22 December, 2024
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Cattedrale Tratalias 180 copia

Un finanziamento del Piano Sulcis consentirà al comune di Tratalias di completare il recupero del borgo medioevale.

«La delibera della Giunta regionale n. 18/7 del 5.4.2016 “Piano Sulcis. Atto di programmazione delle risorse recate dalla delibera CIPE n. 31/2015 – Tabella 2. Assistenza tecnica. Legge regionale 13 novembre 1998 n. 31, art. 8” – spiega il sindaco di Tratalias, Marco Antonio Piras – premia il lavoro svolto dalla Nostra Amministrazione in questi ultimi anni e soprattutto viene, durante i tavoli tecnici a cui abbiamo partecipato, riconosciuta l’importanza strategica Turistico Culturale del borgo di Tratalias per l’intero territorio. La delibera ha individuato, oltre la progettazione finalizzata alla riconversione dei tracciati ferroviari dismessi delle ex FMS/ARST in piste ciclabili, con priorità per le tratte Carbonia/Iglesias, San Giovanni Suergiu/Narcao, Narcao/Siliqua, la redazione di studi di fattibilità / un progetto preliminare per la valorizzazione del Borgo di Tratalias Vecchia, orientato all’individuazione dei confini dell’investimento immobiliare, affinché quest’ultimo possa stare sul mercato.»

«La predisposizione di un progetto complesso per il completamento e la predisposizione di un bando per la messa sul mercato della parte ricettiva e la gestione degli spazi inutilizzati risultava difficile per un Comune di ridotte dimensioni come il nostro – aggiunge il sindaco di Tratalias -. Questo finanziamento ci consentirà di predisporre un progetto e un bando che curi nei dettagli tutte le esigenze del borgo, dettate da diverse realtà laboratoriali e produttive esistenti che si intende salvaguardare, garantendo al contempo la possibilità di mantenere la fruibilità per gli abitanti di Tratalias che in esso ritrovano le loro radici storiche e i numerosi ospiti che vengono a visitarci, e metta nelle condizioni di avviare una realtà ricettiva che da diversi anni auspichiamo.»

«Ringraziamo il coordinatore per il Piano Sulcis, Tore Cherchi e i tecnici di Invitalia – conclude Marco Antonio Piras – per il supporto fornito per la presentazione della documentazione richiesta per arrivare a questo importantissimo obiettivo.»

Marco Antonio Piras copia

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Referendum [Scrutini] Provincia di CARBONIA-IGLESIAS (Italia) - Referendum del 17 aprile 2016 - Ministero dell'Interno

Nell’ex provincia di Carbonia Iglesias, per il referendum cosiddetto anti-trivelle, ha votato il 29,46% degli aventi diritto. Il Comune dove si è registrata l’affluenza maggiore è stato Carbonia, con il 34,14%, quello con l’affluenza più bassa Carloforte, con il 18,35%. I sì sono stati 29.127, il 91,10%, i no 2.847, l’8,90%.

Vediamo ora i risultati comune per comune.

Buggerru, 277 votanti, il 29,25%. I sì sono stati 231, l’83,70%; i no 45, il 16,30%.

Calasetta, 852 votanti, il 33,90%. I sì sono stati 760, l’89,94%; i no 85, il 10,06%.

Carbonia, 8.465 votanti, il 34,15%. I sì sono stati 7.769, il 92,30%; i no 648, il 7,70%.

Carloforte, 974 votanti, il 18,35%. I sì sono stati 832, l’86,04%; i no 135, il 13,96%.

Domusnovas, 1.555 votanti, il 28,64%. I sì sono stati 1.300, l’84,42%; i no 240, il 15,58%.

Fluminimaggiore, 688 votanti, il 27,54%. I sì sono stati 607, l’89,53%; i no 71, il 10,47%.

Giba, 498 votanti, il 27,99%. I sì sono stati 454, il 92,46%; i no 37, il 7,54%.

Gonnesa, 1.289 votanti, il 30,46%. I sì sono stati 1.181, il 92,41%; i no 97, il 7,59%.

Iglesias, 6.716 votanti, il 28,81%. I sì sono stati 6.112, il 91,66%; i no 556, l’8,34%.

Masainas, 300 votanti, il 25,77%. I sì sono stati 276, il 92,93%; i no 21, il 7,07%.

Musei, 383 votanti, il 29,10%. I sì sono stati 343, il 90,26%; i no 37, il 9,74%.

Narcao, 781 votanti, il 27,98%. I sì sono stati 693, l’89,88%; i no 78, il 10,12%.

Nuxis, 372 votanti, il 27,23%. I sì sono stati 342, il 93,44%; i no 24, il 6,56%.

Perdaxius, 323 votanti, il 24,86%. I sì sono stati 288, il 90,00%; i no 32, il 10,00%.

Piscinas, 202 votanti, il 27,90%. I sì sono stati 173, l’85,64%; i no 29, il 14,36%.

Portoscuso, 852 votanti, il 33,90%. I sì sono stati 760, l’89,94%; i no 85, il 10,06%.

San Giovanni Suergiu, 1.497 votanti, il 28,67%. I sì sono stati 1.370, il 91,70%; i no 124, il’8.30%.

Sant’Anna Arresi, 652 votanti, il 27,54%. I sì sono stati 611, il 94,00%; i no 39, il 6,00%.

Sant’Antioco, 3.027 votanti, il 30,88%. I sì sono stati 2.760, il 92%; i no 240, l8%%.

Santadi, 757 votanti, il 25,06%. I sì sono stati 687, il 91,97%; i no 60, l’8,03%.

Tratalias, 261 votanti, il 27,56%. I sì sono stati 228, l’88,37%; i no 30, l’11,63%.

Villamassargia, 738 votanti, il 23,67%. I sì sono stati 657, l’89,39%; i no 78, il 10,61%.

Villaperuccio, 202 votanti, il 21,83%. I sì sono stati 179, l’89,05%; i no 22, il 10,95%.

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Esordio più che positivo per la seconda edizione della Primavera Sulcitana. La nuova rassegna ha preso il via ieri sera, a Carbonia. Numerosi gruppi folkloristici capeggiati dai bambini della Primavera Sulcitana che, con il loro sorriso e il loro entusiasmo, hanno colorato l’evento donando ai presenti la cornice della speranza per un rilancio nel futuro del territorio, in cerca di un’altra carta da giocare per un domani lavorativo migliore.

La sfilata si è snodata lungo la Via Gramsci, passando tra gli stand agroalimentari e artigianali, per concludersi nell’anfiteatro di Piazza Marmilla.

Sul palco, i bambini che, al grido di “W la primavera sulcitana”, hanno fatto volare dei palloncini e, tutto intorno, sui gradoni i gruppi, un battito di mani corale al ritmo di “Nanneddu meu” ha accolto alcuni amministratori dei Comuni coinvolti, il sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, l’assessore della Cultura del comune di Carbonia Loriana Pitzalis, il vicesindaco di Musei Antonello Cocco, un assessore del comune di Sant’Anna Arresi e il deputato del Partito Democratico Emanuele Cani.

Saluti e ringraziamenti da parte loro agli organizzatori Alessia Littarru e Ivan Scarpa e poi musica e sapori nostrani sino a tarda notte.

Alleghiamo le fotografie della prima giornata, rimandando a domani l’articolo di chiusura di questa prima tappa della Primavera Sulcitana 2016 e un secondo ricco album fotografico.

Nadia Pische

 

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L’Orrolese è la prima squadra promossa in Eccellenza, con una giornata d’anticipo sulla conclusione della stagione regolare. Pareggiando 0 a 0 in casa l’incontro con il Guspini Terralba, la capolista del girone A ha tenuto 4 punti di vantaggio sul Bosa, fresco vincitore della Coppa Italia, ai rigori, nella finale di Oristano, impostosi oggi di misura sul campo del già retrocesso Senorbì e prossimo avversario domenica prossima nell’ultima giornata. Proprio la certezza matematica dell’Orrolese riduce sensibilmente le possibilità del Carbonia di Andrea Marongiu, oggi vittorioso facilmente nel derby casalingo con il Carloforte, per 4 a 0, con reti di Danilo Loddo, Momo Cosa e doppietta di Giuseppe Corona, e sempre al terzo posto a due lunghezze dal Bosa. Per togliere al Bosa il secondo posto che vale la partecipazione ai play off promozione, il Carbonia dovrebbe vincere sul campo del Guspini Terralba e sperare in una sconfitta del Bosa con l’Orrolese, perché anche un pari non sarebbe sufficiente, in quanto i confronti diretti sono dalla parte del Bosa che dopo il 2 a 2 della giornata inaugurale del campionato, ha vinto a Carbonia per 1 a 0.

Oggi la Monteponi ha vinto sul campo del Sant’Elena, per 1 a 0, e si mantiene un solo punto dietro ai cugini del Carbonia, pronti ad approfittare di un loro eventuale passo falso, anche un pareggio, dovendo affrontare un avversario molto facile, il Senorbì.

La giornata è stata favorevole per l’Atletico Narcao che, pareggiando 2 a 2 a Siliqua, ha distanziato di un punto, al terz’ultimo posto, il Girasole, ipotecando così l’accesso al play out salvezza, da confermare superando la Tharros (oggi vittoriosa per 4 a 0 proprio sul Girasole) sul proprio campo. Se raggiungesse il play out, l’Atletico Narcao lo giocherebbe in trasferta con il Carloforte, già matematicamente quart’ultimo.

Sugli altri campi, l’Arbus ha superato il Quartu 2000 per 4 a 3, mentre la Frassinetti Elmas di Virgilio Perra, la squadra che ha la difesa meno battuta del girone con 18 goal subiti, ha travolto la Villacidrese per 3 a 0.

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Strepitosa Dinamo Banco di Sardegna, vince 102 a 98 (primo tempo 52 a 46) sull’imbattuto parquet del PalaBigi della capolista Grissin Bon Reggio Emilia e rilancia la sfida a tutte le avversarie per la difesa dello scudetto, vinto dieci mesi fa in gara 7 di finale proprio al PaBigi, contro la squadra di Max Menetti!
E’ stato determinante un monumentale David Logan, autore di 37 punti in 34′, con un sensazionale 7 su 10 nelle “bombe” dai 6.75, 3 su 6 da due punti, 10 su 13 dalla lunetta, 4 assist, 38 di valutazione! Ma hanno brillato anche Joe Alexander, 16 punti, 4 su 7 da due punti, 0 su 1 da tre punti, 8 su 10 dalla lunetta, 8 rimbalzi, 21 di valutazione; Rok Stipcevic, 16 punti, 2 su 3 da due punti, 2 su 4 da tre punti, 6 su 6 dalla lunetta, 4 assist, 16 di valutazione. Meno brillante rispetto alla partita vinta con la Manital Torino, Josh Akognon, in campo solo 17′, autore di 12 punti, con 2 su 3 da due punti, 2 su 7 da tre punti, 2 su 2 dalla lunetta.
Nella Grissin Bon, hanno brillato Pietro Aradori, 25 punti, 6 su 6 da due punti, 2 su 9 da tre punti, 7 su 8 dalla lunetta, 3 rimbalzi, 2 assist, 22 di valutazione; Achille Polonara, 13 punti, 3 su 6 da due punti, 1 su 2 da tre punti, 4 su 5 dalla lunetta, 11 rimbalzi, 2 assist, 27 di valutazione; Vladimir Veremenko, 17 punti, 7 su 11 da due punti, 3 su 3 dalla lunetta, 6 rimbalzi, 4 assist, 20 di valutazione; Rimantas Kaukenas, 15 punti, 7 su 11 da due punti, 0 su 3 da tre punti, 1 su 1 dalla lunetta, 1 assist, 9 di valutazione.
La Dinamo ha condotto la partita fin dal primo quarto. Dopo il vantaggio iniziale della Grissin Bon (15 a 10 al 4′ con azione da tre punti di Veremenko, David Logan ha iniziato il suo show dalla lunga distanza, imitato da Lorenzo D’Ercole e la Dinamo ha effettuato il sorpasso (20 a 17, e dopo il pari emiliano con “bomba” di Andrea De Nicolao, altre due “bombe” di Logan e una schiacciata di Alexander, hanno portato la Dinamo al +6, 26 a 20, prima del 30 a 27 del finale del primo quarto.
Nel secondo quarto la Dinamo ha raggiunto il +8 al 13′, 40 a 32 con una schiacciata di Alexander, + 9 al 16′ con una tripla di Stipcevic, 45 a 36, ma un break di 8 a 0 della Grissin Bon ha riportato le squadre quasi in parità, 45 a 44, prima di un nuovo allungo sassarese, 52 a 46 all’intervallo lungo.
Il terzo quarto ha confermato il vantaggio della Dinamo, nel finale la Grissin Bon s’è riportato a -3 al 27′, 63 a 60 per la Dinamo, ancora sassarese, 68 a 60 e contro-break emiliano, per il 70 parti e il 73 a 70 Dinamo all’ultimo intervallo breve.
Partita ancora spettacolare con punteggio altissimo anche nel terzo quarto, con la Dinamo avanti di 11 al 33′, 84 a 74 e un minuto dopo, 87 a 76. La Dinamo ha tenuto a distanza la Grissin Bon per alcuni minuti, con un nuovo +11 al 38′: 95 a 84! Partita chiusa? Per niente!
La Dinamo ha sbagliato anche soluzioni offensive, la Grissin Bon ha reagito con orgoglio spinta dal suo pubblico che quest’anno l’ha vista sempre vincere al PalaBigi in campionato, e in poco più di un minuto i vice campioni d’Italia si sono riportati a un solo punto dai campioni d’Italia: 95 a 94 per la Dinamo!
Questa volta però, rispetto ad altre partite giocate quest’anno, la Dinamo ha saputo reagire nei momenti decisivi e prima un’azione da tre punti (canestro e tiro libero aggiuntivo realizzato) e poi l’infallibilità di Rok Stipcevic dalla lunetta (4 su 4) hanno regalato alla Dinamo una meritatissima vittoria per 102 a 98 (seconda partita consecutiva chiusa con oltre 100 punti all’attivo, dopo il 112 a 98 alla Manital Torino) a conferma del miglior attacco del campionato) che rilancia la squadra di Federico Pasquini al sesto posto e, soprattutto, in prospettiva play off scudetto, perché una squadra capace di espugnare il PalaBigi, può essere capace di qualsiasi impresa anche partendo dallo svantaggio del fattore campo nelle serie di finale al meglio prima delle 5 poi delle 7 partite.
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A Sant’Antioco, venuto dal mare, patrono della Sardegna, era dedicata la festa di Primavera che si è svolta a Sant’Antioco la scorsa settimana.

Grande successo di pubblico, ancora una volta, la 657ª, per la sagra più antica della Sardegna, in un fine settimana ricco di folklore, tradizioni, gusti, profumi e sapori.

Dopo la sfilata della domenica mattina, sviluppatasi lungo via Nazionale e conclusasi in piazza con canti e balli e le pariglie del pomeriggio, presso il lungomare “Silvio Olla”, il lunedì sera si è svolta la processione in onore di un Santo che tanto ha dato e tanto continua a dare ad una comunità che ha ancora e sempre bisogno della sua protezione.

Una sessantina di dame e cavalieri su cavalli dal manto lucente e is traccas squisitamente addobbate, hanno aperto il lungo corteo, che si è snodato per le vie principali del paese, gruppi folkloristici del circondario e non solo hanno accompagnato il Santo, cantando e pregando, in segno di ringraziamento per lui.

Tantissimi i turisti che hanno potuto apprezzare un pezzo di storia che ormai alberga nel cuore di noi tutti.

Nadia Pische

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La Dinamo Banco di Sardegna ritorna questa sera (inizio ore 20.45, arbitri Alessandro Martolini, Michele Rossi e Denis Quarta, diretta su RaiSport 1 HD), sul campo dove in gara 7, 10 mesi fa, ha conquistato il suo primo storico scudetto, in una sfida con la Grissin Bon Pallacanestro Reggiana che, per la Dinamo, mette in palio i due punti che valgono la certezza dell’accesso ai nuovi play off scudetto. La Grissin Bon guida la classifica, con 40 punti, in compagnia dell’Ea7 Emporio Armani Milano e vuole vincere per assicurarsi la miglior posizione di partenza in vista degli ormai prossimi play off scudetto.

La squadra di coach Federico Pasquini affronta oggi la prima di due trasferte consecutive che costituisce anche la rivincita di quella che nel girone d’andata, al PalaSerradimigni, vide la squadra biancoblu imporsi nettamente con il punteggio di 94 a 70. Il coach toscano Max Menetti dovrà fare a meno di Amedeo Della Valle, fermato da un piccolo infortunio, e Ojar Silins, colpito da un lutto familiare e rientrato a casa. Quest’anno la Grissin Bon non ha mai perso in casa e la Dinamo ha vinto una sola volta al PalaBigi, proprio la gara 7 scudetto.

La Dinamo affronta la sfida odierna rinfrancata dalla larga e convincente vittoria conquistata sette giorni fa contro la Manital Torino, ultima in classifica ma una delle squadre più in forma in questo finale di “regular season” ed è pronta a scendere in campo senza pura, avendo tutte le potenzialità per disputare una grande partita e per vincerla. Gli uomini chiave potrebbero essere i soliti David Logan, Josh Akognon (30 punti contro Torino), Joe Alexander e Rok Stipcevic.

La festa scudetto 2014/2015 della Dinamo, al PalaBigi di Reggio Emilia.

La festa scudetto 2014/2015 della Dinamo, al PalaBigi di Reggio Emilia.

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Fabio Enne 47

Soddisfazione per le deliberazioni adottate dalla Giunta regionale sulle zone franche doganali, viene espressa oggi anche da Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl, secondo il quale «la mobilitazione generale popolare partita il 1 febbraio dal Sulcis, comincia a portare i suoi frutti. L’impegno e la determinazione della Ust Cisl, della Cisal, della Fismic-Consal, del movimento Partite Iva, Sardegna Zona Franca, artigiani e commercianti, studenti, disoccupati ha spinto affinché la Giunta Regionale deliberasse in merito alle zone franche. Oggi, dopo tanta attesa, sono una realtà, il prossimo passo non può che essere la zona franca integrale».

«La Giunta regionale ha attivato le zone franche nell’isola con tre delibere adottate in accordo con il Governo Nazionale – aggiunge Fabio Enne -, adesso occorre necessariamente vigilare sul prosieguo della procedura.»

«Teniamo alta l’attenzione, siamo pronti a ripartire con la mobilitazione in qualsiasi momento. Sul tavolo della Giunta regionale sono, numerose e cariche di contenuti, le rivendicazioni nate con la mobilitazione generale popolare. Tra tutte vogliamo ricordare lo sblocco degli incentivi sull’edilizia. Occorre far necessariamente ripartire quel settore – conclude Fabio Enne –, trainante per l’intera economia del Sulcis.»

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Il via libera della Giunta regionale al procedimento per l’attivazione delle zone franche con natura doganale in diverse aree della Sardegna, è salutato con grande soddisfazione dai movimenti che da anni si battono in Sardegna per il progetto delle zone franche.

L’avvocato Francesco Scifo esulta insieme a tutti i zonafranchisti per il lavoro del Movimento Sardegna Zona Franca, «premiato da una Giunta regionale che dietro una grande spinta e il fiato sul collo, ha alla fine deliberato ciò che Maria Rosaria Randaccio ha predicato fin dal 2012».

«E’ bello, dopo tanto lavoro, poter celebrare la vittoria della Sardegna: le zone franche della Sardegna sono oggi realtà. Il lungo cammino iniziato nel 1948, con l’approvazione dello Statuto autonomistico, è oggi arrivato ad un punto di svolta positivo e decisivo per lo sviluppo dell’Isola. Finalmente! Anche la Giunta regionale ha compreso l’importanza di questo strumento di politica economica: oggi le zone franche della Sardegna sono state attivate e con tre delibere adottate in accordo con lo Stato Italiano. Noi abbiamo fondato il Movimento Sardegna Zona Franca ed, a giusto diritto, possiamo dire di aver sollevato e portato avanti questo vessillo di indipendenza economica che era caduto nell’oblio fino al 2012.»

«La Giunta Pigliaru ha preso una decisione storica e, con lungimiranza non comune, si è avvalsa di tutte le competenze tecniche che noi potevamo fornirle, volentieri e gratuitamente, per il benessere di tutti. La svolta storica è stata la manifestazione del 16 febbraio 2016 quando, insieme ai valorosi lavoratori del Sulcis che da soli ci hanno accompagnato a manifestare, ci siamo recati dal presidente Pigliaru a chiedergli di portare a termine il lavoro iniziato da noi nel 2012: il Governatore ha accolto la nostra richiesta e ora, per la Sardegna, si apre una nuova era di prosperità e di lavoro. Un grande “Grazie” al Governatore Pigliaru che non si è fatto condizionare dai colori politici ed all’ing. Tore Cherchi che ha creduto alla nostra scommessa di progresso.»

«Adesso dovremo imprescindibilmente vigilare sul prosieguo della procedura – conclude Francesco Scifo -, cioè D.P.C.M. della Presidenza del Consiglio dei ministri e successiva comunicazione all’UE.»

Francesco Pigliaru 3321

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Sabatino Sardegna

Il primo week end di luglio i migliori rider (atleti, ndr) di tutta Italia si daranno appuntamento sulla spiaggia di Punta S’Aliga, a Portoscuso, per portarsi a casa il titolo di Eccellenza Italiana di kitesurf. Originalità e fantasia condiranno le manovre di freestyle con cui gli atleti volteggeranno in aria con il loro aquilone lasciando il pubblico senza fiato. L’evento è aperto a tutti: amatori e curiosi potranno valutare con i propri occhi le evoluzioni degli atleti in competizione.

«I tempi sono maturi – spiega il referente nazionale Csen settore kitesurf, Giuseppe Sabatino -, ovvero i numeri ci sono. Il kitesurf, fino a poco tempo fa guardato con distacco perché considerato non alla portata di tutti, ad oggi conta numerosissimi atleti e simpatizzanti. Non tutti sanno infatti che questo sport non richiede fatica fisica ma solo prudenza e impegno. Il resto lo fa il vento».

Sicurezza e praticità costituiscono il binomio vincente di questa disciplina. «Bastano ventuno centimetri – sottolinea Sabatino – e il gioco è fatto. L’aquilone, in gergo kite, una volta piegato può essere comodamente trasportato in uno zaino. In bicicletta o in motorino i ragazzi possono dunque portarsi l’attrezzatura ovunque e praticare dove meglio credono.»

Moderno, pratico e dagli infiniti effetti benefici sulla salute – amplificati dallo iodio del mare – il kitesurf cerca di farsi largo tra gli sport più tradizionali quali il calcio o il basket e conquistare il cuore degli italiani.

Giovedì 28 aprile, alle ore 11.00, presso la sala convegni della Biblioteca comunale di Portoscuso, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’intero Circuito, che parte in Sardegna per lambire la Calabria ed approdare sul litorale laziale, alla presenza delle autorità Csen e degli Amministratori locali. Il tutto allietato da una pregevole degustazione di prodotti enogastronomici del territorio.

«Ancora una volta la Sardegna, tramite il C.S.E.N. sarà protagonista a livello nazionale per un evento di grande prestigio – spiega Antonio Medda, presidente provinciale Csen del comitato Carbonia Iglesias -. Grazie alla qualità delle onde ed alla bellezza dei luoghi che fanno da teatro naturale alla competizione, nei giorni 1/2/3 luglio, Portoscuso sarà la prima tappa del circuito nazionale C.S.E.N. Settore kitesurf, in una regione e soprattutto in un territorio spesso penalizzato. Proprio per questo, assume ancora più valore l’iniziativa, frutto di un lavoro iniziato tanti mesi fa, che ha avuto anche l’obiettivo di rilanciare le bellezze della costa tramite un evento sportivo. Consapevoli che eventi come questo possono essere da traino per promuovere il territorio nel rispetto della natura, un risultato così importante si può ottenere solo grazie ad una strepitosa sinergia delle varie parti coinvolte.»