuso.

“Più cultura migliore futuro” è lo slogan con il quale l’associazione invita la cittadinanza a partecipare alla conferenza sulla “Storia del territorio sulcitano” che si terrà venerdì 22 aprile, a partire dalle ore 18.00, nei locali della sala Alcoa della biblioteca comunale. La relazione verrà svolta dal dottor Pietro Sanna, esperto di storia del territorio del Sulcis.

Pietro Sanna 49

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Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha incontrato assieme ai capigruppo una delegazione di lavoratori ex Rockwool, fuori dai processi produttivi e senza ammortizzatori sociali dal 2014.

Dal confronto è scaturito un impegno comune dei consiglieri presenti per convocare, a brevissima scadenza, un incontro congiunto fra le rappresentanze dei lavoratori, l’assessore del Lavoro e la struttura tecnica dell’assessorato per approfondire le questioni relative al reinserimento occupazionale dei lavoratori.

Rockwool 2 copia

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L’assessore regionale degli Affari Generali, Gianmario Demuro, ha presentato il nuovo progetto per un’accelerazione dei procedimenti amministrativi, nel corso dell’incontro a cui hanno partecipato dirigenti e funzionari regionali. Antonello Pellegrino, direttore generale della società dell’informazione e Graziano Boi, che guida l’ufficio del controllo interno di gestione, si sono soffermati sulle modalità applicative del nuovo modello. I procedimenti amministrativi saranno 5 volte più veloci, 4 milioni fogli di carta risparmiati ogni anno, oltre 40mila procedimenti digitalizzati ogni anno. Sono i vantaggi della determina elettronica contabile che viene introdotta nel sistema Regione.
«La determina elettronica contabile – ha detto Demuro – è il primo passo nel percorso di completa dematerializzazione dei procedimenti amministrativi e riguarda esclusivamente gli atti dirigenziali a rilevanza contabile. L’attuale gestione del procedimento amministrativo cartaceo provoca sprechi e tempi lunghi non più tollerabili. La Dec ci consente di avere chiaro il flusso dei costi e delle spese attraverso un procedimento standard, basato su un documento elettronico, più facile da controllare nelle sue diverse fasi rispetto al lungo e tortuoso iter di oggi. È un ottimo strumento per migliorare l’efficienza dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione regionale.»
Gianmario Demuro ha poi sottolineato un altro aspetto di grande rilevanza all’introduzione della determina elettronica contabile: «Con questa piattaforma, grazie al trasferimento digitale dei documenti, gli uffici regionali riducono i tempi di pagamento per le prestazioni offerte da cittadini e imprese con positive ripercussioni per l’intero sistema economico».

Gianmario Demuro 2 copia

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Ponte di Sant'Antioco 1 copiaPorto Portoscuso 6 copia

Tra il 23 marzo e il 15 aprile sono stati pubblicati sei bandi di gara per la realizzazione di opere pubbliche inserite nel Piano Sulcis, per le quali sono disponibili 76,6 milioni di euro. Ne dà comunicazione con una nota stampa, Tore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis.

Il primo bando, pubblicato il 23 marzo, riguarda l’intervento per la progettazione esecutiva, previa acquisizione della progettazione definitiva in sede di offerta, ed esecuzione di tutti i lavori e forniture necessari per il completamento del primo lotto della strada periportuale sita nel Nucleo Industriale di Portovesme. L’importo dell’intervento è di un milione e duecentomila euro, l’ente attuatore è il Consorzio Industriale di Carbonia Iglesias.

Gli altri cinque bandi, sono stati pubblicati tra il 13 e 1il 15 aprile. Il primo, pubblicato il 13 aprile, riguarda la S.S. 195 “Sulcitana”, interventi di adeguamento strada di collegamento San Giovanni Suergiu-Giba dal km 91+100 al km 94+600; S.S. 293 “di Giba” – Messa in sicurezza strada Giba-Nuxis dal km 60+100 al km 63+700 e dal km 64+200 al km 65+500. L’intervento verrà realizzato dall’Anas con una spesa di 16 milioni di euro. Sempre mercoledì 13 aprile è stato pubblicato il bando per la realizzazione, sulla S.S. 126 dir “Sud Occidentale Sarda”, del nuovo collegamento terrestre dell’istmo con l’isola di Sant’Antioco e della Circonvallazione di Sant’Antioco. L’opera è suddivisa in 2 interventi funzionali. 1° intervento funzionale/Ponte dal km 0+000 al km 1+944 e 2° intervento funzionale/Circonvallazione dal km 0+000 al km 3+826. L’appalto in oggetto prevede l’acquisizione in sede di offerta del progetto definitivo e dello Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.) di entrambi gli interventi funzionali, sulla base del progetto preliminare complessivo, subordinando l’affidamento della progettazione esecutiva e dei lavori del solo 2° intervento funzionale della circonvallazione all’avvenuta rimodulazione dell’Accordo di Programma Quadro e quindi all’effettiva copertura finanziaria. Anche questo intervento verrà realizzato dall’Anas con una spesa di 40 milioni di euro.

Giovedì 14 aprile è stato pubblicato il bando di gara a procedura aperta per la progettazione definitiva – esecutiva e l’esecuzione dei lavori per la realizzazione della pista ciclabile da Sant’Anna Arresi a Porto Pino. L’intervento, con una spesa di 2,4 milioni di euro, verrà realizzato dal comune di Sant’Anna Arresi.

Venerdì 15 aprile è andato in pubblicazione l’appalto per la progettazione esecutiva, previa acquisizione del progetto definitivo in sede di gara, e l’esecuzione dei lavori di bonifica del bacino portuale e dragaggio dei fondali antistanti la banchina est nel porto industriale di Portovesme – 1° Lotto. L’ente attuatore è il Consorzio industriale di Carbonia Iglesias che dispone di 15,8 milioni di euro. Sempre venerdì, infine, il comune di Carbonia ha avviato la procedura aperta per l’esecuzione dei lavori di recupero dei padiglioni del deposito biciclette come laboratori artigiani e showroom. La spesa prevista ammonta a un milione e duecentomila euro.

 

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Realizzare reti per la videosorveglianza in tempi brevi in tutti i Comuni della Sardegna e portare la copertura della banda ultra-larga in tutte le zone rurali. Questi gli obiettivi illustrati questa mattina, nella Sala del Centro Congressi Losa ad Abbasanta, dal presidente Francesco Pigliaru insieme all’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro nel corso del seminario sulle infrastrutture per la banda ultra-larga nelle aree rurali e sulla rete di videosorveglianza. L’appuntamento, al quale ha partecipato il presidente dell’Anci Sardegna Pier Sandro Scano, era promosso dalla Regione Sardegna insieme all’Associazione nazionale dei Comuni ed era rivolto a sindaci e assessori comunali.

La Sardegna, all’avanguardia tra le regioni italiane, ha avviato le azioni per portare la banda ultra-larga in 313 comuni per una spesa di 56 milioni di euro. L’impegno di 7 milioni e 150 mila euro, invece, è per realizzare le reti che daranno vita a un articolato sistema di videosorveglianza per la tutela della legalità e della sicurezza pubblica. Nel dialogo con gli amministratori locali, il presidente Pigliaru ha ribadito la scelta di ampliare la realizzazione del progetto a tutti territori dell’Isola, sottolineandone l’urgenza in un periodo in cui si moltiplicano gli attentati agli amministratori.

«Sulla visione siamo tutti d’accordo, ora si tratta di lavorare sull’operatività», ha detto Francesco Pigliaru intervenendo al termine della riunione, dopo aver ascoltato le richieste e i punti di vista dei partecipanti. «Lo sviluppo delle zone interne è la nostra grande sfida e questi strumenti possono darci un aiuto concreto. Per combattere lo spopolamento non è sufficiente trasferire fondi ai Comuni, serve una strategia che dobbiamo costruire tutti insieme. Avere una videosorveglianza che funziona significa avere maggior sicurezza: sappiamo che non è la soluzione al problema di vandalismo e attentati, ma è un deterrente. Lo dicono i dati di altri territori: dove sono state realizzate buone reti, la criminalità è crollata. D’altro canto, però, la sicurezza non basta», ha sottolineato il presidente della Regione.
«I cittadini restano in un luogo se ci sono sviluppo, lavoro, buoni servizi, buone scuole. E siccome il grande potenziale delle zone interne è l’agroalimentare, la banda ultra-larga è una importantissima alleata per far arrivare sui grandi mercati i nostri prodotti di altissima qualità. Vuol dire che se mettiamo insieme le opportunità possiamo crescere molto e in fretta», ha concluso Francesco Pigliaru -. Noi siamo pronti a trovare i fondi per vincere, insieme a voi, ogni scommessa di sviluppo nei territori, chiedendo allo Stato di fare la sua parte.» 
«Le reti per la videosorveglianza e le infrastrutture per la banda ultralarga – ha detto l’assessore Gianmario Demuro – rientrano nella strategia dell’agenda digitale: un piano di sviluppo, basato sull’innovazione, che l’esecutivo considera fondamentale per il futuro della Sardegna, una grande risorsa a disposizione di cittadini e imprese. La Giunta vuole confrontarsi costantemente con i sindaci per capire le loro reali esigenze. Dal dialogo scaturiscono utili indicazioni operative che consentono di affinare e migliorare gli interventi.»

All’incontro sono intervenuti anche il direttore degli Affari generali Antonello Pellegrino e i dirigenti Piero Berritta e Alessandro Corrias che hanno illustrato ai sindaci gli aspetti tecnici dei due progetti.Abbasanta 18 aprile 2016 – Realizzare reti per la videosorveglianza in tempi brevi in tutti i Comuni della Sardegna e portare la copertura della banda ultra-larga in tutte le zone rurali. Questi gli obiettivi illustrati questa mattina, nella Sala del Centro Congressi Losa ad Abbasanta, dal presidente Francesco Pigliaru insieme all’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro nel corso del seminario sulle infrastrutture per la banda ultra-larga nelle aree rurali e sulla rete di videosorveglianza. L’appuntamento, al quale ha partecipato il presidente dell’Anci Sardegna Pier Sandro Scano, era promosso dalla Regione Sardegna insieme all’Associazione nazionale dei Comuni ed era rivolto a sindaci e assessori comunali.
La Sardegna, all’avanguardia tra le regioni italiane, ha avviato le azioni per portare la banda ultra-larga in 313 comuni per una spesa di 56 milioni di euro. L’impegno di 7 milioni e 150 mila euro, invece, è per realizzare le reti che daranno vita a un articolato sistema di videosorveglianza per la tutela della legalità e della sicurezza pubblica. Nel dialogo con gli amministratori locali, il presidente Pigliaru ha ribadito la scelta di ampliare la realizzazione del progetto a tutti territori dell’Isola, sottolineandone l’urgenza in un periodo in cui si moltiplicano gli attentati agli amministratori.
«Sulla visione siamo tutti d’accordo, ora si tratta di lavorare sull’operatività”, ha detto Francesco Pigliaru intervenendo al termine della riunione, dopo aver ascoltato le richieste e i punti di vista dei partecipanti. “Lo sviluppo delle zone interne è la nostra grande sfida e questi strumenti possono darci un aiuto concreto. Per combattere lo spopolamento non è sufficiente trasferire fondi ai Comuni, serve una strategia che dobbiamo costruire tutti insieme. Avere una videosorveglianza che funziona significa avere maggior sicurezza: sappiamo che non è la soluzione al problema di vandalismo e attentati, ma è un deterrente. Lo dicono i dati di altri territori: dove sono state realizzate buone reti, la criminalità è crollata. D’altro canto, però, la sicurezza non basta”, ha sottolineato il Presidente della Regione.”I cittadini restano in un luogo se ci sono sviluppo, lavoro, buoni servizi, buone scuole. E siccome il grande potenziale delle zone interne è l’agroalimentare, la banda ultra-larga è una importantissima alleata per far arrivare sui grandi mercati i nostri prodotti di altissima qualità. Vuol dire che se mettiamo insieme le opportunità possiamo crescere molto e in fretta”, ha concluso Francesco Pigliaru. “Noi siamo pronti a trovare i fondi per vincere, insieme a voi, ogni scommessa di sviluppo nei territori, chiedendo allo Stato di fare la sua parte.”

“Le reti per la videosorveglianza e le infrastrutture per la banda ultralarga – ha detto l’assessore Demuro – rientrano nella strategia dell’agenda digitale: un piano di sviluppo, basato sull’innovazione, che l’esecutivo considera fondamentale per il futuro della Sardegna, una grande risorsa a disposizione di cittadini e imprese. La Giunta – ha rimarcato il titolare degli Affari generali – vuole confrontarsi costantemente con i sindaci per capire le loro reali esigenze. Dal dialogo scaturiscono utili indicazioni operative che consentono di affinare e migliorare gli interventi». All’incontro sono intervenuti anche il direttore degli Affari generali Antonello Pellegrino e i dirigenti Piero Berritta e Alessandro Corrias che hanno illustrato ai sindaci gli aspetti tecnici dei due progetti.